Asta n°49 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo
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Lot 1 Italo Mus - Cabina di Entreves Courmayeur - Chatillon AO 1892 - Saint Vincent AO 1967 - Olio su tavola cm 99x70
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Lot 2 Cesare Gheduzzi - Chiesa vecchia Macugnaga - Crespellano BO 1894 - Torino 1944 - Olio su tavola cm 27x43
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Lot 3 Leonardo Roda - Pascolo in Val d'Aosta - Racconigi 1868 - Torino 1933 - Olio su tela cm 100x140 - Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino.Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico.La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna.La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.
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Lot 4 Cesare Maggi - alba in carnia (1944) - Roma 1881 - Torino 1962 - Olio su cartone cm 50x70 - Cesare Maggi, nato a Roma il 13 gennaio 1881, proveniva da una famiglia di attori. Dopo gli studi classici tra Firenze e Lucca, intraprese la sua formazione artistica presso gli studi di Vittorio Corcos e Gaetano Esposito. Esordì pubblicamente nel 1898 a Firenze e successivamente si recò a Parigi per frequentare l'accademia di Fernand Cormon. La sua carriera artistica fu influenzata dalla luce della pittura di Giovanni Segantini, e nel 1899 si trasferì nell'Engadina per seguire le sue tracce.Dopo la morte della madre nel 1900, Maggi si stabilì a Torino e iniziò le sue sperimentazioni artistiche a Forno Alpi Graie. Nel 1900, firmò un contratto esclusivo con il mercante Alberto Grubicy, diventando parte del gruppo divisionista. Nel 1904, si trasferì a La Thuile in Val d'Aosta per approfondire lo studio dal vero. Nel 1905, presentò il dipinto "Mattino di festa" all'Esposizione internazionale di Venezia, segnando un momento significativo nella sua carriera.Dal 1907 in poi, Maggi partecipò a numerose mostre internazionali, ottenendo riconoscimenti e successi. Nel 1913 lasciò La Thuile per stabilirsi a Torino, chiudendo la sua fase divisionista. La Biennale di Venezia del 1914 mostrò ancora opere influenzate da Segantini. La chiamata alle armi nel 1915 non interruppe la sua ricerca artistica, e il suo stile si perfezionò durante il servizio militare.Congedato nel 1919, tornò a Torino e riprese intensa attività espositiva, ottenendo successi e acquisizioni importanti. Nel 1926, il dipinto "Neve" fu acquistato dalla Galleria civica di Torino. La sua pittura subì l'influenza del movimento Novecento, senza una vera adesione. Nel 1935 divenne supplente di Cesare Ferro all'Accademia Albertina di Torino, iniziando una prolifica carriera di insegnante fino al 1951.Nel corso degli anni, Maggi partecipò a numerose mostre nazionali, ricevendo premi e riconoscimenti. Nel 1947 fu nominato accademico di S. Luca. Negli anni successivi, la sua attività espositiva si diradò a causa di problemi di salute e depressione legata alla morte della moglie nel 1957. Nel 1959, una retrospettiva a Torino segnò la sua consacrazione pubblica.Cesare Maggi morì a Torino il 11 maggio 1961.
