Pre-Asta Numismatica
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Lotto 1 INNOCENZO VIII, Giovan Battista Cybo (1484-1492) - Fiorino di Camera, s.d., Roma.
Oro, 3,41 gr. - Diam. 21 mm.
Dritto: Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate, entro cornice; - Rovescio: San Pietro, nimbato, seduto nella navicella e volto a sinistra, trae con ambo le mani la rete immersa nelle onde.
MIR 488/2, Muntoni 3 Raro
Magnifico esemplare dai fondi lucenti. Di eccezionale conservazione per il tipo.
q.FDC
Proveniente dalla prestigiosa Collezione del Conte Luigi Brunacci messa all'incanto da P. &. P. Santamaria il 24 febbraio 1958, lotto 1272. -
Lotto 2 LEONE X, Giovanni de' Medici (1513-1521) - Fiorino di Camera, s.d., Roma.
Oro, 3,40 gr. - Diam. 22 mm.
Dritto: Stemma a cuore sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: I Santi Pietro e Andrea, nimbati, di fronte, nella navicella con albero e vela gonfia a sinistra.
MIR 619/2, Muntoni 8 Raro
Lievi debolezze e mancanze di tondello, ma bellissimo esemplare dai fondi lucenti.
SPL-FDC -
Lotto 3 GREGORIO XIII, Ugo Boncompagni (1572-1585) - Testone, s.d., Ancona.
Argento, 9,28 gr. - Diam. 30 mm.
Dritto: Stemma ovale in cornice a intagli e volute, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: San Pietro nimbato in trono i cui braccioli sono formati da due draghi.
MIR 1204/1, Muntoni 231
Bell'esemplare con delicata patina di medagliere.
SPL -
Lotto 4 ALESSANDRO VII, Fabio Chigi (1655-1667) - Testone, an. VIII, Roma.
Argento, 9,46 gr. - Diam. 31 mm.
Dritto: Stemma con conchiglia e fogliame, inquartato e sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Mano destra uscente tra nubi da destra, che tiene sospesa una bilancia.
MIR 1851/4, Muntoni 9 Raro
Lievi screpolature di conio, tipiche per la tipologia.
SPL
Proveniente dalla 'Interessante serie di monete dei Romani Pontefici' messa all'incanto nell'asta NAC 89, del 29 novembre 2015, lotto 530. -
Lotto 5 ALESSANDRO VII, Fabio Chigi (1655-1667) - Giulio, an. VIII, Roma.
Argento, 3,18 gr. - Diam. 26 mm.
Dritto: Stemma trilobato, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Tavolo con tappeto, su cui un cumulo di monete.
MIR 1853/2, Muntoni 14
Patina intensa di vecchia raccolta.
Ottimo BB-SPL -
Lotto 6 CLEMENTE X, Emilio Altieri (1670-1676) - Piastra 1671, an. II, Roma.
Argento, 31,99 gr. - Diam. 43,6 mm.
Dritto: Busto a destra del Pontefice con camauro, mozzetta e stola ornata di stelle; - Rovescio: Due figure muliebri in piedi di fronte, a sinistra, la Clemenza che protende la destra e tiene nella sinistra una lunga asta e, a destra, la Liberalità che tiene nella destra alzata una tessera e nella sinistra una cornucopia ricolma.
MIR 1932/1, Muntoni 19 Rarissima
Gradevole esemplare.
q.SPL -
Lotto 7 CLEMENTE X, Emilio Altieri (1670-1676) - Piastra del Giubileo, 1675, Roma.
Argento, 32,02 gr. - Diam. 43,8 mm.
Dritto: Stemma poligonale oblungo, sormontato da triregno e chiavi decussate con cordone attorcigliato; - Rovescio: portico della Basilica Vaticana; nel mezzo la Porta Santa con raggi e nubi nell'interno.
