ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO

ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO

Friday 26 November 2021 hours 14:30 (UTC +01:00)
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  • SCUOLA NAPOLETANA, XVII SECOLO
    Lot 169

    SCUOLA NAPOLETANA, XVII SECOLO

    Dopo la battaglia

    Olio su tela, cm. 73x98,5. Con cornice

  • SCUOLA EMILIANA, XVII SECOLO
    Lot 170

    SCUOLA EMILIANA, XVII SECOLO

    Rinaldo e Armida nel giardino incantato

    Olio su tela, cm. 101,5x126,5. Con cornice

  • PITTORE EMILIANO, PRIMA METÀ XVII SECOLO
    Lot 171

    PITTORE EMILIANO, PRIMA METÀ XVII SECOLO

    San Sebastiano

    Olio su tela, cm. 88x66. Con cornice

  • SEGUACE DI JAN FYT (Anversa, 1611 - 1661)
    Lot 172

    SEGUACE DI JAN FYT (Anversa, 1611 - 1661)

    Natura morta con mele, carciofi e cavoli

    Olio su tavola, cm. 80x112. Con cornice

  • GIUSEPPE ASSERETO (attivo a Genova, XVII secolo)
    Lot 173

    GIUSEPPE ASSERETO (attivo a Genova, XVII secolo)

    San Girolamo

    Olio su tela, cm. 100x74. Con cornice

    Il dipinto è accompagnato da un' della Prof.ssa Tiziana Zennaro.

    Questa bella tela devozionale rappresenta, nella sua iconografia più classica, San Girolamo penitente nel deserto nell'atto della contemplazione del crocifisso. Nello scritto che accompagna il dipinto la Prof.ssa Zennaro ha identificato l'autore dell'opera nel figlio di Gioacchino Assereto, Giuseppe, menzionato come suo allievo dal biografo Raffaele Soprani nelle Vite (vedi Vite de' Pittori, Scultori e Architetti Genovesi e de' forestieri che in Genova operarono, Genova 1674, p. 172). Caratterizzano la nostra tela la cura nella definizione dei tratti anatomici e allo stesso tempo le pennellate veloci che producono un effetto di non finito, che la Zennaro individua come tratto tipico dell' autore.

    BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: T. Zennaro, Gioacchino Assereto e i pittori della sua scuola, Soncino 2011, 2 voll.

  • SCUOLA EMILIANA, XVII SECOLO
    Lot 174

    SCUOLA EMILIANA, XVII SECOLO

    Davide con la testa di Golia

    Olio su tela, cm. 73x53,5. Con cornice

  • GIACINTO BRANDI (Roma, 1621 - 1691)
    Lot 175

    GIACINTO BRANDI (Roma, 1621 - 1691)

    Maria Maddalena Penitente

    Olio su tela, cm. 91,50x67. Con cornice

    La tela costituisce una delle versioni note di più alta qualità di una composizione straordinariamente fortunata di Giacinto Brandi. Il tema della Maddalena penitente in lacrime, abbracciata al prezioso cimelio del vasetto degli ungenti, presentava, in effetti, caratteri di chiarezza, esemplarità e coinvolgente espressività perfettamente funzionali alla natura devozionale a cui tale immagine da stanza era destinata. Prototipo di tutte le versioni del soggetto eseguite da Brandi, aiuti e seguaci è il dipinto della Galleria Pallavicini in Roma, fedelmente replicato nel bel dipinto qui in oggetto.

    BIBLIOGRAFIA DI CONFRONTO: G. Serafinelli, Giacinto Brandi 1621 - 1691, Torino 2015, v. 2, pp. 103-105.