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Lot 5 Alfredo Beisone - Pascolo - Pinerolo (TO) 1882 - Torino 1957 - Olio su tavola cm 28x37
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Lot 6 Alfredo Beisone - valâ germanasca - Pinerolo (TO) 1882 - Torino 1957 - Olio su tavola cm 28,5x37
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Lot 7 Alfredo Beisone - Sestriere il monte Chaberton - Pinerolo (TO) 1882 - Torino 1957 - Olio su tavola cm 28x37
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Lot 8 Alfredo Beisone - Sole sul Cervino - Pinerolo (TO) 1882 - Torino 1957 - Olio su cartone cm 40x50
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Lot 9 Alfredo Beisone - La grande Roche ' - Pinerolo (TO) 1882 - Torino 1957 - Olio su tavola cm 26,5x38
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Lot 10 Giuseppe Falchetti - Temporale imminente - Torino 1843-1918 - Olio su cartone cm 35x50 - Giuseppe Falchetti, pittore italiano, nacque il 18 giugno 1843 a Caluso, una piccola città nella provincia di Torino. Proveniva da una modesta famiglia di artigiani: suo padre, Battista, era un falegname, mentre sua madre, Maria De Rossi, proveniva da origini contadine. La sua infanzia trascorse tra le strette vie di Caluso, ma a circa dodici anni prese una decisione che avrebbe cambiato il corso della sua vita: si trasferì a Torino, una città più grande e culturalmente vivace.A Torino, Giuseppe entrò nello studio del pittore paesaggista Giuseppe Camino, anch'esso originario di Caluso. Qui iniziò a sviluppare le sue abilità artistiche, ma la sua educazione pittorica non si limitava solo agli insegnamenti del suo maestro. Visitando regolarmente la Galleria Sabauda, si interessò al genere della natura morta, che divenne uno dei pilastri della sua carriera artistica.Nel 1860, Giuseppe Falchetti aprì il suo studio a Torino, segnando l'inizio di una carriera promettente. Nel 1862, partecipò alla mostra della Società Promotrice di Belle Arti di Torino con tre paesaggi: "Le sponde della Bormida," "Lago di Candia," e "Veduta alpestre." Da allora, e fino al 1913, con alcune brevi interruzioni, continuò a esporre alle Promotrici torinesi. Tra il 1915 e il 1918, fu anche presente alle mostre del Circolo degli Artisti di Torino.La sua fama crebbe costantemente, e divenne noto tra le famiglie nobili di Torino, apprezzate sia per i suoi paesaggi romantici che catturavano ampi spazi aperti e minuscole figurine quasi invisibili, sia per le nature morte realistiche, esempi di maestria nella resa perfetta dei dettagli, sia nei toni accesi che in quelli più cupi. Un quadro noto esposto nel 1865 alla Promotrice torinese fu "Prodotti d'autunno," successivamente acquistato dalla stessa società e ora conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Torino. Altri esempi delle sue nature morte si trovano nella stessa galleria, tra cui "Natura morta," realizzata tra il 1902 e il 1906, e i dipinti "Grappoli d'uva e fiasco" e "Grappoli d'uva e pannocchie."Nel 1876, la sua reputazione nel genere delle nature morte gli valse un incarico governativo per riprodurre le varietà italiane di uve da vino e da pasto in tavole a colori.Giuseppe Falchetti si sposò nel 1870 con Luigia Querio (1852-1919), da cui ebbe due figli, Ernesto ed Alberto. Morì il 6 novembre 1918 a Torino e fu sepolto a Caluso, accanto al suo fratello Michele.Michele Falchetti, fratello di Giuseppe, nacque a Caluso nel 1845 e vi morì nell'inverno del 1877. Anch'egli si dedicò alla pittura fin da giovane. Dopo il trasferimento a Torino, seguendo il consiglio di A. Gastaldi, frequentò l'Accademia Albertina, dove ricevette numerosi premi. Nel 1865, presentò un dipinto intitolato "Trofeo di caccia" alla mostra annuale di Brera a Milano, esposto accanto a un'opera di suo fratello Giuseppe intitolata "L'autunno." Michele partecipò alle mostre della Società Promotrice di Torino dal 1865 al 1874, esponendo paesaggi e nature morte. Nel 1872 ottenne la patente di maestro di disegno dall'Accademia Albertina.
