ASTA 308: Summer Luxury Sale: jewellery, fashion, wines and spirits

Anello in stile archeologico in oro e pietra incisa

realizzato in oro ad alto titolo, di forma ovale, decorato con grani disposti a cornice di una pietra incisa raffigurante uno scarabeo. 
Misura IT 20 - Misura USA 9. Dimensione fronte 2 x 1,6 cm. Peso 12,7 gr.

Stato di conservazione: **** buono.

Anello in stile archeologico in oro e pietra incisa

realizzato in oro ad alto titolo, raffigurante da un lato uno scarabeo e dall'altro un volatile.
Misura ITA 8 - Misura USA 4 1/2. Peso 7,1 gr.

Stato di conservazione: **** buono.

Centrotavola in cristallo di Baccarat e argento Olanda, 1869
Altezza x diametro: 55 x 29 cm.
base anulare in argento sula quale si eleva una figura di cariatide eretta sostenente una ciotola di cristallo, il tutto cimato da un vaso a tromba centrale. Sul basamento sono improntati i marchi olandesi per l'argento al titolo di 833/1000 in uso nel 1869.

Stato di conservazione: ***** eccellente.
Olanda, 1869

P. W. ELLIS & CO (1852-1928)
Una grande coppa di presentazione canadese a due manici in argento Toronto, 1905 circa
Altezza x diametro max: 36,1 x 39 cm. Peso 4196 gr.
Su una base a cupola a gradini con bordo ondulato applicato con fiori rampicanti e fogliame; sul corpo è applicato su un lato un cavallo che traina una carrozza, sul lato opposto è incisa una iscrizione di presentazione; i manici ad anello con cappuccio a foglia e terminali superiori a fiore. Argento 925/00, punzonata "925/1000 Fine - Proctor - Sterling" e marchi P.W. Ellis & Co.



Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo, alcune perdite ai fiori applicati sotto la carrozza, foglie vicino a un manico che iniziano a staccarsi. Toronto, 1905 circa

Thomas Burnwash - Henry Nutting & Robert Hennell II - Richard Crossley & George Smith IV , ,
Otto piatti georgiani inglesi in argento Londra 1791-1815
Altezza x diametro: 2 x 24 cm. Peso totale: 4044 gr.
otto piatti identici, con bordo sagomato e stemma nobiliare comprensivo di motto "Virtute et Labore".
Argento 925/1000, punzonati sotto la falda i seguenti:
Nr 2 Piatti: serie complete di marchi Londra 1814-1815, Giorgio III, argentieri Henry Nutting & Robert Hennell II.
Nr 3 Piatti: serie complete di marchi Londra 1809-1810, Giorgio III, argentiere Thomas Burnwash.
Nr 3 Piatti: serie complete di marchi Londra 1791-1792, Giorgio III, argentieri Richard Crossley & George Smith IV.

Stato di conservazione: **** buono, segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.

Londra 1791-1815

Robert Garrard II subsequently R & S Garrard & Co
Sei piatti vittoriani inglesi in argento Londra 1842-1843
Altezza x diametro: 2 x 25 cm. Peso 3824 gr.
con falda sagomata e bordo godronato.
Argento 925/1000, punzonati sotto la falda con la serie completa di marchi Londra 1842-1843, argentieri R & S Garrard & Co e con la scritta "GARRARDS - PANTON STREET - LONDON".
Il fondatore dell'azienda fu George Wickes, apprendista di Samuel Wastell nel 1712 e libero nel 1720. Il suo primo marchio fu registrato nel 1722. Registrò i suoi marchi di Panton Street nel 1735 e dal libro mastro di Garrards è chiaro che fu allora che iniziò a lavorare indipendentemente. L'azienda fu conosciuta successivamente come George Wickes, Craig & Wickes, George Wickes, Wickes & Netherton, Parker & Wakelin, Wakelin & Taylor, Wakelin & Garrard e quando Robert Garrard ne assunse il controllo esclusivo nel 1802 era già stabilita in Panton Street da sessantasette anni. Alla sua morte, nel 1818, gli succedettero i tre figli maggiori Robert Garrard (junior), James Garrard e Sebastian Garrard, che operavano come R J & S Garrard. James Garrard sembra essersi ritirato verso il 1835 e da allora fino al 1843, anno in cui succedettero a Rundell, Bridge & Co come Gioiellieri della Corona, commerciarono come R & S Garrard. Dal 1843 furono conosciuti come R & S Garrard & Co. e dal 1909 commerciarono come Garrard & Co Ltd.

