Asta 55 - Dipinti e Sculture
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Lotto 1 Scultore Anonimo XIX XX - Il Gattamelata - Italia XIX-XX - Bronzo cm 52x26x62, riproduzione scultura di Donatello
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Lotto 2 Scultore Anonimo XIX XX - Manzoni - XIX-XX - Bronzo cm 15x15x45
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Lotto 3 Scultore Anonimo XIX - XX - Dante Alighieri - XIX-XX - Bronzo cm 11x10x40
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Lotto 4 Attribuito Jose' Cardona - La presa di Gorizia 1916 - Barcellona 1878 - Moia' 1922 - Bronzo cm 13x8x22
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Lotto 5 Giovanni De Martino - Scugnizzo - Napoli 1870-1935 - Bronzo cm 15x18x52
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Lotto 6 Theodoro Doriota - Profeta - Francia XIX-XX - Bronzo cm 28x13,5x30
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Lotto 7 Attribuito Vincenzo Gemito - Portatrice d'acqua - Napoli 1852 - Napoli 1929 - Bronzo cm 7,5x9x22
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Lotto 8 Vincenzo Gemito - Mezzobusto Autoritratto - Napoli 1852 - Napoli 1929 - Bronzo cm 15x16x32
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Lotto 9 Carlo Coppede - Bagno Pompeiano - Firenze 1868 - 1952 - Pastelli su carta cm 62x44
Nato a Firenze il 7 agosto 1868, è stato il secondo figlio di Mariano ed Antonietta Bizzarri. La sua formazione artistica ebbe inizio presso la scuola professionale delle arti decorative industriali di Firenze, e successivamente frequentò l'Accademia di belle arti a partire dal 1887, sotto la guida del maestro Giuseppe Ciaranfi.La sua carriera artistica ebbe inizio con la partecipazione alla Promotrice fiorentina del 1889, dove presentò un dipinto intitolato "Impressione dal vero". Successivamente, espresse il suo talento in varie mostre al Circolo degli artisti di Firenze, esponendo opere come "Il trovatore", "Di sera", "Studio di sole", e "Alla porta di S. Frediano". Non solo si dedicò alla pittura, ma realizzò anche ritratti, tra cui quelli dello scultore Tesi e dell'artista drammatico Ermete Novelli, lodati per le loro qualità artistiche dal critico De Gubernatis.Tuttavia, a partire dai primi anni del Novecento, la presenza di Coppedè in mostre e manifestazioni artistiche diminuì notevolmente, poiché si dedicò completamente all'attività nel laboratorio di arti applicate del padre. Con umiltà e abilità, si distinse come decoratore, mostrando una tecnica pittorica sicura. Collaborò al completamento degli arredi prodotti dalla Casa artistica e alle opere architettoniche dei fratelli Gino e Adolfo.Tra i suoi lavori più significativi, si ricordano le scene a soggetto storico dipinte nel castello Mac Kenzie a Genova intorno al 1903, gli affreschi della cappella Vanni nel cimitero di Poggibonsi (Siena) del 1906, le decorazioni del Palacio de Correos y Obras Publicas a Città del Messico nel 1910 e quelle per il castello del marchese de la Motilla a Siviglia, eseguite tra il 1900 e il 1926.Oltre a ciò, Coppedè realizzò opere nel ristorante "Paoli" a Firenze, nei cimiteri delle Porte sante (Firenze) e di Staglieno (Genova). Tra i lavori perduti, vanno menzionati quelli eseguiti per le navi del Lloyd Sabaudo e della Società Cosulich, inclusi i pannelli del soffitto della sala di lettura del "Conte Rosso" (1920), lodati per il loro gusto e morbidezza che richiamavano lo stile di De Carolis (L'Ill. ital., 30 apr. 1922, p. 516).Parallelamente alla sua attività più ufficiale, Coppedè dipinse piccoli quadri di ispirazione postmacchiaiola, prevalentemente ritraendo vedute della campagna toscana e ritratti. Nonostante la sua indiscutibile abilità, non perseguì attivamente obiettivi di personale affermazione e non curò esposizioni delle proprie opere.Carlo Coppedè si spense a Firenze il 23 agosto 1952.
