AUTOMOTIVE FROM LATE 20' TO 2000' Vintage and original special parts, retro cars, cutting-edge racing cars
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Lot 73 Quadro raffigurante Peugeot 305 intera. 1979
Quadro su tela di dimensioni 146 cm di larghezza compresa la cornice per 217 cm di altezza. Cornice color argento in legno, laterale color nero.
Quadro di Andrea Valere pittore di Reggio Calabria noto per le sue raffigurazioni di ritratti.
La sua pittura è dinamica e intensamente colorata, ha raffigurato soggetti auto solo in questi due quadri per un amico concessionario Peugeot fine anni ‘70.
Il quadro raffigura una Peugeot 305, solo il frontale leggermente laterale sinistro, con il tipico dinamismo fatto di colori e sfumature. L’auto è riprodotta in maniera molto fedele, il quadro può essere interessante intanto come opera del pittore e in seguito per gli amanti del marchio e dell’auto.
Non presente strappi, graffi ecc è perfettamente conservato. Presente sul retro la firma del pittore.
Il quadro è stato 42 anni appeso in un auto salone.
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Lot 74 Pinguino 2023
Quest’opera è presentata dall Whiteblood Foundation.
https://www.instagram.com/whiteblood_foundation/
https://whiteblood.org/
Composta da industriali e manager, artisti e pensatori in un collettivo che annovera componenti che vantano significative
esperienze, studi e competenze e che hanno consentito di maturare
sensibilità culturali e artistiche variegate, differenti ma
complementari che si sono trovati per apportare la propria
conoscenza e consapevolezza artistica in un progetto comune e
condiviso.
Il collettivo WB infatti ha metabolizzato, generato e approcciato a
diverse ispirazioni artistiche che hanno determinato una propria linea
anche in relazione all’approccio che si intende seguire in relazione al
mercato dell’Arte nelle sue dinamiche tipiche: arcinoto è il detto di
Hirst: “per la mia generazione, di questi tempi, l’arte e il business
vanno a braccetto”.
Il collettivo, infatti, crea solo su commissione in quanto intende
valorizzare e implementare quasi fisicamente il ruolo dell’osservatore
e del committente nel proprio lavoro artistico.
L’opera
Dimensioni: 60 cm x 60 cm x
120 cm (h)
Materiale: Carbonio riciclato di
provenienza Motorsport e
aeronautica militare, lavorazione
a patch stile ‘Frankestein’,
original design by Cracking Art
Il materiale è carbonio riciclato di provenienza Motorsport Porsche e areonautica militare.
La lavorazione eseguita a patch, effetto mantenuto ed evidente sulla trama del carbonio, con carbonio a diversa trama intersecata, mantenendo la superficie liscia al tatto.
La superficie risulta riflettente e tridimensionale quindi posto in ambienti esterni cattura le immagini e la luce distorcendo con un lieve angolo il riflesso, catturandolo sulla propria sagoma.
La produzione dei pinguini è in serie limitata consta di 8 pinguini, alcuni già acquistati. Il pinguino proposto all’asta è il numero 5.
Luigi è il numero 0, non in vendita.
Il colore del carbonio come sapete è nero, è stata eseguita un processo di pigmentazione dorata in uso anche da Pagani per le auto prodotte ultimamente.
Il design è Cracking art, famosi per disegnare animali a dimensione reale con plastica riciclata, anche da esterni.
E’ stato scelto il pinguino perchè simbolo della ricchezza e la differenza tra gli oggetti di design D4S, Durante Space Tech con la Crackin art è che i pinguini prodotti sono tutti realizzati interamente a mano e in serie limitata. Quindi sono uno diverso dall’altro per svariati parametr:
1. per l’intersecazione della trama di carbonio
2.per il colore della lavorazione
3.per minutissime variazioni di dimensione (naturalmente è possibile su commissione dimensionare diversamente i propri pinguini)
Sulla scalabilità ovviamente si possono raggiungere diverse dimensioni.
Viene fornito con imballo originale con scatola in legno classica da trasporto di opere d’arte brandizzata Whiteblood Foundation con logo dipinto a mano.
Viene fornito con imballo originale con scatola in legno classica da trasporto di opere d’arte brandizzata Whiteblood Foundation con logo dipinto a mano, spedito all'acquirente.
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Lot 75 Choose Your Banana 2023
Quest’opera appartiene alla Whiteblood Foundation,
https://www.instagram.com/whiteblood_foundation/
https://whiteblood.org/
È un’opera unica, interamente realizzata a mano nell’espressione di un’arte vissuta e interpretata collettivamente dai fondatori della WB.
L’opera artistica è da considerarsi viva (e mai eterna) mentre oggi,
l’arte viene ridotta a oggetto di intrattenimento e di scambio
commerciale, spremuta e mantenuta in vita, immutata, immutabile e
intoccabile attraverso codici e riti che annientano l’essenza stessa
dell’arte che oramai languisce zombizzata nelle sue molteplici e
infinite reiterazioni e rappresentazioni anche digitali.
Il concetto del ‘frangar non flectar’ (mi spezzerò, ma non mi
piegherò) è infatti fortemente indicativo di una condizione non
adeguata ad assorbire i complessi meccanismi di interazione e di
interferenza, tipici dell’identità, non solo artistica.
L’opera
Dimensione 80 cm per 60 cm, materiale carbonio reciclato originale di un aereo F16 da combattimento usato in Iraq nel 2008, prodotto fino ad oggi, il primo aereo con tecnologia antiriflettente invisibile ai radar.
E’ stata separata la matrice di carbonio dalla resina epossidica. Il carbonio consta di due materiali, il carbonio e la resina che lo campatta. Quindi nel processo è stata separata la resina epossidica dal carbonio, facendo indurire la resina con un processo irreversibile.
La resina permette al carbonio a temperatura di indurire il carbonio e di renderlo flessibile e adattabile. Quando si desidera recuperare le fibre di carbonio è necessario operare un processo catalitico per staccare nuovamente la matrice dalla resina, recuperando le fibre di tessuto di carbonio.
Dalle fibre reciclate dai pezzi aereospaziali, di qualità aereonautica si possono ancora costruire oggetti ad altissima qualità, ovviamente il processo risulta estremamente costoso a livello industriale.
Questi progetti sono partiti nel 2007 dalla D4S in collaborazione con Boeing e Airbus.
Nel caso delle opere in carbonio il processo viene eseguito a mano, protetto da segreto industriale.
L’OPERA: la parte dipinta è annegata dentro il blocco della matrice di carbonio riciclato.
Quindi non è solo una pittura ma anche una scultura, trattandosi di un oggetto tridimensionale.
Presenta nell’angolo destro il sigillo della Fondazione Whiteblood.
Significato dell’opera
Ogni giorno è diverso nel contesto generalizzato della vita, ogni colore rappresenta un punto di forza della propria personalità e ogni giorno cambia.
Imballo originale in legno con presente il logo della Fondazione.
Viene fornito con imballo originale con scatola in legno classica da trasporto di opere d’arte brandizzata Whiteblood Foundation con logo dipinto a mano, spedito all'acquirente
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Lot 76 Choose Your Pearl 2023
Il collettivo, la filosofia e l’intento artistico di
Whiteblood Foundation
https://whiteblood.org
https://instagram.com/whiteblood_foundation?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==
Il collettivo WB annovera componenti che vantano significative
esperienze, studi e competenze e che hanno consentito di maturare
sensibilità culturali e artistiche variegate, differenti ma
complementari che si sono trovati per apportare la propria
conoscenza e consapevolezza artistica in un progetto comune e
condiviso.
Il collettivo artistico intende quindi indagare tramite una matrice
condivisa, e ha ad oggetto la realtà e, in particolare, affrontare i limiti
del reale e così esplorare il tema della “fragile realtà”, fragile nel
significato proprio vicino all’espressione “frangere”: spezzarsi,
rompersi.
L’eterogeneità dei componenti riflette la complessità del mondo
dell’arte o il sistema dell’arte nella sua contemporaneità ma l’Opera
d’Arte, secondo il collettivo, deve giungere a quella semplicità che,
come affermava George Sand è la cosa più difficile da ottenere a
questo mondo; è l'estremo limite dell'esperienza e l'ultimo sforzo del
genio.
