Asta 54 - Puro e disposto a salir le stelle
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Lot 1 Scultura in ceramica bianca raffigurante un nudo femminile in piedi; base lignea.
Prima metà del XX secolo, la scultura h. cm. 84 (un dito mancante) -
Lot 2 Coppia di pannelli in maiolica policroma composti da 8 mattonelle ciascuno, raffiguranti un paesaggio agreste con contadini e armenti.
XX secolo, cm. 65x65 (una mattonella difettosa) -
Lot 3 Tazza biansata in maiolica bianca e policroma, decorata da stemmi nobiliari celebranti il matrimonio tra Emilia Baldassini Castelli Gozze e Aldrighetto Castelbarco Albani Visconti.
Pesaro, Molaroni, 1924, marca, luogo e anno sotto il piede, cm. 5x9,5 -
Lot 4 Zuccheriera con coperchio in maiolica bianca, nera e bruna, dipinta a motivi floreali. Corpo globulare con due anse a voluta; presa del coperchio a pomolo.
Pesaro, MAP, marca sul fondo, h. cm. 12 (il coperchio felato) -
Lot 5 Piatto in terraglia bianca e blu decorato con una veduta di Ponte Rotto a Roma UNITO a ciotolina polilobata parimenti in terraglia di Spode bianca e blu decorata a soggetti classici, il piatto: d. cm. 25,;la ciotolina: cm. 20x20 (la ciotola con restauro al bordo)
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Lot 6 Vaso in terraglia bianca. Corpo ovoidale definito da due prese qualificate da un busto di guerriero con elmo; piede circolare su base quadrata.
Napoli, manifattura Giustiniani, inizi del XIX secolo, lettera G incussa, h. cm. 42 (restauro al bordo dell'apertura) -
Lot 7 Piatto in terraglia bianca e policroma, dipinto nel cavetto a figure pompeiane, sulla tesa a motivi fogliati stilizzati.
Napoli, manifattura Giustiniani, XIX secolo, d. cm. 24 (felatura)
Prov.: già collezione Vincenzo Molaroni -
Lot 8 Quattro mattonelle di forma ottagonale in maiolica gialla e ocra dipinte a raffigurare una corolla floreale entro una stella a sei punte.
Napoli, manifattura Giustiniani, marca GG incussa, fine del XVIII secolo, cm. 23x21,5 (sbeccature) -
Lot 9 Zuppiera con coperchio in maiolica bianca. Corpo ovale dipinto nei toni dell'arancione, giallo e verde a raffigurare minuti ornati fogliati e fiori recisi. Presa del coperchio in forma di mela, due anse a voluta.
Cerreto, circa 1820, cm. 20x26x18 -
Lot 10 Coppia di piatti in maiolica bianca e policroma nei toni del verde, viola e giallo con decorazione M.me Bernard.
Francia, Les Islettes, XIX secolo, d. cm. 22,5 ciascuno -
Lot 11 Quattro acquasantiere in maiolica bianca e policroma a diversa decorazione.
XVIII/XIX secolo, da cm. 21x11 a cm. 27x15 (un'acquasantiera restaurata) -
Lot 12 Tre acquasantiere in maiolica policroma a differente decorazione dipinta.
XVIII/XIX secolo, cm. 28x14, cm. 21x13, cm. 32x13,5 -
Lot 13 Due acquasantiere in maiolica bianca e policroma nei toni del giallo, arancione, blu e verde con cartella parietale dipinta rispettivamente a figura di santo vescovo e a figura di colomba circondata da un motivo floreale in rilievo.
Italia centrale, XVIII secolo, cm. 30x19, cm. 32x19 (una con difetto di cottura) -
Lot 14 Acquasantiera in maiolica policroma nei toni del giallo, arancione, verde, blu e bruno. Cartella parietale qualificata dalla scena del Battesimo di Cristo resa in rilievo affiancata da quattro putti; cimasa a testa di cherubino; vaschetta baccellata.
Deruta, XVIII secolo, cm. 40x18 (sbeccatura)
Prov.: già collezione Nella Longari, Milano -
Lot 15 Acquasantiera in maiolica bianca e policroma nei toni del giallo, arancione, verde, blu e bruno. Cartella parietale qualificata dalla figura di un santo delimitata da due lesene a colonnina liscia; cimasa modellata in forma di due putti che sostengono una testina muliebre. Sulla vaschetta campeggia una riserva con la figura di un altro santo.
Italia centrale, XVIII secolo, cm. 46x23 (felature e restauro) -
Lot 16 Formella circolare in maiolica policroma dipinta a raffigurare un paesaggio con ruderi e figure.
Castelli, XVIII secolo, d. cm. 16 (sbeccature al bordo); in cornice di legno dorato -
Lot 17 Coppia di piattini in maiolica policroma, ciascuno dipinto a raffigurare un paesaggio con paesino arroccato e figure.
