Importanti Dipinti del Secolo XIX
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Lotto 169 Francesco Alegiani
(1860 - 1900)
TROMPE L'OEIL
olio su tela, cm 39x32
firmato e locato "Roma" in basso a destra
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Lotto 170 Guido Tallone
(Bergamo 1894 - Alpignano (TO) 1967)
NATURA MORTA CON UCCELLI
olio su tela, cm 56x77
firmato e iscritto "... di Bergamo" in basso a destra
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Lotto 171 Scuola Napoletana del sec. XIX
ZAMPOGNARO
olio su tela, cm 85x117
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Lotto 172 Emma Ciardi
(Venezia 1879 - 1933)
THE GOLDEN SEDAN CHAIR
olio su tela, cm 71x76
firmato e datato "Venezia 1923" in basso a sinistra
sul retro: firmato e datato
Esposizioni
The Fine Art Society, Londra 1928, n. 42
Emma Ciardi. Il giardino dell'amore: la vita e le opere di una pittrice veneziana, 1879-1933, Stra, 22 febbraio - 23 maggio 2009, n. 133
Bibliografia
Emma Ciardi. Il giardino dell'amore: la vita e le opere di una pittrice veneziana, 1879-1933, catalogo della mostra (Stra, 22 febbraio - 23 maggio 2009) a cura di M. Zerbi, Torino 2009, p. 171 n. 133
La graziosa portantina dorata, protagonista di questa opera, fu uno dei temi prediletti della pittrice veneziana Emma Ciardi, che la replicò in numerosi suoi dipinti, uno dei quali (Ritmi tenui, olio su cartoncino pressato, cm 20x24) passato in asta da Pandolfini il 15 ottobre 2013.
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Lotto 173 Giovan Battista Crema
(Ferrara 1883 - Roma 1964)
SOLDATI A CAVALLO
inchiostro e acquerello su carta, cm 30x40
firmato in basso a destra
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Lotto 174 Giovan Battista Crema
(Ferrara 1883 - Roma 1964)
PATTUGLIA ARMATA
inchiostro e acquerello su carta, cm 30,5x44
firmato in basso a destra
sul retro: titolato
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Lotto 175 Giovan Battista Crema
(Ferrara 1883 - Roma 1964)
SANTO STEFANO ROTONDO E LA NAVICELLA
tecnica mista su carta, cm 51x36
firmato in basso a sinistra
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Lotto 176 Giovan Battista Crema
(Ferrara 1883 - Roma 1964)
CENTAURI
olio su compensato, cm 20,5x23,5
firmato in basso a sinistra
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Lotto 177 Giovan Battista Crema
(Ferrara 1883 - Roma 1964)
MANTOVA, IL CASTELLO
tecnica mista su carta, cm 32x43,5
firmato, locato e datato "Mantova ...5.1918" in basso a destra
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Lotto 178 Giovan Battista Crema
(Ferrara 1883 - Roma 1964)
FERRARA, IL DUOMO
tecnica mista su carta azzurra, cm 34x48,5
firmato in basso a sinistra
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Lotto 179 Renato Natali
(Livorno 1883 - 1979)
TEATRO GOLDONI, LIVORNO
olio su compensato, cm 50x59
firmato in basso a sinistra
sul retro: firmato e titolato
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Lotto 180 Lorenzo Viani
(Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
GIARDINI
olio su compensato, cm 40x49,5
firmato e datato 1932 in basso a destra
sul retro: firmato
sul retro della tavola apposta al dipinto: etichetta "Galleria d'Arte / La Navicella / Viareggio"
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Lotto 181 Lorenzo Viani
(Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
PARIGI, FUORI DELLA RUCHE (UOMO, DONNA, PANCHINA)
olio su compensato, cm 69,5x89,5
firmato in basso a sinistra
sul retro: etichetta recante titolo
L'opera è corredata di attestato di archiviazione n. 18054 di Enrico Dei rilasciata in data 11 settembre 2014.Provenienza
Collezione privata, Roma
Sebbene la data sia molto controversa, è il 1908 l'anno del primo viaggio di Viani a Parigi, che rappresenta per l'artista viareggino, il momento della verifica e lo scontro faccia a faccia con quella realtà dura e amara di quegli anni che opere come L’Apuana già testimoniavano. Appena arrivato, dopo un breve soggiorno in casa Fleury, trova rifugio nelle misere stanze del dormitorio pubblico alla Ruche, in rue Dantzig, luogo frequentato dai poveri e dagli emarginati della città e che l'artista ritrae nelle due opere inedite che presentiamo in questa vendita la cui esecuzione pensiamo sia proprio da individuare in questa data. Inizia così quella dura esperienza descritta nel libro Parigi (Ed. Alpes, Ilano, 1925).
