Lot 92 | DIPINTO RITRATTO DI LUCE DI GIACOMO BALLA

Babuino Casa d'Aste - Via dei Greci 2/A, 00100 Roma
Arte moderna e contemporanea, arti decorative del XX secolo Arte moderna e contemporanea
Wednesday 31 May 2023 hours 15:00 (UTC +01:00)

DIPINTO RITRATTO DI LUCE DI GIACOMO BALLA

GIACOMO BALLA

(Torino 1871 - Roma 1958)



Ritratto di Luce Balla, anni '30

Olio su compensato, cm. 34,8 x 44,6

Firma in alto a sinistra

Dedica al retro 'Allamico Alberici, GBalla'

In cornice



PROVENIENZA

Collezione Tito Aprea, Roma (anni '40 - 1989)

Collezione privata, Roma



Nel giugno del 1929 la famiglia Balla si trasferisce nell'abitazione romana di via Oslavia 39b, una casa popolare che gli viene assegnata grazie all'interessamento dell'amico critico Michele Biancale. L'attività artistica è sempre più frenetica e va di pari passo con le esposizioni; lo studio di Balla si va ad arricchire di tele dove appaiono le giovani figlie da sole o in compagnia, le amiche del piano di sopra, i vasi di fiori e la frutta sul tavolo. Ogni singolo oggetto, ogni particolare visione diventa una fonte luminosa da tradure coi pennelli in opera d'arte: 'tutto diventa arte - NUOVA - immutabile'. Sviluppatasi all'inizio degli anni Trenta del Novecento (alla Quadriennale del 1931 il Senatore Giovanni Agnelli compra il grande ritratto 'Fanciulla fiamma'), la produzione pittorica di Balla con i quadri in rosso, prosegue anche negli anni Quaranta: resta da precisare, che già nel 1914 Balla aveva sottolineato che il 'Rosso passatista - sfiduciante: rammollisce ogni energia fisica morale. Rosso futurista - violento: rivoluzione, ravvivatore di muscoli sangue nervi cervello'. È rosso il pugno di Boccioni, icona della carta intestata del movimento futurista! Infine, la figlia Elica precisando la genesi della 'fiammata dei rossi nella pittura di Balla, [che] venne dopo il male in seguito ad un incidente per cui l’artista fu in pericolo di vita. Quando riprese le forze nel fisico il suo spirito, sensibilissimo nel captare la vita che lo circonda, si trova attorno la giovinezza: le fanciulle, noi; ha desiderio di riprendere i pennelli: è la vita che ritorna, la luce, la sua eterna ricerca, i colori nella luce, ambientati nella luce. I colori incorniciano la giovinezza; è il rosso che vince, questo vitale colore lo entusiasma'. Denominatore comune del percorso pittorico è il colore: ora la pennellata, che negli anni Dieci frazionava il colore per rendere il vibrare della luce, diventa larga, tesa e veloce per creare un effetto fatale.

In una fiammata alta e impetuosa di veli rossi, Giacomo Balla in questa opera ritrae la primogenita Luce con lo sguardo rivolto verso sinistra. Il rosso intenso ora viene come spalmato senza risparmio, quasi fosse un fuoco ravvivato da più punti luci, arrivando ad esporre la modella, in questo caso la figlia Luce, ai raggi di una intensa sorgente di luce artificiale. Sul retro del compensato, si legge la dedica all’amico Alberici. Dalle memorie di Elica Balla: 'Mio padre aveva conosciuto, probabilmente alle ultime esposizioni, il Signor Alberici il quale voleva aprire una Galleria d’arte e voleva inaugurarla con una mostra di Balla che tanto ammirava. La Galleria era situata in Via di Santa Susanna' (vol. II, pp. 358 - 359). Il 22 giugno 1930 viene inaugurata la Galleria: in catalogo la presentazione di Marinetti considera 'il pittore Giacomo Balla come il tipico genio torinese. A 25 anni, stabilitosi a Roma, non subisce l’atmosfera languida e le nostalgiche ceneri gloriose. [..] Balla, massimo pittore d’oggi, rassomiglia forse ad una nuvola temporalesca irta di folgori o meglio ad un ciclone che da l’assalto ai ruderi. Più volte m’apparve come uno stregone negro di Rio de Janeiro educatore di pappagalli policromi'

Elena Gigli, 10 maggio 2023



BIBLIOGRAFIA

Bibliografia riferita all'Amico Alberici: E. Balla, Con Balla, Multhipla Edizioni, Milano 1986, vol. II, pp. 358,359; vol. III, pp. 215, 222



Autentica di Luce Balla su fotografia a colori

Autentica della Prof. Elena Gigli in data 10/05/2023



Ringraziamo vivamente la Professoressa Elena Gigli per l'autentica dell'opera e la redazione della scheda