500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE PRIMA
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Lotto 111 Edoardo Pantano (Assoro 1842 - Roma 1932)
Garibaldina - Agostino Pasquinelli
Lettera autografa firmata
Due pagine in-16
Firma/data: Roma 10.9.1896
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Patriota e uomo politico repubblicano, seguì Garibaldi in Aspromonte (1862), nella campagna del 1866 e in quella dell'Agro Romano (1867); fu arrestato (1869) per la partecipazione al tentativo insurrezionale di Milano, e di nuovo (1870) per aver contribuito a indurre Mazzini a recarsi in Sicilia. Deputato al parlamento (1886-92 e 1895-1921), fu ministro dell'Agricoltura (1906) e dei Lavori pubblici (1919-20); senatore (dal 1921). Diresse il giornale mazziniano 'Il dovere', il radicale 'Fascio della democrazia' e, per circa un anno, 'Il secolo'. Oltre al Mazzini, ebbe rapporti di assidua collaborazione con Aurelio Saffi, che fu il principale erede politico di Mazzini. Lettera autografa firmata, datata Roma 10.9.1896 diretta al garibaldino e giornalista Agostino Pasquinelli (1840-1919), al quale chiede "informazioni precise intorno al Sig. Gottardo Allegrini tenente presso il deposito governativo degli stalloni in Catania...". Due pagine in-16, su carta intestata. Uniti busta viaggiata e ritaglio di foglio "Perugia-Collegio di Terni" con fotografia e biografia di Pantano. -
Lotto 112 Giacomo Acerbo (Loreto Aprutino 1888 - Roma 1969)
Fascismo
Tre lettere dattiloscritte con firma autografa
Due pagine in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 4
Tre lettere dattiloscritte con firma autografa, relative al periodo 1928 - 1931 dell'economista e uomo politico, membro del Gran Consiglio del Fascismo, ministro per l'Agricoltura e le Foreste, dirette a Pilade Pollazzi, direttore della 'Scena Illustrata', in cui plaude ad alcune iniziative culturali della rivista fiorentina. "Debbo manifestarle il mio più vivo plauso per questa magnifica pubblicazione con la quale la gloriosa Rivista, da lei tanto magistralmente diretta, conferma l sue più belle tradizioni di arte educativa...". Per un totale di tre pagine in-8, su carta intestata. Unito biglietto da visita a stampa. -
Lotto 113 Arnaldo Agnelli (Somaglia 1875 - Roma 1921)
Luzzatti
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8 su bifolio
Firma/data: Roma 12 dicembre (s.a.)
Stato di conservazione: buono (lieve lacuna al margine destro)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata Roma 12 dicembre (s.a.) dell'economista e uomo politico membro del Partito Radicale Italiano, indirizzata all'editore Carlo Aliprandi. "Ho vivamente pregato l'on. Luzzatti pel certo articolo. Ho distribuito le altre circolari. Raccomando a suo tempo di mandarmi le bozze del discorso...". -
Lotto 114 Giulio Alessio (Padova 1853 - ivi 1940)
Occupazione Belgio nella Prima Guerra Mondiale
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8, su bifolio
Firma/data: Roma 11 dicembre 1914
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Deputato dal 1897, fu sottosegretario alle Finanze nel primo ministero Sonnino (1906), vicepresidente della Camera (1913 - 1919), ministro della Pubblica Istruzione (1920), ministro dell'Industria e Commercio (1920 - 1921), ministro di Grazie e Giustizia (1921), ministro delle Poste e Telegrafi (1920). Di origine ebraica, fu deciso avversario del fascismo e prese parte alla secessione dell'Aventino (giugno 1924). Nel novembre del 1924 aderì all'Unione Nazionale delle forze liberali e democratiche di Giovanni Amendola. Perseguitato per le sue posizioni politiche, nel 1928, dopo l'attentato del 12 aprile alla Fiera Campionaria di Milano, contro il re Vittorio Emanuele III, fu arrestato e costretto a lasciare l'insegnamento universitario; continuò comunque a studiare e a preparare una grande opera sullo stato italiano che vide la luce poco prima della sua morte. Firmatario nel 1925 del 'Manifesto degli intellettuali antifascisti' redatto da Benedetto Croce in polemica risposta all'analogo e opposto documento di adesione al regime preparato dal filosofo Giovanni Gentile, fu tra i dieci Accademici dei Lincei che nel 1933 si rifiutarono di prestare giuramento al fascismo.