MIR 1942/1, Muntoni 18
Ottimo esemplare con patina di vecchia raccolta.
m.SPL
La Porta Santa, simbolo principale dell'Anno Santo ed elemento essenziale del suo rituale, è anche il tipo più diffuso sulle monete pontificie emesse in occasione dei Giubilei, sebbene la struttura architettonica che la inquadra vari di volta in volta, riflettendo le tendenze artistiche del momento.
La piastra in oggetto, emessa in occasione dell'Anno Santo 1675, focalizza il momento in cui il pontefice, la sua corte e i pellegrini varcano la Porta Santa, ed è stata realizzata dall'artista romano Girolamo Lucenti, che aveva preso il posto di Morone Mola dopo la morte di quest'ultimo nel 1669.
La scena del rovescio è ancor più originale, non solo perché ambientata in un'architettura scenografica di ampio respiro, ma anche perché la stessa legenda 'DILIGIT DNVS PORTAS SION' non è riportata nel giro, né nell'esergo, ma nella lunga cornice sopra l'architrave della Porta Santa, con un'innovazione molto audace.
Del resto, la produzione giubilare di Clemente X fu generalmente di livello artistico superlativo e quasi tutta dovuta alla mano di Lucenti. (Cit. Giancarlo Alteri, 'Mirabilia Urbis in Nummis', pp. 112-113). -
Lotto 8 INNOCENZO XI, Benedetto Odescalchi (1676-1689) - Piastra, an. IX, 1684, Roma.
Argento, 31,99 gr. - Diam. 43,5 mm.
Dritto: Busto a destra con camauro, mozzetta e stola decorata con motivo floreale; - Rovescio: Iscrizione entro due rami di palma salienti e legati in basso.
MIR 2020/6, Muntoni 31
SPL
Proveniente dall'importante 'Collezione di monete e medaglie papali' messa all'incanto nell'asta Negrini 44 del 19 aprile 2018, lotto 558.
L'esemplare qui proposto è quello raffigurato nel MIR Stato Pontificio, volume III, alla pagina 259. -
Lotto 9 INNOCENZO XI, Benedetto Odescalchi (1676-1689) - Testone, an. I, Roma.
Argento, 9,71 gr. - Diam. 32 mm.
Dritto: Stemma oblungo con tre sagome sopra e punta in basso fra due sagome, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: La Beata Vergine nimbata e velata, seduta in trono, tiene sul braccio sinistro il Bambino nimbato, benedicente e con globo crucigero.
MIR 2022/1, Muntoni 60 Raro
Moneta di eccezionale conservazione per la tipologia, con bella patina iridescente.
Praticamente FDC -
Lotto 10 INNOCENZO XI, Benedetto Odescalchi (1676-1689) - Giulio, an. III, Roma.
Argento - n.d.
Dritto: Stemma oblungo sagomato, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Busto del pontefice a destra con camauro, mozzetta e stola con croce raggiante e palme.
MIR 2027/2, Muntoni 153 Molto raro
Bella patina di vecchia raccolta.
Sigillato NGC MS62 - TOP-POP.
Certificato NGC n. 2804828-004. -
Lotto 11 INNOCENZO XI, Benedetto Odescalchi (1676-1689) - Grosso, s.d., Roma.
Argento, 1,67 gr. - Diam. 19 mm.
Dritto: Stemma oblungo con fogliami, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Busto di San Pietro a destra con nimbo radiato.
MIR 2031/1, Muntoni 170
Esemplare di eccezionale conservazione.
Sigillato NGC MS65 - TOP-POP.
Certificato NGC n. 2824086-010.
Proveniente dall'importante 'Collezione di monete e medaglie papali' messa all'incanto nell'asta Negrini 44 del 19 aprile 2018, lotto 618. -
Lotto 12 INNOCENZO XI, Benedetto Odescalchi (1676-1689) - Grosso, s.d., Roma.
Argento - n.d.
Dritto: Stemma oblungo con fogliami, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Busto di San Pietro a destra con nimbo.
MIR 2032/2, Muntoni 171
Esemplare di eccezionale conservazione.
Sigillato NGC MS66 - TOP-POP.