    PROVENIENZA: collezione privata, Roma

  • CERCHIA DI GASPARD DUGHET (Roma, 1615 - 1675)
    Lot 176

    CERCHIA DI GASPARD DUGHET (Roma, 1615 - 1675)

    Paesaggio con pescatori, barche e castello sullo sfondo

    Olio su tela, cm. 97x134,5. Con cornice

  • BOTTEGA DI CARLO SELLITTO  (Napoli, 1581 - 1614)
    Lot 177

    BOTTEGA DI CARLO SELLITTO (Napoli, 1581 - 1614)

    Salomè riceve la testa del Battista

    Olio su tela, cm. 137,5x105

    La tela presenta i caratteri tipici della pittura napoletana nella fase di prima ricezione delle suggestioni caravaggesche susseguenti al soggiorno del grande pittore nella città partenopea. Il dipinto rivela così l'inequivocabile connessione con la pittura di Battistello Caracciolo e soprattutto Carlo Sellitto nella prima metà del secondo decennio del Seicento. In modo specifico il nostro dipinto deriva da una fortunata composizione, ipercaravaggesca, di Sellitto, di cui sono note diverse redazioni di qualità variabile e per lo più riconducibili, come la presente, all'attività della bottega del pittore.
    BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:
    V. Farina, Artemisia e i pittori del Conte, Cava De' Tirreni 2018; G. Porzio, Carlo Sellitto 1580-1614, Napoli, 2019

  • DIRK DE VRIES (Friesland, 1550 circa - Venezia, 1612) , ATTRIBUITO
    Lot 178

    DIRK DE VRIES (Friesland, 1550 circa - Venezia, 1612) , ATTRIBUITO

    Scena carnevalesca con maschere della commedia dell'arte

    Olio su tela, cm. 93x127,5. Con cornice

    Dopo l'apprendistato olandese Dirk de Vries si trasferì a Venezia intorno al 1590 e colà, assieme a pittori quali il Pozzoserrato e Joseph Heintz il giovane, andò ad accrescere le fila della colonia di pittori dei Paesi Bassi attivi nella Serenissima. Nella sua pittura troviamo una tipica e intrigante connessione di caratteristiche peculiari della tradizione nordica riviste attraverso l'influsso della pittura veneziana. Di tale connessione costituisce un caso esemplare il presente dipinto in cui il tema carnacialesco popolato dalle maschere della commedia dell'arte si combinano con un immaginario tipicamente fiammingo. Presso l'archivio fotografico del RKB (Netherlands Institute for Art History) si conserva la riproduzione di un dipinto in tutto simile al nostro, salvo alcune variante compositive, passato in asta a Berlino nel 1930 e più recentemente da Sotheby's a Londra il 12/06/1995, l. 226.

  • JAN MIEL (Beveren-Waas, 1599 - Torino, 1663), ATTRIBUITO
    Lot 179

    JAN MIEL (Beveren-Waas, 1599 - Torino, 1663), ATTRIBUITO

    Paesaggio con cavaliere e famiglia di mendicanti

    Olio su tela, cm. 48,5x66. Con cornice

  • LUIGI MIRADORI DETTO IL  GENOVESINO, (Genova,  1600 - Cremona,  1657), ATTRIBUITO
    Lot 180

    LUIGI MIRADORI DETTO IL GENOVESINO, (Genova, 1600 - Cremona, 1657), ATTRIBUITO

    Ghirlanda di fiori con Sacra Famiglia, San Giovannino e angeli

    Olio su tela, cm. 97x79

  • PITTORE FIAMMINGO, SECONDA METÀ XVI SECOLO
    Lot 181

    PITTORE FIAMMINGO, SECONDA METÀ XVI SECOLO

    Resurrezione di Cristo

    Olio su tavola, cm. 160,5x81,5. Con cornice

  • ARTISTA FIAMMINGO, FINE XVI / INIZIO XVII SECOLO
    Lot 182

    ARTISTA FIAMMINGO, FINE XVI / INIZIO XVII SECOLO

    Circoncisione di Cristo

    Olio su tavola, cm. 64x60. Con cornice

    Questa tavola di elevata qualità deriva da una celebre incisione di Hendrick Goltzius, parte della serie della Vita della Vergine, datata 1594. Rispetto all'incisione possiamo rilevare nel nostro dipinto molteplici piccole varianti che lo qualificano come un originale traduzione pittorica coeva al prototipo.