Del resto, i temi centrali della contemporaneità, come espresso in
più occasioni dalle riviste e dalle istituzioni del sistema dell’arte
contemporanea sono i labili confini tra le discipline artistiche, la
contaminazione tra Arte e Tecnologia, il rapporto Uomo/Natura,
l’intersezione tra Reale e Virtuale, la profondità e nella poliedricità dei
progetti artistici in generale.
Il collettivo artistico WB vanta al suo interno competenze di
marketing manager, avvocati e ingegneri con una chiara e spiccata
vocazione internazionale e rievoca l’esperimento di Billy Kluever e
Rauschenberg quando venne lanciato il progetto"Esperimenti in Arte
e Tecnologia"(E.A.T.), organizzazione non-profit creata per
promuovere collaborazioni fra artisti e ingegneri.
I lavori sono frutto di continue riflessioni maturate negli specifici
ambiti di competenza.
Si pensi all’utilizzo del c.d. “Live Carbon”, un composto materico a
base di carbonio riciclato frutto di continue rielaborazioni in ambito
tecnico, o alle speculazioni filosofiche, concettuali e artistiche che
gravitano intorno alla definizione e identificazione dei processi
artistici perseguiti ossessivamente dal collettivo che gravitano
intorno al diritto d’autore quale conseguenza del mezzo tecnologico
e non già prodromo e le ricadute sui caratteri strutturali della
comunicazione dall’utilizzo di brand famosi (o famigerati) capaci di
produrre effetti pervasivi sull'immaginario collettivo.
I riverberi del lavoro di Milton Ernest Rauschenberg paiono netti nel
tentativo del collettivo di assottigliare la distanza tra la vita e l’arte
con chiare ispirazioni ai Ready Made dadaisti e alle opere New Dada.
Con il termine whiteblood si vuole rappresentare il plasma materico
dell'Opera artistica da considerarsi viva, mutevole e mortale.
Sul sangue. Il latino classico possiede due termini per distinguere
altrettanti tipi di sangue: il sanguis, che scorre all’interno del corpo
umano, e il cruor.
Il collettivo intende rappresentare il whiteblood che sgorga da
feritoie create in questa nuova e complessa realtà, dove le
lacerazioni seppure virtuali sono mortali, dolorosamente violente e i
nostri avatar sempre più veri, diventano più vulnerabili del nostro
corpo che si decompone e scompare a favore dell’ego digitale.
L’opera
Choose Your Pearl
Dimensioni: 80 cm x 60 cm (h)
Materiale: Carbonio riciclato di provenienza aeronautica,
Tecnica: realizzazione a mano, lucidatura a mano, olio su tela, pittura
intensa.
Questa opera è concettualmente simile a Choose your Banana, in questo caso creata con materiale riciclato da Motorsport. E’ interamente eseguita a mano, inclusa la parte in carbonio. Il significato è inerente alla domanda interiore, qual è il mio punto di forza? Su cosa devo concentrarmi per innalzare le mie virtù? I colori delle perle sono dedicate ai Chakra. Le perle sono dieci.
In basso a destra è presente il sigillo in cera lacca WB, sul retro è firmata dagli artisti del collettivo.
Spedito con confezione originale brandizzata Whiteblood
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Lot 77 Choose Your Pearl 2023
Pezzo originale eseguito su commissione, facente parte della collezione della Whiteblood Foundation.
https://whiteblood.org
https://instagram.com/whiteblood_foundation?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==
Creata da un collettivo di menti, già inserita nel tessuto artistico americano e arabo e naturalmente italiano.
Whiteblood Foundation crea opere uniche, completamente fatte a mano con una filosofia artistica ben definita e attualizzata in ogni sua espressione.
Il collettivo WB infatti ha metabolizzato, generato e approcciato a
diverse ispirazioni artistiche che hanno determinato una propria linea
anche in relazione all’approccio che si intende seguire in relazione al
mercato dell’Arte nelle sue dinamiche tipiche: arcinoto è il detto di
Hirst: “per la mia generazione, di questi tempi, l’arte e il business
vanno a braccetto”.
Il collettivo, infatti, crea solo su commissione in quanto intende
valorizzare e implementare quasi fisicamente il ruolo dell’osservatore
e del committente nel proprio lavoro artistico.
Lo spazio espositivo ha cosi lo scopo di dare forma alle ispirazioni e
agli intenti profondi che muovono il collettivo ma i manufatti non
sono cedibili. Il collettivo fugge dall’idea di una produzione in scala
di arte a meno che rispecchi uno specifico intento artistico.
Posto che, per il collettivo, l’Opera si sussume nella capacità di
comprimere in un algoritmo creativo le caratteristiche di un tempo e
di un luogo e, quindi, le stesse nozioni di spazio e tempo non hanno
più senso a questo livello e ci troviamo allora in un mondo senza
dimensioni e senza tempo (si pensi al lavoro del fisico americano
John Wheeler, alle intuizioni del filosofo Spinoza o alle ricadute
dell’interpretazione di Copenaghen), una realtà multidimensionale
regolata da un inconoscibile ordine implicito che si srotola e si
m a n i f e s t a n e l l ’ o rd i n e e s p l i c i t o d e l n o s t ro u n i v e r s o
quadridimensionale.
Il mondo è “una indefinita nube quantica pervasa dalle onde di
probabilità o funzioni d’onda. Ogni tanto una di queste onde
collassa”, e allora, e soltanto allora, succede ‘qualcosa’: compare un
frammento della realtà, la “fragile realtà”, nella definizione del
collettivo.
La realtà ‘oggettiva’ come noi la concepiamo non esiste e solo a
seguito della nostra osservazione si genera il collasso e quindi è la
nostra osservazione che crea una realtà soggettiva.
L’osservazione del committente, quindi, per il collettivo genera quel
“collasso” e determina l’oggetto d’Arte in una realtà oggettiva e
fragile.
Emerge prepotentemente anche l’intento della triade Duchamp,
Warhol, Beuys che deliberatamente producevano oggetti che non
esibivano proprietà estetiche come quelle convenzionalmente intese
opere d’arte e emerge il tentativo di abbattere la distinzione tra
oggetti d'arte ed oggetti quotidiani.
Ma non solo.
Il titolo azionario quale opera artistica è portatore di altri intenti
filosofici, sociologici e comunicativi in questo preciso momento
storico ove l’avvento del metaverso e la perdita della materialità
della ricchezza porta un generale senso di smarrimento e di
sottrazione del tangibile e del reale.
L’opera
Dimensioni: 100 cm x 80 cm (h)
Materiale: Carbonio riciclato di provenienza aeronautica,
Tecnica: realizzazione a mano, lucidatura a mano, olio su tela, pittura
intensa.
Spedito con confezione originale Whiteblood Foundation.
Spedizione originale Whiteblood Foundation
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Lot 78 Choose Your Pearl 2023
Il collettivo artistico di WhiteBlood Foundation
https://whiteblood.org
https://instagram.com/whiteblood_foundation?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==
vanta al suo interno competenze di
marketing manager, avvocati e ingegneri con una chiara e spiccata
vocazione internazionale e rievoca l’esperimento di Billy Kluever e
Rauschenberg quando venne lanciato il progetto "Esperimenti in Arte
e Tecnologia"(E.A.T.), organizzazione non-profit creata per
promuovere collaborazioni fra artisti e ingegneri.
I lavori sono frutto di continue riflessioni maturate negli specifici
ambiti di competenza.
Si pensi all’utilizzo del c.d. “Live Carbon”, un composto materico a
base di carbonio riciclato frutto di continue rielaborazioni in ambito
tecnico, o alle speculazioni filosofiche, concettuali e artistiche che
gravitano intorno alla definizione e identificazione dei processi
artistici perseguiti ossessivamente dal collettivo che gravitano
intorno al diritto d’autore quale conseguenza del mezzo tecnologico
e non già prodromo e le ricadute sui caratteri strutturali della
comunicazione dall’utilizzo di brand famosi (o famigerati) capaci di
produrre effetti pervasivi sull'immaginario collettivo.
I riverberi del lavoro di Milton Ernest Rauschenberg paiono netti nel
tentativo del collettivo di assottigliare la distanza tra la vita e l’arte
con chiare ispirazioni ai Ready Made dadaisti e alle opere New Dada
ove viene trasfigurate dall’intervento dell’autore con rimandi
all’esperienza personale oppure ai dipinti di Johns di numeri,
bandiere, lettere, stavano riprendendo il messaggio di Duchamp del
ruolo dell'osservatore in grado di modificare il significato dell'arte.
