ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA + FOCUS CONSONANZE E DISSONANZE

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA + FOCUS CONSONANZE E DISSONANZE

martedì 9 luglio 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)
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  • Alphonse Mucha | 1860 - 1934
    Lotto 1

    Alphonse Mucha | 1860 - 1934


    STUDIO PER “HISTOIRE D’ESPAGNE”,

    1891 - 1895 CIRCA

    tempera e matita su carta applicata su cartoncino,

    cm 32x24,4. Firmato in basso a destra: Mucha


    Provenienza

    Trieste, Collezione privata;

    Collezione privata.


    Si ringrazia la Mucha Foundation per aver confermato l’autenticità dell’opera con comunicazione del 16 gennaio 2024.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Emile Gallé | 1846 - 1904
    Lotto 2

    Emile Gallé | 1846 - 1904


    Tavolino a due ripiani decorato a marqueterie in legni vari, con scena di paesaggio sul piano superiore e floreale su quello inferiore, 1900 circa; firmato sul piano a marqueterie: Gallé

    dimensioni: cm 67x75,5x42.


    Provenienza

    Trieste, Collezione privata.


    Per confronto con modelli simili di tavolini a due ripiani vedi: A. Duncan, G. de Bartha, Gallé Furniture, Antique Collectors’ Club, Woodbridge 2012, pp. 147-154.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Emile Gallé | 1846 - 1904
    Lotto 3

    Emile Gallé | 1846 - 1904


    Tavolino da tè con piano reclinabile; il piano decorato a marqueterie in legni vari con raffigurazioni di cardi e Croce di Lorena, su piedi a forma di lira e supporto centrale rotabile, 1900 circa, siglato EG e Croce di Lorena; dimensioni: cm 72x76x51,5.


    Provenienza

    Trieste, Collezione privata.


    Bibliografia

    A. Duncan, G. de Bartha, Gallé Furniture, Antique Collectors’ Club, Woodbridge 2012, p. 161 (ill. altro esemplare).


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Louis Majorelle | 1859 - 1926
    Lotto 4

    Louis Majorelle | 1859 - 1926


    Vetrina in noce modellata e intagliata, nella parte superiore un ripiano aperto sormontato da un’antina intarsiata con un paesaggio lacustre, affiancata su entrambi i lati da due piccole nicchie, sostenute da tre colonne modanate e intagliate, le due laterali ritorte, quella centrale decorata con un motivo floreale in rilievo. La parte inferiore si apre su un’ampia anta intarsiata con iris selvatici, la fascia modellata con motivi floreali in rilievo poggia su quattro piedi con bulbi scanalati.

    Firmato a marqueterie: L Majorelle

    dimensioni cm 56,5x148,5x34.


    Provenienza

    Trieste, Collezione privata.


    Bibliografia

    AA. VV., Nineteenth Century Furniture. Innovation, Revival and Reform, Art & Antiques Book, New York 1982, p. 73 (ill. altro esemplare).


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Piero Marussig | 1879 - 1937
    Lotto 5

    Piero Marussig | 1879 - 1937


    IL DOLORE, 1898

    olio su cartone, cm 55x38. Firmato in basso a destra: P. Marussig


    Provenienza

    Milano, Collezione privata.


    Bibliografia

    N. Colombo, C. Gian Ferrari, E. Pontiggia, Piero Marussig (1879 - 1937). Catalogo Generale, Silvana Editore, Cinisello Balsamo 2006, n. 4, p. 96 (ill.); A. Tiddia, Piero Marussig, Fondazione CRTrieste, Trieste 2015, p. 25 (ill.), n. 6, p. 203 (ill.).


    Pochissime sono le opere datate a questo anno (1898) e in quasi tutte c’è un richiamo all’artista tedesco che in quel periodo era un assoluto punto di riferimento non solo per il giovane triestino ma anche per gran parte degli artisti più maturi. Franz von Stuck, infatti, aveva dato vita alla Secessione di Monaco rifiutando ogni convenzionalismo accademico e ideando una figurazione in chiave simbolista, religiosa e mitologica, immergendo ogni visione in un’atmosfera languida e tenebrosa, dannatamente reale. Il richiamo a Böcklin è innegabile e così pervasivo che von Stuck decise di costruire anche la propria casa - studio, Villa Stuck, seguendo uno dei lavori del maestro svizzero, Villa am meer, Arnold Böcklin, 1878 (Kunstmuseum Winterthur). Oggi nella villa è conservata l’opera che più è in diretta correlazione con il lavoro di Marussig presentato, ovvero la Caccia Fantastica del 1890: è molto probabile, infatti, che il giovane triestino avesse avuto l’occasione di ammirare alcuni degli studi preparatori del dipinto (cfr. Franz von Stuck, Studio per Caccia fantastica, 1890 Monaco, Staatlichen Graphischen Sammlungen) soprattutto per quanto riguarda la posa del fauno colpito alla schiena dalla freccia. Testa, schiena e mani sono mosse da una scossa di dolore talmente peculiare che è facilmente leggibile nell’opera del Nostro.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Domenico Fiasella e aiuti | 1589 - 1669
    Lotto 6