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Lot 11 Angelo Garino - Ritorno dall'alpe - Torino 1860 - Nizza 1945 - Olio su tela cm 59,5x73
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Lot 12 Bartolomeo Giuliano - Borgo in alta valle 1876 - Susa 1825 - Milano 1909 - Olio su tela cm 43x59 - Bartolomeo Giuliano è stato un pittore italiano del XIX secolo, nato a Susa il 15 agosto 1825 e morto a Milano il 12 aprile 1909. La sua biografia rivela una carriera ricca di esperienze e riconoscimenti nel panorama artistico italiano.Giuliano iniziò la sua formazione a Torino presso l'Accademia Albertina, dove fu allievo di artisti come G.B. Biscarra e C. Arienti. Dopo aver lavorato in Sardegna con il padre, medico, e aver prodotto disegni e acquerelli ispirati al paesaggio locale, si trasferì a Firenze e successivamente a Milano. Questi spostamenti geografici influenzarono profondamente il suo stile pittorico, che si evolse da una pittura di storia e paesaggio di impronta romantica a una più variegata esplorazione dei generi pittorici.Nel 1860 o 1861, Giuliano sposò Federica Giuseppina Gervasoni, anch'essa pittrice, e si trasferì definitivamente a Milano grazie all'incarico accademico del suocero. Qui, divenne primo aggiunto di R. Casnedi all'Accademia di Brera, insegnando fino al 1883 e partecipando attivamente alla vita accademica.La sua produzione artistica comprende dipinti di storia, paesaggi, ritratti e scene di genere. Tra le opere più celebri si annoverano "Passaggio travaglioso per Susa dell'imperatore Federico Barbarossa" e "Van Dyck dipinge i figli di Carlo I". Nel corso della sua carriera, Giuliano partecipò regolarmente alle esposizioni nazionali e internazionali, ottenendo un notevole successo anche all'estero.Giuliano si distinse per un approccio pittorico che si adattava ai cambiamenti di gusto del suo tempo, spaziando dal romanticismo iniziale a un realismo più marcato verso la fine della sua carriera. Fu anche attivo nella ritrattistica e nella pittura decorativa, contribuendo anche con opere murali alla Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.La sua eredità artistica è oggi conservata in numerose collezioni pubbliche e private, testimoniando il suo ruolo significativo nel panorama artistico italiano dell'Ottocento.
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Lot 13 Alfredo Beisone - Monte Bianco - Pinerolo (TO) 1882 - Torino 1957 - Olio su tavola cm 28x37,5
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Lot 14 Severino Ferraris - Pascolo alpino - Prestinone (VB) 1903 - 1979 - Olio su tela cm 82,5x123
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Lot 15 Anna Tallone - Nevicata 1932 - Casteggio 1901 - 1961 Pavia - Olio su cartone cm 35x50
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Lot 16 Adolfo Polaroli - Paesaggio lacustre - Codogno 1862 - Milano 1952 - Olio su tela cm 68x121
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Lot 17 Mario Moretti Foggia - Pecetto Macugnaga - Mantova 1882 - Pecetto di Macugnaga VB 1954 - Olio su tavola cm 29,5x39,5 - Mario Moretti Foggia è stato un rinomato pittore italiano nato il 25 dicembre 1882 a Mantova. La sua formazione artistica lo ha portato ad apprendere presso prestigiose istituzioni, tra cui l'Accademia Cignaroli a Verona e l'Accademia di Brera a Milano. Durante il suo percorso formativo, ha avuto la fortuna di essere istruito da eminenti maestri dell'arte come Mosè Bianchi, Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone.Foggia si è distinto come un abile paesaggista e ritrattista, utilizzando varie tecniche pittoriche come olio, tempera, acquarello e fresco per esprimere la sua creatività. Il suo debutto ufficiale nel mondo dell'arte è avvenuto a Milano nel 1902. