LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - PARTE PRIMA
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Lotto 1 Alberto Gianquinto (1929 - 2003)
Nuvole, sassi, ulivi, 1968
Olio su tela
90 x 65 cm
Firma: “Gianquinto” sul verso
Data: “giovedì 16 - V - 1968” sul verso
Altre iscrizioni: “III”, iscrizione illeggibile, “numeri, sassi, ulivi”, “Aci Trezza” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 2 Josè Guevara (1926 - 2010)
Corrida, 1990
Olio su masonite
80 x 100 cm
Firma: al recto, “Guevara”
Data: sul verso, “1990”
Altre iscrizioni: sul verso, “Este cuadro...”; “Titulo: ‘La Corrida’”
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 3 Luigi Serena (1855 - 1911)
Ritratto di donna con velo bianco, 1880-1885
Matita e carboncino su carta
60,5 x 45,7 cm (luce)
Firma: “L Serena” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Bibliografia: O. Stefani, "Luigi Serena 1855-1911", Ponzano Veneto, 2006, pp. 169 e 174, ill. 139
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80% (foxing)
Luigi Serena, pittore d'elezione della borghesia trevigiana a cavallo tra '800 e '900, non ebbe allievi diretti, ma fu ammirato dagli artisti più giovani per il suo spirito bohémien e antiborghese, anche quale riferimento morale, diventando una pietra miliare nell'orizzonte artistico della Marca. Saranno proprio gli artisti dell'avanguardia, in testa Arturo Martini, a promuovere la mostra postuma di Serena poco dopo la sua morte nel 1911. Pur operando prevalentemente in provincia, l'artista partecipò con successo alle più importanti esposizioni del tempo: a Venezia (1881), Milano (1883), Torino (1884), Firenze (1886), Parigi (1888) e Monaco (1890). Fu tra gli invitati alla Biennale veneziana del 1897 (Eugenio Manzato, "Treviso", in "La Pittura in Italia. L'Ottocento", Milano, 1990, p. 213).
Il foglio è stato identificato da Eugenio Manzato nel 2002. «Dopo aver studiato attentamente il soggetto, Serena mette in luce, senza alcuna esitazione, caratteristiche fondamentali dell'aspetto fisico e caratteriale di un essere umano. (...) Nel ritratto di donna con velo bianco, Serena ritrae magistralmente una figura dai tratti quasi popolareschi, con sensibilità pittorica in quanto le varie gradazioni chiaroscurali richiamano varie intensità cromatiche, le quali conferiscono all'espressione psicologica della donna una nota di assorta e spirituale intensità emotiva» (O. Stefani, "Luigi Serena 1855-1911", Ponzano Veneto, 2006, p. 169). -
Lotto 4 Enrico Benetta (1977 circa)
Libro d’amore e d’autore - Dittico
Acrilico, smalto e sabbie su carta applicata su tela
160 x 100 cm (per singolo pannello)
Firma: “Enrico Benetta”, sul lato di ogni pannello; “E.B.” sul verso di ogni pannello
Altre iscrizioni: “Per autentica Enrico Benetta”, “Dittico 1”, “Libro d’autore” sul verso del primo pannello; “Per autentica Enrico Benetta”, “Dittico 2”, “e d’amore” sul verso del secondo pannello
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 5 Virgilio Ripari (1843 - 1902)
Venezia
Olio su tela
29,5 x 44,5 cm
Firma: Firma al recto
Elementi distintivi: Etichetta di passaggio d'asta Meeting Art
Provenienza: Neumeister, Monaco, 26.3.1998, lotto 2810
Stato di conservazione. Supporto: 85%
Stato di conservazione. Superficie: 85% -
Lotto 6 Anna Shamira Minozzi (1968)
L'Emiro Abdel Khader, 2014
Acrilico, foglia d'oro e cristalli Swarovski su tela
39 x 49 cm
Firma: "Shamira" al recto
Provenienza: lo studio dell'artista; Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: Salone Internazionale del Libro, Algeri, 2017
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Anna Shamira Minozzi è un’artista italiana ispirata dalla calligrafia islamica, su cui basa molte delle sue composizioni. Ha esposto, tra l'altro, ai Musei Capitolini in Roma, al Barbican Centre di Londra (Olimpyc Fine Arts 2012), al Museo d’Arte di Pechino, ad Abu Dhabi in occasione del semestre di presidenza italiana al Consiglio dell'Unione europea, all'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, alla Accademia Carrara a Bergamo, a Castel dell'Ovo a Napoli, alla Camera dei Deputati. Sue opere sono conservate presso le moschee di Venezia e di Catania. Al centro dei suoi interessi c'è il dialogo tra Cristianesimo e Islam.