    Domenico Fiasella e aiuti | 1589 - 1669


    REBECCA ED ELIZIER AL POZZO

    olio su tela, cm 155,5x124.


    Provenienza

    Milano, Collezione privata.


    Opera accompagnata da una comunicazione scritta di Anna Orlando datata: marzo 2024.


    Il dipinto, inedito, va riferito al pittore ligure Domenico Fiasella, noto come “il Sarzana” per la sua cittadina di nascita (Sarzana, La Spezia 1589 - Genova 1669). Domenico era figlio di un orafo e argentiere, Giovanni Fiasella. Questi lo mandò a studiare a Genova, dove rimase per alcuni mesi nella bottega del toscano Aurelio Lomi (1599-1600 circa), fratello maggiore di Orazio Gentileschi (che prese il cognome materno). Sempre a Genova, Domenico si spostò poi nella casa del grande maestro Giovanni Battista Paggi, dove rimase “alcuni anni” (Soprani), dal 1600 al 1606 circa. Nel 1607 il giovane talento ha l’opportunità di trasferirsi a Roma, e non vi è dubbio che quell’esperienza gli valse tutta la notorietà dei successivi anni genovesi, in considerazione dei notevoli aggiornamenti culturali che la Città Eterna poteva offrire e che rinnovarono la sua arte. Fu a Roma, infatti, negli anni in cui Caravaggio era ancora in vita (muore nel 1610), e poté frequentare e stringere amicizia con molti grandi pittori (tra i quali Orazio e Artemisia Gentileschi) ed essere accolto in ambienti estremamente altolocati, come la casa del banchiere genovese di stanza a Roma Vincenzo Giustiniani, che fu committente sia suo che dello stesso Caravaggio. Nel 1616/1617 il Fiasella fece ritorno a Genova, dove risiedette e lavorò, tranne qualche spostamento, per tutto il resto della sua lunga vita (morì a 80 anni). Raro autore di opere ad affresco (il ciclo più noto è quello in Palazzo Lomellini-Patrone con le Storie di Ester del 1620-1625 circa), fu artista di successo per grandi commesse pubbliche soprattutto religiose, e dunque di pale d’altare o per arredo a cappelle di chiese e conventi. Fu di fatto uno degli artisti più prolifici anche per la committenza privata, per la quale eseguì non solo tele di grande formato per l’arredo dei saloni delle dimore aristocratiche, ma anche quadri da stanza di dimensioni relativamente ridotte. Il successo lo portò a condurre una delle botteghe più importanti in città ed ebbe numerosi collaboratori, anche per far fronte alle molte richieste. Il tratto essenziale del Fiasella e l’impostazione della sua bottega, che non smise di piacere con lo scorrere dei decenni nonostante le mutazioni di un gusto che si andava via via aggiornando, fu la capacità di raccontare con estrema naturalezza tanto la storia biblica, che la favola mitologica, tanto l’episodio storico che letterario. L’attinenza al testo e il linguaggio piano caratterizzano le sue composizioni, come questa, tratta dal libro della Genesi (24). (...) Non è questo l’unico esemplare noto in cui il Fiasella inscena il fortunato e gradevolissimo soggetto dell’incontro tra Rebecca ed Eleazzaro al pozzo. Quello più noto, perché pubblicato da Piero Donati fin dal 1974 (Domenico Fiasella il “Sarzana”, Genova 1974, fig. 46), è una tela assai più grande (cm 220 x 166,5) conservata in collezione privata. Mi è nota una seconda versione, sempre a sviluppo orizzontale ma di dimensioni minori (cm 120x150), passata recentemente sul mercato antiquario (Cambi, novembre 2023), nella quale è ben intuibile l’intervento degli aiuti nelle figure secondarie.