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui medaglie d'oro all'Esposizione di Mantova per l'insieme delle sue opere nel 1902, a Milano nel 1908 con l'opera "Fratellanza" e a Como nel 1909 grazie al dipinto "Fresca Mattinata". Nel 1925, ha ottenuto il prestigioso Premio Cassani a Milano per il dipinto "L'ora del rosario".Tra il 1920 e il 1926, Foggia ha esposto con successo a Venezia, presentando opere come "Nel cantuccio di Venezia", "Nel Campiello", "Nevicata" e "Compiacenze materne". Nel 1927, a Firenze, in occasione dell'ottantesima Esposizione Nazionale di Palazzo Pitti, ha presentato le opere "Vera" e "Sole invernale". Tra le sue opere più celebri si trova il "Trittico dei Magi" (Ecce sidus, Imus, Adoremus), conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano, e "Danza la circassa", esposta presso la Galleria del Palazzo Ducale di Mantova.Le opere di Mario Moretti Foggia sono state incluse in importanti collezioni, tra cui quella del Quirinale, e sono state esposte in gallerie pubbliche e private in Italia, Svizzera, Stati Uniti e America Latina. Foggia era un instancabile viaggiatore, che trascorreva lunghi periodi in Oriente per studiare costumi e paesaggi, le cui ricerche sono state esposte con successo a Londra, Parigi e Bruxelles.Partecipando a numerose mostre collettive nazionali e internazionali, Mario Moretti Foggia ha consolidato la sua reputazione come uno dei pittori più influenti della sua epoca. Nel corso della sua carriera, ha realizzato dieci mostre personali, tutte accolte con entusiasmo da parte di pubblico e critica.Mario Moretti Foggia si è spento nel 1954 a Pecetto di Macugnaga, lasciando dietro di sé un prezioso e duraturo contributo all'arte italiana.
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Lot 18 Mario Moretti Foggia - Nevica - Mantova 1882 - Pecetto di Macugnaga VB 1954 - Olio su tavola cm 40x50 - Mario Moretti Foggia è stato un rinomato pittore italiano nato il 25 dicembre 1882 a Mantova. La sua formazione artistica lo ha portato ad apprendere presso prestigiose istituzioni, tra cui l'Accademia Cignaroli a Verona e l'Accademia di Brera a Milano. Durante il suo percorso formativo, ha avuto la fortuna di essere istruito da eminenti maestri dell'arte come Mosè Bianchi, Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone.Foggia si è distinto come un abile paesaggista e ritrattista, utilizzando varie tecniche pittoriche come olio, tempera, acquarello e fresco per esprimere la sua creatività. Il suo debutto ufficiale nel mondo dell'arte è avvenuto a Milano nel 1902. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui medaglie d'oro all'Esposizione di Mantova per l'insieme delle sue opere nel 1902, a Milano nel 1908 con l'opera "Fratellanza" e a Como nel 1909 grazie al dipinto "Fresca Mattinata". Nel 1925, ha ottenuto il prestigioso Premio Cassani a Milano per il dipinto "L'ora del rosario".Tra il 1920 e il 1926, Foggia ha esposto con successo a Venezia, presentando opere come "Nel cantuccio di Venezia", "Nel Campiello", "Nevicata" e "Compiacenze materne". Nel 1927, a Firenze, in occasione dell'ottantesima Esposizione Nazionale di Palazzo Pitti, ha presentato le opere "Vera" e "Sole invernale". Tra le sue opere più celebri si trova il "Trittico dei Magi" (Ecce sidus, Imus, Adoremus), conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano, e "Danza la circassa", esposta presso la Galleria del Palazzo Ducale di Mantova.Le opere di Mario Moretti Foggia sono state incluse in importanti collezioni, tra cui quella del Quirinale, e sono state esposte in gallerie pubbliche e private in Italia, Svizzera, Stati Uniti e America Latina. Foggia era un instancabile viaggiatore, che trascorreva lunghi periodi in Oriente per studiare costumi e paesaggi, le cui ricerche sono state esposte con successo a Londra, Parigi e Bruxelles.Partecipando a numerose mostre collettive nazionali e internazionali, Mario Moretti Foggia ha consolidato la sua reputazione come uno dei pittori più influenti della sua epoca. Nel corso della sua carriera, ha realizzato dieci mostre personali, tutte accolte con entusiasmo da parte di pubblico e critica.Mario Moretti Foggia si è spento nel 1954 a Pecetto di Macugnaga, lasciando dietro di sé un prezioso e duraturo contributo all'arte italiana.