  • GIUSEPPE NUVOLONE (San Gimignano, 1619 - Milano, 1703), ATTRIBUITO
    Lot 183

    GIUSEPPE NUVOLONE (San Gimignano, 1619 - Milano, 1703), ATTRIBUITO

    San Giuseppe con in braccio Gesù Bambino

    Olio su tela, cm. 110x83. Con cornice

    La tela è caratterizzata dall'affettuoso incrocio di sguardi e dal gesto carico di tenerezza che Gesù Bambino rivolge a Giuseppe, con la mano sinistra che va a carezzargli la barba, mentre la mano destra regge un ramo di giglio, emblema mariano che in qualche modo fa le veci della Vergine. Il dipinto può essere avvicinato alla produzione di Giuseppe Nuvolone come indica il confronto con altre opere di analogo soggetto di sua mano, quali il San Giuseppe con Bambino, Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco o la Sacra Famiglia della collezione Molinari-Pradelli, Marano di Castenaso (Bologna).

  • SCUOLA FIAMMINGA, XVII SECOLO
    Lot 184

    SCUOLA FIAMMINGA, XVII SECOLO

    Lucina

    Olio su tela, cm. 110x78,5. Con cornice

    Il soggetto del dipinto può inequivocabilmente identificato nella dea Lucina, protettrice dei parti e dei fanciulli, grazie all'iscrizione chiaramente leggibile sul volume aperto tenuto in mano dalla figura femminile: "CASTA FAVE LUCINA TUUS IAM REGNAT APOLLO", citazione tratta dalla IV Ecloga delle Bucoliche di Virgilio.

  • MARCELLO VENUSTI (Mazzo di Valtellina, 1510 - Roma, 1579)
    Lot 185

    MARCELLO VENUSTI (Mazzo di Valtellina, 1510 - Roma, 1579)

    Annunciazione

    Olio su rame, cm. 44,5x33. Con cornice

    Il dipinto è stato ritenuto autografo del Venusti dal Prof. Massimo Pirondini. Com'è noto, questa superba composizione deriva nelle due figure principali da un disegno di Michelangelo, oggi conservato alla Morgan Library di New York, che doveva fungere da "cartonetto" per una perduta pala d'altare commissionata a Venusti dal Cardinal Cesi e destinata alla chiesa romana di Santa Maria della Pace. La versione pittorica più nota e generalmente ritenuta autografa di Venusti è quella, su tavola, oggi alla Galleria Nazionale di Palazzo Corsini. La nostra versione, di qualità altrettanto alta, si presenta in tutto simile a quest'ultima, con varianti veramente minime, anche se non del tutto trascurabili: in particolare segnaliamo che le ali della colomba dello Spirito santo sono qui totalmente visibili, restando perfino un po' di luce prima del vertice del supporto (cosa che non si verifica nel dipinto Corsini), e che il profilo del tempietto sullo sfondo appare più nitido e delineato nel nostro dipinto, dove risulta anche leggibile una scultura a figura intera entro l'unica nicchia visibile dall'apertura della porte all'estremità destra della composizione. BIBLIOGRAFIA DI CONFRONTO: Intorno a Marcello Venusti, a cura di B. Agosti e G. Leone, Soveria Mannelli 2016; Michelangelo a colori, cat. della mostra, a cura di F. Parrilla, con la collaborazione di M. Pirondini, Roma, 2019 - 2020.
    PROVENIENZA:
    collezione privata, Roma

  • ARTISTA FIAMMINGO ATTIVO IN VENETO, FINE XVI INIZIO / XVII SECOLO (LODEWIJK TOEPUT DETTO  IL POZZOSERRATO?)
    Lot 186

    ARTISTA FIAMMINGO ATTIVO IN VENETO, FINE XVI INIZIO / XVII SECOLO (LODEWIJK TOEPUT DETTO IL POZZOSERRATO?)

    Adorazione dei pastori

    Olio su tela, cm. 102,x162,5. Con cornice

    Il dipinto presenta un'intrigante commistione di elementi legati alla cultura figurativa nord-europea con altri dipendenti dalla coeva pittura veneta. La cura del dettaglio, l'attenzione agli effetti di luce e il ruolo protagonista del paesaggio, tipicamente fiamminghi, sono qui declinati in un linguaggio pittorico che guarda a Tintoretto ma soprattutto alle scene pastorali di Jacopo Bassano. Da rilevare la sapiente costruzione iconografica che combina in un'unica scena coerente l'annuncio ai pastori sullo sfondo, il viaggio di questi ultimi verso Nazareth e infine l'Adorazione vera e propria. In occasione della mostra "Il dipingere di Fiandra" Didier Bodart pubblicò un paesaggio con Agar e l'Angelo con l'attribuzione a Ludovico Toeput detto il Pozzoserrato che, assieme alla nostra tela, faceva parte di una serie di tre paesaggi con scene bibliche, di misure identiche, già nella collezione del conte Paolo Forni a Treviso.
    BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: D. Bodart, Il dipingere di Fiandra, catalogo della mostra, (Palazzo Doria Pamphili, Viterbo, 1 maggio - 6 giugno 1999), Roma 1999, pp. 216-217.
    PROVENIENZA: collezione Paolo Forni, Treviso; Collezione privata, Roma