    (testo tratto dalla comunicazione scritta di Anna Orlando, cit.).


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Scuola Lombarda del XVIII secolo
    Lotto 7

    Scuola Lombarda del XVIII secolo


    SACRA FAMIGLIA

    olio su tela, cm 50x40.


    Provenienza

    Milano, Collezione privata.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Carlo Wostry | 1865 - 1934
    Lotto 8

    Carlo Wostry | 1865 - 1934


    RITRATTO FEMMINILE

    olio su cartone telato, cm 63,5x51,7.

    Firmato in basso a destra: Wostry


    Provenienza

    Trieste, Galleria Tommaso Marcato (timbro al verso);

    Bergamo, Collezione privata.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Andrea Appiani Junior | 1817 - 1865
    Lotto 9

    Andrea Appiani Junior | 1817 - 1865


    RITRATTO DI GIOVANE, 1854

    olio su tela, cm 81,5x62.

    Firmato e datato in basso a sinistra: A. Appiani 1854


    Provenienza

    Vercelli, Meeting Art, asta del 8/11/2003, lot. 329;

    Milano, Collezione privata.


    Si ringrazia il Professor Fernando Mazzocca per l’assistenza alla schedatura dell’opera.


    A partire dalla metà dell’Ottocento, le donne cominciarono a ricoprire un ruolo sociale più autonomo avendo finalmente un più ampio accesso al mondo del lavoro (si pensi alle aree industrializzate delle città dove si affermò il ruolo dell’operaia) e allo studio. Il tessuto sociale italiano era, comunque, in gran parte formato da contadini che lavoravano le terre e la vocazione dei territori era per lo più agricola: il nucleo familiare tipico era quello contadino dove tutti si adoperavano alla cura degli animali e alla lavorazione del raccolto. Anche l’abito contadino acquista dignità pittorica e viene realizzato in modo magistrale: soprattutto durante il Risorgimento gli abiti tradizionali si caricano di un forte messaggio patriottico e ideale come ne “La Ciociara” di Francesco Hayez realizzata nel 1842 (cfr. F. Mazzocca, Milano 1994, n. 260). L’opera presentata in catalogo, realizzata da Andrea Appiani junior, è una chiara citazione di quella del maestro veneziano, di cui infatti fu allievo: posta in una posa più “classica”, la giovane donna indossa tutti gli elementi dell’abito tradizionale ciociaro tra cui spiccano i coralli e l’ampia mantilla o tovaglia “ammantata” posta sul capo. Proprio questa pesante stoffa di cotone candido diventa pretesto per studiare l’incedere della luce sulla trama ruvida del tessuto, come una volta si faceva sulle sete indossate dalle principesse.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Franz Leo Ruben | 1842 - 1920
    Lotto 10

    Franz Leo Ruben | 1842 - 1920


    VENEZIA, CAMPIELLO MOSCA, 1880

    olio su tela, cm 88x143.

    Firmato e datato in basso a destra:

    Franz Ruben 1880 Vened


    Provenienza

    Bergamo, Collezione privata.


    Un altro pittore estremamente interessato alla resa degli abiti tradizionali della sua epoca fu Franz Leo Ruben. Originario di Praga, dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Vienna, aveva visitato Roma per poi stabilirsi fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale a Venezia. Guardando alcune delle sue opere realizzate a Venezia, di cui quella presentata è un mirabile esempio, si nota subito come l’attenzione sia posta sulla varietà dei tessuti indossati. In particolar modo saltano all’occhio gli scialli: questo capo, presente nella tradizione veneta da molti secoli, ebbe un importante revival a fine Settecento, quando Napoleone ne portò uno di ritorno dalla campagna d’Egitto in dono a Giuseppina. Lo scialle era simbolo di Venezia quanto il leone di San Marco: era diffuso in tutti i ceti sociali e veniva indossato sia sopra il capo che sulle spalle, per proteggersi dal vento e dall’umidità della città lagunare. Il più diffuso era quello completamente nero (si vedano le due figure sulla sinistra) ma erano di gran moda anche quelli ricamati sul bordo inferiore, vicino le frange, le quali a loro volta erano più corte nella versione di uso quotidiano e più lunghe in quella tradizionale. Tale elemento decorativo è protagonista anche di un simpatico aneddoto che ha a che fare con il termine “attaccare bottone”: pare che le giovani veneziane, civettando con il ragazzo a cui erano interessate, si gettavano lo scialle sulle spalle, lasciando impigliare volutamente le frange sui bottoni degli indumenti del potenziale “moroso” per creare un malizioso pretesto.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Alberto Martini | 1876 - 1954
    Lotto 11

    Alberto Martini | 1876 - 1954


    CUFFIETTA, 1926 CIRCA

    pastelli su cartone, cm 78,5x78. Firmato in basso a destra: Alberto Martini


    Provenienza

    Milano, Collezione Maria Petringa;

    Oderzo, Collezione Arturo Benvenuti (e da qui per discendenza ereditaria).