L’opera : Venus: 40cm altezza, 10x10cm la base
Materiale : carbonio riciclato effetto patchwork denominato “Frankenstein” di origine Motorsport.
L’opera si rifà alla Venere di Milo, opera del II secolo a.C. fatta da uno sconosciuto artista, durante il periodo ellenistico. Le braccia mancano e non si sa in che posizione fossero originariamente, ma si suppone tenesse in mano oggetti legati al culto di Afrodite, quindi la dea dell’amore e della bellezza, appunto Venere in latino.
È stata poi scoperta nel primo ventennio del 1800 e ho avuto una storia molto importante. Oggi al Louvre onorato da milioni di visitatori. La nostra Venere è molto più piccola, realizzata con l’effetto Frankenstein, che esalta le forme tridimensionali dell’armonia del corpo femminile.
La Venere come opera sembra uscire dal basamento, come materializzarsi nel mondo reale come uscisse dal Metaverso.
Viene fornito con imballo originale Whiteblood Foundation.
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Lot 79 Cave Pinguin 2023
Opera originale elaborata e di proprietà di Whiteblood Foundation.
https://whiteblood.org
https://instagram.com/whiteblood_foundation?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ== Commissionata come esemplare unico, interamente realizzata a mano.
Rappresenta pinguini come simbolo di ricchezza e ambizione nel mondo contemporaneo.
Il filosofo Hans Georg Gadamer sosteneva che "l'Opera d'Arte è insostituibile: ciò resta vero persino nell'epoca della riproducibilità".
Nella cinematografia, si pensi all' androide Lance Bishop interpretato
da Lance Henriksen nel film "Aliens - Scontro finale" che cessa di
esistere in un lago di sangue bianco con continui rimandi al labile
confine tra uomo e macchina.
Nell’arte si pensi all'estasi di Marina Abramovic in "Holding the
milk".
Si pensi anche al tema della 59esima biennale "The Milk of
Dreams".
Si pensi anche al latte + del "Korova Milkbar” in Arancia Meccanica.
I tipici yuppies americani degli anni Ottanta abitavano in
appartamenti arredati con toni monocromatici, dotati di poltrone e
divani di pelle bianchi e neri con dettagli di acciaio cromato. La
musica ascoltata erano i Duran Duran, i The Blow Monkeys, gli Huey
Lewis and The News, Prince e Cyndi Lauper.
Innumerevoli le citazioni cinematografiche e, in questa sede non può
non ricordarsi (They Live), di John Carpenter (1988), con Roddy
Piper, Keith David e Meg Foster ove si racconta la figura degli
yuppies reaganiani in maniera horror/distopica o American Psycho,
di Mary Harron (2000), con Christian Bale, Willem Dafoe e Jared
Leto.
L’ambizione culturale e artistica del collettivo di Whiteblood Foundation potrebbe ache limitarsi nell’evocazione di un oggetto con una storicizzazione ben precisa,
documento nominato, numerato, datato e sottoscritto dagli interpreti
di questa finanza speculativa e rampante e che già solo con questa
lettura non potrebbe che assumere valore come opera contemporanea.
L’opera
Dimensioni: 90 cm x 70 cm (h)
Materiale: Carbonio riciclato di provenienza aeronautica,
Tecnica: realizzazione a mano, lucidatura a mano, olio su tela, pittura
dorata
Presenta nell’angolo basso a sinistra il logo in ceralacca di WB Foundation.
Spedizione in imballo originale WB Foundation
Imballo originale WB Foundation
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Lot 80 Your Oyster 2023
Your Oyster è proprietà della Whiteblood Foundation, opera unica, realizzata interamente a mano e su commissione.
https://whiteblood.org
https://instagram.com/whiteblood_foundation?igshid=NTc4MTIwNjQ2YQ==
La Whiteblood Foundation è rappresentata da un collettivo forte, presente sul mercato internazionale artistico e composto da industriali e pensatori, pittori, ingegnieri e avvocati, le sue opere sono uniche, create da una ideologia importante comune e realizzate a mano.
Tutti rammentiamo il rampantismo e la figura dell'affarista con età
tra i 25 e i 35 anni che ebbe origine verso la metà degli anni Ottanta,
quando molti giovani laureati alle università Yale, Harvard o
Princeton perseguivano il sogno di diventare velocemente ricchi a
New York ed in particolare a Manhattan, luoghi che durante la
presidenza repubblicana di Ronald Reagan avevano raggiunto un
livello elevato di benessere e promettevano molto per coloro che
investivano e lavoravano in borsa.
Molti di questi soggetti frequentavano ristoranti e discoteche
esclusivi, come il famoso Studio 54 di Manhattan, lavoravano nei grattacieli del centro di New York e si recavano spesso a feste
organizzate da loro colleghi, da attori e a volte anche dal magnate
immobiliare Donald Trump, futuro presidente americano. Era
comune tra di loro fare uso di cocaina come svago, vestire con abiti
firmati e costosi come quelli degli stilisti Armani e Versace e
comprare quadri dell'artista Jean-Michel Basquiat.
I tipici yuppies americani degli anni Ottanta abitavano in
appartamenti arredati con toni monocromatici, dotati di poltrone e
divani di pelle bianchi e neri con dettagli di acciaio cromato. La
musica ascoltata erano i Duran Duran, i The Blow Monkeys, gli Huey
Lewis and The News, Prince e Cyndi Lauper.
Innumerevoli le citazioni cinematografiche e, in questa sede non può
non ricordarsi (They Live), di John Carpenter (1988), con Roddy
Piper, Keith David e Meg Foster ove si racconta la figura degli
yuppies reaganiani in maniera horror/distopica o American Psycho,
di Mary Harron (2000), con Christian Bale, Willem Dafoe e Jared
Leto.
L’ambizione culturale e artistica del collettivo potrebbe ache limitarsi
nell’evocazione di un oggetto con una storicizzazione ben precisa,
documento nominato, numerato, datato e sottoscritto dagli interpreti
di questa finanza speculativa e rampante e che già solo con questa
lettura non potrebbe che assumere valore come opera
contemporanea.
Invero, dietro l’allestimento emerge molto altro e oggetto dell’analisi
non è l’oggetto ma il rapporto tra l’uomo e il titolo.
Macchiavelli individuava nell’uomo due pulsioni binarie e
contrapposte: il bisogno di sicurezza e la cupidigia. L’uomo fuggitore
dei pericoli, ma cupido di guadagni.
L’opera
Dimensioni: 80 cm x 60 cm (h)
Materiale: Carbonio riciclato di provenienza aeronautica,
Tecnica: realizzazione a mano, lucidatura a mano, olio su tela, pittura
dorata.
L’opera rappresenta sei ostriche che racchiudono sei perle di colore differente, il suo significato è mutevole e intrinsecamente connesso all’intepretazione soggettiva della realtà multiforme e multicolore.
Presenta nell’angolo in basso a sinistra il logo WB in ceralacca e in angolo a destra la firma dell’artista.
Viene spedito con l’imballo originale Whiteblood Foundation.
Viene fornito con imballo originale con scatola in legno classica da trasporto di opere d’arte brandizzata Whiteblood Foundation con logo dipinto a mano, spedito all'acquirente
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Lot 81 Bici scarenata Anni '70 del XX secolo
BICI SCARENATA Bicicletta distesa anni ‘70
Prodotta con telaio in alluminio e componenti Campagnolo dell’epoca, originali.
La bicicletta è un prototipo, acquistata da un collezionista insieme al prototipo in legno progettato dall’Ing. Cingolani.
La bicicletta distesa permetteva di fare moltissima strada per la postura aereodinamica che facilitava la forza della pedalata. Nella bicicletta normale lo sforzo arriva sui polsi, mentre su queste tutta la forza viene scaricata sulla bicicletta dato che l’impugnatura è rovesciata.
Questa è il prototipo delle primissime biciclette distese ora largamente diffuse nel mercato attuale e impiegate anche dal grandissimo Alex Minardi nelle prove Olimpiche per la sua disciplina.
La bicicletta è ottimamente tenuta, non presenta ruggine o anomalie, è un conservato mai restaurato perfettamente mantenuto.
Le ruote anteriori non hanno entrambe i copertoni, solo il posteriore marca Nigi, l’anteriore presenta una guarnizione in gomma perfettamente tenuta.
