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Lot 434 Avanguardie russe, Composizione di due figure con secchi.
Matita di grafite su carta. mm 220x210.
Condizioni:
Minimi strappetti marginali. -
Lot 435 Avanguardie russe, Lotto composto di 2 acquerelli.
1) Danzatore giapponese. Acquerello su carta. mm 305x270. 2) Figura in divisa. Acquerello su carta. mm 290x185. (2)
Condizioni:
Parzialmente applicati su cartoncini. -
Lot 436 Eugenio Agneni, Studio per Il Fuoco.
1862-1864.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia su tracce di matita nera. Carta preparata avana. Firmato in basso a destra "Agneni E." a penna e inchiostro bruno. mm 275x200. Preparatorio per l'affresco con Il fuoco, a Villa Corsi Salviati. Allievo dapprima del pittore Erzoche a Roma, poi del Beretta, dal 1833 praticò lo studio del Coghetti, dove ebbe una formazione da frescante. Tra gli aiuti del Coghetti nelle decorazioni per le residenze Torlonia, ottenne successivamente importanti incarichi pontifici (opere perdute). Ardente patriota, dopo aver preso parte ai moti del 1849, fuggì da Roma e raggiunse il Coghetti a Savona; nel 1850 passò a Genova, per riparare, nel 1852, in Francia ed in Gran Bretagna, dove espose nelle mostre parigine e londinesi. A Parigi decorò alcune sale del Louvre; a Londra il Salone della Regina a Covent Garden. Nel 1858, dopo l'attentato a Napoleone III, forse per i suoi legami con Felice Orsini, dovette lasciare Parigi. Nel 1859, combatté nuovamente con Garibaldi. Stabilitosi poi a Firenze dal 1859 al 1871, nel 1861 partecipò alla Prima Internazionale con il dipinto Il ritorno della colomba all'arca. Dal 1862 al 1864 decorò Palazzo Ristori e Villa Salviati a Sesto. Rientrato a Roma nel 1871, dopo più di vent'anni di esilio, morì a Frascati nel 1879.
Condizioni:
Incollato a pieno su vecchio cartoncino azzurro riquadrato a pennello e acquerello bruno. Traccia di lievi abrasioni. -
Lot 437 Tito Agujari, Scena classica.
Penna, inchiostro e acquerello su carta. mm 185x240.
Condizioni:
Incollato a supporto di cartoncino, con angoli tagliati. -
Lot 438 Paul Allier, Incroyable et Merveilleuse.
1920
Penna e tempera su carta. mm 330x250. Firmato e datato in basso a sinistra. Gustosa scena di gusto Déco ambientata al tempo del Direttorio: una "elegantona", in abito alla greca e con un cappello dalla spropositata visiera, mentre passeggia in compagnia di un borghese attempato e panciuto, consegna furtiva un biglietto d'amore a un giovane vestito da moscardino completo di bastone. I giovani muscardins, caratterizzati dalla cura ricercata e pretenziosa dell'abbigliamento e dall'atteggiamento snob, erano detti anche "incroyables". Gli Incroyables e le Merveilleuses (Incredibili, stupefacenti e Meravigliose, le donne corrispondenti) erano gli esponenti di una moda della Francia del periodo del Direttorio (1795-1799) caratterizzata da un lusso estremo ostentato, da stravaganze esibite nell'abbigliamento e nella condotta di vita, originati da una reazione ai tristi tempi che la società francese aveva attraversato durante il Terrore rivoluzionario.
Condizioni:
Due piccoli restauri nel margine destro. Residui di vecchio incollaggio al verso. -
Lot 439 Libero Andreotti e altri, Serie di nove ritratti di pittori e scultori per illustrare Sem Benelli, La IV Esposizione d’Arte a Venezia (1901).
Firenze, G. Calvetti Editore, 1901.