    Esposizioni

    Venezia, XVa Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, 1 aprile - 31 ottobre 1926 (etichetta al verso).


    Bibliografia

    AA. VV., XVa Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, catalogo della mostra, Premiate Officine Grafiche Carlo Ferrari, Venezia 1926, sala 38, n. 18, p. 135 (cit.).


    L’opera proviene dalla collezione di Arturo Benvenuti (Oderzo 1923 - 2020), poeta, pittore, fotografo, e intellettuale che per primo celebrò la figura di Alberto Martini, suo conterraneo. A lui si deve la nascita a Oderzo della Pinacoteca dedicata al grande artista, inaugurata nel 1970, che ancora oggi, a più di mezzo secolo di distanza, rappresenta il luogo principale per poter ammirare gran parte della sua opera. L’ideazione della Pinacoteca civica prese il via dalla donazione, da parte di Maria Petringa (vedova di Martini) al Comune di Oderzo dell’Autoritratto del marito (eseguito nel 1911), in occasione della sua mostra antologica del settembre 1967. Tale manifestazione fu promossa e organizzata dallo stesso Benvenuti, che la concepì quale primo vero tributo post mortem all’artista, sublimato dall’intervento nel catalogo della mostra di Giuseppe Marchiori. Dopo questo primo lascito si aggiunsero di lì a poco altre ottanta opere (donate sempre dalla vedova), che resero possibile, nel 1970, la costituzione della Pinacoteca (che cambiò sede da quella iniziale di Cà Diedo a quella della Biblioteca civica nel 1974, fino a quella attuale, presso Palazzo Foscolo, dal 1995). Oggi la Pinacoteca conta ben 700 opere e un grande archivio, frutto di ulteriori e generosi lasciti in primis da parte della stessa Petringa, e poi dagli eredi Martini (Anderloni e Tischer). L’opera presentata fu donata ad Arturo Benvenuti dagli eredi Martini, per volontà della vedova dell’artista, dopo la sua scomparsa. Essa la ritrae presumibilmente nel 1926, anno in cui l’opera fu esposta alla XV Biennale di Venezia, assieme ad altre due opere, “L’album di Daumier” (n. 17, illustrato a p. 106 del relativo catalogo) e “La bella Isotta” (n. 19). Le tre opere vennero esposte nella sala n. 38, che ospitava, assieme alla sala n. 39, opere di autori italiani (denominate per questo “Sale italiane” nel catalogo), tra cui Francesco Menzio e Matteo Olivero, quasi a testimonianza di un mondo sospeso tra i ricordi ottocenteschi e la nuova figurazione raffinata e sottile del secolo breve.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Alberto Martini | 1876 - 1954
    Lotto 12

    Alberto Martini | 1876 - 1954


    IL PIANTO DEGLI ANGELI

    pellicola positiva a colori, cm 28x20,2.

    Firmata in lastra in basso a destra: Alberto Martini


    Provenienza

    Oderzo, Collezione Arturo Benvenuti (e da qui per discendenza ereditaria).


    L’opera costituisce una delle selezioni utilizzate per la stampa del volume: La vita di Cristo, di Alberto Martini, Edizioni Cenobio, Milano 1946. Il disegno è custodito presso la Pinacoteca Civica Alberto Martini a Oderzo (n. inv. 391).


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Alberto Martini | 1876 - 1954
    Lotto 13

    Alberto Martini | 1876 - 1954


    QUEL CHE D’OGNI COLPA

    VINCE LA BILANCIA, 1936

    acquaforte su carta, battuta cm 19,9x15, foglio cm 35x25.

    Firmata in basso a destra: Martini


    Provenienza

    Milano, Collezione Maria Petringa;

    Oderzo, Collezione Arturo Benvenuti (e da qui per discendenza ereditaria).