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Lotto 10 Lionello Balestrieri - Il desto del cucire - Cetona 1872 - 1958 - Olio su tela cm 64x49 - Lionello Balestrieri nacque a Cetona nel 1872, figlio di Agnese Bassi e Torello, un muratore di mezzi modesti. La famiglia si trasferì prima a Roma e poi a Napoli tra il 1886 e il 1887. Le sue doti artistiche gli garantirono l'ammissione alle Accademie di Belle Arti di entrambe le città, dove studiò sotto l'ala dei rinomati pittori veristi Domenico Morelli, Filippo Palizzi e, privatamente, di Gioacchino Toma.Nel 1892, Lionello si trasferì a Parigi, diventando un'importante figura per gli artisti europei. Lavorò come assistente dell'illustratore Osvaldo Tofani e contribuì alle incisioni per un'edizione della Divina Commedia pubblicata nel 1900. Per sostenere le sue finanze, collaborò come illustratore per diverse pubblicazioni, tra cui L'Illustration, Le Soleil du Dimanche, Petit Journal e Figaro Illustré. Durante questo periodo, conobbe il violinista Giuseppe Vannicola, ritratto in un dipinto esposto al Salon di Parigi nel 1897.Nel 1896, espose per la prima volta al Salon des artistes français con "En attendant la gloire". Nel 1900, ottenne notorietà con l'opera "Beethoven (Kreutzer Sonata)", premiata con una medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi e alla Biennale di Venezia l'anno successivo.Riconosciuto come "Il pittore della musica", entrò in contatto con noti compositori come Giacomo Puccini, Umberto Giordano e Francesco Cilea. Fu anche nominato presidente della Società Artisti Italiani a Parigi.Nel 1910, ottenne successo con l'opera "I lavori alla metropolitana di Parigi" e, nel 1914, a causa della prima guerra mondiale, si trasferì a Napoli, dirigendo il Museo d'Arte Industriale e l'Istituto di Arte Industriale.Dopo la guerra, si avvicinò al movimento futurista e partecipò a tentativi di organizzare gli artisti attraverso sindacati e associazioni. Nel 1928, fondò il Gruppo degli Ostinati, vicino agli ideali fascisti, e si allontanò dai principi futuristi. In questa fase, si dedicò alla riproduzione di paesaggi, autoritratti e opere celebrative del regime fascista.Dopo la Seconda guerra mondiale e la morte della moglie Giuditta, tornò a Cetona nel 1958, dove morì. A Cetona, è attiva una fondazione che porta il suo nome, dedicata a promuovere eventi culturali e retrospettive della sua opera e cerchia artistica. Nel 2015, una retrospettiva si svolse a Palazzo Minutelli Ciolo.
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Lotto 11 Noel Quintavalle - La ballerina - Ferrara 1893 - Alassio 1975 - Olio su tela cm 38x34 - Noël Caterino Giulio Quintavalle, nato il 23 dicembre 1893 a Ferrara da genitori di origine mantovana, è stato un eclettico artista italiano noto per la sua poliedrica carriera nelle arti visive e letterarie. Dopo aver trascorso la sua giovinezza a Ferrara, la sua famiglia si trasferì prima a Pavia e poi a Milano per motivi professionali del padre.Fin da giovane, Quintavalle manifestò una forte vocazione artistica che lo portò a iscriversi all'Accademia di Brera, dove iniziò a distinguersi come pittore, incisore, scrittore, scultore e architetto. Nonostante il trasferimento, mantenne sempre un legame profondo con la sua città natale, Ferrara, dove espose alcune delle sue prime opere nel 1925 e nel 1928 con grande successo.Durante la Prima Guerra Mondiale, Quintavalle si arruolò nel 5° Reggimento Alpini e si distinse per il suo coraggio sul fronte del Monte Nero, guadagnandosi una Croce di Guerra al Valor Militare e una medaglia d'argento per le sue azioni eroiche.Dopo la guerra, tornato a Milano, continuò la sua carriera artistica e letteraria, pubblicando diversi libri tra cui "La sfinge domata", "I figli della montagna" e "I tre canti eterni – all’ombra del Monte Nero scrissi", opere che riflettono la sua esperienza diretta di combattente e la profonda riflessione sulla guerra.Quintavalle fu anche attivo nel sociale e nella promozione culturale, collaborando con varie istituzioni e partecipando a numerose mostre, sia in Italia che all'estero. Negli anni '50, visse per un periodo in Sudamerica dove continuò la sua produzione artistica.Morì ad Alassio, Savona, il 24 agosto 1977, lasciando dietro di sé un'eredità artistica e culturale significativa. Nel 2001, a Ferrara, è stata organizzata una mostra in suo onore presso il Centro Mostre E.F.E.R., evidenziando il riconoscimento continuo della sua città natale per il suo contributo artistico e storico.Il Gruppo Alpini di Ferrara ha proposto e ottenuto che una via della città fosse intitolata a Noël Quintavalle, riconoscendo così il suo status di grande artista e valoroso alpino che ha onorato dignitosamente la sua città natale attraverso il suo talento e il suo coraggio.