Bella lettera autografa firmata, datata Roma 11 dicembre 1914, nella quale Alessio esprime la propria vicinanza al Belgio occupato dalle forze dell'Impero Tedesco durante le prime fasi della prima guerra mondiale. "Oggi l'Europa tutta si inchina al Belgio distrutto, ma rimasto segnacolo di fede, di onore, di altruismo a tutta l'umanità civile...". -
Lotto 115 Dino Alfieri (Bologna 1886 - Milano 1966)
Fascismo
Cartolina autografa firmata
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Uomo politico e diplomatico fascista, fu ministro della cultura popolare dal 1937 al 1939. Cartolina autografa firmata, s.d. Al verso della cartolina è raffigurata una seduta del Gran Consiglio del Fascismo. Testo: "Grazie per i confetti. Ma: questo è il mondo alla rovescia!". Si riconoscono, tra gli altri gerarchi, Benito Mussolini e Luigi Federzoni, seduti ad un tavolo con alcune carte.
Curiosa la somoglianza tra la firma di Alfieri e quella di Hitler. -
Lotto 116 Giorgio Almirante (Salsomaggiore 1914 - Roma 1988)
Movimento Sociale Italiano - Calabria
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-4
Firma/data: Roma 17.11.1986
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta firmata, datata Roma 17.11.1986 del leader del M.S.I, diretta all'onorevole Raffaele Valensise. "Sono favorevole all'incontro da te progettato sui temi della crisi calabrese; e quindi considerami a tua disposizione..." Una pagina in-4, su carta intestata. -
Lotto 117 Leonida Bissolati (Cremona 1857 - Roma 1920)
Avanti
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata
Una pagina
Firma/data: Roma 19.4.1916
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata datata Roma 19.4.1916 dell'uomo politico, tra i massimi esponenti del movimento socialista, co-fondatore del Partito Socialista Riformista Italiano e primo direttore dell''Avanti' (1896) diretta alla redazione del 'Secolo XX' di Milano. "non sono davvero nella disposizione di spirito da scrivere articoli. Fra giorni sarò di nuovo coi miei alpini pei ghiacciaj dell'Adamello. (Il mio 4° fu trasferito dal Monte Nero in Val Camonica)...". Bissolati fu uno dei più autorevoli leaders dell'intervento nella grande guerra. Si arruolò volontario a 58 anni compiuti nel 4º reggimento alpini, col grado di sergente. Partecipò ai combattimenti per la conquista del Monte Nero; fu ferito due volte e fu decorato di medaglia d'argento. Alternò la permanenza al fronte con soggiorni a Roma per i lavori parlamentari. Nel giugno 1916 entrò come ministro nel governo Boselli con il compito di collegare il governo al fronte. Sotto l'influsso di Cadorna, prese una posizione contro i pacifisti che volevano una pace di compromesso. La tragedia di Caporetto la visse al fronte portandolo a una grave crisi personale. Nell'autunno 1917, con il governo Orlando assunse la responsabilità dell'Assistenza militare e delle Pensioni di guerra. Dopo un violento scontro con il ministro degli esteri Sonnino, il 28 dicembre 1918, rassegnò le dimissioni dal governo. -
Lotto 118 Ivanoe Bonomi (Mantova 1873 - Roma 1952)
Partito Socialista Riformista
Biglietto e altre carte
Una pagina in-16
Firma/data: 10 luglio 1942
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Uomo politico e giornalista, tra i fondatori del Partito socialista riformista (1912), ricoprì numerosi incarichi di governo, ma con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica. Vi tornò dopo la liberazione di Roma, divenendo una delle figure chiave della prima età repubblicana. Dopo il 25 luglio 1943 fu a capo del Comitato nazionale delle correnti antifasciste e, dopo l'8 settembre, del Comitato centrale di liberazione nazionale e fu designato all'unanimità, dopo la liberazione della capitale, come capo del governo (9 giugno 1944). Dimessosi il 26 novembre successivo, costituì un nuovo gabinetto (12 dicembre 1944-12 giugno 1945). Membro della Consulta nazionale, fu deputato alla Costituente (nella lista dell'Unione Democratica Nazionale), presidente della commissione dei trattati, senatore di diritto nella prima legislatura repubblicana e (dal 1948 alla morte) presidente del Senato.
