Presale Asta arte moderna& design & arte tirolese & varia
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Lot 121 Ludwig Mies Van Der Rohe Daybed Barcelona;Struttura in acciaio cromato e pelle nera, h. 65 x 196 x 98 cm, produzione Knoll
Provenienza: Collezione privata -
Lot 122 DE SEDE Divano Modello DS-18, Anni ‘80;Composto da tre moduli, in pelle marrone, larghezza 280 cm , profondità 215 cm, h. 73 cm, a disposizione i piedini originali in legno, segni del tempo sulla seduta, alla base etichetta De Sede
Provenienza: Collezione privata -
Lot 123 Heinz Ulrich DE SEDE Divano Snake DS 600;20 moduli centrali in pelle di nappa color caffè, profondità semicerchio 230 cm,profondità seduta 100, cm, larghezza 400 cm, designer Ueli Berger, Eleonora Peduzzi Riva, Heinz Ulrich e K. Vogt, produzione De Sede, in ottimo stato, come nuovo
Provenienza: Collezione privata -
Lot 124 Hugo De Ruiter Letto De Sede Modello DS 1164-200B;Tessuto in pelle nappa color offwhite, larghezza 242 cm, profondità 261 cm, h. 87 cm, in ottimo stato, come nuovo
Provenienza: Collezione privata -
Lot 125 Franz Romero Poltrona DS 57 Aero;Tessuto in pelle di nappa colore rosso scarlatto, base in quercia nera, h. 69 cm,larghezza 90 cm, profondità 100 cm, produzione De Sede, in ottimo stato, come nuova
Provenienza: Collezione privata -
Lot 126 Franz Romero Poltrona DS 57 Aero;Tessuto in pelle di nappa colore nero con base chiara, h. 69 cm, larghezza 90 cm, profondità 100 cm, produzione De Sede, in ottimo stato, come nuova
Provenienza: Collezione privata -
Lot 127 Werner Aisslinger Poltroncina DS 144/01;Con poggiapiedi modello DS 144/05, tessuto in pelle di nappa color Taupe con aluminium base, poltroncina h 87 cm, larghezza
73 cm, profondità 82 cm, poggiapiedi h. 37 cm, larghezza 61 cm, profondità 50 cm,produzione De Sede, in ottimo stato, come
nuova
Provenienza: Collezione privata -
Lot 128 Gordon Guillaumier Poltroncina modello DS 60/01;
Tessuto in pelle di nappa color beige con aluminium base, h. 76 cm, larghezza 74 cm, profondità 83 cm, produzione De Sede, in ottimo stato, come nuova.
Provenienza: Collezione privata -
Lot 129 Murano Manufaktur/Manifattura Muranese Grande Lampadario in vetro rosso;Lampadario a 16 braccia in vetro rosso, rosone e finale,
h. 120 cm circa, diametro 160 cm circa, in ottime condizioni
Provenienza: Collezione privata -
Lot 130 Anonym/Anonimo Lampada a sospensione Jugendstil, Inizio ‘900;Piatto centrale e 3 elementi in vetro di Boemia con sfumature rosso/amaranto,corda, h. 125 cm, diametro piatto 38 cm. Impianto elettrico da rifare
Provenienza: collezione privata -
Lot 131 Luigi Caccia Dominioni Lampada modello LS1, Anni ‘50;In ottone brunito con sfera in vetro soffiato, produzione Azucena
Provenienza: Collezione privata -
Lot 132 Luigi Massoni Lampada a sospensione;in vetro arancione e struttura in acciaio,
produzione Guzzini Meblo
Provenienza: Collezione privata -
Lot 133 Stilnovo Plafoniera "1133", anni '60.;Alluminio laccato, vetro stampato, ottone, Diametro cm 34, larghezza
11 cm, chiusura stella a 3 punte in ottone, vetro lievemente segnato nei
pressi della chiusura a forma di stella
Provenienza: collezione privata -
Lot 134 Stilnovo Plafoniera "1206", anni '60.;Alluminio Laccato rosso traforato, vetro "Triplex Opal", diametro 38 cm,
h. 4 cm
Provenienza: collezione privata -
Lot 135 Marco Mencacci Lampadario a sospensione Modello "Elio", Anni ‘90;Vetro di murano scuro, inserti in vetro dorato, rosone e finale, h. 55-80 cm,
diametro 58 cm, produzione Barovier & Toso Murano. Nuovo, mai usato