Augusto Mussini. Antonio Fontanesi. Inchiostro e acquerello su carta. mm 205x295. Firmato e titolato in basso. Riprodotto a tav. I. Augusto Mussini. Pitor Fra-Giacomo. Inchiostro e acquerello su carta. mm 200x205. Firmato e titolato in alto. Riprodotto a tav. IV. Libero Andreotti. Umberto Veruda. Matita nera e gessetto bianco su carta. mm 268x190. Siglato in basso a sinistra. Riprodotto a tav. V. Libero Andreotti. Luigi Nono. Matita nera su carta. mm 255x180. Siglato in alto a destra. Riprodotto a tav. VII. G. Vannuzzi. Lorenzo Delleani. Matita di grafite su carta. mm 305x240. Firmato in basso a sinistra. Riprodotto a tav. VIII. Lievi difetti. Adolfo De Carolis. Vincenzo Cabianca. Penna e inchiostro di china su carta. mm 253x175. Siglato in basso a sinistra. Riprodotto a tav. XI. Adolfo De Carolis. Enrico Coleman. Penna e inchiostro di china su carta. mm 253x170. Siglato in basso a destra. Riprodotto a tav. XII. Augusto Bastianini. Domenico Morelli. Inchiostro bistro su carta. mm 320x225. Firmato in basso a sinistra. Titolato in basso “Morelli”. Riprodotto a tav. XIII. Galileo Chini. Augusto Rodin. 1901. Penna e inchiostro di china su carta. mm 280x182. Firmato, datato e titolato. Riprodotto a tav. XV. Eseguiti per illustrare Sem Benelli, La IV Esposizione d'Arte a Venezia (1901) con ritratti dei maggiori espositori, di: L. Andreotti, A. Bastianini, G. Chini, V. Della Bella, A. De Carolis, A. Mussini, E. Sacchetti, G. Vannuzzi, Firenze, G. Calvetti editore, 1901. (9)
Condizioni:
Tutti parzialmente applicati su cartone. -
Lot 440 Filippo Anivitti, Il Tevere vicino Roma.
Acquerello su carta. mm 325x605. Firmato in basso a sinistra.
Condizioni:
In cornice. cm 42x70. -
Lot 441 Pietro Annigoni, Ritratto maschile.
1977
Pastello in sanguigna su cartone. mm 195x137.Dedicato a penna a Renzo Fancelli e firmato "Pietro Annigoni VI-LXXVII".
Condizioni:
In cornice. mm 440x380. -
Lot 442 Andrea Appiani, Ebe.
Matita nera su carta avana quadrettata con lumeggiature a biacca. mm 450x295. Ex collezione editore Cerastico Milano.
Condizioni:
Entro vecchio passe-partout riquadrato con didascalia "Andrea Appiani". Il soggetto riprende la celebre scultura di Canova. -
Lot 443 Lino Baccarini, Cieco di guerra.
Matita su carta. mm 310x220. Firmato "LB" in basso a sinistra. SI AGGIUNGE: Giuseppe Cappadonia (Messina 1888 - Spilimbergo 1978), Presentat' arm. Tempera e biacca su carta. mm 430x90. Firmato "G. Cappadonia" in basso. Il disegno potrebbe essere un bozzetto per un manifesto o lo studio per una copertina di un giornale. (2)
Condizioni:
Opera 1: Parzialmente applicato a passe-partout moderno. Opera 2: Applicato a cartoncino moderno. -
Lot 444 Luigi (detto Gino) Baldo, Kantonal Poliziei.
Tempera su carta. mm 210x170. Firmato in basso a destra. SI AGGIUNGE: Anonimo del XX secolo, Militare tedesco. Penna e inchiostro di china su carta. mm 310x90. (2)
Condizioni:
Entrambe le opere sono parzialmente applicate a passe-partout moderni. -
Lot 445 Lionello Balestrieri, Autoritratto.
1900 ca.
Matita nera su carta. mm 135x210. Firmato a destra "L. Balestrieri". SI AGGIUNGE: G. Amato (attivo tra il XIX e il XX secolo), Signora in piedi. Matita nera su carta. mm 200x130. (2)
Condizioni:
Opera 1: Parzialmente incollato a passe-partout, una lieve brunitura uniforme del foglio. Opera 2: Controfondato e incollato a passe-partout. -
Lot 446 Alfredo Baruffi, Bozzetto originale per diploma.
1899
Penna e inchiostro di china su carta grigio-azzurrina. mm 565x355. In basso al centro: "A Baruffi dis". Disegno originale per diploma IX Congresso Nazionale degli Ingegneri ed Architetti Italiani - Esposizione Nazionale di Ingegneria di Architettura di Agraria Regionale di Arte Appplicata alla Ornamentazione delle Fabbriche. Il congresso si tenne a Bologna nell'ottobre 1899. Raro documento ed esempio precoce dello stile liberty di Baruffi. Esposizioni: Il Liberty a Bologna e nell’Emilia Romagna, Bologna 1977, catalogo p. 117, AG 110.
Condizioni:
Infinestrato in passe-partout e applicato in alto con adesivo. Carta schiarita per esposizione alla luce, ma disegno integro e ben conservato. -
Lot 447 Alfredo Baruffi, Silvia cacciatrice.