Ma è a Parigi che Viani conosce le avanguardie che agitano la capitale: sappiamo che visita la mostra retrospettiva di Vincent Van Gogh, allestita alla Galerie Bernheim–Jeune, vede le opere di Daumier, che già avevano influenzato l'opera dell'artista viareggino anche prima del viaggio nella capitale francese. Conosce inoltre la pittura dei fauve, da poco esplosa nella città; Vlamink, Derain, Van Dongen, Matisse e l'arte negra, Pascin e Picasso del periodo rosa e blu. La corrente espressiva influenza fortemente l'opera di Viani nella drammaticità e nella consapevolezza della fragilità del tutto, e in questo atteggiamento la critica recente ha rivalutato e addirittura affiancato alla pittura di Edvard Munch, vicine sia nella modernità dell'immagine, presa come un fotogramma, sia per l'immediatezza della rappresentazione.
Sempre nel 1908 Viani rientra a Viareggio, e nell'estate partecipa con Nomellini alla cerimonia per la traslazione della salma di Giovanni Fattori a Montenero. Torna a Parigi nell’autunno del 1908 ed espone dal 2 al 31 dicembre, senza molto successo, cinque disegni alla Galerie La Comédie Humaine di George Petit. Compie un breve viaggio a Bruxelles. Rimane a Parigi fino alla primavera inoltrata del 1909. Le sue condizioni economiche e psicologiche sono disperate.
A questo periodo dovrebbero risalire le illustrazioni, oggi perdute, per Les Blasphèmes di Richepin. Ha modo di incontrare e conoscere, seppure in modo occasionale e fugace, Pablo Picasso, Paul Adam, Henri Matisse, e numerosi altri artisti di orientamento espressionista. Per l'intero 1910 Viani non frequenta Parigi , ma alla fine del 1911 è ancora là, dove all'Hotel du Pantheon è ospite, in qualità di inviato del Generale Ceccarado, del filosofo greco Brissimizakis, già socio in affari con Enrico Pea. Incontra Amilcare Cipriani, Alceste De Ambris, Luigi Campolonghi, Jean Grave e altri esponenti dell’anarchia internazionale. All'inizio del gennaio 1912 si conclude il soggiorno parigino.
cfr. Lorenzo Viani. Un maestro del Novecento europeo, catalogo della mostra (Seravezza, 8 luglio - 24 settembre 2000) a cura di G. Bruno e E. Dei, Seravezza 2000 -
Lotto 182 Lorenzo Viani
(Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
PARIGI, I CINQUE AL MURAGLIONE DELLA RUCHE
olio su compensato, cm 69,5x89,5
firmato in basso a sinistra
sul retro: etichetta recante titolo
L'opera è corredata di attestato di archiviazione n. 18053 di Enrico Dei rilasciata in data 11 settembre 2014.Provenienza
Collezione privata, Roma
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Lotto 183 Giovanni Segantini
(Arco (Trento) 1858 - Schafberg (Pontresina) 1899)
PASTORA ADDORMENTATA
olio su tela, cm 30x50,5
sul retro: timbro della R. Dogana di Milano; sul retro del telaio etichetta della mostra "Ausstellung Italienischer Malerei des XIX. Jahrhunderts" e etichetta della mostra "Il Simbolismo in Italia"
Esposizioni
Ausstellung Italienischer Malerei des XIX. Jahrhunderts, Berna, Berner Kunstmuseum, 1944/45
Il Simbolismo in Italia, Padova, Palazzo Zabarella, 1 ottobre 2011 – 12 febbraio 2012
Bibliografia
M. Montandon, Giovanni Segantini, 1906, n. 22 (*)
M. Montandon, Giovanni Segantini, Bielefeld 1925, p. 21, n. 20, illustrato (*)
G. Nicodemi, Giovanni Segantini, Milano 1956, p. 36, n. 18 (foto ritoccata)
F. Arcangeli, M.C. Gozzoli, L'opera completa di Segantini, Milano 1973, n. 211, illustrato (*)
A.P. Quinsac, Segantini. Catalogo generale, vol. I, Milano 1982, p. 236 (foto ritoccate)
O. Cucciniello, scheda in Il Simbolismo in Italia, catalogo della mostra (Padova, 1 ottobre 2011 – 12 febbraio 2012) a cura di M.V. Marini Clarelli, F. Mazzocca e C. Sisi, Venezia 2011, fig. 1 pp. 77, 231
(*) Non si sa con esattezza a quale versione dell'opera si riferiscono.