Castelli, XVIII secolo, d. cm. 15; in cornice di legno dorato -
Lot 18 Formella rettangolare in maiolica policroma finemente dipinta a raffigurare la Creazione di Adamo.
Castelli, XVIII secolo, cm. 19x26; in cornice di legno dorato e intagliato -
Lot 19 Piatto in maiolica bianca e policroma, dipinta nei toni del giallo, arancione, azzurro e verde a raffigurare nel cavetto un astronomo seduto sotto un albero; la tesa è decorata da fitti girali fogliati e corolle floreali; in cornice di legno scolpito e dorato.
Castelli, inizi del XVIII secolo, d. cm. 22 (difetto alla cornice) -
Lot 20 Placca rettangolare in maiolica policroma.
Castelli, Aurelio Anselmo Grue, secondo quarto del XVIII secolo, cm. 30,3x40 (un foro nella parte superiore della placca e qualche minima perdita di smalto ai bordi).
La grande placca in maiolica è decorata con una scena di carattere religioso ed è sprovvista dell’usuale cornice in giallo ocra sul bordo della superficie dipinta. Sulla sinistra è raffigurato San Giovanni Battista che predica vestito di stracci appoggiato a un bastone; sul lato opposto si trova una schiera di figure maschili e femminili vestite con abiti alla turca. In primo piano è dipinto un uomo seduto con turbante bianco e abito giallo ocra e intorno a lui alcuni personaggi riccamente vestiti. La caratteristica tonalità di base azzurro-grigiastra e i forti contrasti di colore tra le figure in primo piano e quelle sullo sfondo distinguono questa placca dagli altri istoriati castellani e permettono un’attribuzione alla mano di Aurelio Anselmo Grue, figlio di Carlo Antonio.
Per altre opere attribuite ad Aurelio Anselmo si veda C. Fiocco, G. Gherardi e G. Matricardi, Capolavori della Maiolica Castellana dal Cinquecento al Terzo Fuoco. La collezione Matricardi, Teramo 2012, p. 186-188.
Attestato di libera circolazione n. 14574 del 19.10.2018 -
Lot 21 Versatoio in maiolica bianca e policroma, dipinto a festoni floreali. In prossimità della presa ricurva un cartiglio con iscrizione farmaceutica in caratteri gotici: Ol. melilot. idealmente trattenuto da una sorta di nastro iscritto: HOSP. MAI. CHAR. CIV. NOV.; piede circolare.
Lodi, Ospedale di Novellara, XVIII secolo, h. cm. 18 (felatura al bordo)
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Lot 22 Pilloliere in maiolica bianca e blu dipinto a pianticella fiorita.
Laterza, XVIII secolo, h. cm. 12 -
Lot 23 Pilloliere in maiolica bianca e blu decorato a piume di pavone
Caltagirone, XVII secolo, h. cm. 15 (mancanze allo smalto) -
Lot 24 Albarello in maiolica dipinta nei toni del blu, verde e ocra decorato alla "veneziana" ovvero un fitto motivo di foglie dalla punta accartocciata, corolle e boccioli.
Caltagirone, officina Lo Nobile, ultimo quarto del XVIII secolo, h. cm. 31,5 (una sbeccatura lungo il profilo del bordo della base)
Cfr.: per una maiolica con decorazione simile alla nostra si veda: G.Croazzo in R. Ausenda, 'Le maioliche. Le collezioni della Fondazione Banco di Sicilia', Milano, 2010, p. 94, n. 32 -
Lot 25 Lucerna in maiolica policroma raffigurante una donna in costume popolare che suona una chitarra.
Caltagirone, XVIII secolo, h. cm. 33 (lieve sbeccatura al bordo del piede) -
Lot 26 Placca in maiolica policroma dipinta nei toni del giallo, arancione, azzurro e verde, modellata ad altorilievo a raffigurare la Vergine con Bambino.
Montelupo, XVII secolo, cm. 31,5x25 -
Lot 27 Placca rettangolare in maiolica policroma nei toni del blu, giallo, arancione, bruno e verde a raffigurare l'Annunciazione modellata in rilievo.
Montelupo, XVII secolo, cm. 47x37 -
Lot 28 Coppia di piatti compendiari in maiolica bianca decorati a baccellature; il cavetto è centrato rispettivamente dalla figura di Santa Catarina d'Alessandria e Davide con la testa di Golia.
Italia centrale, XVII secolo, d. cm. 43 (un piatto con sbeccature al bordo) -
Lot 29 Alzata in maiolica bianca di forma circolare modellata a frutti e conchiglie; al centro del cavetto è uno stemma nobiliare dipinto in blu, giallo e bruno.