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Lot 82 Prototipo (giugiaro) Anni '70 del XX secolo
PROTOTIPO (GIUGIARO) Bibicletta prototipo disegnata dall’Ing. Stefano Cingolani, dirigente Fiat, anni ‘70 .
L’Ing. Cingolani chiese la collaborazione di Giorgetto Giugiaro per posizionare la biciletta alla Galleria del Vento dove si eseguivano le prove di aereodinamicità sui mezzi oltre ad essere anche la prima Galleria del Vento costruita nel mondo.
Alberto Fumagalli della Italdesign Giugiaro ha lasciato una lettera all’attuale proprietario, annessa al lotto, dove si evince chiaramente la provenienza della bicicletta come prototipo disegnato, progettato e costruito dall’Ing. Cingolani ma portato da Giorgietto Giugiaro alle prove di aereodinamicità come prototipo alla Galleria del vento appunto del Design Giorgetto Giugiaro.
Il prototipo è stato realizzato in un unico esemplare, basti osservare la certosina artigianalità di tutti i componenti meccanici, dell’epoca, e della sovrastruttura organizzata e realizzata con sottilissime fasce di un legno esotico particolarmente flessibile. I componenti ciclistici sono tutti della Campagnolo.
In qualche foto allegata si può notare il Design Giugiaro a fianco della bicicletta prototipo, probabilmente interpellato per fornire pareri sul design.
La bicicletta è lunga circa 2 metri di lunghezza, ed fabbricata in legno e alluminio.
La bicicletta raggiungeva i 70 km/h.
Originale anni ‘70
La bicicletta è lunga circa 2 metri di lunghezza, ed fabbricata in legno e alluminio.
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Lot 83 TRIUMPH 1050 SPORT 2018
TRIUMPH TIGER 1050 SPORT ANNO 2018
DUE PROPRIETARI
MOTO ITALIANA SEMPRE RIMASTA IN ITALIA
KM 30900
TELAIO SMTTP7485FK906582
Cc 1050 e 126 CV 92,70 KW coppia 106 n/m, 4350 giri
DOCUMENTI PRESENTI LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE ITALIANO INTESTATA A PRIVATA
USO E MANUTENZIONE E LIBRETTO TAGLIANDI CON DUE TAGLIANDI OFFICINA TRIUMPH E I SEGUENTI TAGLIANDI IN FATTURA. L’ULTIMO TAGLIANDO RISALE ALL’ANNO 2022.
Tagliando ordinario.
Storia della moto, moto non incidentata e sempre rimasta in Italia che contrariamente al genere di moto performante per kilometraggio e lunghe percorrenze, invece è rimasta per lo più in garage ferma e ha affrontato ad ora solo piccoli giretti quotidiani.
Revisione scadenza 2024, 31 luglio
Bollo pagato fino a febbraio 2024
Non ha le borse.
Doppia chiave con codice di duplicazione
Certificazione del veicolo
Carrozzeria bella no graffi nè segni, prima vernice bella come da nuova
Parabrezza plexiglass di serie che eventualmente presenta tre posizioni di alzata
Paramani in plastica di serie originali
Deflettori aria after market per proteggere ulteriormente il biker
Sella originale ben tenuta simil pelle originale di serie
Pneumatici nuovi al posteriori, anteriore al 70% (generalmente distribuisce il peso sul posteriore)
Dunlop Gp Racer dot 2022 per entrambe, misure 120 /70/17 e 180/55/17.
Valutazione tecnica del veicolo
Motore perfetto guarnizioni ottimali motore a tre cilindri che non necessita di grandi manutenzioni, ha una rilevante espressione di potenza sui bassi giri.
Impianto di raffreddamento, radiatore senza sassate si presenta ancora molto bello ed uniforme
Catena di distribuzione ottima ben tirata, oliata e revisionata
Pompa di iniezione ancora originale, mai sostituita ma non presenta anomalie, approvvigionamento a benzina
Serbatoio contiene 20 litri
Impianto di scarico originale inclusi collettori ancora ben lucidi
Cambio, leva del cambio leggerissimamente inclinata ma perfettamente funzionante
Frizione mai sostituita perfettamente funzionante, cambio manuale
Abs presente di serie
Presenti tre mappe sulla centralina per viaggi Rain Sport e Touring
Cuscinetti alla ruota, perfetti, ben ammortizzata con ammortizzatori di serie
Sostituiti invece i paraoli alle forcelle, forcelle di serie
Mono ammortizzatore di serie Triumph
Pastiglie e dischi ottimali, pastiglie hanno circa 8000 km
Impianto elettrico ottimo, computer di bordo che automatizza molte procedure su strada, ovviamente presenti i libretti guida
Motorino di avviamento in ordine
Batteria praticamente nuova viene incluso il mantenitore di carica di serie
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Lot 84 FIAT 505 SPORT 1927
KM DAL RESTAURO, 1000 KM CIRCA
RESTAURO DOCUMENTATO FOTO E CARTACEO ESEGUITO DA
FALEGNAME, RANIERO IVANO
LA TONERIA DA PANAGIN GABRIELE, TORINO
LA SELLERIA DA SAVINO TOTA
IL RESTAURO DELLA MECCANICA E’ STATO ESEGUITO A MILANO SU ORDINAZIONE DAL MUSEO QUATTRO RUOTE
La vettura prima del restauro segnava 45000 km, adesso 10 km.
Documenti presenti, libretto di circolazione dell’epoca, il cdp dell’epoca, ora foglio complementare intestato al proprietario nuovo, immatricolata italiana e vettura sempre stata italiana, mantenendo la vecchia targa
Immatricolata il 22 gennaio del 1928, Sassari, ora del nuovo proprietario che ha eseguito i lavori di restauro, dal 2008.
La macchina è uscita dalla Fiat ed è stata adoperata con livrea sportiva, negli ‘60 l’ha acquistata il Museo Quattro Ruote, ricondizionando il telaio, il motore, il cambio, ciclistica e impianto elettrico, senza la carrozzeria per esporla al museo e far vedere come venivano presentate le macchine da Fiat negli anni ‘20 ossia solo con il telaio per poi raffinare la macchina su commissione dell’acquirente o del carrozziere stesso.
Presente foto del documento che attesta la provenienza dal Museo storico Quattro Ruote dove era esposta per dimostrare la meccanica delle vetture anni ‘20 (il restauro del telaio è stato eseguito dall’officina Pettenella) come tipo di automobile Fiat 505, sicuramente di pregio nell’ambito della gamma Fiat; era pensata con la sua cilindrata elevata di 2300 cc soprattutto per i mercati esteri, nel corso dell’evoluzione dei modelli venne poi sostituita dalla metà degli anni ‘20 dalla Fiat 507 che manteneva identiche caratteristiche del motore. Come automobile è dotata di autentiche prestazioni come le sue sorelle più piccole, come le note Fiat 501, Fiat 502, Fiat 503. Di Fiat 505 si ritiene che non ne siano sopravvissute non più di una quindicina. (Informazione avuta dal registro Fiat Italia e registro Fiat England) anche a causa del basso numero di esemplari prodotti. Quelle poche esistenti non sono state ritrovate in Italia, questo esemplare è stato mantenuto Italiano dal proprietario del Museo, Gianni Mazzocchi, proprietario della Casa Editrice Domus che pubblica Ruote Classiche e Quattro Ruote.
Dalle ricerche fatte presso l’archivio di Torino, risulta essere una vettura deliberata in Italia solo con Chassis, da carrozzare in esterno ad opera di qualche carrozziere privato. ( Castagna, Farina, Ghiotti, Boneschi, Stala, Diberti).
E’ stata esposta per una ventina d’anni al Museo, poi il titolare Mazzocchi del Museo è mancato, quindi alcune auto sono state vendute, tra cui, questa.
Quindi è stata acquistata dall’attuale proprietario che con la consulenza dell’Ing. Insalata Andrea, è stata ricostruita interamente e fedelmente attraverso una dettagliata perizia sui documenti storici a disposizione, soprattutto del museo Fiat.
Documenti presenti, libretto di circolazione dell’epoca, il cdp dell’epoca, ora foglio complementare intestato al proprietario nuovo, immatricolata italiana e vettura sempre stata italiana, mantenendo la vecchia targa
Immatricolata il 22 gennaio del 1928, Sassari, ora del nuovo proprietario che ha eseguito i lavori di restauro, dal 2008.
