Asta 79 - Dipinti, disegni, sculture e oggetti di antiquariato dal XV al XIX secolo Sessione unica
Thursday 2 July 2020 hours 16:30 (UTC +01:00)
Suonatore di liuto
TROPHIME BIGOT (Arles, 1579 - Avignone, 1650), ATTRIBUITO
Suonatore di liuto
Olio su tela, cm. 71,5x63,5. Con cornice
Il dipinto è imperniato sul giovane suonatore di liuto ritratto all’interno di un ambiente buio, illuminato solo dalla luce fioca emessa dalla candela accesa posta sul margine sinistro della tela. Seduta in uno spazio angusto, la figura è intenta nell’esecuzione della melodia scritta sullo spartito adagiato sullo scrittoio. Il pittore adotta linee morbide, una pennellata accurata che leviga le superfici e una paletta cromatica dorata e brillante; la luce soffusa costruisce un'atmosfera misteriorsamente sospesa, col musicista che sembra rivolgersi al riguardante non appena finita l'esecuzione del brano. Il pittore mostra un'aggiornata cultura pittorica che include Pietro Paolini, Angelo Caroselli, Matthias Stom: ma una tangenza maggiore si riscontra col linguaggio e le soluzioni luministiche di Trophime Bigot, artista francese documentato a Roma tra il 1620 e il 1634, che sviluppa una sua peculiare chiave notturna del naturalismo caravaggismo, caratterizzata da un'esasperazione luministica determinata dagli effetti della luce artificiale. Una personalità ancora avvolta da molte zone d'ombra, strettamente intrecciata con quella del cosiddetto Maestro della Candela, e in attesa di un inquadramento filologico pienamente soddisfacente. Conforta questo orientamento attributivo il confronto con opere di simile impostazione riferite al Bigot e/o alla sua cerchia, quali i due San Girolamo della National Gallery di Ottawa e della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma, Giuditta e Oloferne, della Galleria Nazionale di Parma, il San Sebastiano curato dalle pie donne del Museo di Bordeaux.