Stato di conservazione: **** buono, segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.

Londra 1842-1843 Jackson's p.62 - John Culme, 'The Directory of Gold & Silversmiths', Woodbridge 1987, Vol.1 p. 172, vol.2 p. 252 - Arthur G Grimwade, 'London Goldsmiths 1697-1837 Their Marks & Lives', London 1976, p. 168-519 -Elaine Barr, 'George Wickes, Royal Goldsmith', London 1980 -Christopher Lever, 'The Story of Garrards', The Connoisseur, June 1974.

Goldsmiths & Silversmiths Co (William Gibson & John Lawrence Langman)
Due piatti vittoriani inglesi in argento Londra 1895-1896
Altezza x diametro: 3 x 25 cm. Peso totale: 1285 gr
con bordo godronato e cresta nobiliare rappresentata da cane sopra un motivo a graticcio.
Argento 925/1000, punzonati sotto la falda con la serie completa di marchi Londra 1895-1896, argentiere Goldsmiths & Silversmiths Co
(William Gibson & John Lawrence Langman) e con la scritta "GOLDSMITHS  - & SILVERSMITHS COMPANY - 112 REGENT St".

Stato di conservazione: **** buono, segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.
Londra 1895-1896

Robert Garrard II subsequently R & S Garrard & Co
Rara cruet inglese William IV in argento con quattro bottiglie Londra 1836-1837
Altezza complessiva 18 cm; base 16 x 13,5 cm, altezza base 11.5 cm. Peso complessivo 1782 gr.
di forma quadrata sagomata con presa laterale poggiante su quattro piedini fogliati, finemente incisa e traforata con motivi vegetali, corredata da quattro bottiglie in vetro molato all'inglese.
Argento 925/1000, serie completa di marchi Londra 1836-1837, argentieri R & S Garrard & Co e con la scritta "GARRARDS - PANTON STREET - LONDON".


Il fondatore dell'azienda fu George Wickes, apprendista di Samuel Wastell nel 1712 e libero nel 1720. Il suo primo marchio fu registrato nel 1722. Registrò i suoi marchi di Panton Street nel 1735 e dal libro mastro di Garrards è chiaro che fu allora che iniziò a lavorare indipendentemente. L'azienda fu conosciuta successivamente come George Wickes, Craig & Wickes, George Wickes, Wickes & Netherton, Parker & Wakelin, Wakelin & Taylor, Wakelin & Garrard e quando Robert Garrard ne assunse il controllo esclusivo nel 1802 era già stabilita in Panton Street da sessantasette anni. Alla sua morte, nel 1818, gli succedettero i tre figli maggiori Robert Garrard (junior), James Garrard e Sebastian Garrard, che operavano come R J & S Garrard. James Garrard sembra essersi ritirato verso il 1835 e da allora fino al 1843, anno in cui succedettero a Rundell, Bridge & Co come Gioiellieri della Corona, commerciarono come R & S Garrard. Dal 1843 furono conosciuti come R & S Garrard & Co. e dal 1909 commerciarono come Garrard & Co Ltd.


Stato di conservazione: ***** eccellente. Londra 1836-1837 Accompagnato da certificato di autenticità rilasciato dal Ce.S.Ar. Centro Studi Archeometrici.
Jackson's p.62 - John Culme, 'The Directory of Gold & Silversmiths', Woodbridge 1987, Vol.1 p. 172, vol.2 p. 252 - Arthur G Grimwade, 'London Goldsmiths 1697-1837 Their Marks & Lives', London 1976, p. 168-519 -Elaine Barr, 'George Wickes, Royal Goldsmith', London 1980 -Christopher Lever, 'The Story of Garrards', The Connoisseur, June 1974.