1904
Penna e inchiostro di china su carta. mm 206x162. Firmato e datato a penna "A. Baruffi 1904". Titolo in basso al centro, sotto: "Tasso - Aminta = Testata . Atto . IV". Illustrazione originale per l'Aminta di Torquato Tasso. Fu Vittorio Pica a fare conoscere per primo l’opera grafica di Baruffi (I giovani illustratori italiani: Alfredo Baruffi, “Emporium”, n. 119, novembre 1904), lodando la sua abilità specialmente nelle illustrazioni della Vita Nova di Dante e dell’Aminta di Tasso per la quale eseguì 49 disegni tra illustrazioni, testate, iniziali e finali. Esposizioni: Il Liberty a Bologna e nell’Emilia Romagna, Bologna 1977, catalogo p. 119, AG 139;Un grafico del Liberty italiano (Alfredo Baruffi), a cura di A. Storelli, Roma 1977, catalogo n. 62. -
Lot 448 Alfredo Baruffi, Ragazza vicino alla stufa.
1919
Matita di grafite su cartone. mm 300x235. Siglato "A. B." in basso a destra e datato "luglio 1919". -
Lot 449 Leonardo Bazzaro, Due donne.
Matita su carta. mm 140x200. Autentica a penna della nipote Giovanna Douglas Scotti. Schizzi al verso.
Condizioni:
Tracce di precedenti incollaggi al verso. -
Lot 450 Nikolaj Aleksandrovič Benua (Benois Nicola), Scenografia orientale.
1942
Penna, matita e acquerello su carta. mm 230x288. Firmato e datato a penna in basso a destra. Nicola Benois, di origini russe e figlio dell'altrettanto celebre Alexandre Benois, fu pittore e scenografo. Collaborò, ventenne, con la Scala per la prima volta nella stagione '25-'26 per le scene di Kovànchina, chiamato da Toscanini, l'allora direttore artistico. Vi ritornò più volte finché nel 1937 fu nominato direttore degli allestimenti scenici del teatro, succedendo a Caramba. Benois chiamò a collaborare alla Scala, nella veste di scenografi, pittori come de Chirico, Savinio, Prampolini, Sironi, Fontana, Carrà e Casorati. Conservò l'incarico per oltre trenta anni e nel '70 gli successe Tito Varisco. Questi (possessore del presente bozzetto) fu di importanza primaria sia in campo scenografico, sia come didatta (al Politecnico di Milano e all'Accademia di Brera), sia per le sue proposte architettonico-urbanistiche. Molti bozzetti dei Benois sono conservati al museo della Scala, ma quelli antecedenti al secondo dopoguerra sono dispersi non essendo allora gli artisti tenuti a lasciare i loro progetti al teatro.
Condizioni:
Incollato su cartone. -
Lot 451 Piero Bernardini, Samurai.
1922
Inchiostro di china su carta. mm 300x200. Firmato e datato in alto a destra. -
Lot 452 Renato Bertelli, Canefora esotica.
Pastello e carboncino su carta. mm 240x158. Firmato in basso al centro.
Condizioni:
Minimo strappo nel margine inferiore della carta. -
Lot 453 Antonio Berti, Natura morta con frutta e vasi.
1979
Inchiostro su carta. mm 300x400. Firmato e datato in basso a destra.
Condizioni:
Parzialmente applicato a passe-partout. -
Lot 454 Vinicio Berti, Ora d'ufficio.
1941
Penna e inchiostro di china su carta. mm 310x430. Firmato, datato e titolato in basso a sinistra. Raro disegno figurativo dell'artista fiorentino.
Condizioni:
Margini del foglio irregolari. -
Lot 455 Aurelio Bertiglia, Lotto composto di 11 disegni.
Matita di grafite su carta velina. mm 170/210x70/320. Raffiguranti fantasie con bambini, animali, paesaggi, etc. (11) -
Lot 456 Giuseppe Bezzuoli, Annunciazione.
Matita di grafite su cartoncino. mm 415x287.
Condizioni:
Leggera ossidazione da esposizione più accentuate ai bordi e al verso, alcune macchie visibili principalmente al verso. Applicato con nastro adesivo a passe-partout moderno. -
Lot 457 Giuseppe Bezzuoli, Enea che fugge da Troia col padre Anchise e con il figlio Ascanio.
Matita nera su carta tinteggiata. mm 230x180. Al verso a matita "Bezzuoli" e un timbro della collezione Lamponi (Lugt ). Ex collezione editore Cerastico Milano.
Condizioni:
Residui di carta incollati al verso, parzialmente incollato a supporto di carta, leggeri segni di usura.