"Il dipinto, che era stato esposto a Berna nel 1944/45, è riapparso sul mercato antiquario intorno agli anni 90: mi accorsi allora che si trattava di un ritrovamento importante. Riconducibile alla fine del periodo che Segantini trascorse in Brianza, cioè dall'uscita dell'accademia di Brera alla partenza per i Grigioni (1880-1886), va datato intorno agli anni 1883-84. E' già un'opera matura, particolarmente significativa dell'iconografia e delle qualità pittoriche del giovane artista esordiente sulla scena internazionale. Nel 1883 Segantini era conosciuto all'estero: era stato conferito la medaglia d'oro alla prima versione di Ave Maria a Trasbordo, in occasione dell'esposizione internazionale di Amsterdam.
I successi e lo sviluppo di una iconografia propria corrispondono a quel periodo relativamente sereno, prima dell'emigrazione: con la compagna Bice Bugatti e i due figli (Gottardo, nato nel Maggio 82 e Alberto, nel ottobre 83) l'artista vive a Carella, vicino al lago di Pusiano, in sodalizio con il pittore Emilio Longoni, stipendiato come lui da Vittore Grubicy in cambio della produzione artistica. Il paesaggio ameno di questa regione di laghi dalla verdeggiante vegetazione e dai contrasti di luce spesso velati dalla nebbia, determinano in lui una ricerca pittorica basata sulle sfumature di verdi, di grigi e ocre e su un sapiente uso del chiaroscuro; una visione pittorica che al contatto con la luminosità tersa delle Alpi Svizzere verrà sostituita dai toni chiari del divisionismo. Fu tuttavia questa pittura tonale, della quale il dipinto in esame è un esempio inconfondibile, a conquistare per primi gli olandesi.
Una indispensabile pulitura dovrebbe ridare all'opera una profondità e una leggibilità offuscate da vernici decomposte, restituendo ai volumi dei corpi un loro inserimento nello spazio ambientale ed una dolcezza nella presenza fisica degli esseri che è quasi sempre uno dei pregi del Segantini poeta della vita contadina. Potrebbe anche riaffiorare una firma in basso a destra, visibile in alcune fotografie anteriori riferibili allo stesso soggetto.
E' impossibile asserire a quale dei due dipinti da me pubblicati nel catalogo ragionato questa versione corrisponde né se si tratta di una terza versione del dipinto: erano tutte opere non rintracciate, pubblicate da fotografie ritoccate perché riprese dalla letteratura in testi in cui non sono riportate nemmeno le misure delle opere. Nella sua monografia del 1956 Nicodemi aveva pubblicato una fotografia che corrisponde senza dubbio al nostro dipinto. Tuttavia ne aveva frainteso il soggetto che titola "Il pastore -
Lotto 184 Giuseppe Graziosi
(Savignano Sul Panaro 1879 - Firenze 1942)
ABSIDE DEL DUOMO DI FIRENZE
olio su compensato, cm 98x81
Provenienza
Collezione Eredi Graziosi, Firenze
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Lotto 185 Giuseppe Graziosi
(Savignano Sul Panaro 1879 - Firenze 1942)
TESTA DI MUSSOLINI
bronzo, alt. cm 40
firmato e datato "..-6-1928 Roma"
Provenienza
Collezione Eredi Graziosi, Firenze
La testa bronzea è uno degli studi per il Monumento equestre a Benito Mussolini, eseguito dall'artista nel 1929 per il Littoriale di Bologna. L'opera fu collocata all’interno dello stadio di Bologna davanti all'arco della "Torre di Maratona", nel punto esatto in cui si trovava Mussolini sul suo cavallo, in atto di arringare la folla, il giorno dell’inaugurazione del Littoriale. Per l'occasione lo scultore fu introdotto nello studio del Duce per immortalarlo dal vero, modellando la testa in soli cinque giorni. Del monumento, distrutto nel 1943, rimane solo la testa, attualmente conservata presso la sede bolognese dell'Istituto Storico Repubblica Sociale Italiana.
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Lotto 186 Giuseppe Graziosi
(Savignano Sul Panaro 1879 - Firenze 1942)
PONTE VECCHIO, FIRENZE
olio su compensato, cm 35x61
siglato in basso a destra
Provenienza
Collezione Eredi Graziosi, Firenze
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Lotto 187 Giuseppe Biasi
(Sassari 1885 - Andorno Micca (Biella) 1945)
PORTATRICI D'ACQUA
tempera su cartoncino, cm 21x23,5
firmato in basso a destra
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Lotto 188 Giuseppe Biasi
(Sassari 1885 - Andorno Micca (Biella) 1945)
DONNE ALLA FONTANA
olio su cartoncino, cm 12x12
firmato in basso a sinistra
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Lotto 189 Giuseppe Biasi
(Sassari 1885 - Andorno Micca (Biella) 1945)
CAVALIERI ARABI
olio su compensato, cm 18,5x26,5
firmato in basso a destra