CERTIFICAZIONE DEL VEICOLO
Carrozzeria sport, aperta, vernire è matching con gli altri numeri, codice colore originale Fiat dell’epoca, senza segni, perfetta come nuova
Cristalli e parabrezza non esistono, presente spargivento
Condizioni interi perfette, ha due sedili anteriori, quello di destra più avanzato rispetto al sedile di sinistra. Presenti i due sedili posteriori, perchè all’epoca per fare le gare sport dovevano essere omologate 4 posti, ossia 2+2.
Pneumatici nuovi dell’epoca, i pneumatici sono quelli originali sostituiti all’epoca una sola volta Slalom CORD misure 820 per 120 .
Motore completamente revisionato, Fiat 505, 2296 cc 4 cilindri monoblocco verticale diametro e corsa 75 per 130, potenza massima 33 cv, 4 valvole monolaterali
Impianto di reffreddamento ad acqua, radiatore perfetto Fiat, termostato presente
Pompa alimentazione originale a benzina, 100 ottani con addittivo
Impianto di scarico normale Fiat dell’epoca
Pompa di carburante meccanica
Cambio a 4 marce + retromarcia ottimamente tenuto
Frizione a dischi multipli, dischi sostituiti
Giunti e semiassi , trasmissione ad albero cardano
Volano ottimamente tenuto
Cuscinetti ruota presenti, sostituiti nuovi
Impianto frenante, a pedale, a espansione sulle ruote posteriori
Pastiglie e dischi nuovi
Scatola guida meccanica
Ammortizzatori e sospensioni, presenti balestre
Cerchi a 10 razze in lamiera tipo Sankey 820 per 120
Impianto elettrico generale perfetto, comprese frecce, luci, luci di posizione, lampadine nuove.
Impianto elettrico revisionato completamente mantenendo i fili in tessuto
Strumenti di bordo, contakilometri OS, amperometro, olio marcato Fiat e orologio OS originali ben tenuti senza rotture dei vetri o altro
Alternatore e motorino di avviamento struttura dell’epoca per l’avviamento, accensione con magnete ad alta tensione Magneti Marelli
Impianto di riscaldamento assente
Tergicristalli assenti
Batteria nuova 12 volt
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Lot 85 Jaguar E-type 3.8 1 serie convertibile 1962
Jaguar Coupè E Type Serie 1
Documenti presenti libretto nuovo, non presente il vecchio
Anno 1962
Telaio 87358
Km 54700
Uso e manutenzione presente no il libretto tagliandi
Conservato con restauro parziale, funzionante, necessita di un tagliando ordinario
Macchina matching number
Revisione scaduta gennaio 2023
Iscritta Asi a libretto dal 2020
Macchina funzionante ricoverata e accesa di tanto in tanto, si presenta in ottimo stato sia nelle cromature che nella vernice compatta e lucida. Gli interni sono ben tenuti, non restaurati, con una usura standard del veicolo.
Non presenta perdite di liquidi nè interventi importanti imminenti.
Brevi cenni di storia del’auto
La E-Type Serie 1 fu presentata al Salone di Ginevra nel 1961, allora era una vettura assolutamente immaginaria per le prestazioni del tempo seppur con una linea di prezzo più bassa rispetto al mercato delle competitor utilitarie degli stessi anni. il prezzo era sul mercato di 4.350.000 lire, contro i 5.800.000 lire della Ferrari 250 GT Cabriolet e i 7.500.000 lire dell'Aston Martin DB4 Volante, pur che le prestazioni su rettilineo fossero superiori alla concorrenza. Rivoluzionaria per la versione monoscocca con telaietto anteriore che abbandonava i classici longaroni, presenta linee di design davvero intramontabili, sinuose e muscolose al tempo stesso e con la particolarità di accedere al vano motore, ribaltando letteralmente il cofano.
Per quanto concerne il cambio monta cambio meccanico a quattro marce MOSS, con prima non sincronizzata. Le sospensioni a ruote indipendenti al posto del tradizionale schema a ponte rigido, avantreno a doppi quadrilateri con barre di torsione. Interni davvero ben tenuti e con la particolarità di essere già sportivi per una Gran Turismo, quindi ad unghia senza poggiatesta.
La Series 1 può essere riconosciuta da alcuni particolari:
. la presa d'aria anteriore, la bocca, è di dimensioni ridotte (ma leggermente più grande sulla versione da 4,2 litri);
. le luci di direzione sono sopra i paraurti;
. i due terminali di scarico sono posti sotto la targa posteriore;
. i fari anteriori sono dotati di copertura in vetro.
Commento, un’auto bella ed elegante dal sapore inglese ed assolutamente ancora annoverata tra le VIP, l’auto presentata essendo italiana, nata in Italia, presenta la guida a sinistra.
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Lot 86 JAGUAR E-TYPE 3.8 1 SERIE 1962
Jaguar E- Type Sport cabrio anno 1962 Serie 1
Documenti presenti libretto nuovo non presente il vecchio
Uso e manutenzione presente senza il libretto tagliandi
Telaio 886236
Cc 3781 kw 195,04
Macchina Matching number
Vettura precedentemente estera, Iscritta Asi a libretto n.380234 del 18 09 2020
Revisione scaduta nel 2020
Km 2183
Macchina restaurata senza restuaro documentato, si presenta come nuova inclusa cappotte perfetta
Perfettamente funzionante, necessita unicamente di tagliando ordinario
Pneumatici all’80%
La vettura si presenta davvero in condizioni pari al nuovo, le cromature sono eccellenti, la qualità del restauro impeccabile in ogni sua parte.
Note: La Jaguar E-Type, conosciuta anche come XK-E o anche XKE (anche se era questo il suo nome iniziale), fu una vettura rivoluzionaria per la progettazione, le caratteristiche di guida e l'estetica. Il suo prezzo era più basso di quello delle vetture pari classe della concorrenza e questo aiutò le vendite che, nei 14 anni nei quali rimase in produzione, arrivarono a 70.000 vetture. Nel 2004 la rivista statunitense Sports Cars International la mise al primo posto tra le Top Sport Cars degli anni sessanta. Dal 1996 una E Type OTS prima serie, è entrata a far parte della collezione permanente del New York City Museum of Modern Art, un riconoscimento concesso a sole 6 auto.
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Lot 87 Alfa Romeo Giulietta Spider Passo Corto 1958
Alfa Romeo Giulietta Posso corto anno 1958 seconda serie
Documenti presenti: libretto nuovo, non mantenuto libretto vecchio ma targa nera con provincia italiana CB
Uso e manutenzione presente, no libretto tagliandi
Telaio AR1495034 03400
Non iscritta Asi
Cc 1290, 58,14 kw
Revisione scaduta nel 2009
Km 66.700
Auto cabrio trasformabile a libretto, sempre stata italiana
Conservato parzialmente restaurato nella carrozzeria, cappotte e interni nuovi
Da tagliandare con tagliando ordinario
Auto che si presenta in condizioni ottime
Note: La seconda serie prodotto dal 1958 prevede svariati cambiamenti rispetto alla precedente serie prodotta dal 1953, in primis il cambio viene portato non più con la leva al volante, ma a pavimento con sincronizzatori Porsche e la cavalleria, grazie all'aumento del rapporto di compressione portato a 8:1, sale ad 80 CV, portando la velocità massima a 165 km/h.
Il prezzo proposto al pubblico sale a 1.925.000 di lire.
Ricordiamo che le unità prodotte e portate alla vendita della Giulietta passo corto non sono elevatissime e constano circa di un migliaio di esemplari.
Interni e cappotte di questo esemplare sono totalmente rifatti.
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Lot 88 FIAT BALILLA COUPE 6 CV 1934
KM SEGNATI 37265 RESTAURO TOTALE
DOCUMENTI PRESENTI CARTA GRIGIA FRANCESE, DOCUMENTI FRANCESI E CERTIFICATO DI CERTIFICAZIONE AUTENTICITA’ FRANCESE E COPIA DEL VECCHIO LIBRETTO
Storia dell’auto
La Fiat 508 Balilla acquistata da un commerciante italiano 7 anni fa e prima importata dalla Francia, 9 dicembre 2018, ma mai immatricolata in Italia, in parte già restaurata. Restauro di vent’anni, di cui non abbiamo però documentazione e certificazioni.
