Asta N.32: Dipinti: Antichi, Moderni e Contemporanei
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Lot 217 Contrafatto, Francesco (Catania 1928-Catania 2015) - Melograni Cm 45x65 Acquaforte Prova d’autore, firmato Contrafatto.
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Lot 218 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Natura morta con mandolino, libro e brocca, 1931 40x50 cm, in cornice 57x67 cm Dipinto a olio su tela
Firmata e datata in basso a destra
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lot 219 Vespignani, Renzo (Italian 1924-2001) - Jeanne Killian in costume vittoriano in cornice 87x64 cm Litografia 121/150. Firmata Vespignani 88
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Lot 220 Nazzaro, Francesco (Napoli 1921-2019) - Composizione bianca, 20th century H cm 50x40 Olio su tela Firmato e datato al fronte ed al retro, anno 2001. Etichetta Catania Art Gallery al retro, opera esposta nella mostra "Hello Napoli" (11.12.2019-11.1.2020)
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Lot 221 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Strada di paese con case (Aci Sant'Antonio) ed Etna in prospettiva., 1958 Cm 50x60, in cornice cm 71x81 Dipinto ad olio su tavola
Firmato in basso a destra Alicò e datato 1958.
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lot 222 Attardi, Ugo (Genova 1923-Roma 2006) - Paesaggio con barche 48x92 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a destra. Firmato e datato 957 su retro.
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Lot 223 Attardi, Ugo (Genova 1923-Roma 2006) - Paesaggio campestre, About 1950s 48x92 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a destra. Autentica dell’artista su foto. Provenienza Art Club S.r.l. Catania.
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Lot 224 Vespignani, Renzo (Italian 1924-2001) - Fiori, 1984 60x40 Olio su tela Firmato e datato 84 in basso a destra
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Lot 225 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - La libreria, natura morta, 1957 Cm 50x60, in cornice cm 71x81 Dipinto ad olio su masonite
Firmato in basso a sinistra Alicò e datato.
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte
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Lot 226 Forgioli, Attilio (Salò 1933) - Parco Sempione 16x14 cm Dipinto a olio su tela
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Lot 227 Maccari, Mino (Siena 1898-Roma 1989) - Mozart , composizione con figura e animale 50x35, in cornice 69x65 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a sinistra.
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Lot 228 Squillantini, Remo (Stia 1920-Firenze 1996) - "Figure" cm 35x50, in cornice 74x58 tecnica mista Provenienza Galleria d'Arte Merighi (Varazze)
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Lot 229 Annigoni, Pietro (Milano 1910-Firenze 1988) - New York, 1950s 39x58 cm Tecnica mista su carta Firmato in basso a destra. Certificazione Galleria d'arte Arigoni.
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Lot 230 Borelli, Guido (Caluso (TO) 1952) - Piazza del municipio, 20th century Cm 33x38 Dipinto ad olio si cartone telato Dipinto ad olio su cartone telato, firmato "Guido Borelli". Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 231 Matera, Francesco - Coppia di contadini con brocche, 20th century Cm 23x17, in cornice cm 49x44 Dipinto ad olio su cartone telato Firmato "F. Matera"
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Lot 232 Simonetti, Claudio (1929) - Strada di campagna con alberi 61x51 cm, in cornice 84x74 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a destra Claudio Simonetti. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 233 Rio con alberi 24x18 cm, in cornice 47x41 cm Dipinto a olio su cartone telato Firmato G. Di Mauro in basso al centro
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Lot 234 Fait, Camillo (Milano 1935) - “Colori di primavera” Cm 24x30 in cornice 46x49 Dipinto ad olio sui tela Firmato in basso a destra e sul retro.
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Lot 235 Scatizzi, Sergio (1918-Firenze 2009) - Fiori 30x35 cm, in cornice 55x50 cm Dipinto a olio su tavola
Sergio Scatizzi è stato un pittore e poeta originario di Lucca. Dopo un soggiorno a Napoli in cui ha una prima formazione presso la scuola di Posillipo, si trasferisce a Roma dove conobbe Mario Mafai ed Antonietta Raphael. La sua produzione pittorica subisce una battuta d’arresto quando partecipa alla seconda guerra mondiale. Al suo rientro partecipa a delle collettive nella sua terra d’origine ed instaura legami con artisti come Ardengo Soffici e Filippo de Pisis. Le sue opere si caratterizzano per paesaggi, nature morte e ritratti. Firmato in basso a destra. Autentica su fotografia della casa d'aste Semensato, Venezia.
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Lot 236 Simonetti, Claudio (1929) - Stradina di paese con archi 62x92 cm, in cornice 84x114 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a sinistra Simonetti Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 237 Simonetti, Claudio (1929) - Paesino arroccato in montagna 30x40 cm, in cornice 54x64 cm Dipinto a olio su cartoncino Firmato in basso a sinistra Claudio Simonetti. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 238 Personaggi in una strada in cornice 37x37 cm Dipinto a olio su lastra d'argento Firmato C. Cappuro.
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Lot 239 Simonetti, Claudio (1929) - Paesaggio con alberi e case 30x40 cm, in corncie 54x64 cm Dipinto a olio su cartone Firmato in basso a destra Claudio Simonetti Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 240 Simonetti, Claudio (1929) - Fiume con alberi autunnali e spogli 50x40 cm, in cornice 65x74 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a sinistra e sul retro Claudio Simonetti Questo lotto è soggetto a diritto di seguito