Certificato NGC n. 2795547-006. -
Lotto 13 INNOCENZO XI, Benedetto Odescalchi (1676-1689) - ½ Grosso, s.d., Roma.
Argento, 0,75 gr. - Diam. 15 mm.
Dritto: Stemma oblungo con fogliami, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Busto di San Paolo a destra con nimbo.
MIR 2033/2, Muntoni 190
Esemplare di eccezionale conservazione.
FDC -
Lotto 14 ALESSANDRO VIII, Pietro Ottoboni (1689-1691) - Testone, an. I, Roma.
Argento, 9,19 gr. - Diam. 33 mm.
Dritto: Busto a destra con camauro, mozzetta e stola ornata di aquila bicipite e banda tra fogliami; - Rovescio: Due buoi, aggiogati ad un aratro, gradienti a destra; ai lati due spighe.
MIR 2084/1, Muntoni 16
Bellissimo esemplare con delicata patina.
Ottimo SPL-FDC
'Questa moneta, insieme all'analoga quadrupla, fu coniata per ricordare la solerzia del Pontefice nel provvedere di grano la popolazione e nel promuovere la coltura dell'agro romano.' (Cit. Edoardo Martinori fasc. 17, pag. 9). -
Lotto 15 ALESSANDRO VIII, Pietro Ottoboni (1689-1691) - Testone, an. II, 1690, Roma.
Argento, 9,16 gr. - Diam. 32 mm.
Dritto: Busto a destra con camauro, mozzetta e stola ornata di aquila bicipite su globo fasciato; - Rovescio: San Magno nimbato e mitrato e San Brunone nimbato, in piedi, rivolti l'uno verso l'altro.
MIR 2083/1, Muntoni 14 Molto raro
Bella patina di vecchia raccolta.
q.SPL
Ex asta Varesi 52 del 12 e 13 novembre 2008, lotto 1021. -
Lotto 16 INNOCENZO XII, Antonio Pignatelli (1691-1700) - Mezza piastra, an. II, 1693, Roma.
Argento, 15,99 gr. - Diam. 37 mm.
Dritto: Stemma a targa in cornice a volute e fogliami, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Pellicano che si apre col becco il petto e col sangue nutre i tre pulcini.
MIR 2136/2 Rarissima
Gradevole esemplare con patina di vecchia raccolta.
q.SPL -
Lotto 17 INNOCENZO XII, Antonio Pignatelli (1691-1700) - Mezza piastra, an. VI, Roma.
Argento, 16,01 gr. - Diam. 38 mm.
Dritto: Busto a destra con camauro, mozzetta e stola ornata di fiorami; - Rovescio: Il Papa genuflesso a sinistra, le mani conserte sul petto, guarda in alto la colomba volante tra nubi che manda raggi verso di lui.
MIR 2137/2, Muntoni 30 Rara
Bell'esemplare con fondi lucenti e patina di vecchia raccolta.
m.SPL
'La legenda del rovescio, tratta dai Salmi CXXI, 7 si traduce in 'Sia fatta la Pace per Tuo merito' con riferimento alla guerra della Grande Alleanza o Lega Augusta (1688-1697) terminata con la Pace di Rijswijk del 1697.' (Cit. Alessando Toffanin, 'MIR Stato Pontificio', vol. III, pag. 347). -
Lotto 18 INNOCENZO XII, Antonio Pignatelli (1691-1700) - Mezza piastra, an. VI, 1697, Roma.
Argento, 16,01 gr. - Diam. 38 mm.
Dritto: Stemma sagomato, fra due rami di alloro, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Il Papa genuflesso a sinistra, le mani conserte sul petto, guarda in alto la colomba volante tra nubi che manda raggi verso di lui.
MIR 2138/2, Muntoni 31 Rara
Bell'esemplare con principio di patina iridescente.
q.SPL
Si allega cartellino di vecchia raccolta. -
Lotto 19 INNOCENZO XII, Antonio Pignatelli (1691-1700) - Mezza piastra, an. VII, Roma.
