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Tuesday 23 April 2024 hours 15:00 (UTC +01:00)
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  • Michele Zaza (1948)  - Cielo segreto, 1985
    Lot 98

    Michele Zaza (1948) - Cielo segreto, 1985

    cm 40 x 50 ciascuna
    Tre C-print vintage ciascuna applicata a cartoncino originale

    Opera unica
    Ciascun cartoncino titolato, datato e uno firmato a pennarello nero al verso
    Opera in cornice


    Opera accompagnata da Certificato d'Autenticità rilasciato dal fotografo


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  • Masbedo (XX sec.)  - Glima #3, 2008
    Lot 99

    Masbedo (XX sec.) - Glima #3, 2008

    cm 75,5 x 101
    C-print vintage montata su alluminio

    Edizione 4 di 7
    Opera in cornice


    Opera accompagnata da Certificato di autenticità rilasciato dal fotografo



    Questa immagine è tratta dall’omonimo video che mostra, in una landa ghiacciata e desolata, lo scontro insieme fisico e psicologico fra un uomo e una donna, i cui volti non sono facilmente distinguibili mentre i corpi e gli abiti sono così legati fra di loro da resistere a ogni tentativo di reciproco allontanamento. Con quest’opera Masbedo (al secolo Nicolò Masazza e Jacopo Bedogni) evidenziano la loro poetica volta a utilizzare diversi media all’interno delle loro creazioni. 
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  • Dan Graham (1942-2002)  - People in a highway restaurant, Jersey City; Two families in front of a housing development, Staten Island, New York, 1967
    Lot 100

    Dan Graham (1942-2002) - People in a highway restaurant, Jersey City; Two families in front of a housing development, Staten Island, New York, 1967

    cm 72,4 x 50,6
    Due stampe cromogeniche vintage, stampate anni 1970 applicate a cartoncino originale

    Edizione 32 di 40
    Firmata, datata e numerata a penna nera al cartoncino recto
    Opera in cornice


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  • Leandro Katz (1938)  - Study for the Transcode Series, 1978
    Lot 101

    Leandro Katz (1938) - Study for the Transcode Series, 1978


    cm 75,5 x 37

    Stampa cromogenica vintage applicata su cartoncino originale

    Firmata a matita bianca a cartoncino recto e titolata, firmata e datata a matita con timbro del fotografo al verso

    Opera in cornice


    PROVENIENZA

    Collezione Firinu Prof. Piergiorgio, Torino



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  • Franco Vaccari (1936)  - 800 km di esposizione, 1972
    Lot 102

    Franco Vaccari (1936) - 800 km di esposizione, 1972

    cm 59,5 x 99,5
    20 stampe cromogeniche vintage applicate a cartoncino originale

    Edizione 42 di 60
    Firmata e datata con note del fotografo a penna nera e numerata a matita al cartoncino recto



    Franco Vaccari, invitato a Graz alle Settimane di pittura, cioè a trascorrere un mese in una località isolata dove avrebbe dovuto produrre oggetti artistici, il suo lavoro lo realizza durante il viaggio di andata: “Ho scelto di applicare la mia attenzione ai mezzi di trasporto merci che si muovevano nella mia stessa direzione. Voglio usare la fotografia non come mezzo di contemplazione ma per scardinare i miei condizionamenti visivi [….] Una volta arrivato a destinazione il mio lavoro era finito”. 
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  • Franco Vaccari (1936)  - Senza titolo (Murales), 1970s
    Lot 103

    Franco Vaccari (1936) - Senza titolo (Murales), 1970s

    cm 24 x 17,9
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Timbro del fotografo al verso

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  • Franco Vaccari (1936)  - Senza titolo (Murales), 1970s
    Lot 104

    Franco Vaccari (1936) - Senza titolo (Murales), 1970s

    cm 24 x 17,9
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Timbro del fotografo al verso

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  • Stanislao Pacus (1938)  - La quaglia della poesia ironica - Petrolini (Chicchignola): "Signori, una cacata di vacca", 1970s
    Lot 105

    Stanislao Pacus (1938) - La quaglia della poesia ironica - Petrolini (Chicchignola): "Signori, una cacata di vacca", 1970s

    cm 13 x 9 (ciascuna stampa) ; cm 39 x 27 (ciascun cartoncino) ; cm 42 x 30 x 4 (cofanetto)
    25 stampe vintage alla gelatina ai sali d'argento ciascuna applicata a cartoncino originale e contenute nel cofanetto originale in legno
    Edizione 2 di 50 (a cura di Lucio Cerioli & La Guzzina Editiori)
    Ciascun cartoncino numerato e firmato a matita con titolo stampato al recto