LUIGI SCIOLET (1797 - 1847)
Caffettiera Stato Pontifico in argento Roma, 1820 circa
Altezza x diametro manico incluso: 41,5 x 24,4 cm. Peso: 1080 gr.
corpo ovoidale con decoro a palmette nella parte inferiore e cornice superiore a tralci d'uva e pampini, poggiante su piede quadrato; collo rastremato con versatoio sagomato e beccuccio zoomorfo, coperchio incernierato cimato da un punto alato musicante, manico in corno. Punzonata sul piede con i marchi camerali in uso a Roma dopo il 1815 per l'argento al titolo a 10 once e 16 denari (889/1000) e con il marchio del maestro argentiere Luigi Sciolet (1818-1847), figlio di Gaetano e di Elisabetta Benedetti, nato a Roma nel 1797; patentato maestro nel 1818 paga l'annuo di bottega fino al 1847.

Stato di conservazione: **** buono, segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.


Roma, 1820 circa Costantino Bulgari, Argentieri Gemmari e Orafi d’Italia, Roma ** pag. 389.

TORCHIANA & LODA
Centrotavola in argento con corniole Italia, 1935-1945
Peso complessivo 2975 gr.
composto da un vaso bombato con nodo basso poggiante su un piede circolare e da vassoio en-suite con bordo sagomato a decori fogliati cesellato con motivi vegetali e decorato con cabochon di corniole. 
Argento 800/1000, punzonato "800 - 47 marchio del fascio MI", argentiere DITTA TORCHIANA & LODA.
Dimensioni vaso 28,5 x 27 x 27 cm; dimensioni vassoio 4,8 x 42 x 42 cm.

Stato di conservazione: **** buono.
Italia, 1935-1945

Ciotola Thabeik in argento Birmania, XIX secolo
Altezza x diametro: 14,5 x 19,5 cm. Peso: 868 gr.
di forma circolare, il corpo riccamente sbalzato e cesellato con scene tradizionali della mitologia birmana e rifinita da numerosi decori.



Stato di conservazione: **** buono. Birmania, XIX secolo

Ciotola Thabeik in argento Birmania, XIX secolo
Altezza x diametro: 20,8 x 31 cm. Peso: 2052 gr di forma circolare, il corpo riccamente sbalzato e cesellato con scene tradizionali della mitologia birmana e rifinita da numerosi decori.
Stato di conservazione: **** buono. Birmania, XIX secolo

Ciotola Thabeik in argento Birmania, XIX secolo
Altezza x diametro: 16,5 x 27 cm. Peso: 1408 gr
di forma circolare, il corpo riccamente sbalzato e cesellato con scene tradizionali della mitologia birmana e rifinita da numerosi decori.



Stato di conservazione: **** buono. Birmania, XIX secolo

Ciotola Thabeik in argento Birmania, XIX secolo
Altezza x diametro: 12,5 x 17,5 cm. Peso: 623 gr.
di forma circolare, il corpo riccamente sbalzato e cesellato con scene tradizionali della mitologia birmana e rifinita da numerosi decori.



Stato di conservazione: **** buono. Birmania, XIX secolo

Cofanetto ottagonale in argento Birmania, XIX secolo

Altezza x larghezza x profondità: 10,5 x 18,7 x 13,7 cm. Peso: 940 gr

sbalzato e cesellato con figure della tradizione birmana, coperchio con chiusura ad innesto.

Stato di conservazione: **** buono. Birmania, XIX secolo

Scatola porta noci di Betel in argento Birmania, XIX secolo
Altezza x diametro: 12,5 x 13,5 cm. Peso: 396 gr.
di forma circolare, il corpo interamente decorato e traforato con motivi vegetali, coperchio con chiusura ad innesto.