  • GIOVANNI BERNARDO LAMA (Napoli, 1508 - 1579)
    Lot 187

    GIOVANNI BERNARDO LAMA (Napoli, 1508 - 1579)

    Pietà

    Olio su tela, cm. 53x44. Con cornice

    Al retro la tavola reca firma e data:" GIO[VANNI] BERNARDO LAMA / F[ECI]T 1553".
    PROVENIENZA:
    collezione privata, Campania

  • BOTTEGA DI JACOPO LIGOZZI (Verona, 1547 - Firenze, 1627)
    Lot 188

    BOTTEGA DI JACOPO LIGOZZI (Verona, 1547 - Firenze, 1627)

    Cristo deriso

    Olio su tela, cm. 125x93,5. Con cornice

    Questa composizione densa di pathos fu resa celebre da un'incisione del 1596 di Raphael Sadeler ricavata da un disegno di Jacopo Ligozzi. La stampa conobbe una grande fortuna e diffusione nei primi decenni del Seicento e fu più volte tradotta in pittura dallo stesso Ligozzi e dalla sua cerchia. Se la maggior parte delle versioni ricalca fedelmente l'incisione in questo caso va rilevata una variante di particolare rilievo sia sotto il profilo compositivo, sia iconografico. Nella zona sinistra della tela, infatti, i due sacerdoti che accompagnano l'esposizione di Cristo alla folla sono sostituiti da uno scherano, che si fa beffe del Salvatore mostrandogli la lingua: un inserto drammatico, reso con linguaggio pittorico marcatamente naturalistico.

  • BOTTEGA DI JACOPO DAL PONTE  DETTO IL BASSANO (Bassano del grappa, 1510 - 1592)
    Lot 189

    BOTTEGA DI JACOPO DAL PONTE DETTO IL BASSANO (Bassano del grappa, 1510 - 1592)

    Vergine in trono con Bambino tra San Rocco e Santo Vescovo (San Valentino?)

    Olio su tela, cm. 76x69. Con cornice

    Il dipinto è un interessante prodotto dell'atelier di Jacopo Bassano da collocare probabilmente nel corso degli anni Ottanta del Cinquecento. Il suo più prossimo punto di riferimento stilistico e compositivo è indubbiamente rappresentato dal Podestà Sante Moro e San Rocco ai piedi della Vergine col Bambino in trono eseguito da Jacopo Bassano nel 1576 per la cappella del Palazzo Pretorio cittadino e oggi nel Museo Civico di Bassano de Grappa. La struttura viene qui semplificata, centrando la posizione del gruppo della Madonna col Bambino e ponendo più tradizionalmente ai suoi lati le due figure dei santi.

  • JUSTUS SUSTERMANS (Anversa 1597 - Firenze 1681) E AIUTI
    Lot 190

    JUSTUS SUSTERMANS (Anversa 1597 - Firenze 1681) E AIUTI

    Ritratto di Ferdinando II de' Medici in armatura

    Olio su tela, cm. 74,5x61,5. Con cornice

  • CERCHIA DI PETER PAUL RUBENS (Siegen, 1577 - Anversa, 1640)
    Lot 191

    CERCHIA DI PETER PAUL RUBENS (Siegen, 1577 - Anversa, 1640)

    Ritratto di Helena Fourment

    Olio su tela, cm. 78,5x62. Con cornice

    Ritratto di Helena Fourment
    Olio su tela, cm. 78,5x62. Con cornice
    La tela riporta al retro la seguente iscrizione: "JACOBUS JORDAENS 1642 FECIT. /
    FR. BOEKELAER RESTITUIT 1754 / JAC. JORDAENS PINXIT 1641 IMITANDO P.P. RUBENS / EFFIGIAM (…) ELENA FORMEN CONS(…) IN (..) ".
    Il dipinto replica parzialmente, ma fedelmente, il celebre dipinto di Rubens raffigurante la moglie Helena Fourment a figura intera, oggi conservato presso il Museo Nazionale di Varsavia.