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  • Otto Mühl (1925-2013)  - Senza titolo (Azione), 1977
    Lot 106

    Otto Mühl (1925-2013) - Senza titolo (Azione), 1977

    cm 40 x 30,5 ciascuna
    Quattro stampe vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Ciascuna stampa firmata e datata a matita al verso
    Timbro Copyright Fabio Simion al verso di ciascuna

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  • Joel Peter Witkin (1939)  - Woman Once a Bird, dal portfolio "A year in Tibet", 1990
    Lot 107

    Joel Peter Witkin (1939) - Woman Once a Bird, dal portfolio "A year in Tibet", 1990

    cm 40,3 x 33,2 (cm 31,8 x 25,8 immagine)
    Stampa al platino vintage

    Edizione AP 2 di 24
    Firmata a matita al margine bianco inferiore recto



    Joel Peter Witkin ha l’abitudine di usare per le sue composizioni di gusto neobarocco corpi di cadaveri ed è in questo caso resa più accettabile dall’ironia noir del titolo che fa immaginare curiose mutilazioni e fantasiose esistenze. Ma qui è anche evidente il richiamo a una delle fotografie più note di Man Ray, “Le violon d’Ingres”.

  • Paolo Gioli (1942-2022)  - "Film Stenopeico" (L'Uomo senza Macchina da Presa), 1970
    Lot 108

    Paolo Gioli (1942-2022) - "Film Stenopeico" (L'Uomo senza Macchina da Presa), 1970

    cm 10,8 x 17,3 (cm 12,2 x 17,8 cartoncino)
    Due polaroid applicate a cartoncino originale

    Opera unica
    Etichetta con note del fotografo a penna nera al verso del cartoncino



    Grande sperimentatore, Paolo Gioli si è sempre mosso in una dimensione espressiva eterodossa, dove ad essere privilegiata è stata la ricerca sul linguaggio fotografico realizzata facendo ricorso ai materiali più duttili come le Polaroid che, da semplici materiali sensibili a sviluppo immediato, in mani come le sue si sono trasformate in opere artistiche degne di meraviglia. L’utilizzo di strumenti antichi da lui molto amati come il foro stenopeico – un minuscolo foro, lo stenope, come obiettivo – è in lui finalizzato a una rilettura del passato in chiave contemporanea dove si annullano i confini fra i generi. Lo si può constatare di fronte ai frames di due film sperimentali della Vampa Production molto noti fra gli addetti ai lavori e meno dal grande pubblico: “L’operatore perforato” e “L’uomo senza macchina da presa”. Il primo riutilizza uno spezzone di un anonimo film della Pathè manipolato inserendo nella perforazione altre immagini che ostacolano la visione di un operatore in azione, il secondo (che cita, rovesciandolo, il titolo del film di Dziga Vertov) viene realizzato con una cinepresa autoprodotta, un’asta cava di metallo, dotata di un trascinamento manuale che riprende oggetti, scorci di paesaggi, frammenti di corpi.      
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  • Paolo Gioli (1942-2022)  - Etruschi, 1984
    Lot 109

    Paolo Gioli (1942-2022) - Etruschi, 1984

    cm 25 x 35
    Due polaroid dipinte applicate a cartoncino originale

    Opera unica
    Titolata, firmata e datata a matita al cartoncino recto



    Grande sperimentatore, Paolo Gioli si è sempre mosso in una dimensione espressiva eterodossa, dove ad essere privilegiata è stata la ricerca sul linguaggio fotografico realizzata facendo ricorso ai materiali più duttili come le Polaroid che, da semplici materiali sensibili a sviluppo immediato, in mani come le sue si sono trasformate in opere artistiche degne di meraviglia. L’utilizzo di strumenti antichi da lui molto amati come il foro stenopeico – un minuscolo foro, lo stenope, come obiettivo – è in lui finalizzato a una rilettura del passato in chiave contemporanea dove si annullano i confini fra i generi. Lo si può constatare di fronte ai frames di due film sperimentali della Vampa Production molto noti fra gli addetti ai lavori e meno dal grande pubblico: “L’operatore perforato” e “L’uomo senza macchina da presa”. Il primo riutilizza uno spezzone di un anonimo film della Pathè manipolato inserendo nella perforazione altre immagini che ostacolano la visione di un operatore in azione, il secondo (che cita, rovesciandolo, il titolo del film di Dziga Vertov) viene realizzato con una cinepresa autoprodotta, un’asta cava di metallo, dotata di un trascinamento manuale che riprende oggetti, scorci di paesaggi, frammenti di corpi.      
    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Paolo Gioli (1942-2022)  - Fiori secchi, 2006
    Lot 110