Il dipinto in asta, presentato al Salone Internazionale del Libro ad Algeri nel 2017, è stato pensato dall'artista come un omaggio alla Algeria, attraverso la figura dell'Emiro Abdel Kader (1808–1883), eroe dell'indipendenza nazionale, pensatore e letterato. Kader è una figura di spicco anche per il dialogo tra i popoli: durante il suo esilio a Damasco, salvò la vita di 1200 cristiani della città, dall'aggressione di alcuni estremisti musulmani dell'epoca.
Nel dipinto, appaiono elementi islamici ed anche berberi, come le lettere dell'alfabeto Tifinagh, la scrittura dei Tuareg. La mano di Fatima - all'interno si legge calligrafata la frase "Dio è bello e ama la bellezza" - è uno dei simboli raffigurati nello stemma dell'Algeria, mentre l'Emiro a cavallo con la spada simboleggia il potere religioso e la giustizia. La mezza luna con la stella, che appare nella bandiera dell'Algeria, è composta con la frase della Shahada, la professione di fede Islamica. Alcune gazzelle stilizzate con la frase della Bismillah ("Nel nome di Allah") vogliono ricordare le iscrizioni rupestri di epoca preistorica che si trovano nel sud est dell'Algeria. Diverse scritture calligrafiche fanno riferimento all'arte islamica che si sviluppò nel paese in stile moresco e ottomano. La Bismillah disegna anche i contorni del profilo di una città algerina per sottolineare la spiritualità di questo paese: la farfalla ne indica la bellezza e la delicatezza, la rosa ne esprime la raffinatezza e la poesia. Altre figure rappresentate nel quadro sono il falco, sinonimo di fierezza, intelligenza e simbolo della caccia e il dromedario, considerato secondo la tradizione araba, sinonimo di sobrietà, resistenza, rapidità e adattamento alla vita del deserto.
Una copia su lastra di acciaio del dipinto in asta è stata donata all'erede di Abdel Kader. -
Lotto 7 Leon Richet (1843 - 1907)
Paesaggio a Barbizon
Olio su tela
40 x 60,6 cm
Firma: Firma al recto (poco leggibile)
Elementi distintivi: segni di passaggi d'asta al verso
Provenienza: Christie's Londra, 26.6.1998, lotto 64
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 8 Domenico Cantatore (1906 - 1998)
Paesaggio, 1957
Olio su tela
48,3 x 68 cm
Firma: “Cantatore” al recto
Data: “57” al recto
Altre iscrizioni: altre iscrizioni, non autografe, a penna a tergo del telaio, relative alle dimensioni e al numero di inventario “7013”, nonché al verso della cornice
Elementi distintivi: al verso etichetta della Galleria Sianesi, Milano, con dati dell’opera e numero di inventario “7013”; etichetta con numero “31” a tergo del telaio
Provenienza: Galleria Sianesi, Milano; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 9 Franco Francese (1920 - 1966)
Paesaggio, 1965
Olio su tela
38,5 x 46,5 cm
Firma: “francese” sul verso
Data: “1965” sul verso
Altre iscrizioni: “Paesaggio”, “K611” sul verso; “inv D612” sul telaio
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 10 Hans Richter (1888 - 1976)
Les planches de la mer et de l'amour. Cinque incisioni, 1976
Incisione a colori su carta Fabriano rosaspina
49,5 x 34,7 cm (Ogni foglio)
Firma: su ogni foglio, monogramma a matita di Frida Richter, moglie dell’artista
Data: in lastra, 1976
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura “28/99” a matita, di Frida Richter, moglie dell’artista
Elementi distintivi: al retro di ogni incisione, timbro a inchiostro “ESTATE HANS RICHTER” e timbro a secco dell’editore
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90% (leggera ondulatura)
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Hans Richter è stato un pittore, artista grafico, produttore cinematografico d'avanguardia e storico dell'arte tedesco Dada. Nel 1965 ha scritto il libro "Dadaism", sulla storia del movimento Dada. Dall'espressionismo al dadaismo, al costruttivismo e al neoplasticismo, è stato una delle maggiori figure dell'arte d'avanguardia negli anni '10 e '20 e un catalizzatore di intellettuali e artisti in molte discipline. Richter ha contribuito a organizzare mostre che hanno ravvivato l'interesse per Dada, sia negli Stati Uniti che in Europa. Nel 1956 gira "Dadascope", un film dedicato alla poesia Dada.
