Asta N.32: Dipinti: Antichi, Moderni e Contemporanei
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Lotto 1 Benlliure y Gil, José (Valencia 1855-Valencia 1937) - Scena di genere popolare 45x68 cm, in cornice di legno dorato intagliato 70x94 cm Dipinto a olio su tela
José Benlliure y Gil, pittore dell’Ottoceto di Valencia, apparteneva ad una famigliadi artisti: sia suo padre Juan Antonio che suo figlio, José Benlliure Ortiz furonodei pittori. Dopo gli studi all'Accademia di belle arti "San Carlos"di Valencia, egli si formò nello studio del pittore Francisco Domingo Marqués. Eglipresentò le sue opere ai Salon di Madrid e di Parigi con soggetti spagnoli edipinti a carattere religioso, in cui esprimeva una adesione profonda alCristianesimo e al simbolismo.Egli sitrasferisce a Roma dove diviene un punto di riferimento per la colonia diartisti spagnoli. Dal 1903 al 1913 diviene professore all'Accademia spagnola dibelle arti di Roma. L'opera è firmata in basso a destra.
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Lotto 2 Benlliure y Gil, José (Valencia 1855-Valencia 1937) - Scena di personaggi popolari in un interno 45x68 cm, in cornice di legno dorato intagliato 70x94 cm Dipinto a olio su tela
José Benlliure y Gil, pittore dell’Ottoceto di Valencia, apparteneva ad una famiglia di artisti: sia suo padre Juan Antonio che suo figlio, José Benlliure Ortiz furonodei pittori. Dopo gli studi all'Accademia di belle arti "San Carlos"di Valencia, egli si formò nello studio del pittore Francisco Domingo Marqués. Egli presentò le sue opere ai Salon di Madrid e di Parigi con soggetti spagnoli e dipinti a carattere religioso, in cui esprimeva una adesione profonda al Cristianesimo e al simbolismo. Egli sitrasferisce a Roma dove diviene un punto di riferimento per la colonia diartisti spagnoli. Dal 1903 al 1913 diviene professore all'Accademia spagnola di belle arti di Roma. L'opera è firmata in basso a destra.
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Lotto 3 Il Riposo Felice Ficherelli (attribuito a) (San Gimignano 1605-Firenze 1660) - Scena mitologica, Arianna addolorata per l'abbandono di Perseo., 17th century cm 70x105, in cornice cm 90x125 olio su tela Arianna addolorata per l'abbandono di Perseo, Dioniso la consola e le offre la corona con i diamanti che costituiranno la Corona Boreale o Costellazione di Arianna. "L'opera è pervasa da una sottilissima sensualità, di ascendenza furiniana sono la morbidezza dell'incarnato di Arianna e dell'ancella. Arianna addolorata per l'abbandono di Teseo sebbene malinconica emana un castigato ma voluttuoso senso erotico, mentre si strugge per il dolore. L'appropinguarsi dell'opportunista Dioniso fa scaturire una summa di intenzioni e sentimenti tra i personaggi, si da far sembrare che i protagonisti recitino ed emergono come in una piece teatrale. Sulla scena con le loro forme dal carnato luminoso con l'espresse dei volti che esprimono emotività interiore, con l'ampiezza dai movimenti enfatici danno vita ad un'opera che si racconta da sola, impreziosita da artifici pittorici creati dal pittore, come le zone d'ombra che accendono di luce le forme. In tutto questo il pittore mostra affinità con i suoi contemporanei: Furini Francesco (1603-1641) e Cecco il Bravo (1601-1661), suoi coetanei." STUDIO ASOR
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Lotto 4 Mario Minniti (attribuito a) (Siracusa 08/12/1577-Siracusa 22/11/1640) - Dipinto caravaggesco raffigurante Cristo Crucifero in ascesa al calvario attorniato da personaggi., XVII Century 75x103 cm Olio su tela
Opera sicuramente del periodo romano, dove il Minniti, frequentando la bottega di Lorenzo Siciliano, ha avuto modo di conoscere e accompagnarsi a Michelangelo Merisi detto ""Il Caravaggio"".
Questa frequentazione gli permette di assimilare i toni caravaggeschi, che non sono certo da paragonare a quelli del Maestro, ma che risentono in parte di quel chiaroscurale plastico del Caravaggio, di cui era divenuto collaboratore, amico e modello. Infatti, in diverse opere del Caravaggio, é riconoscibile la sua figura, esslateosi lui prestato come modello: vedi ad esempio "Il Fanciullo con Il Canestro di Frutta", "Il Concerto", "Il Ragazzo Morso dal Ramarro", ecc.