Argento, 15,99 gr. - Diam. 37 mm.
Dritto: Busto a destra, a testa nuda, con piviale ornato di due pignatte in ghirlande e di figura raggiante del Redentore; - Rovescio: L'arca di Noè ferma sull'alto delle montagne, ai cui fianchi si stendono le acque.
MIR 2139/1, Muntoni 28 Rara
Gradevole esemplare con patina di vecchia raccolta.
q.SPL
Si allega cartellino di vecchia raccolta. -
Lotto 20 CLEMENTE XI, Giovanni Francesco Albani (1700-1721) - Scudo d'oro, an. XVIII, Roma.
Oro, 3,33 gr. - Diam 20,5 mm.
Dritto: Stemma ovale in larga cornice ad intagli, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: La Religione velata, in piedi volta a sinistra, tiene nella destra il calice con ostia raggiante e nella sinistra lunga croce poggiata a terra.
MIR 2249/1, Muntoni 25 Molto raro
Magnifico esemplare dai fondi lucenti.
Praticamente FDC -
Lotto 21 CLEMENTE XI, Giovanni Francesco Albani (1700-1721) - Piastra, an. XI, Roma.
Argento, 32,01 gr. - Diam. 43 mm.
Dritto: Stemma ovale in cornice a volute, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: Veduta di Civita Castellana e del ponte.
MIR 2269/1, Muntoni 42 Molto rara
Esemplare dagli altissimi rilievi con patina di vecchia raccolta.
Abile ripresa al bordo ad ore 4 del /R, Altrimenti m.SPL
Civita Castellana, cittadina a 50 km a Nord di Roma, è sempre stato un punto nodale della viabilità, in quanto dalla sua posizione geografica si potevano controllare le vie Cassia e Flaminia, che dalla capitale portavano nel centro Italia.
Fu Gregorio XIII, Ugo Boncompagni (1572-1585) a costruire, tra il 1574 ed il 1576, un viadotto per rendere più agevole il transito ai pellegrini sulla via Loreto-Roma. Sebbene più volte restaurato, il ponte era ormai in condizioni precarie, ed il Pontefice Clemente XI prese la decisione di ricostruirlo 'ex novo', incaricando dell'opera l'architetto Filippo Barigioni (1672-1753).
Questi progettò un ponte lungo quasi 70 metri ed alto 37 metri su due ordini di arcate di tufo e laterizio. I lavori iniziarono nel 1702, ma soltanto nel 1709 il ponte fu inaugurato con il nome di 'Ponte Clementino', dal Cardinale Giuseppe Renato Imperiali.
Costato circa il quadruplo di quanto preventivato, nel 1720 comincerà a dare segni di cedimento.
Dopo numerosi restauri, demolizioni e ricostruzioni il ponte odierno conserva ben poco di quello progettato dal Barigioni.
Per il rovescio di questa moneta, Ermenegildo Hamerani si servì assai probabilmente dei disegni di qualcuno, forse dello stesso architetto, oppure di un quadro, dal momento che riuscì a riprodurre con molta precisione sia il ponte, sia il panorama circostante. (Cit. Giancarlo Alteri, Mirabilia Urbis in Nummis, pag. 30) -
Lotto 22 CLEMENTE XI, Giovanni Francesco Albani (1700-1721) - Piastra, an. XIII, Roma.
Argento, 31,84 gr. - Diam. 44,2 mm.
Dritto: Stemma semiovale in larga cornice tra due rami di palma decussati , due maschere, una sopra e una sotto, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: L'obelisco sul basamento, senza piazza.
MIR 2271/1, Muntoni 38 Rarissima
Magnifico esemplare con patina di vecchia raccolta.
Bello SPL
Proveniente dalla prestigiosa Collezione ANPB, messa all'incanto nell'asta Varesi 69 del 7 ottobre 2016, lotto 1587.
Si allega cartellino.