Si trattava in pratica della Fiat 508 Balilla prodotta su licenza accordata dalla Fiat, in realtà all’inizio della sua produzione non era neppure marchiata Simca semplicemente perchè l’azienda non esisteva ancora essendo stata fondata ufficialmente nel novembre del 1934. Il pregio di questo esemplare è quello di essere uno dei primissimi, con la linea della carrozzeria innovativa, secondo lo schema della casa madre Fiat, ossia corrispondente al bozzetto del grafico del grande designer De Beamont.
Con il proseguio della produzione in Francia, sul coupè iniziano alcune varianti estetiche:
La scomparsa dei predellini laterali lunghi tipici delle versioni italiane.
L’azienda da cui la Simca derivava si chiamava inizialmente SAFAF, Società Anonima per la Fabbricazione delle Automobili Fiat in Francia. Le prime 6 CV furono pertanto prodotte da tale azienda.
Intorno al 1935-6 le modifiche al disegno originario aumentano arrivando al modello Coupè: le differenze più evidenti sono la mancanza dei predellini e l’alettatura del cofano diversa, nonché i profilo cromato sulla porta.
All’inizio della sua produzione, la 6 cv era disponibile come berlina, coach, coupè e roadster.
Il motore ero lo stesso della Balilla, vale a dire un 4 cilindri in linea da 995 cm/q, con distribuzione a valvole laterali. La potenza massima era di 20 cv a 3400 giri/min.
La trazione era posteriore ed il cambio era a 3 marce. La velocità massima era di 80 km/h, nel 1934 passa a 24 cv a 3600 giri/min, con velocità massima di 85 km/h.
In questi ultimi anni non è praticamente mai stata usata.
Numero di telaio 10129
Balilla a due posti estremamente rara, presenti in Europa solo tre esemplari
Certificazione del veicolo
Carrozzeria perfetta, vernice matching color originale
Cristalli e parabrezza perfetti
Condizioni interni ottime nella tappezzeria, il color beige originale però lo schienale lato guida è leggermente intaccato dalle tarme anche se non visibile, tappezzeria dalle portiere invece perfetta.
Pneumatici sono nuovi ma d’epoca
Motore matching number segue il telaio della macchina tutta originale, completamente rifatto, anche se non è stato un restauro recente il motore è perfettamente funzionante, no perdite di olio, no fumo.
Impianto di raffreddamento, radiatore pompa dell’acqua perfette
Turbocompressore inesistente
Cambio manuale quattro marce perfettamente funzionante
Albero di trasmissione perfetto
Differenziale normale ben funzionante
Frizione nuova
Giunti e semiassi di serie no ruggine
Volano ben funzionante
Cuscinetti ruota ben funzionante assenti rumore di rollio, ingrassati perfettamente
Impianto frenante nuovo dell’ultimo intervento risalente a un anno fa
Scatola guida meccanica ben funzionante
Ammortizzatori e sospensioni sono presenti le balestre ben funzionanti
Impianto elettrico generali perfetto, fili sterlingati, dentro al cofano motore i fili sono ovviamente in tessuto
Strumento di bordo contakilometri Fiat dell’epoca suo originale
Indicatori di direzione, luci coniche sopra al parafango ben funzionanti, posteriori frecce applicate in un secondo tempo negli anni ‘60 furono obbligatorie
Impianto fari con le lampadine d’epoca
Alternatore non è presento, presente dinamo
Motorino di avviamento dell’epoca suo originale Fiat
Centralina non esisteva
Impianto di riscaldamento assente
Tergicristalli presenti esterni elettrici con il parabrezza a vasistas
Alza vetri manuali con manovella originale
Batteria nuova però con amperaggio per auto d’epoca
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Lot 89 Buick “Albemarle” Drop Head Coupè by Carlton Carriage Company 1933
Documenti presenti Vehicles Registration Book UK, provenienza Inglese, nessuna bolla doganale, arrivata in Italia nel 1970, viene venduta con fattura e atto di vendita
Proprietari solamente uno da quando è arrivata in Italia nel 1973
Revisione assente non essendo immatricolata
Non Iscritta Asi o altri registri
Km 20.866 miglia indicati su conta km
Motore 8 Cilindri in linea Cilindrata 230 cu.in. 3,768 cc da 86 bhp
Storia dell’auto
Vettura estremamente rara – Burn Find
Prodotta dalla McLaughlin Buick Canada (fabbrica della Buick in Canada che produceva le auto per l’Impero Britannico) nel 1933 e carrozzata in pochissime unità dal noto carrozziere inglese Carlton Carriage Company con carrozzeria in alluminio (non si conoscono esattamente quante auto siano state prodotte però forse non più di una decina) e facendo una ricerca non sono state trovate altre vetture come questa se non un disegno nella pubblicità originale e non si esclude che sia l’unica rimasta in circolazione.
Nel 1973 la vettura viene importata in Italia dal Regno Unito da un noto industriale di Chieri (TO) del settore tessile e poi è sempre rimasta della Famiglia, non sono presenti documenti della dogana dell’epoca ma delle foto di quando la vettura era arrivata in Italia
Verso la fine degli anni 70 la vettura ha subito un restauro di carrozzeria, interni e capote, poi è rimasta ferma in un fienile della Villa padronale fino a quando non l’ha acquistata l'attuale proprietario.
Di meccanica è funzionante, il motore era stato sostituito negli anni 70 perché quello originale aveva il basamento crepato ed è presente anche il suo motore originale di quando è nata la vettura
Certificazione del veicolo
Carrozzeria sana da restaurare, abitacolo fatto in alluminio dalla Carlton Carriage Company
Cristalli finestrino crepato lato guida - finestrino lato passeggero e parabrezza intatti
Condizioni interni rifatti nella fine degli anni 70 insieme alla capote, mancano maniglie interne e orologio
Pneumatici da sostituire
Motore 8 Cilindri in linea Cilindrata 230 cu.in. 3,768 cc da 86 bhp, funzionante da da eseguire un controllo generale e messa a punto
Impianto di reffreddamento, radiatore no perdite, pompa acqua perde
Catena di distribuzione ben regolata e senza rumore
Carburatori, benzina 100 ottani con addittivo
Impianto di scarico , scarico originale
Pompa carburante meccanica
Cambio manuale 3 marce
Impianto frenante a tamburi, la vettura frena ma da eseguire un controllo generale e messa a punto
Ammortizzatori e sospensioni al 50%
Impianto elettrico generale originale
Strumenti di bordo, contakilometri, temperatura dell’acqua, amperometro, pressione olio, livello carburante originali
Indicatori di direzione da controllare
Fari anteriori assenti
Impianto riscaldamento da controllare
Tergicristalli assenti
Alzavetri manuali con maniglie assenti
Batteria 6 Volt nuova
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Lot 90 ALFA ROMEO GIULIETTA 1962
ALFA ROMEO GIULIETTA DEL 1962 prima serie
Modello Giulietta Berlina
Iscritta Asi targa oro n. 51177
Cc 1290 kw 46,7
Documenti presenti libretto attuale, non presente libretto vecchio, presente targa nera italiana, provincia CB, auto sempre rimasta in Italia
Non presente uso e manutenzione
Chiavi 2
Conservato con restauro parziale
Telaio AR302712
Revisione scaduta nel 2022
Macchina matching number
Perfettamente funzionante, necessita unicamente di un tagliando ordinario.
Esemplare Giulietta appartenente alla prima serie seppur la griglia presente sia simile a quella prodotta nella seconda serie, in verità i fari sono del diametro appunto della prima serie, più piccoli e soprattutto presenta il cambio al volante come tutte le Giulietta della prima serie.
Ne saranno costruite quasi 132.000 nello Stabilimento del Portello a Milano, numeri di produzione impressionanti per l'epoca. Questa vettura compare sulla copertina del numero 1 della rivista Quattroruote.
Mai prima d'ora si era vista una vettura tanto potente, ma anche parca nei consumi, con una frenata eccezionale e un grande bagagliaio offerta a un prezzo tutto sommato, abbordabile per il mercato tanto che si conquistò un posto nella storia come utilitaria e familiare dalle prestazioni eccellenti.