Curiosa raccomandazione del politico antifascista al Ministro dei lavori pubblici per rimediare, per la villa di una persona amica, materiali edili contingentati in periodo di guerra. Nel lotto anche altre carte. -
Lotto 119 Giorgio Almirante (Salsomaggiore 1914 - Roma 1988)
Movimento Sociale Italiano
Lettera autografa firmata
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Dedica autografa firmata (1977) su dépliant dell'Hotel Centrale di Cernobbio. "All'amico Elio...". -
Lotto 120 Senatore Borletti (Milano 1880 - ivi 1939)
Adriano Lualdi - Conte Segré
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8 su bifolio
Firma/data: 7 Agosto 1925
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Potenziò l'industria del lino e della canapa, fondò nel 1917 La Rinascente e acquistò (1930), con F. Marinotti, la SNIA-Viscosa di cui fu anche presidente. Finanziatore e sostenitore dell'impresa di Fiume di D'Annunzio, iscritto al Partito nazionale fascista dal 1924, fu nominato senatore (1929), cav. del lavoro (1935), conte (1937). Lettera autografa firmata, datata 7 Agosto 1925, diretta al maestro Adriano Lualdi, nella quale comunica di essere profondamente dispiaciuto per una sua "orribile mancanza" nei confronti dell'amico. "Si vede che ero tanto ansioso di andarmene da questo inferno milanese, che ho dimenticato anche i più recenti doveri. Mi dica se la presentazione al Conte Segré ancora le interessa...". Due pagine in-8, su bifolio, carta intestata. E' unito biglietto autografo, sempre indirizzato a Lualdi, di ringraziamenti. -
Lotto 121 Paolo Boselli (Savona 1838 - Roma 1932)
Generale Scarpini
Due lettere firmate
Quattro pagine in-8
Firma/data: 31 Lug. 1924 Torino
Roma 8 maggio 1888
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Illustre giurista, docente e uomo politico, fu primo ministro del Regno d'Italia dal giugno 1916 all'ottobre 1917, dimissionario dopo la fatale sconfitta di Caporetto. Due lettere firmate (la prima, datata 31 Lug. 1924 Torino, integralmente autografa; la seconda, datata Roma 8 maggio 1888 di mano del segretario). Si riporta un passo a titolo di esempio: "Lessi con piacere le due pagine schiette e gagliarde e vere, se presso tutte le genti amore e giustizia prevalessero alla forza. Lessi con commozione le pagine in cui vive il Gen. Scarpini: valore e fede...". Quattro pagine in-8 in totale, carta intestata. -
Lotto 124 Bettino Craxi (Milano 1934 - Hammamet 2000)
Partito Socialista Italiano - elezioni politiche 1972
Dedica autografa firmata, al verso di cartolina fotografica
Una pagina
Firma/data: Maggio 1972
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Dedica autografa firmata, al verso di cartolina fotografica raffigurante il leader del PSI. "Maggio 1972. Elezioni politiche. A Borgato Riccardo.". E' presente altra firma autografa (pennarello rosso). -
Lotto 125 Emilio De Bono (Cassano d'Adda 1866 - Verona 1944)
Aldo Finzi - Piero Ginori Conti
Lettera autografa firmata
Quattro pagine in-8
Firma/data: Napoli il 30.11.1925
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 5
Bella lettera autografa firmata, datata Napoli il 30.11.1925 del gerarca fascista, uno dei quadrumviri che guidarono la marcia su Roma nel 1922, maresciallo d'Italia e membro del Gran Consiglio, ministro delle Colonie del Regno d'Italia dal 1929 al 1935, diretta all'amico Aldo Finzi, nella quale ricorda i bei tempi trascorsi assieme. "Saprai che le mie dolorose peripezie hanno culminato nel deperimento organico e mentale della mia povera moglie, la quale è ora ricoverata in casa di salute. Migliora, ma assai lentamente ed io porto con me tal genere di spina nel cuore! (...) ma non voglio pensare ai tormenti. Ricordo invece con caro piacere i tanti