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Lotto 12 Luigi Boffa Tarlatta - Giovinezza - Rialmosso ( VC ) 1889 - Quittengo ( VC ) 1965 - Olio su tela cm 50x40
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Lotto 13 Alessandro La Volpe - La casa del Tasso - Lucera 1820 - Roma 1887 - Olio su tela cm 24x35
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Lotto 14 Achille Vianelli - Golfo di Napoli 1898 - Porto Maurizio 1803 - Benevento 1894 - Acquarello su carta cm 24,5x,42,5
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Lotto 15 Giuseppe Sacheri - Vecchie case a Bogliasco - Genova 1863 - Pianfei 1950 - Olio su cartone cm 30,5x43,5
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Lotto 16 Fausto Pratella - Marina - Napoli 1888-1964 - Olio su tela cm 48x74
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Lotto 17 Ferdinando Silvani - Pescatori in Laguna - 1823 - 1899 - Olio su tela cm 60x100
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Lotto 18 Aurelio Catti - Passeggiata lungo il viale - Palermo 1895 - 1966 - Acquarello su carta cm 50x34,5
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Lotto 19 Giovan Battista Crema - Notturno - Ferrara 1883 - Roma 1964 - Olio su tavola cm 49,5x60
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Lotto 20 Oreste Albertini - Covoni di fieno - Torre del Mangano (PV) 1887 - Besano (VA) 1953 - Olio su tela cm 69,5x99,5
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Lotto 21 Leonardo Roda - Pascolo Ai Piedi Del Cervino - Racconigi 1868 - Torino 1933 - Olio su tavola cm 48x32 - Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino.Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico.La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna.La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.
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Lotto 22 Roberto Fontana - La sosta - Milano 1844 - 1907 - Olio su tela cm 31x37,5
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Lotto 23 Romano Valori - Primo sole in alta montagna - Milano 1886 - Povolaro (VI) 1918 - Olio su tela cm 60x100
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Lotto 24 Carlo Costantino Tagliabue - Pascolo a Oberland Bernese visto da Wengen Alp - Bresso (MI) 1880 - Milano 1960 - Olio su tela cm 59x74,5 - Il pittore Carlo Costantino Tagliabue e' nato ad Affori (Milano) nel 1880 e morto a Milano nel 1960. Appreso il disegno nelle Scuole di decorazione di Milano, fu dapprima decoratore, poi copista nelle varie pinacoteche e gallerie studiando e riproducendo prevalentemente i maestri dell'antichita'. Dopo queste esperienze, si dedico' soltanto al paesaggio ed alle marine. Esordi' alla Permanente milanese, nel 1905; poi partecipo' frequentemente alle Biennali di Brera e ad altre esposizioni nazionali. Predilige il paesaggio di montagna, che rende con tendenza segantiniana, e due lavori di questo genere sono stati acquistati dalla Banca Commerciale Italiana; alcune marine, fra le quali "La mareggiata" furono acquistate dal Re. Altri dipinti sono conservati in Italia ed all'estero, presso enti e privati. Citansi di lui anche "Sotto le nubi", e parecchi affreschi di carattere religioso. Alla Galleria d'Arte Moderna di Milano esistono: "Notturno" e "Plenilunio a Venezia".Note biografiche tratte dal Dizionario Illustrato dei Pittori, Disegnatori ed Incisori Italiani A.M. Comanducci.