Provenienza: Collezione privata -
Lot 136 Ettore Sottsass Vaso modello Rochetto;Ceramica, 45,5 cm, produzione Bitossi, timbro Bitossi alla base
Firma
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Lot 137 Gae Aulenti Vaso Geacolor;In vetro soffiato con decoro a caldo, produzione Venini Venezia,
h. 30 cm, diametro 30 cm
Firma incisa alla base
Provenienza: Collezione privata -
Lot 138 Ettore Sottsass Vaso Sirio, 1982;Vetri colorati, h. 36 cm, edizione Memphis, iscrizione incisa "Memphis madein Italy by Toso Vetri d’Arte"; provenienza: Collezione privata
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Lot 139 Murano Manufaktur/Manifattura muranese Lampada grande da tavolo, anni '70;In vetro soffiato, copriluce in vetro cristallo, h. 53cm
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Lot 140 Carlo Nason Lampada da tavolo, anni '70;in vetro opalino e vetro soffiato, h. 27 cm
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Lot 141 Carlo Nason Vaso;In vetro opalino, h 50,5
Firma incisa alla base
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Lot 142 Andrea De Benedetto Divano modello "Quattro stagioni";Struttura in legno color arancio/Marrone, tessuto Rubelli cat.A, h. 101 x 238 x 104 cm,prototipo per DESART Bolzano
Provenienza: Desart, collezione privata
Un susseguirsi di stagioni, una continua trasformazione senza fine, un mutamento profondo ma rapido che avviene in superficie, e forse non solo, cambiando pelle perché è cambiata l’aria. È una metamorfosi tutta femminile quella di Quattro Stagioni.
Sulle note del virtuoso concerto per violino di Vivaldi, le forme di un divano
da fiaba si svestono e rivestono. Un prezioso velluto dal fitto mantello per coprirsi durante la stagione fredda, quando la casa diventa rifugio accogliente in cui stare in famiglia o tra amici.
Andrea De Benedetto studia Industrial Design al Royal College
of Art di Londra, dove si mette subito in luce per il suo interesse
per le sperimentazione su nuovi materiali. Dopo aver
lavorato per alcuni anni presso lo studio Ross Lovergrove come
Project Manager, sceglie di ritornare in Italia, a Bolzano, dove
diventa ricercatore e insegna per diversi anni, tecnologia e
sistemi di produzione presso la Libera Università di Bolzano.
Andrea De Benedetto nel corso dei suoi anni a Bolzano ha
disegnato diversi modelli per Desart.
Design e Arte si fondono liberamente per dar vita a un nuovo
mondo. Desart: l’incontro tra la forma pura, o "con l’aura" -
come la definì Walter Benjamin - e la forma funzionale, riproducibile
in molteplici copie.
Arte è, per definizione, "ogni attività umana che si compia con
l’ingegno e secondo regole dettate dall’esperienza e dall’analisi",
non unicamente arte assoluta, design, cinema o poesia
quindi, ma pensiero progettuale. E così Desart riesce a spostare
l’arte, in senso lato, là dove non siamo abituati a riconoscerla:
nel ruolo dell’industria.
Il fenomeno dell’artista-designer o designer-artista è infatti
ormai sempre più diffuso, iniziato negli anni 80, sopitosi nei
90, è esploso nel nuovo millennio in fiere sempre più famose,
da Miami a Basilea, ma anche in gallerie parigine e londinesi
che fanno a gara per avere le cosiddette limited editions.
Fulcro centrale di questa nuova realtà è il desiderio del progettista
di superare i vincoli dell’industria, per ritrovare la dimensione
dell’atelier, per realizzare a pieno la propria capacità
espressiva, nella ricerca sui materiali, nei tempi più umani, e
nelle forme più libere.