    Bibliografia

    F. Meloni, L’opera grafica di Alberto Martini, SugarCo Edizioni, Milano 1975, n. 137, p. 106 (ill. altro esemplare), p. 166 (cit.).


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Alberto Martini | 1876 - 1954
    Lotto 14

    Alberto Martini | 1876 - 1954


    ILLUSTRAZIONE SCENOGRAFICA PER

    “LA MORT DE TITANGILES” DI MAURICE MAETERLINCK

    prova di stampa su carta colorata a mano, cm 22x26,2.

    Firmata e datata in lastra in basso verso destra: Alberto Martini luglio 1923


    Provenienza

    Oderzo, Collezione Arturo Benvenuti (e da qui per discendenza ereditaria).


    L’opera costituisce una delle prime prove di stampa per il volume: Il Tetiteatro. “Il Teatro d’arte sull’acqua” di Alberto Martini con un testo di Emanuele di Castelbarco, Bottega di Poesia, Milano 1924.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Aligi Sassu | 1912 - 2000
    Lotto 15

    Aligi Sassu | 1912 - 2000


    SENZA TITOLO, 1950 - 1955

    piatto in ceramica policroma, cm 40,7x32.

    Firmato in basso verso destra: Sassu

    Firmato al verso: Sassu

    Al verso marchio dipinto della Manifattura Pozzo Garitta.


    Provenienza

    Milano, Collezione Salvatore Manzoni.


    L’opera è databile alla prima metà degli anni Cinquanta, periodo in cui è avvenuta la collaborazione tra Aligi Sassu e la manifattura albisolese di Pozzo Garitta, come segnalato dalla Fondazione Helenita e Aligi Sassu, che ringraziamo per l’assistenza alla schedatura dell’oggetto. Si conosce un altro piatto simile, presente nell’Archivio della Fondazione, firmato e datato 1953.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Salvatore Fiume | 1915 - 1997
    Lotto 16

    Salvatore Fiume | 1915 - 1997


    SOMALA

    ceramica dipinta, ed. P.A., altezza cm 44, eseguita da Giuseppe Rossicone Ceramiche Artistiche, Milano (etichetta alla base).

    Firmato e numerato: Fiume P.A.


    Provenienza

    Cesano Boscone, Collezione Arch. Ambrogio Sacchi.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Renato Guttuso | 1911 - 1987
    Lotto 17

    Renato Guttuso | 1911 - 1987


    MODELLE, 1959 - 1962

    olio su tela, cm 60,5x50,5.

    Firmato in basso al centro verso destra: Guttuso

    Firmato e datato al verso: Guttuso 62


    Provenienza

    Milano, Galleria d’Arte Sianesi (timbri al verso);

    Modena, Galleria Mutina (timbro al verso);

    Milano, Collezione Cesare Tosi;

    Venezia, Galleria del Cavallino (etichetta e timbro al verso);

    Milano, Collezione privata.


    Bibliografia

    E. Crispolti (a cura di), Catalogo ragionato generale dei dipinti di Renato Guttuso, Vol. II, Giorgio Mondadori & Associati, Milano 1983, n. 59/66 (ill.).


    Opera registrata presso gli Archivi Guttuso, Roma, e accompagnata da relativa autentica su fotografia datata: Roma 5 febbraio 2024.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Piero Lucano | 1878 - 1972
    Lotto 18

    Piero Lucano | 1878 - 1972


    RITRATTO DI DONATELLA

    ANTONICELLI, 1960 - 1965 CIRCA

    olio su tavola, cm 50x40,7.

    Firmato in alto a destra: Lucano

    Firmato e numerato al verso: 1155 P. Lucano Trieste


    Provenienza

    Trieste, famiglia Antonicelli;

    Trieste, Collezione privata.


    Bibliografia

    B. M. Favetta, Piero Lucano 1878 - 1972, Edizioni Lint, Trieste 1982, n. 1555, p. 125 (cit.).


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Giuseppe Migneco | 1903 - 1997
    Lotto 19

    Giuseppe Migneco | 1903 - 1997


    VENDITRICE DI CASTAGNE

    olio su tela, cm 40x32.

    Firmato in basso a destra: Migneco


    Provenienza

    Milano, Galleria d’Arte Il Castello;

    Milano, Collezione privata.


