Asta 52 - Dipinti selezionati XIX e XX
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Lotto 25 Silvio Poma - Una pastorella - Trescore Balneario (BG) 1841 - Turate (CO) 1932 - Olio su tela cm 75x131 - Silvio Poma nacque a Trescore Balneario, Bergamo e si distinse inizialmente come volontario durante la II Guerra di Indipendenza. Dopo aver intrapreso la vita militare, nel 1866 si congedò dall'esercito a causa della contrazione della malaria. Il suo ritorno a Milano segnò l'inizio di un percorso artistico notevole.A Milano, Poma si immerse negli studi di due importanti pittori-soldati dell'epoca, Giovan Battista Lelli e Gerolamo Induno, con i quali era entrato in contatto durante la campagna militare del 1859. Nel 1869, esordì all'Esposizione di Belle Arti di Brera, ma i riconoscimenti ufficiali arrivarono solo nella metà del decennio successivo.Il punto di svolta nella sua carriera avvenne nel 1876, quando vinse il prestigioso premio Mylius dell'Accademia di Belle Arti di Brera con la sua opera "Macbeth incontra nel bosco di Dunscinane le straghe che gli predicono il trono", un dipinto di soggetto storico ambientato in un contesto naturale di gusto romantico.Il successo continuò nel 1877, quando un suo paesaggio fu acquistato all'Esposizione Nazionale di Napoli da Vittorio Emanuele II, il che gli conferì grande visibilità. La fama internazionale di Poma crebbe ulteriormente quando Re Vittorio Emanuele II acquistò opere per la sua collezione privata.La sua presenza nelle esposizioni nazionali negli anni successivi consolidò ulteriormente la sua reputazione. Alla Esposizione Nazionale di Milano del 1881, presentò opere come "Veduta del lago di Lecco e la punta di Bellagio" e "Abbadia sul Lago di Lecco". Inoltre, partecipò alle esposizioni di Roma del 1883, Torino del 1884, Venezia del 1887 e Bologna del 1888, presentando una varietà di vedute paesaggistiche che includevano panorami lacustri e boschi.Silvio Poma è ricordato soprattutto come pittore di paesaggi, con un repertorio ricco di vedute lacustri. Il suo stile, di carattere intimista, mostrò influenze del realismo, con un approccio che rifletteva l'atmosfera e la bellezza naturale dei luoghi che dipingeva. Il periodo dal 1883 in poi vide un aumento significativo della sua attività artistica, con la presentazione sistematica di opere in mostre nazionali e un successo continuo sul mercato dell'arte. Silvio Poma fu sepolto al Cimitero Maggiore di Milano, dove i suoi resti riposano in una celletta.
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Lotto 26 Giuseppe Menato - Verona - Bovolone VE 1874 - Verona 1962 - Olio su cartone cm 70x69
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Lotto 27 Giuseppe Menato - Verona Che Scompare - Bovolone VE 1874 - Verona 1962 - Olio su tela cm 70x100
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Lotto 28 Vittorio Avanzi - La raccolta delle mandorle - Verona 1850 - Campofontana 1913 - Olio su tela cm 58,5x106 - Vittorio Avanzi, noto pittore italiano del XIX e XX secolo, nacque il 22 febbraio 1860 nella contrada di "Paradiso" a Verona. I suoi genitori erano Giovanni, dottore in medicina e direttore onorario della Casa d'Industria, e Teresa Faccioli, che purtroppo lo lasciò orfano in giovane età.Dopo aver frequentato gli studi classici al liceo di Verona, Avanzi si dedicò completamente alla pittura. Inizialmente, studiò presso l'Accademia Cignaroli nella sua città natale e successivamente, tra il 1873 e il 1880 circa, si trasferì a Monaco di Baviera. Durante la sua carriera, trascorse lunghi periodi anche nei dintorni di Bergamo e Napoli. La sua predilezione era per il paesaggio, che rappresentava con un efficace e sobrio naturalismo, enfatizzando gli effetti di luce e utilizzando un colorito vivace ed espressivo, sebbene a volte la sua esecuzione potesse apparire leggermente manierata.Avanzi dipinse una varietà di paesaggi, tra cui i dintorni di Monaco, soggetti montani del Bergamasco, tratti dell'"Adigetto" e della "Campagnola" di Verona, paesaggi collinosi del Veronese, in particolare dei dintorni di Campofontana (dove soggiornò per lunghi periodi), marine veneziane e capresi.Il suo primo quadro di grande successo, che gli conferì fama di pieno verismo, fu "Dintorni di Dachau", esposto a Torino e successivamente acquistato dal duca di Genova. Altri lavori che ottennero ampio favore della critica includevano "Paesaggio dell'Isaar", "La Marina di Capri", "Prime foglie", esposti a Firenze e venduti nel 1887, e "Prima della pioggia", acquistato dal senatore G. Camuzzoni, all'epoca sindaco di Verona.Avanzi partecipò a numerose importanti mostre, tra cui quelle a Venezia nel 1887, alle Biennali veneziane del 1895, 1897, 1899, alle Biennali di Verona dal 1867 al 1912, a Roma nel 1891, a Monaco e in varie esposizioni in Svizzera. I suoi dipinti trovarono posto in molte collezioni pubbliche e private. Il talentuoso pittore si spense a Selva di Progno, Verona, nel 1913, lasciando un notevole contributo all'arte paesaggistica italiana.
