Asta 11- Antiquariato
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Lot 1 Luis Egidio Melendez (1716-1780). Natura morta di anguria e pere. 39x48,5, olio su tela.
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Lot 2 Pittore del XVIII secolo. Infanta di Spagna. 25x20,tempera su vetro.
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Lot 3 Pittore della fine del XIX secolo. Angelo custode in protezione dal maligno di un bambino che dorme. 70x55, olio su tela, privo di cornice.
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Lot 4 Sir Thomas Lawrence (Bristol 1769 - Londra 1830).
Cupido con arco freccia. 11x16, olio su tela. Con la cornice 21x22. Piccola caduta di colore.
Ritrattista acclamato e ritenuto il più in voga in Europa mentre era in vita. Eseguí tantissime opere di grande eleganza, di cui alcune sono custodite al Windsor Castle. Con l'espansione commerciale britannica del XIX secolo, i nuovi arricchiti sono presi dalla moda di farsi ritrarre e Sir Thomas Lawerence fu il pittore più richiesto durante l'epoca Giorgianana. Ad appena 20 anni diventa socio della Royal Academy con l'approvazione e la protezione di Joshua Reynolds. I suoi dipinti sono un documento della società inglese della fine del XVIII, inizi del XIX secolo. Una rara virtuosità tecnica e una calda ricchezza di tavolozza lo fanno apprezzare allorché nel ritratto commissionatogli mette in rilievo il carattere del personaggio e fa a meno di abbellirlo con gli artifici a cui spesso ricorreva per compiacere il committente.
Nel dipinto in questione, la brillante luce dall'alto, gli occhi dolci e umidi, i capelli ricci e luccicanti, la tavolozza ricca e calda, sono l'espressione tipica di una abilità pittorica tipica e inconfutabile di Sir Thomans Lawrence -
Lot 5 Pittore francese dei primi anni del XX secolo. Natura morta di frutta e fiori. 52x78,5 olio su tela. Firmato in basso a destra.
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Lot 6 Pittore Fiammingo della fine del XVIII/XIX secolo. Scuola di Rachel Ruysch (L'Aia 1664 – Amsterdam 1750). Natura morta di fiori con insetti e farfalle. 30x20, olio su rame, 45x35 in cornice.
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Lot 7 Attribuito Anton Maria Vassallo (Genova,1620-Milanoi,1672). Natura morta di frutta con scimmia. 40x33, olio su tela. Opera significativa della pittura genovese del XVII secolo. In tale periodo notevole è l'influenza dei pittori fiamminghi che operano a Genova, infatti il Vassallo fu a bottega presso Vincent Malo da cui poté trarre conoscenze riguardanti Rubens e David Teniers. Fu apprezzato realizzatore di nature morte e scene di genere, in costante dialogo con i modelli fiamminghi. In questo dipinto tutto ciò appare evidente.
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Lot 8 Pittore Italiano del XVIII Secolo. Ritratto di Nobiluomo. 47x35, pastello. In elegante cornice dorata.
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Lot 9 Julia Ventura Francisco (Sabadell, Barcellona 1900). Processione in cammino per la Vergine Rosio-Cadice. 25x80, olio su tela. Firmato in basso a destra.
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Lot 10 Pittore italiano della fine del XIX secolo. Armida con i pastori dalla Gerusalemme liberata. 126x139, olio su tela.
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Lot 11 Pittore olandese della fine del XVIII secolo. Paesaggio. 30x40, Olio su rame. Firmato in basso a sinistra.
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Lot 12 Pittore italiano del XVIII secolo. Madonna con Bambino e Angeli. Bozzetto. 48x35, olio su tela.
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Lot 13 Pittore italiano della fine del XIX secolo. Personaggi in un interno. 40x52, olio su tela.
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Lot 14 Pittore italiano della fine XIX secolo. 4 Personaggi in un interno. 40x52, olio su tela. Firmato e datato in basso a sinistra.
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Lot 15 Herbert A.St. John James (1870-1939). Paesaggio monocromo con gregge. Firmato in basso a sinistra e sul retro, datato 1908. 75x34, olio su tela. Privo di cornice.
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Lot 16 Pittore del XIX secolo. Cavallo. 46x61, olio su tela. Firmato in basso a destra J. C. Partridge 1877.
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Lot 17 Pittore italiano del XVIII secolo. Natura morta di fiori. 50x36, olio su tela applicata su tavola.