mesi che abbiamo lavorato con tanta serenità insieme. E come si andava bene!...". Coinvolto, dalle indagini successive, nell'assassinio di Matteotti, Finzi venne costretto alle dimissioni il 17 giugno 1924 dall'incarico di sottosegretario agli Interni che ricopriva, insieme ad Emilio De Bono. Forse per difendere la propria onorabilità, oppure per tutelare la propria sicurezza personale o anche solo per salvaguardare la propria posizione politica, sembra che Finzi avesse allora fatto circolare un memoriale sotto forma di lettera privata al fratello Gino, contenente rivelazioni compromettenti riguardo ad una squadra speciale alle dipendenze del Ministero dell'Interno, minacciando ambiguamente di volerlo rendere pubblico. Quale che sia stata la responsabilità di Finzi nel caso Matteotti, ad oggi non ancora chiarita, più che i contatti tenuti con l'opposizione, certamente nocque alla sua carriera politica il marchio d'inaffidabilità derivantegli dall'ambigua e contraddittoria gestione dell'affaire del memoriale. Quattro pagine in-8. Unita busta con indirizzo autografo. Sono accluse: una lettera dattiloscritta datata al 1931 (copia) diretta a Piero Ginori Conti, (una pagina in-4), più tre missive dattiloscritte firmate di quest'ultimo dirette a De Bono. Piero Ginori Conti, principe di Trevignano, fu il primo al mondo a sfruttare l'energia geotermica per la produzione industriale di corrente elettrica -
Lotto 126 Armando Diaz (Napoli 1861 - Roma 1928)
Prima Guerra Mondiale
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-4, su bifolio
Firma/data: Roma 3 settembre 1923
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta firmata, datata Roma 3 settembre 1923 del Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito Italiano durante la Grande Guerra, all'epoca ministro della Guerra, diretta al Generale di corpo d'armata Stefano Lombardi. "pur avendo aderito al desiderio espresso dalla E.V. di ritardare la pubblicazione del decreto che La riguarda, non può che dar regolare corso al decreto stesso...". Una pagina in-4, su bifolio, carta intestata. -
Lotto 127 Luigi Federzoni (Bologna 1878 - Roma 1967)
Reale Accademia d’Italia
Documento a stampa firmato
Due pagine in-4
Firma/data: Roma 4 agosto 1939-XVII
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Importante documento a stampa firmato dal Presidente della Reale Accademia d’Italia, datato Roma 4 agosto 1939-XVII. Comunica in qualità di Presidente della Reale Accademia d'Italia "agli Accademici e Aggregati della Classe di Scienze morali e storiche e della Classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali", relativo alla fusione tra l'Accademia dei Lincei e la Reale Accademia d'Italia. Incipit: "In relazione al recente provvedimento che ha stabilito la fusione della R. Accademia dei Lincei con la Reale Accademia d'Italia di tutte le attività già esercitate dall'Accademia dei Lincei, fuse con quelle similari già edite dalla Reale Accademia d'Italia, seguiteranno ad esser stampate come di consueto, iniziando però, a partire dal 1° luglio 1939 XVII, nuove serie che costituiranno il complesso degli 'Atti della Reale Accademia d'Italia', divisi in 'Rendiconti' e 'Memorie delle due classi'. Seguiteranno pure ad essere pubblicate senza interruzione, sotto il nome dell'Accademia d'Italia, le 'Notizie degli scavi' e i 'Monumenti Antichi', le serie delle pubblicazioni del 'Comitato per l'Edizione Nazionale dei Classici Latini e Greci', della 'Commissione per gli Atti delle Assemblee Costituzionali Italiane', della 'Commissione per lo studio delle grandi calamità'...". Due pagine in-4, su carta intestata 'Reale Accademia d'Italia'. Lievi strappi alle pieghe centrali. Macchia di umidità al margine destro.