    Opera accompagnata da dichiarazione di provenienza su foto della Galleria Il Castello datata: 18 nov 1968


    Si ringrazia l’Archivio Giuseppe Migneco per l’assistenza alla schedatura dell’opera.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Francesco Messina | 1900 - 1995
    Lotto 20

    Francesco Messina | 1900 - 1995


    RITRATTO DI PAOLA CORREGGIARI, 1967-68

    scultura in bronzo, cm 50x41x24.

    Firmata alla base del braccio sinistro: Messina


    Provenienza

    Cesano Boscone, Collezione Arch. Ambrogio Sacchi.


    Bibliografia

    N. Loi (a cura di), Francesco Messina. Mostra celebrativa per il 90 anni, Umberto Allemandi & C., Torino 1991, n. LX (ill. l’esemplare in terracotta policroma);

    P. Toubert, N. Loi, L. Zichichi (a cura di), Francesco Messina: 100 anni sculture e disegni 1924 - 1993, Milano 2000, tav. 79 (ill. altro esemplare); M.T. Orengo e F. Ragazzi (a cura di), Francesco Messina: sculture, disegni e poesie 1916-1993, Mazzotta, Milano 2002, n. 156, p. 230 (ill. altro esemplare), p. 364 (cit.).


    Dell’opera presentata sono noti pochi esemplari non numerati eseguiti con diverse finiture e patine, come segnalato dalla Fondazione Francesco Messina, che qui ringraziamo per l’assistenza alla schedatura dell’opera.


    Opera archiviata presso la Fondazione Francesco Messina, Milano.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Dario Fo | 1926 - 2016
    Lotto 21

    Dario Fo | 1926 - 2016


    SENZA TITOLO, 2005

    tecnica mista su carta, cm 70x50.

    Firmato e datato in basso a destra: Dario Fo 2005


    Provenienza

    Milano, Collezione privata.


    Opera registrata presso l’Archivio Franca Rame e Dario Fo, Milano.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Giuseppe Ajmone | 1923 - 2005
    Lotto 22

    Giuseppe Ajmone | 1923 - 2005


    SENZA TITOLO

    grafite su carta applicata su masonite, cm 50x34,7.

    Firmato in basso a destra: G. Ajmone


    Provenienza

    Milano, Collezione privata.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Bruno Cassinari | 1912 - 1992
    Lotto 23

    Bruno Cassinari | 1912 - 1992


    VOLTO

    tecnica mista su carta applicata su tela, cm 69,8x49,5.

    Firmato in basso a destra: Cassinari


    Provenienza

    Cesano Boscone, Collezione Arch. Ambrogio Sacchi.


    Opera accompagnata da autentica su fotografia del Comitato per il Catalogo Generale dell’Opera di Bruno Cassinari datata: Milano, 18 aprile 2019, con il N°3373/C895.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

  • Jorge Jiménez Deredia | 1954
    Lotto 24

    Jorge Jiménez Deredia | 1954


    VERSO IL FUTURO, 1996

    fusione in bronzo a cera persa, esemplare 3/8,

    altezza cm 55.

    Firmato e numerato alla base: Jiménez Deredia 3/8


    Provenienza

    Montecatini Terme, Galleria Turelli;

    Cesano Boscone, Collezione Arch. Ambrogio Sacchi.


    Esposizioni

    Montecatini Terme, Galleria Turelli, Jiménez Deredia, Personale di sculture, dal 1 maggio al 31 ottobre 1997.


    Opera accompagnata da certificato di autenticità firmato dall’artista.


    Lotto facente parte del focus "Consonanze e Dissonanze"

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ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA + FOCUS CONSONANZE E DISSONANZE

“Gli artisti di epoche diverse vedono naturalmente le cose in maniera molto diversa. Il loro modo di vedere le cose dipende non soltanto dalla loro indole individuale, ma anche dalla conoscenza che essi e la loro epoca hanno delle cose.”

(Bertolt Brecht, Scritti sulla letteratura e sull’arte, Meltemi, Milano 2019).

