“Gli artisti di epoche diverse vedono naturalmente le cose in maniera molto diversa. Il loro modo di vedere le cose dipende non soltanto dalla loro indole individuale, ma anche dalla conoscenza che essi e la loro epoca hanno delle cose.”
(Bertolt Brecht, Scritti sulla letteratura e sull’arte, Meltemi, Milano 2019).
In accordo con il pensiero espresso da Bertolt Brecht nei suoi “Scritti sulla letteratura e sull’arte” si può dire che l’arte sia espressione di un’epoca e delle sue vicende storiche, politiche e culturali: gli artisti non sono mai distaccati dall’ambiente in cui vivono ma ne diventano la voce, l’occhio e la mano. L’arte (come la filosofia, la letteratura, la musica, la danza e il teatro) è, quindi, sia la manifestazione tangibile della realtà storica e sociale in cui l’artista è immerso, sia lo specchio delle vicissitudini umane di cui egli ha fatto esperienza nella vita. Ciò non significa però che tutto sia relativo e che nel corso della storia dell’arte non vi siano dei temi ricorrenti, ma che tali temi possano essere affrontati in maniera diversa a seconda della realtà storica, politica e valoriale propria di una data epoca. La storia dell’arte così diventa la storia dell’uomo e le opere d’arte fermi-immagine attraverso le quali creare legami atemporali con altri esseri umani: a chi guarda è richiesto di osservare, notare, curiosare e sopra ogni altra cosa di porsi delle domande. Oggi viviamo in una realtà dove lo spirito critico è grandemente snobbato in favore della comodità dell’essere passivi: porsi delle domande costa fatica ed entrare in una vera connessione (non quella virtuale!) con un altro essere umano spaventa e disorienta, ma d’altronde nessuno ha detto che osservare un’opera d’arte sia una attività facile. Se si è disposti a mettersi in gioco però si verrà ampiamente ripagati: ci si accorgerà della consonanza fra opere di epoche diverse e della dissonanza di altre, cogliendo nelle diversità la complessità della storia del mondo. Nella prima sezione di questo catalogo si è deciso di fare un esperimento nel solco di questa visione: inserire opere di epoche diverse, contestualizzandole e cercando di scoprire nessi, intenti e motivazioni difficilmente individuabili se non in una visione di insieme della storia dell’uomo.
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