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Lot 91 Alfa Romeo GT Junior 1300 del 1972
Documenti presenti libretto vecchio e libretto nuovo
Telaio AR1281057
Cc 1290 kw 87
Uso e manutenzione non presente
Non iscritta Asi
Conservato parzialmente restaurata nella carrozzeria, da tagliandare con tagliando ordinario
Km 54000
Perfettamente funzionante e mantenuta onorevolmente
L’Alfa Romeo Gt prodotta nel 1972, in piena produzione Alfa Romeo Gt si differenzia come modello base, la comune GT1300 a faro singolo, cambio a pavimento e cromature non a scalino come nella più performante cilindrata veloce cc 1750. Raggiunge altresì una performance notevole motoristica anche se con un cc1300, fino a 89 cavalli.
Il modello presentato all’asta è un conservato che ha visto un restauro conservativo buono seppur non documentato. La nota che presenta il libretto vecchio dell’epoca oltre a quello nuovo necessario ai fini di un passaggio di proprietà regolare. La vettura è italiana sempre rimasta in Italia.
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Lot 92 CHEVROLET CAMARO VERSIONE BERLINETTA 1979
Cilindrata 5730 cc 4 posti
Telaio 1s87l9n576976
km 82648 km della vettura segnati dal contakilometri ma motore rifatto interamente con 1000 km circa di rodaggio
Documenti esistenti libretto originale svizzero, fattura del pagamento IVA versata in Svizzera, Scheda tecnica, certificato di conformità, due scontrini del pagamento dell’IVA
Kit uso e manutenzione assente
1 chiave, eventualmente la seconda si può riprodurre agevolmente
Tre proprietari
Storia dell’auto, auto acquistata nel 2009 dal precedente proprietario, che ha eseguito il restauro del motore e della carrozzeria, sospensioni, impiante frenante, tappezzeria rifatta ma il sedile posto guida lievemente consumato.
Lavori non documentati in cartaceo ma assolutamente rigorosi.
Poi acquistata nel 2022 dall’attuale proprietario che ha eseguito qualche piccolo giretto.
L’auto è interamente matching.
Storia dell’auto, auto acquistata nel 2009 dal precedente proprietario, che ha eseguito il restauro del motore e della carrozzeria, sospensioni, impiante frenante, tappezzeria rifatta ma il sedile posto guida lievemente consumato.
Lavori non documentati in cartaceo ma assolutamente rigorosi.
Poi acquistata nel 2022 dall’attuale proprietario che ha eseguito qualche piccolo giretto.
L’auto è interamente matching.
Certificazione del veicolo
Carrozzeria verniciata di seconda vernice, ma colore originale matching color impeccabile
Cristalli e parabrezza originali dell’auto, sostituito lunotto posteriore sostituito dell’epoca, originale non replica.
Il parabrezza posteriore ha lo sbrinatore elettrico e non tutte le Camaro lo avevano di serie.
Condizioni interni, impeccabili completmente rifatto solo sedile auto guidatore leggermente consumato no rotto. Tappezzeria soffitto nuova, restauro tetto, pannelli e moquette.
Pneumatici, al 70% Bridgeston Duell Ht 205/70/ R15 ant e post, cerchi nuovi cromati a cinque razze.
Valutazione tecnica del veicolo
Motore motore rifatto interamente, pistoni, fasce, ecc motore a 4 bulloni non 3 e quindi può facilmente diventare un Big Block, smontato e rimontato a nuovo
Impianto di raffreddamento, aria condizionata tolta ma presente per performare i cavalli, il radiatore non originale ma costruito appositamente per questa vettura nel 2009 per far esaltare 10 cv in più nel motore che altrimenti si avviava a cinghia manuale e non elettrico con il motorino di avviamento che in questo modo sforza meno il motore.
Cinghia nuova, sia servizi che motore
Candele nuove
Pompa iniezione nuova, iniettori nuovi
Impianto di scarico modificato a due scarichi laterali, una a destra e una a sinistra con il silenziatori omologati quindi hanno numero di serie originale quindi superano ogni revisione. (silenziatore omologato)
Non presenti nessuna bruciatura di fianco agli scarichi
Pompa carburante elettrica benzina 100 ottani
Turbocompressore assente
Cambio automatico si può scegliere sia marcia normale che sport, tre marce
Albero di trasmissione ruote motrici posteriori
Differenziale posteriore
Frizione nuova a dischi
Giunti e semiassi belli senza ruggine o perdite d’olio
Volano buoni
Cuscinetti ruota buoni, nè cigolii nè rumori
Impianto frenante restaurato nuovo, pastiglie e dischi sostituiti nuovi
Abs non presente freni a disco anteriori posteriori a tamburo
Scatola guida elettrica, idroguida e servosterzo
Ammortizzatori e sospensioni posteriore balestra e sospensioni ad aria regolabili
Impianto elettrico generale impeccabile, faro anteriore destro probabilmente non originale, vetri bellissimi
Strumenti di bordo, contakilometri, contagiri, amperometro originale voltaggio perfettamente mantenuti
Indicatori di direzioni funzionanti, fili elettrici
Impianto fari anabaglianti e abbaglianti
Alternatore nuovo
Motorino di avviamento nuovo, spinterogeno nuovo
Centralina meccanica originale
Impianto di riscladamento presente e di raffrescamente aria condizionamento smontata ma volendo è presente
Tergicristalli funzionanti nuovi
Alzavetri elettrico funzionante
Batteria nuova amperaggio 100 amper, maggiorata.
Macchina dal fascino intramontabile, americana fino all'ultimo bullone, affascinante e unica ottimamente tenuta, tutte le tasse pagate in Svizzera. Trasporto e Voltura a carico dell'acquirente.
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Lot 93 New Chrysler New Yorker Brougham CS 43 1976
Km 49804
Cilindrata 6554 cc 154,35 kw
Telaio A168514RM22
Motore presenta collettori e carburatori EdelBrock quindi performa e innalza l’espressione di potenza.
Non presenti gli originali
Documenti presenti da voltura, carta di circolazione italiana, veicolo revisionato, immatricolato per la prima volta in italia nel 02 12 2005, provenienza Canada, veicolo ASI, iscritto a libretto.
Acquistata da concessionario romano esperto di auto americane.
Vernice fatta a mano, riverniciata, probabilmente vernice originale viola scuro.
Chiavi presenti la chiave d’accensione, la chiave della portiera e la chiave del baule.
Book di Uso e manutenzione non presenti
Presente ultimo tagliando fatto da meccanico, tagliando dove sono stati sostituiti 20 gg fa pompa dell’acqua, tutte le guarnizioni delle punterie, pompa dell’olio, candele, filtro dell’aria, tagliando olio, tagliando filtri, cambio olio buono.
Negli ultimi otto mesi, con l’ultimo proprietario usata raramente per raduni.
Sostituito parabrezza con uno originale americano, servofreno e pompafreni nuovi (due settimane di vita)
Matching nel telaio e nel telaio motore.
Certificazione del veicolo
Carrozzeria
Sistemati piccoli punti di ruggine lievi, lievigata vernice superiore, trattamento antiruggine e verniciata con lo stesso codice colore, presenti solo sul lunotto posteriore e sul parabrezza.
Rifatte le piegature per le scolo dell’acqua, i fori soffiati e aggiunto prodotto anti ruggine.
Carrozzeria dunque in ottime stato.
Cristalli e parabrezza in ottimo stato
Condizioni interni, sedile guida strappato purtroppo e sedile passeggero lieve strappo in alto a destra, i sedili sono però originali e completi di cinghie di sicurezza, e sinceramente introvabili in questo stato di quasi totale conservazione
Pneumatici al 90%, 235/75/ R15 gomme dìepoca nuove
Motore in ottimo stato, senza perdite, accensione MSD, la migliore su questi motori V8, longevi alla ennesima potenza, motore parzialmente revisionato con tagliando dell’olio, non sussistono perdite di olio alle guarnizione.
Impianto di raffreddamento, pompa dell’acqua e termostato nuovi
Cinghia buono stato, sostituita l’ultima volta un anno circa fa
Impianto di scarico maggiorato, collaudato a libretto, scarico originale della macchina solo i collettori modificati, non presenti bruciature attorno alla porzione adiacente.