Lo stile del Minniti, si può riassumere nel dipinto in oggetto quale rappresentazione pittorica dai toni discreti, quasi luministici, in cui il colore viene distribuito in un formula atta a mettere in risalto gli aspetti formali del dipinto, anziché quelli plastici. Per tali motivi, la pittura del Minniti ebbe un discreto successo al suo rientro in Sicilia (1606), tra le varie committenze locali.
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Lotto 5 Coppia di dipinti: Veduta del Tevere a carattere archeologico con personaggi, XVIII century Cm 56x110 Olio su tela Pittore ignoto di paesaggi che contribuì a rappresentare la campagna romana, quale espressione di un ideale di vita pastorale, ispirazione di una nuova cultura che si differenzia e si diffonde per tutto il secolo XVIII in risposta al Barocco, ritenuto causa di disordini e cattivo gusto. In sintonia con i principi elaborati nell'ambito accademico dell'Arcadia si ripristina anche pittoricamente un equilibrio tra natura-ragione, intelletto e fantasia immaginifica (ut pictura poesis-Quinto Orazio Flacco). Il dipinto, frutto ed espressione dei tempi che vive il pittore, mostra un taglio prospettico assai raro del Tevere, raffigura un locus amoenus, una natura che è indice di una esistenza pacifica e serena, fuori dal tempo, finalizzata a una quiete stabile e tranquilla. Un fermo immagine di un momento idilliaco fissato nella sua temporalità esistenziale. Pittoricamente la tela assume un registro equilibrato, dove gli spazi misurati sono in perfetta armonia con con il verde paesaggistico in materia densa ma precisa. Tutto questo impianto scenico di memoria dughettiana sicuramente deriva da un ductus comune e consono agli artisti del suo tempo quali Paolo Anesi (Roma 1697.1773) o Paolo Monaldi (Roma 1710-1779). La sua opera è il prodotto di una cultura dai precisi riferimenti letterari e filosofici dei circoli Arcadici a lui contemporanei" ASORstudio
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Lotto 6 Locatelli, Andrea (Roma 19.02.1695-Roma 19.02.1741) - Veduta del Tevere a carattere archeologico con personaggi, XVIII century Cm 56x110 Dipinto ad olio su tela Pittore ignoto di paesaggi che contribuì a rappresentare la campagna romana, quale espressione di un ideale di vita pastorale, ispirazione di una nuova cultura che si differenzia e si diffonde per tutto il secolo XVIII in risposta al Barocco, ritenuto causa di disordini e cattivo gusto. In sintonia con i principi elaborati nell'ambito accademico dell'Arcadia si ripristina anche pittoricamente un equilibrio tra natura-ragione, intelletto e fantasia immaginifica (ut pictura poesis-Quinto Orazio Flacco). Il dipinto, frutto ed espressione dei tempi che vive il pittore, mostra un taglio prospettico assai raro del Tevere, raffigura un locus amoenus, una natura che è indice di una esistenza pacifica e serena, fuori dal tempo, finalizzata a una quiete stabile e tranquilla. Un fermo immagine di un momento idilliaco fissato nella sua temporalità esistenziale. Pittoricamente la tela assume un registro equilibrato, dove gli spazi misurati sono in perfetta armonia con con il verde paesaggistico in materia densa ma precisa. Tutto questo impianto scenico di memoria dughettiana sicuramente deriva da un ductus comune e consono agli artisti del suo tempo quali Paolo Anesi (Roma 1697.1773) o Paolo Monaldi (Roma 1710-1779). La sua opera è il prodotto di una cultura dai precisi riferimenti letterari e filosofici dei circoli Arcadici a lui contemporanei" ASORstudio
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Lotto 7 Venezia, Palazzo Ducale, XVIII / XVIII century 70x100 in cornice 90x120 Olio su tela In splendida cornice. Anonimo vedutista veneziano
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Lotto 8 Paesaggio, 17th century 97,5X87 cm Dipinto a olio su tela
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Lotto 9 Giuseppe Zais (ambito di) (Forno di Canale 22/03/1709-Treviso 29/12/1781) - Paesaggio con case, barche e personaggi, XVIII century cm 19,5 x 29,5 Olio su tela
Il contrasto fgurativo composto da alberi, poche case, antiche torri, figure di pescatori e lavandaie, cieli tersi che riflettono l’azzurro del mare, testimonia una tranquillità arcadica in contemplazione con la natura.