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Lot 19 Mario Moretti Foggia - Laghetto col monte Rosa - Mantova 1882 - Pecetto di Macugnaga VB 1954 - Olio su tavola cm 44x54 - Mario Moretti Foggia è stato un rinomato pittore italiano nato il 25 dicembre 1882 a Mantova. La sua formazione artistica lo ha portato ad apprendere presso prestigiose istituzioni, tra cui l'Accademia Cignaroli a Verona e l'Accademia di Brera a Milano. Durante il suo percorso formativo, ha avuto la fortuna di essere istruito da eminenti maestri dell'arte come Mosè Bianchi, Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone.Foggia si è distinto come un abile paesaggista e ritrattista, utilizzando varie tecniche pittoriche come olio, tempera, acquarello e fresco per esprimere la sua creatività. Il suo debutto ufficiale nel mondo dell'arte è avvenuto a Milano nel 1902. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui medaglie d'oro all'Esposizione di Mantova per l'insieme delle sue opere nel 1902, a Milano nel 1908 con l'opera "Fratellanza" e a Como nel 1909 grazie al dipinto "Fresca Mattinata". Nel 1925, ha ottenuto il prestigioso Premio Cassani a Milano per il dipinto "L'ora del rosario".Tra il 1920 e il 1926, Foggia ha esposto con successo a Venezia, presentando opere come "Nel cantuccio di Venezia", "Nel Campiello", "Nevicata" e "Compiacenze materne". Nel 1927, a Firenze, in occasione dell'ottantesima Esposizione Nazionale di Palazzo Pitti, ha presentato le opere "Vera" e "Sole invernale". Tra le sue opere più celebri si trova il "Trittico dei Magi" (Ecce sidus, Imus, Adoremus), conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano, e "Danza la circassa", esposta presso la Galleria del Palazzo Ducale di Mantova.Le opere di Mario Moretti Foggia sono state incluse in importanti collezioni, tra cui quella del Quirinale, e sono state esposte in gallerie pubbliche e private in Italia, Svizzera, Stati Uniti e America Latina. Foggia era un instancabile viaggiatore, che trascorreva lunghi periodi in Oriente per studiare costumi e paesaggi, le cui ricerche sono state esposte con successo a Londra, Parigi e Bruxelles.Partecipando a numerose mostre collettive nazionali e internazionali, Mario Moretti Foggia ha consolidato la sua reputazione come uno dei pittori più influenti della sua epoca. Nel corso della sua carriera, ha realizzato dieci mostre personali, tutte accolte con entusiasmo da parte di pubblico e critica.Mario Moretti Foggia si è spento nel 1954 a Pecetto di Macugnaga, lasciando dietro di sé un prezioso e duraturo contributo all'arte italiana.
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Lot 20 Oreste Albertini - La botte - Torre del Mangano (PV) 1887 - Besano (VA) 1953 - Olio su tela cm 60x80
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Lot 21 Stefano Bersani - Lo scioglimento dei ghiacciai - Melegnano (MI) 1872 - Lora (CO) 1914 - Olio su tela cm 46x60
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Lot 22 Ivan Karpoff - Nevicata in pianura - Novocerkassk 1898 - Milano 1970 - Olio su tavola cm 80x100
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Lot 23 Augusto Laforet - La vecchia chiesa a Macugnaga 1934 - Milano 1881 - Ghiffa 1970 ( Verbano-Cusio-Ossola ) - Olio su tela cm 44,5x60
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Lot 24 Eugenio Amus - Catena alpina - Brescia 1834 - Bordeaux 1899 - Olio su tela cm 69x146