Nell'ambito della piazza del Pantheon, l'attuale piazza della Rotonda, Clemente XI decise di far restaurare anche la fontana, che era stata eretta da Gregorio XIII (1572-1585) su disegno di Giacomo della Porta nel 1578, dove già ne esisteva una semplicissima, posta da Eugenio IV (1431-1447) per raccogliervi l'acqua di una sorgente naturale.
L'architetto Filippo Barigioni (1672-1753) progettò una nuova fontana, sfruttando comunque elementi di quella già esistente.
Eliminò il catino del Della Porta e sostituì al semplice stelo che lo sorreggeva una scultura, opera di Vincenzo Felici (1657-1715), rappresentante un ammasso di rocce, erbe e delfini.
Lo stesso architetto si preoccupò di far trasportare sul luogo un obelisco egiziano con iscrizioni risalenti al periodo di Ramses II, proveniente da Eliopoli, portato a Roma in epoca imperiale da Domiziano e ritrovato nel 1373 in piazza San Macuto (cit. Alessandro Toffanin, MIR Stato Pontificio, vol. III, pag. 424).
Il trasporto del monolite avvenne abbastanza celermente, ma maggiori preoccupazioni diede il suo innalzamento, tanto che il Barigioni si vide costretto ad arretrare tutto il complesso della fontana e a costruire un basamento con sette gradini.
La piastra con il solo obelisco Macuteo, pur non portando alcuna firma, è anch'essa da attribuire a Ermenegildo Hamerani, dal momento che il padre, Giovanni Martino, da qualche anno era stato colpito da un ictus, che lo aveva reso praticamente inattivo. (Cit. Giancarlo Alteri, Mirabilia Urbis in Nummis, pp. 88-89). -
Lotto 23 CLEMENTE XI, Giovanni Francesco Albani (1700-1721) - Piastra, an. XIII, Roma.
Argento, 31,99 gr. - Diam. 44,5 mm.
Dritto: Stemma ovale in cornice tra due rami di palma decussati, due maschere, una sopra ed una sotto; sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: L'obelisco e la fontana di Piazza del Pantheon e prospetto di tre lati della piazza con le vie, case, botteghe e varie figure.
MIR 2270/1, Muntoni 39 Molto rara
Gradevole esemplare con patina riposata.
q.SPL
I lavori di restauro della fontana e della piazza del Pantheon furono portati a termine in soli 16 mesi, nel novembre del 1711, e queste due piastre furono emesse per commemorare i suddetti lavori.
La piastra raffigurante tutta la piazza nella sua interezza, con vie, case e botteghe, reca la firma di Ermenegildo Hamerani (1683-1756).
Dall'anno V di pontificato di Clemente XI aveva iniziato a realizzare tutte le medaglie annuali di Papa Albani, da qualche tempo aveva iniziato a incidere i conii delle monete ed era diventato, in pochi mesi, l'incisore capo della zecca romana, proprio per la sua straordinaria abilità nel riportare sul conio perfino i particolari più minuti.
Questa moneta, con la piazza popolata di personaggi, ingombra di bancarelle, delimitata dai palazzi del tempo, tra cui il celebre 'Albergo del Sole', ci offre un momento di vita vissuta, quando lo spazio davanti al Pantheon era il punto di incontro di braccianti, manovali, lavoratori giornalieri, che qui si riunivano quotidianamente all'alba in attesa che qualcuno li chiamasse per un lavoro. (Cit. Giancarlo Alteri, Mirabilia Urbis in Nummis, pag. 89). -
Lotto 24 CLEMENTE XI, Giovanni Francesco Albani (1700-1721) - Testone del Giubileo, an. I, 1700, Roma.
Argento, 9,15 gr. - Diam. 32 mm.
Dritto: Stemma oblungo con fogliami ai lati e conchiglia sopra, sormontato da triregno e chiavi decussate; - Rovescio: La Porta Santa murata con croce raggiante nell'interno, fiancheggiata da due pilastri che sostengono il timpano con stella ad otto raggi.
MIR 2223/1, Muntoni 63 Raro
Insignificante screpolatura al /R. Bellissima patina di vecchia raccolta.
SPL