Il dualismo che si era venuto a creare tra i Lincei e l'Accademia d'Italia ebbe il suo epilogo nel 1939. Con la legge n. 755 dell'otto giugno si decretava la fusione della Reale Accademia nazionale dei Lincei con la Reale Accademia d'Italia. Più che una fusione fu una vera e propria assimilazione; l'Accademia d'Italia entrò in possesso, infatti, di tutto il patrimonio e le residue attività dei Lincei. A completare la fusione, i soci Lincei venivano inseriti nell'organico dell'Accademia d'Italia solo come soci aggregati, quindi privi della pensione accademica che venne concessa solo all'ex presidente Federico Milosevich divenuto membro aggregato dell'Ufficio di presidenza. -
Lotto 128 Enrico Ferri (San Benedetto Po 1856 - Roma 1929)
Antonio Pesenti
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata
Una pagina
Firma/data: Roma dat. 30.V.1910
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata datata Roma dat. 30.V.1910 del criminologo e uomo politico, allievo di Cesare Lombroso, direttore dello storico quotidiano 'Avanti!' e segretario del PSI nel 1896, diretta ad Antonio Pesenti, nella quale prende accordi per un incontro. "Quando viene a Roma, la vedrò volentieri e sono a sua disposizione...". -
Lotto 129 Roberto Forges-Davanzati (Napoli 1880 - Roma 1936)
Adriano Lualdi
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Capri 16 Luglio 1930 Anno VIII
Stato di conservazione: buono (foro di archiviazione)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata Capri 16 Luglio 1930 Anno VIII dell'uomo politico e giornalista, tra i principali esponenti del fascismo intransigente, membro del Gran Consiglio del Fascismo nel biennio 1928-29 e direttore de 'La Tribuna' dal 1925 alla morte, diretta al maestro Adriano Lualdi. "Disponga pure del mio nome, se bene pro valga. Poiché sarò a Venezia tra il 7 e il 14 per la Commissione dei [...] della Biennale e per due lezioni all'università per gli stranieri, verrò assai volentieri...". 1 p. in-8, carta int. -
Lotto 130 Piero Giacosa (Parella 1853 - Torino 1928)
I guerra mondiale - rispetto tra i popoli - rischi disequilibrio - Aldo Noseda
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Torino 17 aprile 1915
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Interessante lettera autografa firmata, datata Torino 17 aprile 1915 dell'entomologo, fisiologo, scrittore e docente, fratello del più noto Giuseppe, diretta al critico musicale Aldo Noseda (1853-1916), fra i più influenti editorialisti musicali dell'epoca.
Notevole la riflessione sullo svolgimento e l'insegnamento atteso dalla prima guerra mondiale: "Vedo che ormai le cose si avvicinano al loro termine naturale e che anche la resistenza tanto vantata dalla Germania comincia a vacillare. Purché questa guerra insegni ai popoli la moderazione e il rispetto reciproco; non vorrei che la pace segnasse anche a profitto di quella parte alla quale auguro la vittoria, un tale vantaggio da costituire ingiustizia, un elemento di disequilibrio...". Una pagina in-8, su carta intestata. -
Lotto 131 [Rodolfo Graziani (Frosinone 1882 - Roma 1955)]
Nomina di Graziani a presidente a vita dell'Associazione Nazionale Combattenti d'Italia
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-4
Firma/data: Milano 10 giugno 1952
Stato di conservazione: buono (lacune al margine destro ledono parte del testo)
Numero componenti del lotto: 2
Lettera dattiloscritta firmata di Mario M. Ravenna (segretario del comitato promotore del Convegno Sociale Repubblicano, legionario in Africa Orientale 1935-1937) datata Milano 10 giugno 1952, diretta a Graziani, nella quale gli comunica che i camerati, lo hanno acclamato presidente a vita dell'Associazione Nazionale Combattenti d'Italia. Una pagina in-4, margine destro sciupato. È accluso documento dattiloscritto (con correzioni manoscritte) contenente la trascrizione di una mozione politica del M.S.I. votata l'8 giugno 1952 a Milano. Lacune al margine destro ledono parte del testo. Negli anni '50 l'ex Maresciallo d'Italia aveva aderito al Movimento sociale italiano, del quale divenne presidente onorario nel marzo 1953.