Faenza, Virgiliotto Calamelli, circa 1550, d. cm. 31, firmata con monogramma in blu (sbeccature al bordo; alcune felature); etichetta di Antonia Gianetti, Milano -
Lot 30 Ciotola in maiolica bianca e policroma nei toni dell'ocra, azzurro e marrone dipinta a decoro tipo calligrafico a fitti motivi fogliati con lepri e volatili; alta tesa baccellata.
Deruta, XVII secolo, cm. 14x36 (lieve restauro al bordo) -
Lot 31 Grande piatto in maiolica bianca e policroma dipinto a quartieri nei toni del giallo, arancione, verde e azzurro a raffigurare sulla tesa motivi a voluta alternati a volatili; il cavetto è centrato dalla figura della Vergine col Bambino.
Deruta, fine del XVII secolo, d. cm. 37 -
Lot 32 Stemma di papa Pio XI in terracotta.
Fabbrica Laterizi Imola, anni '30, marca incussa a tergo, cm. 49x30 -
Lot 33 Versatoio in maiolica a fondo blu decorato "alla veneziana" nei toni del giallo, marrone, verde e celeste a corolle floreali fra lunghe foglie. Corpo globulare; corto beccuccio; ansa ricurva; piede circolare.
Gerace, XVII secolo, h. cm. 21 (restauro al bordo superiore) -
Lot 34 Coppia di riggiole di forma rettangolare in maiolica dipinta nei toni del giallo, verde e azzurro a raffigurare rispettivamente uno stemma nobiliare e una figura di Cupido che tiene un cartiglio con l'anno 1694.
Sicilia, fine del XVII secolo, cm. 33x16 -
Lot 35 Albarello in maiolica dipinto in vivace policromia su fondo bianco a stemma nobiliare circondato da una corposa corona di foglie e bacche, nel resto a volute stilizzate.
Trapani, XVII secolo, h. cm. 20 (sbeccature al piede)
Prov.: già collezione Barresi, Trapani -
Lot 36 Albarello in maiolica bianca, blu, verde e gialla, dipinto a corposi motivi floreali.
Caltagirone, seconda metà del XVI secolo, h. cm. 31 (lievi difetti di cottura) -
Lot 37 Crespina in maiolica a fondo bianco dipinta in policromia gialla, marrone, verde e blu a raffigurare nel cavetto costolato un elegante motivo a palmette centrato dal giglio fiorentino. Piede circolare.
Italia centrale, XVII secolo, cm. 5x22 -
Lot 38 Alzata in maiolica dipinta nei toni predominanti dell'ocra, azzurro e verde a raffigurare La testa di Pompeo presentata a Cesare.
Pesaro, bottega dei dalle Gabicce, 1544, a tergo la legenda in blu: 1544/ Elricho. don delonorata testa, h. cm. 2; d. cm. 25,5 (restauri e mancanza al bordo)
Prov.: dal 1892 collezione Mariano Battisti di Bevagna; di seguito collezione Angeli Nieri Mongalli (fino al 1952); ora collezione privata
Bibl.: Mostra d'Arte Antica Umbra, catalogo della mostra, Perugia, 1907
Il lotto è accompagnato da uno studio di Carmen Ravanelli Guidotti
Custodita come prezioso bene di famiglia in un’antica casa italiana, la nostra alzata rispecchia appieno il gusto raffaellesco per la maiolica istoriata, appartenendo a un genere di produzione artistica tenuto in gran conto tanto da far parte per alcuni secoli del patrimonio di nobili casate italiane.
La maiolica illustra un episodio di storia romana, ovvero la presentazione della testa di Pompeo a Cesare. Dopo la disfatta di Farsalo, arrivato di fronte alle coste egiziane, Pompeo inviò un messaggio al giovane sovrano Tolomeo XIII, che era impegnato a Pelusio in una guerra contro la sorella e moglie Cleopatra VII. Questi decretarono che Pompeo andava eliminato per evitare che la sua presenza in Egitto giustificasse eventuali ingerenze di Roma negli affari interni del Paese. Pompeo fu attirato in trappola dai messi di Tolomeo, che gli offrirono di trasportarlo a terra su una piccola imbarcazione. Il generale riconobbe sulla barca un vecchio compagno d’arme, il tribuno Lucio Settimio, e accettò fiducioso. Ma quando ormai la costa era vicina, Achilla, prefetto di Tolomeo, e Settimio lo pugnalarono. Dopo aver assistito a quell’evento tra l’incredulità e la paura, i suoi familiari e amici levarono le àncore e fuggirono senza vendicarlo. Fu Giulio Cesare ad assumersi questa incombenza: sconvolto dalla morte e dalla decapitazione del rivale, fece giustiziare i responsabili del tradimento.