Pompa carburante nuova, sostituito anche il galleggiante, benzina 100 ottani con addittivo, presenti i tre manometri della temperatura benzina, batteria, temperatura non originali della vettura ma messi in seguito
Impianto audio sofisticato di ultima generazione
Cambio automatico tre marce
Albero di trasmissione buono, supporto sia del cambio che del differenziali buoni, sostituito olio differenziale
Frizione buona, a dischi uotomatica praticamente nuova
Giunti e semiassi no ruggine no perdite d’olio
Cuscinetti ruota buoni, ingrassati e revisionati di recente, no scricchiolii
Impianto frenante da revisionare, dischi buoni ma pastiglie usurate
Scatola guida idraulica, servosterzo molto performante
Pompa idroguida presente perfetta
Ammortizzatori e sospensioni, posteriore balestre, anteriore probabilmente da sostituire i gommini degli ammortizzatori
Impianto elettrico molto buono, è stata tolta l’aria condizionata per aumentare i cavalli e potenza del motore
Strumenti di bordo, volante originale,della prima serie Chrysler, sportivo a tre razze, cruscotto perfetto, contachilometri, aria calda funzionante e radio funzionante ma non collegata
Fari, luci ben funzionante ma a scomparsa, riduttore per accendere luci revisionato
Motorino di avviamento perfettamente funzionante
Centralina americana originale
Tergicristalli funzionanti
Alzavetri elettrico funzionante solo lato guida
Batteria nuova 110 amper
Cerchi belli da lucidare, mai preso urti
Assente una cromatura cornice parabrezza in alto presente in foto il dettaglio.
Presenti solo 3 auto in Europa, evidenziamo che il pellame del sedile è totalmente originale e può essere assolutamente riparato e che questi sedili sono introvabili. Trasporto e voltura a carico dell'acquirente.
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Lot 94 Alfa Romeo Montreal 1973
Alfa Romeo Montreal del 1973, 2 posti+2
Documenti presenti libretto nuovo, assente il libretto vecchio
Cc 2593 kw 144,99
Revisione scaduta nel 2020
Km 4000
Telaio AR1427185
Conservato parzialmente restaurata nella carrozzeria
Macchina matching number
Non iscritta ASI provenienza svizzera prima di essere immatricolata in Italia nel 2018. Prima immatricolazione svizzera risalente al 1978.
Da eseguire tagliando ordinario ma perfettamente funzionante e ottimamente tenuta.
Macchina rara e sempre dal fascino indiscutibile.
Nel 1972 veniva commercializzata al prezzo di 5.700.000 lire, e con la possibilità di arricchirla con accessori pensati per un maggior comfort, quali gli alzacristalli elettrici (100.000 lire), la verniciatura metallizzata (140.000 lire) e il condizionatore d'aria (290.000 lire). La gamma di colori disponibili variava dalle tinte pastello blu medio, verde, grigio escoli, rosso cina, arancio e nero, alle tinte metallizzate marrone, argento, arancio, oro e verde.
Come detto, esteticamente la vettura risultò leggermente più alta, e con il cofano più ingombrante per accogliere l'otto cilindri. Il motore, pur derivando da quello da corsa Tipo 33, venne sostanzialmente modificato al fine di renderlo più docile e adatto all'uso stradale. La cilindrata definitiva divenne di 2593 cm³, con l'albero motore con una disposizione delle manovelle a 90 gradi anziché a 180º; i pistoni persero il cielo convesso tipico della vettura sport e diversa era la fasatura, come pure l'iniezione meccanica, ora SPICA. Il gruppo propulsore fu abbinato a un raffinato cambio manuale 5 marce ZF invertito, quanto di meglio disponibile all'epoca, anche in considerazione del fatto che in Alfa non era usufruibile una trasmissione in grado di gestire la poderosa coppia del V8 — e il basso numero di vetture realizzate non ne rendeva conveniente la messa in produzione. Il gruppo differenziale, derivato direttamente dalle 2000 GT e Spider, era stato dotato di una coppa maggiorata in magnesio, col duplice scopo di aumentare la quantità d'olio e fornire un migliore raffreddamento.
I particolari che rendevano performanti l’auto furono certamente le prese d’aria lateriale con le sei feritoie sui montanti superiori.
La Montreal presentata è assolutamente una prima serie, presenti tutti gli optional come l’alzavetri elettrico, il riscaldamento e il raffrescamento, i sedili in pelle integrale, mantenuti benissimo e per finire il classico motore 8 cilindri della Alfa Romeo Tipo 33.
Le prestazioni: 200 cavalli a 6500 giri, 24 kgm di coppia a 4750 giri, 224 km/h di velocità massima e 28 secondi per percorrere il chilometro con partenza da fermo; 0–100 km/h in circa 7 secondi.
Distribuzione: a 2 valvole con doppio albero a camme per bancata
Alimentazione: iniezione meccanica SPICA
Frizione: monodisco a secco
Cambio: a 5 rapporti + RM
Struttura: Scocca metallica autoportante
Sospensioni: anteriori: a ruote indipendenti, trapezi, molle elicoidali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: ad assale rigido, bracci longitudinali di spinta e reazione, elemento scorrevole di guida trasversale, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici
Freni: anteriori: freni a disco ventilati con comando idraulico, servofreno a depressione e regolatore di pressione / posteriori: freno a mano sulle posteriori con comando meccanico
Pneumatic : 195/70 VR 14"
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Lot 95 Volkswagen Maggiolino 1973
Anno di immatricolazione 1973
Documenti presenti libretto nuovo, targa nuova italiana, la precedente apparteneva alla provincia di Livorno. Macchina sempre italiana.
Uso e manutenzione assente no libretto tagliandi
Revisione effettuata nel 2017
Cc 1192 kw 25 Benzina
Telaio 1332953314
Km 68300
Macchina restaurata senza restauro documentato
Perfettamente funzionante da tagliandare con tagliando ordinario
Pneumatici in ottimo stato anche se risalenti al 2017
La macchina seppur immatricolata nel 1973, è il modello ancora della produzione antecedente che termina appunto nel 1972, con il motore da cc1200 e non cc1300.
Sicuramente è una delle auto più rappresentative di casa Volkswagen, nominata nel 1999 come la quinta auto che ha maggiormanete influenzato usi e costumi del ventesimo secolo.
Prodotta dal 1938 al 2003, ora è commercializzata in varie produzioni moderne che ne hanno mantenuto però invariate le forme tondeggianti e il target di riferimento, come auto friendly.
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Lot 96 PORSCHE 924 TURBO 177 CV 1983
TRE PROPRIETARI
LIBRETTO NUOVO ULTIMO PASSAGGIO ANNO 2022
KM 60000 CIRCA SUL TACHIMETRO
Revisionata fino al ottobre 2024
Certificata ASI
Telaio WPOZZZ93ZEN100082
Immatricolata regolarmente italiana sempre rimasta in Italia nell’anno 1983
Tagliandi eseguiti documentati
Revisione meccanica completa del motore, carrozzeria lucidata, interni nuovi ma di tessuto originale velluto originale Porsche, macchina tutta interamente matching.
Motore completamente revisionato con tagliando documentato, preparato Gianni Toresan, Treviso
Impianto di raffreddamento motore, radiatore pompa acqua e termostato perfettamente funzionanti
Cinghia sostituita anno 2021, non è da sostituire
Pompa iniezione Pompa alimentazione regolare, benzina 100 ottani
Impianto di scarico suo originale Porsche, non sono presenti bruciature adiacenti allo scarico
Pompa carburante meccanica in ottime condizioni
Turbocompressore in ordine
Cambio manuale 5 rapporti, cambiato olio perfettamente funzionante
Albero di trasmissione in ordine
Differenziale in ordine
Frizione sostituita e in ordine
Giunti e semiassi no ruggine no perdite no rumori
Volano in ottime condizioni
Cuscinetti ruota sostituiti non presenti scricchioli o rumori
Impianto frenante, freni, pastiglie nuove, dischi nuovi
Ammortizzatori e sospensioni in ordine
Impianto elettrico in ordine, frecce funzionanti, lampadine sostituite, condizioni ottinali
Strumenti di bordo contakilometri, contagiri e tachimetro, a cqua e olio Porsche in ordine non sono opacizzati o scheggiati, perfetti come nuovi
Motorino di avviamento in ordine
Impianto di riscaldamento e raffreddamento aggiornati, filtri nuovi
Tergicristalli perfetti
Alza vetri elettrico funzionante
Batteria nuova
Il motorino del tergicristallo posteriore da sostituire
Auto con interni davvero impeccabili, Porsche, condizioni generali eccellenti, correttamente immatricolata italiana. Passaggio di proprietà o pratiche di demolizione e trasporto a carico dell'acquirente