    Paolo Gioli (1942-2022) - Fiori secchi, 2006

    cm 22 x 15,4
    Polaroid trasferta su seta applicata su cartoncino originale

    Opera unica
    Firmata e datata a penna nera al cartoncino recto e firmata, datata, dedicata e titolata a penna nera al cartoncino verso



    Grande sperimentatore, Paolo Gioli si è sempre mosso in una dimensione espressiva eterodossa, dove ad essere privilegiata è stata la ricerca sul linguaggio fotografico realizzata facendo ricorso ai materiali più duttili come le Polaroid che, da semplici materiali sensibili a sviluppo immediato, in mani come le sue si sono trasformate in opere artistiche degne di meraviglia. L’utilizzo di strumenti antichi da lui molto amati come il foro stenopeico – un minuscolo foro, lo stenope, come obiettivo – è in lui finalizzato a una rilettura del passato in chiave contemporanea dove si annullano i confini fra i generi. Lo si può constatare di fronte ai frames di due film sperimentali della Vampa Production molto noti fra gli addetti ai lavori e meno dal grande pubblico: “L’operatore perforato” e “L’uomo senza macchina da presa”. Il primo riutilizza uno spezzone di un anonimo film della Pathè manipolato inserendo nella perforazione altre immagini che ostacolano la visione di un operatore in azione, il secondo (che cita, rovesciandolo, il titolo del film di Dziga Vertov) viene realizzato con una cinepresa autoprodotta, un’asta cava di metallo, dotata di un trascinamento manuale che riprende oggetti, scorci di paesaggi, frammenti di corpi.      
    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Paolo Gioli (1942-2022)  - "L'Operatore Perforato" (Il Macchinatore), 1979
    Lot 111

    Paolo Gioli (1942-2022) - "L'Operatore Perforato" (Il Macchinatore), 1979

    cm 11,7 x 18
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento su carta politenata
    Note del fotografo a penna nera al verso


    Grande sperimentatore, Paolo Gioli si è sempre mosso in una dimensione espressiva eterodossa, dove ad essere privilegiata è stata la ricerca sul linguaggio fotografico realizzata facendo ricorso ai materiali più duttili come le Polaroid che, da semplici materiali sensibili a sviluppo immediato, in mani come le sue si sono trasformate in opere artistiche degne di meraviglia. L’utilizzo di strumenti antichi da lui molto amati come il foro stenopeico – un minuscolo foro, lo stenope, come obiettivo – è in lui finalizzato a una rilettura del passato in chiave contemporanea dove si annullano i confini fra i generi. Lo si può constatare di fronte ai frames di due film sperimentali della Vampa Production molto noti fra gli addetti ai lavori e meno dal grande pubblico: “L’operatore perforato” e “L’uomo senza macchina da presa”. Il primo riutilizza uno spezzone di un anonimo film della Pathè manipolato inserendo nella perforazione altre immagini che ostacolano la visione di un operatore in azione, il secondo (che cita, rovesciandolo, il titolo del film di Dziga Vertov) viene realizzato con una cinepresa autoprodotta, un’asta cava di metallo, dotata di un trascinamento manuale che riprende oggetti, scorci di paesaggi, frammenti di corpi.      
    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Shunk & Kender (XX sec.)  - Christo, Valley curtain, 1971/1972
    Lot 112

    Shunk & Kender (XX sec.) - Christo, Valley curtain, 1971/1972

    cm 20,3 x 25,7 ciascuna (cm 19 x 23,8 ; cm 20 x 19 immagine)
    Due stampe vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Timbri dei fotografi al verso di ciascuna

    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Antonio Paradiso (1936)  - Teatro Antropologico, 1977
    Lot 113

    Antonio Paradiso (1936) - Teatro Antropologico, 1977

    cm 12,7 x 17,8
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento su carta politenata
    Titolata e datata a penna nera con timbro del fotografo al verso

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  • Antonio Paradiso (1936)  - Teatro antropologico, 1977
    Lot 114

    Antonio Paradiso (1936) - Teatro antropologico, 1977

    cm 12,7 x 17,7 ciascuna
    Due stampe vintage alla gelatina ai sali d'argento su carta politenata
    Una stampa datata e ciascuna titolata a penna nera, con timbro del fotografo al verso di ciascuna

    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Ugo Mulas (1928-1973)  - Campo Urbano - Interventi estetici nella dimensione collettiva urbana, 1969
    Lot 115