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Lotto 29 Vittorio Antonio Cargnel - Vita di montagna - Venezia 1872 - Milano 1931 - Olio su tavola cm 34x100
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Lotto 30 Oreste Da Molin - Lo Studio Del Pittore - Piove di Sacco (PD) 1856 - 1921 - Olio su tela cm 32x49
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Lotto 31 Egisto Lancerotto - Corteggiamento - Noale (VE) 1847 - Venezia 1916 - Olio su tela cm 101,5x59,5
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Lotto 32 Luigi Rossi - Amori pastorali - Lugano 1853-1923 - Olio su tela cm 44x75 - Il pittore Luigi Rossi nacque a Castagnola presso Lugano il 10 marzo 1853. Morto a Sala Capriasca il 6 agosto 1923. Studiò alla milanese Accademia di Brera, allievo diGiuseppe Bertini, di Francesco Valaperta e di Luigi Riccardi, e rapidamente si conquistò fama con "La questua infruttuosa", primo dipinto esposto (1874); "Una via di Milano"; "In assenza dei padroni"; "La scodella rotta"; "La distrazione" e "Il fratellino ammalato"; cosicchè i suoi quadri furono cercati e apprezzati. Il pittore Luigi Rossi trattò, con pennellata sicura, colore equilibrato, tecnica robusta, soggetti di genere secondo la moda del tempo; ma eseguì anche molti paesaggi di montagna, nei quali rievocò con nostalgia d'artista le Alpi native. Recatosi a Parigi nel 1885, si segnalò come brioso illustratore di romanzi francesi, come «Tartarin sur les Alpes» di Alfonso Daudet. Nel 1890 era a Berna. Sue opere figurarono, sino agli ultimi anni di vita dell'artista, alle principali mostre: a Parigi, nel 1889 "La polenta", riesposto a Londra nel 1916; nel 1892, "Alba"; nel 1898, "Il mosto", che attualmente è conservato con "La preghiera del mattino" nella Galleria d'Arte Moderna di Milano. Poi alla Esposizione Internazionale di Milano (1906) apparvero i suoi quadri "Casa abbandonata"; "La vita"; "L'alzaia"; "Ritratto di signora" e "Primi raggi", alla Mostra del Cinquantenario in Roma (1911), i due dipinti "Il mercato (Lago di Lugano)" e "Arcobaleno"; alla Biennale Veneziana del 1912, "Cerere" e "Plein air"; a quella del 1914, "Le ranette" e "La valle", alla Quadriennale di Torino del 1919, "Miraggio"; alla Biennale Veneziana del 1920, "La pianura"; alla successiva "Le castagne"; alla Quadriennale torinese del 1923, "La famiglia del contadino". Il Museo Civico di Torino conserva il suo lavoro "Passeggiata domenicale sulle coste dell'Atlantico". Altre opere sono nei Musei di Berna, di Ginevra e dl Berlino. Citansi anche del Rossi: "Ritratto del generale Sirtori"; "Dopo la luna di miele"; "La vigna del maestro"; "La carovana del pittore"; "Il giullare"; "L'abate galante"; "Sogni di giovinezza"; "Il ritorno al paese natio".Note biografiche tratte dal Dizionario Illustrato dei Pittori, Disegnatori ed Incisori Italiani A.M. Comanducci.
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Lotto 33 Theodoros Ralli - Il barboncino - 1852 - 1909 - Olio su tela cm 30x25,5
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Lotto 34 Attilio Pratella - La ricreazione - Lugo 1856 - Napoli 1949 - Olio su cartone cm 46x28 - Attilio Pratella nacque a Lugo di Romagna il 19 aprile 1856. Studiò disegno con il pittore Ippolito Bonaveri e nel 1876 cambiò il cognome da Pratelli a Pratella, come suo fratello Francesco. Grazie a una borsa di studio, frequentò l’Accademia di Belle Arti di Bologna (1877-78) e poi Napoli, dove studiò sotto Filippo Palizzi e conobbe artisti come Renzo Corcos e Vincenzo Migliaro.Espose per la prima volta nel 1881 alla Promotrice Salvator Rosa di Napoli. Per mantenersi, dipinse vedute e scene popolari per la bottega di Giuseppe Massa, che piacquero all’imprenditore Luigi Caflisch. Collaborò anche con l’antiquario Charles Varelli e lavorò come decoratore di ceramiche per Cesare Cacciapuoti. Illustrò opere per lo scrittore Gaetano Miranda e partecipò a varie esposizioni nazionali e internazionali, guadagnando prestigio con opere come "Lavandaie al fiume" e "Sul molo".Nel 1887, sposò Annunziata Belmonte e si trasferì al Vomero, Napoli, producendo paesaggi che riflettevano una finezza tonale simile a quella di Giuseppe De Nittis. Partecipò a numerose mostre, come la Biennale di Venezia e l’Esposizione internazionale di Buenos Aires, dove presentò opere che esploravano temi atmosferici e tonali.Nonostante difficoltà economiche, continuò a esporre e ricevette riconoscimenti, come la nomina a professore onorario dell’Accademia di Napoli nel 1902. Collaborò alle illustrazioni per "Myricae" di Giovanni Pascoli e partecipò a mostre fino agli anni '30. Morì il 28 aprile 1949 a Napoli.Fonti principali includono archivi e cataloghi d'arte pubblicati tra il 1929 e il 1941.
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Lotto 35 Leo Lesser Ury - Parigi - Birnbaum 1861 - Berlino 1931 - pastello su carta cm 32x40,5