Della linea Desart vengono presentati diversi prototipi mai
entrati in produzione che Andrea De Benedetto ha realizzato e
che possono essere considerati dei pezzi unici. -
Lot 143 Andrea De Benedetto Divano modello "Ricci di mare";Struttura in legno verniciato e laccato nero, tessuto Fadini Borghi
cat.a, h. 89 x 272 x 101 cm, prototipo per DESART Bolzano,
lieve scheggiatura del legno al fronte della base
Provenienza: Desart, collezione privata
In un perfetto accordo naturale, Ricci di Mare diventa "scultura" per un utente raffinato che ama la qualità in ogni suo aspetto. I ricci hanno perso gli aculei ma conservano la loro tipica forma tondeggiante e armoniosa. Come un sogno di una notte di mezza estate, la linea svela misteri di fondali nascosti, in cui vivono forme a noi sconosciute che in Ricci di Mare prendono vita e diventano gambe, braccioli e raccordi dai movimenti flessuosi, ispirandosi ad aggraziati e rossissimi coralli.
Proprio come un riccio, che prima raccoglie dentro di sé i ricordi di un mondo sotto il profilo dell’acqua e poi si trasforma in una meravigliosa conchiglia, così la linea di Andrea De Benedetto sembra avere la capacità di condurci verso ricordi di felicità passate e speranze future
Andrea De Benedetto studia Industrial Design al Royal College
of Art di Londra, dove si mette subito in luce per il suo interesse
per le sperimentazione su nuovi materiali. Dopo aver lavorato per alcuni anni presso lo studio Ross Lovergrove come Project Manager, sceglie di ritornare in Italia, a Bolzano, dove diventa ricercatore e insegna per diversi anni, tecnologia e sistemi di produzione presso la Libera Università di Bolzano. Andrea De Benedetto nel corso dei suoi anni a Bolzano ha
disegnato diversi modelli per Desart.
Design e Arte si fondono liberamente per dar vita a un nuovo
mondo. Desart: l’incontro tra la forma pura, o "con l’aura" -
come la definì Walter Benjamin - e la forma funzionale, riproducibile
in molteplici copie.
Arte è, per definizione, "ogni attività umana che si compia con
l’ingegno e secondo regole dettate dall’esperienza e dall’analisi",
non unicamente arte assoluta, design, cinema o poesia
quindi, ma pensiero progettuale. E così Desart riesce a spostare
l’arte, in senso lato, là dove non siamo abituati a riconoscerla:
nel ruolo dell’industria.
Il fenomeno dell’artista-designer o designer-artista è infatti
ormai sempre più diffuso, iniziato negli anni 80, sopitosi nei
90, è esploso nel nuovo millennio in fiere sempre più famose,
da Miami a Basilea, ma anche in gallerie parigine e londinesi
che fanno a gara per avere le cosiddette limited editions.
Fulcro centrale di questa nuova realtà è il desiderio del progettista
di superare i vincoli dell’industria, per ritrovare la dimensione
dell’atelier, per realizzare a pieno la propria capacità
espressiva, nella ricerca sui materiali, nei tempi più umani, e
nelle forme più libere.
Della linea Desart vengono presentati diversi prototipi mai
entrati in produzione che Andrea De Benedetto ha realizzato e
che possono essere considerati dei pezzi unici. -
Lot 144 Andrea De Benedetto Poltrona modello "Ricci di mare";Struttura in legno verniciato e laccato nero, tessuto Fadini Borghi
cat.a, h. 93 x 86 x 91 cm, prototipo per DESART Bolzano
Provenienza: Desart, collezione privata
In un perfetto accordo naturale, Ricci di Mare diventa "scultura" per un utente raffinato che ama la qualità in ogni suo aspetto. I ricci hanno perso gli aculei ma conservano la loro tipica forma tondeggiante e armoniosa. Come un sogno di una notte di mezza estate, la linea svela m isteri di fondali nascosti, in cui vivono forme a noi sconosciute che in Ricci di Mare prendono vita e diventano gambe, braccioli e raccordi dai movimenti flessuosi, ispirandosi ad aggraziati e rossissimi coralli.
Proprio come un riccio, che prima raccoglie dentro di sé i ricordi di un mondo sotto il profilo dell’acqua e poi si trasforma in una meravigliosa conchiglia, così la linea di Andrea De Benedetto sembra avere la capacità di condurci verso ricordi di felicità passate e speranze future