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Lot 18 Andrea Locatelli (Roma 1693-1741), Attribuito. Veduta del Tevere a carattere archeologico con personaggi. Da collezione privata. 56x110, olio su tela. "Pittore di paesaggi contribuì a rappresentare la campagna romana, quale espressione di un ideale di vita pastorale, ispirazione di una nuova cultura che si differenzia e si diffonde per tutto il secolo XVIII in risposta al Barocco, ritenuto causa di disordini e cattivo gusto. In sintonia con i principi elaborati nell'ambito accademico dell'Arcadia si ripristina anche pittoricamente un equilibrio tra natura-ragione, intelletto e fantasia immaginifica (ut pictura poesis-Quinto Orazio Sacco). Il dipinto, frutto ed espressione dei tempi che vive il pittore, mostra un taglio prospettico assai raro del Tevere, raffigura un locus amoenus, una natura che è indice di una esistenza pacifica e serena, fuori dal tempo, finalizzata a una quiete stabile e tranquilla. Un fermo immagine di un momento idilliaco fiscale nella sua temporalità esistenziale. Pittoricamente la tela assume un registro equilibrato, dove gli spazi misurati sono in perfetta armonia con una materia densa ma precisa e con il verde paesaggistico. Tutto questo impianto scenico di memoria dughettiana sicuramente deriva da un ductus comune e consono agli artisti del suo tempo quali Paolo Anesi o Pablo Monaldi. La sua opera è il prodotto di una cultura dai precisi riferimenti letterari e filosofici dei circoli Arcadici a lui contemporanei." STUDIO ASOR
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Lot 19 Giuseppe Recco (Napoli, 1634 – Alicante, 1695), Attrib. Natura morta di pesci. 40x48, olio su tela, con cornice cm 52x60. "Uno dei maggiori rappresentanti della natura morta napoletana, la cui produzione artistica é vastissima e variegata, specialista di nature morte con pesci. La sua formazione trova riferimenti assai vari essendo venuto a contatto con la cultura e gli ambienti romani, spagnoli e fiamminghi. Infatti il dipinto in questione trova elementi tipici fiamminghi nel trattamento coloristico. Inoltre da notare come l'umile materia della natura morta viene trasfigurata con tocchi di luce sul fondo chiaroscurale e assurge a dimensioni neocaravaggiste, trascendendo da influenze barocche tipiche del suo tempo. Luce, colore e brillantezza sono i canoni della sua pittura." STUDIO ASOR
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Lot 20 Nicolaes Pieters Berhem (Haarlem 1620-1683 Amsterdam), Attribuito. Scena pastorale con personaggi ed armenti. 59x85, olio su tela, con cornice 77x103. "Pittore olandese italianizzato, figlio del pittore Pieter Claesz, fu uno stimato pittore ed incisore della così detta età dell'oro olandese. A Roma soggiornò dal 1647 al 1653 traendo, dal paesaggio laziale, i temi e gli spunti per la sua innumerevole produzione. Gli scorci suggestivi della campagna romana furono le scenografie riportate sulle sue tele per raffigurare spaccati di vita quotidiana di sapore agreste e bucolico. " STUDIO ASOR
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Lot 21 Pittore olandese del XVII secolo. Ritratto di nobiluomo con fascia azzurra. 85x64, olio su tela, con cornice 105x84.
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Lot 22 Giovanni Battista Carlone(Genova 1603-1684). S.Marco. 95x70, olio su tela, in cornice 115x90.
“Questa raffigurazione pittorica di S.Marco, e’senz’altro un’opera di reminiscenze Toscana, a seguito del suo soggiorno a Firenze e del contatto avuto con Domenico Cresti, detto Passignano. Manifestatrice e testimone, anche, delle influenze di carattere caravaggesco, che ebbe modo di assorbire con i suoi viaggi di istruzione fatti a Roma. Un dipinto, certamente di notevole pregnanza, che lo rende libero da quel manierismo barocco di cui il Carlone fu protagonista per buona parte del secolo XVII. La forza della tavolozza pittorica data dal mantello color rosso scarlatto e dal vestito color ocra, e’ esuberante seppur con l’utilizzo di pochi colori e si evidenzia con lunghi e spessì colpi di pennello. Tutto ciò e’ un chiaro retaggio fiorentino che ben si sposa con un gioco chiaroscurale nell’impianto scenico della figura di eredità romana in chiave di luminismo caravaggesco. Il San Marco, posto in torsione su delle brumose nuvole, ha una posizione tecnicamente quasi affrescale, visto prospetticamente dal basso verso l’alto. Infatti il Carlone, ebbe tantissime committente presso chiese genovesi e fu prolifero produttore di affreschi, decoratore manierista del periodo barocco.” STUDIO ASOR -
Lot 23 Jakopo Roos, detto “Rosa da Napoli” (Roma 1682, Napoli 1730). Stazione di posta,58x96, olio su tela, in cornice 74x112, firmato e datato 1720 in basso a destra.Sul retro timbro "Ministerio de educate e cultura, museo National de las Artes, Rio de Janeiro".
"Primogenito del noto Philipp Peter Roos, detto “Rosa da Tivoli”, si forma seguendo un gusto allora in voga a Roma. Come i suoi contemporanei, quali Domenico Brandi (1684 - 1736).
Artista che nasce in una famiglia di pittori, sviluppa il suo dipingere, raffigurando uomini e animali in un clima arcadico, sviluppando i temi e i modi paesistici e agresti tramandati dal padre. Il dipinto in questione é uno dei pochi che ci giunge firmato e datato, in un catalogo di opere alquanto frammentarie. Per tal motivo, rappresenta un documento importante quale testimonianza di un elegante gusto per la narrazione che in una atmosfera serena é quasi familiare, modula gli effetti chiaroscurali con stesure cromatiche ben equilibrate."STUDIO ASOR -
Lot 24 Marco Antonio Bassetti (Verona 1586-1630), attrib. Ritratto di uomo con barba con in mano un libro. 65x55, Olio su tela, in cornice 85x75. Allievo di Felice Ricci ( Verona 1539- 1605) si trasferisce a Venezia dove è influenzato dalle opere di Tintoretto, di Veronesi e Jacopo Bassano, va a Roma, intorno al 1615, e conosce i dipinti di Caravaggio. Rientrato a Vaenezia declina gli influssi bassaniani e romani ed ha apprezzamenti solo per la pittura veneziana, soprattutto per i naturisti. Orbita nell'ambito dei monasteri e dei conventi (1628). In questo periodo le sue opere più apprezzabili sono i ritratti nei quali, a giudizio del Longhi (1959), è di un valore e di una dignità rembrandtiana, tale da potersi misurare con Hals e Velazquez. Morì di peste a Verona. La rivalutazione del Bassetti è dovuta in gran parte al Longhi.