L'Associazione Nazionale Combattenti d'Italia, ente ufficialmente riconosciuto e nella sua attività organizzativa ed assistenziale largamente favorito dal Governo Fascista, fu fondata nel 1919. Il Duce, con Decreto 2 marzo 1925, vi nominò un Triunvirato di Reggenza che, sotto la Sua Alta vigilanza, ne ordinasse il funzionamento in perfetta armonia col Regime. L'associazione venne soppressa con l'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977. -
Lotto 132 Pietro La Cava (Corleto Perticara 1835 - Roma 1912)
Generale Achille Afan de Rivera
Lettera autografa firmata
Una pagina
Firma/data: Castellammare di Stabia 11-7-(1)903
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata Castellammare di Stabia 11-7-(1)903, su cartolina postale, dell’uomo politico lucano più volte ministro del Regno d’Italia diretta al Generale Achille Afan de Rivera "In uno di questi giorni sarò da te all’ora indicatami. Colazione simile alla tua. Per partire alla volta di Roma troverò difficoltà…". Indirizzo autografo e timbri postali al verso. Accluso ritratto dell’onorevole La Cava (cm 15,5 x 10,5) tratto da una pubblicazione a stampa dell'epoca. -
Lotto 133 Ugo La Malfa (Palermo 1903 - Roma 1979)
Partito Repubblicano Italiano
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Roma 21.2.1962
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata Roma 21.2.1962 del segretario del PRI dal 1965 al 1975, diretta ad un "Caro Federico". "Grazie del tuo affettuoso biglietto. E si trattasse di bello! Ma si tratterà di guai...".Una pagina in-8, su carta intestata 'Il ministro del Bilancio'. -
Lotto 134 Achille Landini (Milano 1890 - ivi 1971)
Storia aviazione
Firma autografa su cartolina postale
Una pagina
Firma/data: 5-9 ottobre 1913
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Aviatore italiano, pioniere dell'aviazione e pilota da competizione, svolse l'incarico di pilota collaudatore per la Helios, per la Società Italiana Aviazione (SIA) e infine per l'Aeronautica Gabardini. Firma autografa su cartolina postale, ricordo della gara 'Circuito dei laghi italiani, 5-9 ottobre 1913'. Al verso è presente l'elenco con tutti gli aviatori iscritti. -
Lotto 135 Ferruccio Lantini (Desio 1886 - Roma 1958)
Musica - Adriano Lualdi
Lettera dattiloscritta con firma e poscritto autografi
Una pagina in-8
Firma/data: Roma 29 dicembre 1938 Anno XVIII
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta con firma e poscritto autografi, datata Roma 29 dicembre 1938 Anno XVIII dell'uomo politico fascista, ministro delle Corporazioni del Regno d'Italia dal 1936 al 1939, diretta al maestro Adriano Lualdi, nella quale si rammarica per non aver potuto assistere alla "prima rappresentazione de 'La figlia del Re'...". Una pagina in-8, su carta intestata.
Lantini nel 1921 partecipò al congresso fascista di Roma, dove fu nominato rappresentante per la Liguria nel comitato centrale del partito, incarico che mantenne fino al gennaio 1923, quando fu designato alto commissario politico regionale per la Liguria. Nel 1922 divenne anche segretario politico del fascio di Genova e membro del direttorio federale provinciale. Da gennaio a marzo 1923 fece parte del gruppo di competenza del Partito Nazionale Fascista per le pubbliche amministrazioni, che aveva l'incarico di elaborare una riforma generale della burocrazia. Inoltre dall'aprile all'ottobre dello stesso anno fu membro della giunta esecutiva del PNF. Dopo la caduta del fascismo, si ritirò a vita privata, non aderendo alla RSI. -
Lotto 136 Domenico Larussa (Catanzaro 1900 - 1975)
Senatore del Regno d'Italia
Fotografia con dedica autografa firmata, cm 24x18
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Fotografia con dedica autografa firmata dell'uomo politico calabrese, senatore del Regno d'Italia e vice commissario per il Turismo, immortalato assieme ad un amico.