La qualità di quest’opera consente di accostare e identificare l’autore, o quanto meno l’ambito dell’agordino Giuseppe Zais.
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Lotto 10 Giuseppe Zais (cerchia di) (Forno di Canale 22/03/1709-Treviso 29/12/1781) - Paesaggi fluviale con alberi frondosi, barche con pescatori, case e torri in lontananza, XVIII century cm 42 x 72 Olio su tela Il dipinto è espressione e testimonianza di un periodo ben determinato, in cui l’uomo è necessitato di incontrare la natura e di contemplarla in tutti i suoi aspetti. La scena detta una simbologia cosmica che lega e mette in comunicazione il paesaggio in tutti i propri aspetti naturali e le attività dell’uomo che vive, partecipa di una armonia globale.
Lo stile e la qualità dell’opera consentono di accostare e identificare un pittore della cerchia di Giuseppe Zais. -
Lotto 11 Valerio Castello (copia da) (Genova 12.12.1624-Genova 17.02.1659) - Sacra famiglia con San Giovannino, Late 17th / 18th century 96x120, in cornice 117x143 cm Dipinto a olio su tela Copia da Valerio Castello.
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Lotto 12 Morelli, Domenico (Italian 1823-1901) - Personaggi intenti alla musica e alla lettura 29x38 cm, in cornice 50x59 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a destra D. Morelli.
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Lotto 13 Scena familiare all'aperto con bambini e cane, nineteenth century 31x38 cm, 42x50 cm Dipinto a olio su rame pittore del XIX secolo.
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Lotto 14 Induno, Girolamo (Milano 1825-Milano 1890) - Personaggi in preghiera, nineteenth century H 28 cm x Base 38 cm. In cornice: H 34 cm x 44 cm Dipinto ad olio su tavoletta Firmato in basso a destra Induno.
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Lotto 15 Ritratto di baroncino Li Destri di Nicosia, XVIII century 100x72 cm, in cornice 117x90 cm Olio su tela
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Lotto 16 Pittore e modella, XVIII century 53x43 cm Dipinto a olio su tela Pittore olandese del XVIII secolo. Firmato in basso a sinistra J. Van Percemerti.
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Lotto 17 Viso di donna, nineteenth century 65x42 cm, in cornice 76x52 cm Pastello su cartone
Firmato in basso a destra.
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Lotto 18 Louis Tocqué (attribuito a) (Parigi 19 novembre 1696-Parigi 10 febbraio 1772) - Dama veneziana in costume carnevalesco, nineteenth century 24x19 cm, in cornice 32x26 cm Dipinto a olio su tela
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Lotto 19 Sommer, Ferdinand (1822-1901) - Bimbo in posa - In piedi, nineteenth century 25x17 cm, 37x29 cm Dipinto a olio su tavola Firmato in alto a destra F. Sommer e datato 1893
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Lotto 20 Sommer, Ferdinand (1822-1901) - Bimbo in posa: seduto, nineteenth century 25x17 cm, 37x29 cm Dipinto a olio su tavola Firmato in alto a destra F. Sommer e datato 1893
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Lotto 21 Sommer, Ferdinand (1822-1901) - Bimbo in posa: Salto , nineteenth century 25x17 cm, 37x29 cm Dipinto a olio su tavola Firmato in alto a destra F. Sommer e datato 1893
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Lotto 22 Interno con personaggi in abiti settecenteschi, nineteenth century 34x19 cm Dipinto a olio su tela
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Lotto 23 Bambino con flauto, nineteenth century 48x40 cm, in cornice 70x60 cm Dipinto a olio su tela
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Lotto 24 Toro, Attilio (Napoli 1892-Portici, NA 1982) - Popolana napoletana, Late 19th century 40x30 cm, in cornice 65x52 cm Olio su tela
Attilio Toro è stato un artista napoletano. Si formò presso la bottega paterna del padre. Le sue opere presentano pennellate dense e luminose. Egli predilige i ritratti, nudi e paesaggi semplici. L'opera è firmata in basso a sinistra Toro. Danno alla tela e alla cornice.