La scena viene però reinterpretata dal pittore sulla base delle sue personali inclinazioni: ad esempio la figura del soldato al centro, che punta il capo verso un altro militare, sembra riprendere, in controparte, una figura della Magnanimità di Scipione incisa dalla bottega di Marcantonio Raimondi; quella di Cesare sembra invece poter derivare dall’incisione, sempre da Raimondi, di Cristo in casa di Simone il fariseo.
La legenda, riportata sotto il piede dell’alzata, è tratta da una delle Rime di Francesco Petrarca, che scrive: “Cesare, poi che ’l traditor d’Egitto/ li fece il don de l’onorata testa: / celando l’allegrezza manifesta/ pianse per gli occhi fuor sí come è scritto” (parte 81, sonetto LXXXI). Nel nostro caso tuttavia, l’artista utilizza una variante interpretativa, anteponendo “El richo” al “don”, assente nella rima petrarchesca; tale variante non è un caso isolato, ritrovandosi in quelle di alcune opere coeve di artefici operanti in centri diversi, che dunque evidentemente la trascrivevano traendola da un testo che circolava.
Il lotto è provvisto di attestato di libera circolazione del 29/03/2021 -
Lot 39 Tazza con piatto in porcellana bianca e dorata UNITA a una salsiera e una zuppiera con coperchio, parimenti in porcellana bianca e dorata.
Manifattura Ginori, marca in oro -
Lot 40 Scultura in porcellana bianca raffigurante Bacco Giovane, Venezia, manifattura Cozzi, ultimo quarto del XVIII secolo, h. cm. 9,5 (mancante del braccio destro) UNITA a un piattino in porcellana bianca e policroma, probabilmente Nove, fine del XVIII-inizi del XIX secolo, d. cm. 11,5, a una tazza in porcellana francese a decorazione floreale dorata, primo quarto del XVIII secolo, cm. 6,2x5,9 e a un piattino in porcellana cinese bianca, policroma e dorata del XVIII secolo, d. cm. 13,3
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Lot 41 Tazza con piatto in porcellana bianca, rosso ferro e dorata, probabilmente manifattura francese, primo quarto del XIX secolo, la tazza: cm. 6x6; il piattino: d. cm. 12,7 (il piatto non pertinente) UNITA a tre bicchieri in terraglia, manifattura Coronelli Cunardo, XX secolo, h. cm. 8,5, a un piattino in porcellana bianca, manifattura Ginori, ultimo quarto del XVIII secolo, d. cm. 11,8 e a una tazza in porcellana orientale a decorazione Imari, cm. 6,8x6,3
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Lot 42 Placca in porcellana bianca e policroma di forma ovale raffigurante la Vista della Riviera di Chiaia a Napoli.
Real Fabbrica Ferdinandea (Poulard Prad) o Parigi, XIX secolo, sul retro la scritta Neaples in nero, cm. 12,8x9,3 -
Lot 43 Piccola alzata UNITA a piatto in terraglia arancio, rossa e nera, dipinta a motivi all'Ercolana.
Napoli, manifattura Del Vecchio, inizi del XIX secolo, marca Del Vecchio incussa sotto la base della tazza, la tazza: cm. 5x11,8; il piatto: d. cm. 16 (difetti) -
Lot 44 Caffettiera con coperchio, in terraglia gialla e dipinta in policromia nei toni predominanti del rosso ferro, rosa e verde a raffigurare un uccellino su un ramoscello minimo: festoni di foglie e fiori chiudono l'ornato superiormente e inferiormente. Corpo piriforme; ansa a orecchio; beccuccio con terminale a testa di serpe.
Napoli, probabilmente Giustiniani, XIX secolo, h. cm. 23.
Cfr.: M.Rotili, La manifattura Giustiniani, Ercolano, 1981, tav. XXV -
Lot 45 Scultura in biscuit raffigurante un filosofo.
Napoli, Real Fabbrica Ferdinandea, fine del XVIII-inizio del XIX secolo, iscrizione illeggibile alla base, h. cm. 28; da un modello di Filippo Tagliolini (qualche mancanza e restauri) -
Lot 46 Scultura in biscuit raffigurante Demostene.
Napoli, Real Fabbrica Ferdinandea, fine del XVIII-inizi del XIX secolo, h. cm. 28,5; da un modello di Filippo Tagliolini (testa rincollata) -
Lot 47 Cestino traforato in porcellana bianca con due anse a testina muliebre.
Napoli, Real Fabbrica Ferdinandea, fine del XVIII secolo, cm. 21x16,2x8 -
Lot 48 Caffettiera piriforme in porcellana bianca con manico a orecchio; beccuccio a testa di serpe impreziosito all'attaccatura da volute e da un "ponte" molto articolato, tipicamente barocco. Breve piede ad anello.
Doccia, manifattura Ginori, 1745-'50, h. cm. 21 (mancante del coperchio)