  • AMBITO DI PAOLO DOMENICO FINOGLIO (Orta di Atella o Napoli,  1590 ca. – Conversano, 1645)
    Lot 192

    AMBITO DI PAOLO DOMENICO FINOGLIO (Orta di Atella o Napoli, 1590 ca. – Conversano, 1645)

    Lot e le figlie

    Olio su tela, cm. 101x129. Con cornice

    La tela offre una letura originale del tema di lot e le figlie, imperniata su una convivialità domestica all'apparenza serena, se non fosse per il presagio rappresentato dalla grande coppa piena di vino nella mano sinistra di Lot. Rinveniamo qui i modi di Paolo Finoglia, tradotti però in un linguaggio pittorico semplificato e di registro più rustico. Nondimeno, si può cogliere una parentela di impianto e di intonazione con opere più provinciali di Finoglio e della sua bottega come la Sacra Famglia del "cucito" del Seminario Vescovile di Lecce, o il Cristo e l'adultera del Museo Provinciale di Lecce, PROVENIENZA:
    collezione privata, Campania

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ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO


I lotti verranno aggiudicati definitivamente in sala durante l’asta che si svolgerà il 26 novembre 2021 dalle ore 14:30 CET per i lotti   presso Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

Tutti i lotti saranno visibili dal 22 novembre al 25 novembre 2021 dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:30 presso  Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

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  • 26 November 2021 hours 14:30 ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO (1 - 432)

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Tutti i lotti saranno visibili dal 22 novembre al 25 novembre 2021 dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:30 presso  Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

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Commissioni d'asta 26%

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Informazioni sull’asta 98

- I lotti verranno aggiudicati definitivamente in sala durante l’asta che si svolgerà il 26 novembre 2021 dalle ore 14:30 CET per i lotti   presso Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

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- Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito (www.bertolamifineart.com), via fax, via email, telefonicamente o direttamente presso le sedi di Bertolami Fine Arts. Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito sino alle ore 12:30 CET del 26 novembre 2021.

- A parità di offerta sul medesimo lotto e in assenza di nuove offerte in sala, quest’ultimo verrà assegnato all’offerta con data anteriore.

- In caso di una sola offerta su un lotto, l’importo di aggiudicazione sarà quello dell’importo di base. Esempio: importo base 

€ 1.000. Importo unica offerta € 1.500. Il lotto viene aggiudicato al cliente che ha effettuato l’unica offerta per € 1.000.

- In caso di offerte multiple sul medesimo lotto, l’offerta vincente sino a quel momento verrà calcolata mediante un incremento prestabilito (vedi tabella di seguito) da aggiungere all’offerta immediatamente inferiore rispetto a quella più alta ricevuta. Esempio: prezzo base € 1.000. Cliente (A) offerta € 1.270. Cliente (B) € 1.800. In tal caso l’offerta vincente sarà quella del cliente (B) per l’importo di € 1.370 (ossia con l’incremento prestabilito come da tabella per lo scaglione corrispondente pari ad € 100 oltre l’offerta immediatamente inferiore di € 1.270).

- L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, ai soli fini informativi entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.

- Il pagamento dei lotti aggiudicati potrà avvenire come segue:

• assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l., con aggiunta all’importo della fattura di € 10 per gli assegni esteri.

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Alle fatture pagate con bonifico bancario, assegno o contanti non saranno aggiunte le tasse amministrative del 3,5%.

- L’aggiudicatario corrisponderà a Bertolami Fine Arts una commissione d’asta, per ciascun lotto, pari al 26% sul prezzo di aggiudicazione.

I lotti aggiudicati con i Live-Bidding del nostro sito web (www.bertolamifineart.com) e Bidspirit (www.bidspirit.com) avranno un incremento dell’1,5% sul prezzo di aggiudicazione.

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- Si invitano tutti i partecipanti a leggere le condizioni di vendita della casa d’aste accettate automaticamente al momento della partecipazione all’asta.

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