    Ugo Mulas (1928-1973) - Campo Urbano - Interventi estetici nella dimensione collettiva urbana, 1969

    cm 24 x 18,2 ciascuna
    Due stampe vintage alla gelatina sali d'argento

    Timbro del fotografo al verso di ciascuna
    Contenitori Umani - Ico Parisi, Francesco Somaini a pennarello nero al verso della prima stampa
    Vittoria - antimonumento - Valentina Berardinone a pennarello nero al verso della seconda stampa



    Il 21 settembre 1969 il centro storico di Como fu teatro di una straordinaria manifestazione artistica così radicale nella sua progettualità da non poter essere definita se non come un evento. Curata da Luciano Caramel, Ugo Mulas e Bruno Munari, “Campo Urbano. Interventi Estetici nella dimensione collettiva urbana” coinvolse un gruppo di artisti fra cui Luciano Fabro, Bruno Molli, Franca Sacchi, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Enrico Baj, Giuseppe Chiari, Gianni Colombo, Valentina Berardinone, Francesco Somaini, Ico Parisi, Gianni Pettena, Dadamaino e Ugo Mulas intenzionati a portare in mezzo alla gente comune che viene direttamente coinvolta (siamo nella più nobile atmosfera sessantottina e si sente…) una riflessione non teorica ma performativa nei campi dell’arte, dell’architettura, del design, della musica. 
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  • Ugo Mulas (1928-1973)  - Campo Urbano - Interventi estetici nella dimensione collettiva urbana, 1968
    Lot 116

    Ugo Mulas (1928-1973) - Campo Urbano - Interventi estetici nella dimensione collettiva urbana, 1968

    cm 18,3 x 24 ciascuna
    Due stampe vintage alla gelatina ai sali d'argento

    Timbro del fotografo al verso di ciascuna
    Segnaletica Orizzontale - Enrico Baj, Ermanno Besozzi, Inse Bonstrat, Bruno Molli a pennarello nero al verso della prima stampa
    Suonano La Città - Giuseppe Chiari, Franca Sacchi a pennarello nero al verso della seconda stampa


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  • Ugo Mulas (1928-1973)  - Senza titolo (Milano), 1964
    Lot 117

    Ugo Mulas (1928-1973) - Senza titolo (Milano), 1964

    cm 27 x 37 (cm 22,4 x 37 immagine)
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Timbro del fotografo al verso

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  • Ugo Mulas (1928-1973)  - Giò Pomodoro, 1970s
    Lot 118

    Ugo Mulas (1928-1973) - Giò Pomodoro, 1970s

    cm 21 x 29,5
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Timbro del fotografo al verso

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  • Ugo Mulas (1928-1973)  - Giuseppe Ajmone nella sua tipografia, 1970s
    Lot 119

    Ugo Mulas (1928-1973) - Giuseppe Ajmone nella sua tipografia, 1970s

    cm 28,3 x 23,3 (cm 23,8 x 23,3 immagine)
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Timbro del fotografo al verso

    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Ugo Mulas (1928-1973)  - David Smith, Spoleto, 1962
    Lot 120

    Ugo Mulas (1928-1973) - David Smith, Spoleto, 1962

    cm 37 x 27
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento

    Timbro del fotografo al verso
    Opera in cornice


    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Armin Linke (1966)  - Hugo Pratt, Losanne, 1994
    Lot 121

    Armin Linke (1966) - Hugo Pratt, Losanne, 1994

    cm 40,3 x 30,5 (cm 35,4 x 24,3 immagine)
    Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
    Etichetta del fotografo al verso

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Fotografia

Un catologo con più di 250 lotti con i grandi nomi della fotografia del XX secolo: Barbieri, Brassaï, Crewdson, Fontana, Giacomelli, Ghirri, Gursky, Horst, Mapplethorpe, Siskind, Ventura e molti altri. 


INDIRIZZO

Milano / Via dei Bossi, 2

(come raggiungerci)


Per maggiori informazioni: 

fotografia@finarte.it 

02 3363801


TORNATA

Martedì 23 aprile 2024, ore 15:00 - TORNATA UNICA (lotti 1-265)


Per maggiori informazioni e appuntamenti:

fotografia@finarte.it 

02 3363801

Sessions

  • 23 April 2024 hours 15:00 Sessione unica (1 - 265)

Exhibition

Dal 19 al 23 aprile

dalle ore 10:00 alle 18:00


Milano / Via dei Bossi, 2


Bidding increments

  • from0to200increment of10
  • from200to300increment of20
  • from300to330increment of30
  • from330to350increment of20
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