Stato di conservazione: **** buono. Birmania, XIX secolo

Scatola in argento Sud est asiatico, inizio XX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 14 x 19 x 13,5 cm. Peso: 575 gr
a forma di zucca, finemente rifinita a sbalzo con motivi a volute vegetali, coperchio con chiusura ad innesto.



Stato di conservazione: ***** eccellente. Sud est asiatico, inizio XX secolo

Croce processionale in rame Sulmona, inizio XV secolo
Altezza massima incluso supporto per asta: 69 cm; larghezza 33,5 cm. Peso 1520 gr
in lamina di rame sbalzata, cesellata e dorata su un anima lignea presenta una struttura a croce latina con i bracci a terminali polilobati; la costola ugualmente coperta da lamine con ornati a stampo raffiguranti girali con ghiande.


Sul fronte l'iconografia della crocifissione con la figura del Cristo crocifisso all'incrocio dei bracci, la Vergine e S. Giovanni all'estremità dei bracci laterali della traversa; due angeli sulla sommità e nella parte inferiore.
Sul recto è rappresentato al centro Dio Padre benedicente a tutta figura e sui quattro terminali i simboli animali degli Evangelisti: in alto l'aquila che rappresenta Giovanni, in basso l'angelo, simbolo di Matteo, sulla sinistra il leone di Marco e nel lato opposto il toro, simbolo dell'evangelista Luca.
Degna di nota, sul verso la figura di Cristo al centro che ha come riferimento un modello arcaico. L’opera rientra nel vasto repertorio di croci astili quattrocentesche realizzate nel territorio di sulmona, caratterizzate da questo tipo di struttura e di decorazione.
Nel caso qui proposto si segnala la presenza di decorazioni perimetrali in fusione raffiguranti angeli al posto delle usuali sferule; tali applicazioni sono molto probabilmente delle sostituzioni o aggiunte di epoca successiva.
Ai fini comparativi si segnalano la croce processionale conservata presso Museo Civico di Sulmona a Palazzo dell'Annunziata e un'altra croce di ambito sulmonese localizzata a Castelvecchio Calvisio (AQ).

Stato di conservazione: **** buono, difetti e mancanze, probabile sostituzione dei chiodi di fissaggio delle lamine.

Sulmona, inizio XV secolo

Grande icona ortodossa raffigurante Madre di Dio Odigitria di Smolensk Russia, inizio XIX secolo
Tempera su tavola Altezza x larghezza x profondità: 84 x 63,5 x 3,5 cm.
La Madonna di Smolensk appartiene al tipo fondamentale di raffigurazione della Vergine Odigitria, intesa come “Colei che mostra il cammino” di cui forse è il tipo più diffuso e popolare in Russia
La Vergine conserva la solennità che contraddistingue il canone della Vergine Odigitria, è presentata frontalmente con il capo dolcemente inclinato verso il figlio, seduto sul braccio sinistro, la mano sinistra protesa verso Gesù Cristo.
Gesù Cristo è rappresentato da una figura infantile ma con sembianze ed atteggiamenti adulti, mentre benedice con la mano destra e nella mano sinistra tiene un rotolo con la legge divina.

Stato di conservazione: *** discreto, cadute di colore e restauri pregressi.

Russia, inizio XIX secolo Tempera su tavola

Icona ortodossa raffigurante Madonna con Bambino e pergamena Fine XVIII secolo
Tempera su tavola Altezza x larghezza x profondità: 37 x 26 x 2 cm. Peso: 950 gr.
l'iconografia è costituita dalla Madonna con in braccio il Bambino Gesù, che tiene nella mano una destra una pergamena e che la Vergine osserva. Nella parte inferiore un arcangelo affiancato da due santi. Datata 1794.



Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo. Fine XVIII secolo Tempera su tavola

Crocifisso in avorio di elefante su croce in tartaruga e madreperla Italia (?), XVII secolo
Altezza x larghezza: 75 x 33 cm. Altezza x larghezza Cristo: 27,5 x 19,5 cm. Peso totale: 2000 g. - Peso stimato dell'avorio: 250 g.
in avorio di elefante scolpito (Elephas maximus Linnaeus, 1758 or Loxodonta africana Blumenbach, 1797), posto su una croce lignea lastronata in madreperla e tartaruga (hawksbill sea turtle, Eretmochelysimbricata, Cheloniidae). La figura del Salvatore è studiata anatomicamente; le mani sono leggermente socchiuse e i fori per i chiodi si trovano più vicini al polso e non al centro della mano. La testa presenta la corona di spine ed è ripiegata verso la spalla destra, rivolta verso l’alto; la morbida capigliatura ricade sulle spalle, gli occhi sono aperti e rivolti al cielo e la bocca è socchiusa. Le gambe del Crocifisso sono posizionate in modo parallelo, i piedi sono sovrapposti e inchiodati congiuntamente. Le parti intime sono coperte da un perizoma con drappo laterale. Sulla croce, sopra il crocifisso in avorio, è presente il cartiglio con il Titulus Crucis I.N.R.I.

Stato di conservazione: **** buono, mancanti alcuni intarsi in madreperla.
Italia (?), XVII secolo Questo lotto è accompagnato da certificato CITES, da expertise rilasciato dal Ce.S.Ar. Centro Studi Archeometrici ed è disponibile per la vendita solo con spedizioni all’interno della Comunità Europea.

Rilievo in avorio raffigurante la Crocifissione di Cristo Borgogna, XVII secolo
Altezza x larghezza x profondità: 15,7 x 10,6 x 1,3 cm. Peso: 450 gr. In avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) finemente scolpito a raffigurante la Crocifissione di Cristo. La composizione è tipica del periodo tardo gotico di area francese dove erano prevalenti le rappresentazioni della filosofia umanista dell’epoca.
Il Cristo è posizionato su una croce completamente liscia, con la testa leggermente ripiegata verso la spalla destra, rivolta verso il basso e le parti intime sono coperte da un perizoma corto sostenuto da un drappo laterale. Il cartiglio con il Titulus Crucis INRI (Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, che si traduce letteralmente in “Gesù nazareno, re dei giudei”) in rilievo ha la forma rettangolare ed è posizionato orizzontalmente nella parte superiore della composizione.
Ai lati del Salvatore sono presenti sono presenti l’angelo consolatore nella sera dell’agonia: «Gli apparve (nel Getsemani) un angelo del cielo a confortarlo» (Luca 22,43) e l’angelo che indica il destino dell’uomo oltre la morte: «Alla risurrezione... si sarà come angeli nel cielo» (Matteo 22,30).


Stato di conservazione: **** buono. Borgogna, XVII secolo Questo lotto è accompagnato da certificato CITES, da expertise rilasciato dal Ce.S.Ar. Centro Studi Archeometrici ed è disponibile per la vendita solo con spedizioni all’interno della Comunità Europea.

Fallo vittoriano inglese in avorio XIX secolo
Lunghezza 24 cm, diametro 4,7 cm, peso 455 gr
in avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) con custodia coeva.



Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo. XIX secolo Questo lotto è accompagnato da expertise redatto dal dott. Dario Governale, da certificato CITES ed è disponibile per la vendita solo con spedizioni all’interno della Comunità Europea.

AUDEMARS PIGUET
Royal Oak Double Balance Wheel scheletrico: orologio da polso in oro ref. 15467OR.OO.1256OR.01 Attualmente in produzione

cassa e bracciale in oro rosa 18k, scheletrato, con movimento a vista e meccanico automatico, doppio bilanciere con massa oscillante in oro, finemente lavorato.
Corredato di scatola e contro scatola originali. Referenza 15467OR.OO.1256OR.01, identificativo del fondello J87170.
Dimensione cassa 37 mm. Peso lordo complessivo 177 gr.

Stato di conservazione ***** eccellente, perfettamente funzionante.
Attualmente in produzione