In accordo con il pensiero espresso da Bertolt Brecht nei suoi “Scritti sulla letteratura e sull’arte” si può dire che l’arte sia espressione di un’epoca e delle sue vicende storiche, politiche e culturali: gli artisti non sono mai distaccati dall’ambiente in cui vivono ma ne diventano la voce, l’occhio e la mano. L’arte (come la filosofia, la letteratura, la musica, la danza e il teatro) è, quindi, sia la manifestazione tangibile della realtà storica e sociale in cui l’artista è immerso, sia lo specchio delle vicissitudini umane di cui egli ha fatto esperienza nella vita. Ciò non significa però che tutto sia relativo e che nel corso della storia dell’arte non vi siano dei temi ricorrenti, ma che tali temi possano essere affrontati in maniera diversa a seconda della realtà storica, politica e valoriale propria di una data epoca. La storia dell’arte così diventa la storia dell’uomo e le opere d’arte fermi-immagine attraverso le quali creare legami atemporali con altri esseri umani: a chi guarda è richiesto di osservare, notare, curiosare e sopra ogni altra cosa di porsi delle domande. Oggi viviamo in una realtà dove lo spirito critico è grandemente snobbato in favore della comodità dell’essere passivi: porsi delle domande costa fatica ed entrare in una vera connessione (non quella virtuale!) con un altro essere umano spaventa e disorienta, ma d’altronde nessuno ha detto che osservare un’opera d’arte sia una attività facile. Se si è disposti a mettersi in gioco però si verrà ampiamente ripagati: ci si accorgerà della consonanza fra opere di epoche diverse e della dissonanza di altre, cogliendo nelle diversità la complessità della storia del mondo. Nella prima sezione di questo catalogo si è deciso di fare un esperimento nel solco di questa visione: inserire opere di epoche diverse, contestualizzandole e cercando di scoprire nessi, intenti e motivazioni difficilmente individuabili se non in una visione di insieme della storia dell’uomo. 

Sessioni

  • 9 luglio 2024 ore 15:00 SESSIONE UNICA (1 - 123)

Esposizione

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Pagamenti e Spedizioni

l pagamento dei corrispettivi dovuti per aggiudicazione dei lotti, diritti di asta e commissioni di acquisto dovrà avvenire entro e non oltre dieci giorni dopo la vendita. In caso di mancato o parziale pagamento del totale dovuto Fondaco Aste si riserva il diritto di: (i) risolvere il contratto di vendita, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 c.c., restituendo il lotto al mandante; (ii) agire in giudizio per la riscossione del totale dovuto da parte dell’aggiudicatario.

Il ritiro dei lotti, dopo il pagamento secondo le modalità sopra descritte, dovrà avvenire immediatamente a cura e spese dell’aggiudicatario. Qualora questi lo richieda per iscritto, Fondaco Aste potrà effettuare i servizi di imballaggio e trasporto, a spese e rischio dell’aggiudicatario. Decorso il termine di dieci giorni dalla data della vendita Fondaco Aste sarà esonerata da qualsiasi responsabilità in merito alla custodia dei lotti. Fondaco Aste, su richiesta scritta dell’aggiudicatario, potrà contattare trasportatori specializzati in opere/oggetti d’arte e/o qualsiasi altro trasportatore su richiesta di questi, senza in ogni caso assumere qualsiasi responsabilità in merito al trasporto medesimo.

Condizioni di vendita

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Commissioni

Al prezzo di aggiudicazione dovrà essere aggiunto un importo a titolo di diritti d’asta, calcolato in percentuale sul prezzo di aggiudicazione raggiunto, pari al 28% (Ventotto percento). Tali importi si intendono comprensivi di I.V.A. come previsto dalla normativa vigente. Qualsiasi altro onere o tributo relativo all’acquisto sarà in ogni caso a carico dell’aggiudicatario.

Altre Informazioni

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Nella descrizione dei lotti è segnalato talvolta lo stato di conservazione; si prega di prendere nota che tale indicazione non sostituisce in alcun modo il condition report degli stessi.

Si precisa in ogni caso che i condition reports non sono effettuati in un contesto di laboratorio professionale di restauro.

I clienti interessati pertanto si impegnano a esaminare approfonditamente i lotti oggetto della vendita, anche con l’eventuale intervento di esperti o restauratori di fiducia al fine di accertare tutte le caratteristiche sopra descritte. I lotti verranno quindi venduti “come visti” nelle condizioni in cui versano al momento della vendita. Dopo l’asta Fondaco Aste o i venditori non potranno essere ritenuti responsabili per vizi relativi alle caratteristiche degli oggetti in asta.

Rilanci

  • da 0 a 200 rilancio di 20
  • da 200 a 400 rilancio di 50
  • da 400 a 1000 rilancio di 100
  • da 1000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 100000 rilancio di 2000
  • da 100000 in avanti rilancio di 5000