Il lotto comprende cinque fogli di una serie di complessivi sette prodotta da La Nuova Foglio Editrice di Pollenza nel 1976. Hans Richter scomparve mentre l’opera era in stampa. L’intera tiratura, 30 esemplari in cifre romane e 99 esemplari in cifre arabe, venne siglata dalla moglie dell’artista, Frida. Si può quindi ben indicare in questi fogli l’ultima opera dell’artista. La cartella, introdotta da uno scritto di Roberto Sanesi e curata da Magdalo Mussio e Gianfranco Berti, contiene una selezione di pensieri - in dialogo ideale - tra Hans Richter e Jean Arp. -
Lotto 11 Walter Lazzaro (1914 - 1989)
Capanni calabresi, 1974
Olio su masonite
24 x 18 cm
Elementi distintivi: Varie etichette al verso e codice di archiviazione "0103DZZED"
Provenienza: Art Gallery Lazzaro by Corsi, Milano
Bibliografia: P. Levi, A. Corsi, G. Grassi, a cura di, "Catalogo generale delle opere di Walter Lazzaro", 3 voll., 1997-2004, Milano, p. 155
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 12 Renzo Codognotto (1938 circa)
Interno configura, 1983
Olio su tela
70 x 80 cm
Firma: “Codognotto” sul verso
Altre iscrizioni: sul verso, recapiti dell’artista
Elementi distintivi: sul verso, etichetta del 4° Concorso nazionale di pittura della Società operaia di mutuo soccorso "L. Boschieri di Crocetta del Montello" con titolo, data e dati relativi all’opera; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: 4° Concorso nazionale di pittura, Società operaia di mutuo soccorso "L. Boschieri, Crocetta del Montello"
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 13 Joan Miró (1893 - 1983)
Sobreteixims I Escultures N. 158, 1972
Litografia e serigrafia su carta
35,5 x 51,4 cm (luce)
Firma: “Miró” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “22/150” a matita al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta con titolo (erroneo) e data; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Bibliografia: Patrick Cramer, "Joan Miró, The Illustrated books: catalogue raisonné", Ginevra, 1989, IV, p. 392
Stato di conservazione. Supporto: 85% (macchie di umidità)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 14 Maurizio D'Agostini (1946)
Zeus, o Giove (Il portatore di gaiezza)
Terracotta semire, 2002
89,6 x 59,2 x 39 cm
Firma: “M D” sul basamento
Data: “2002” poco leggibile sul basamento
Altre iscrizioni: titolo (“ZEUS”) e dedica (“DEDICATO A HOLST”)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Bibliografia: D. Gegghele, a cura di, Maurizio D'Agostini, Scuptures, Cornuda, 2005, p. 53 (ill.)
B. Buscaroli, Maurizio D'Agostini: la saga dell'esistenza. Introduzione al catalogo della Mostra al LAMeC, Vicenza, 2006
M. Rossi, Materia e sentimento riuniti da Maurizio D'Agostini. 40 opere di scultura e pastelli al LAMeC, Basilica Palladiana, in Il Giornale di Vicenza, 17.06.2006
M. Rossi, Un artista che traduce nella forma ciò che sogna. Al LAMeC l'antologica a cura di Beatrice Buscaroli, in La Voce dei Berici, 09.07.2006
R. Amaglio, D'Agostini. Il fantasticare diventa scultura, in La domenica di Vicenza, 27.07.2006
F. Girardello, I Pianeti, l'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, in Catalogo della mostra alla Fondazione G. B. Cima da Conegliano, 2009
G. Grossato, D'Agostini sulle tracce di Holst, e i pianeti diventano sculture, in Il Giornale di Vicenza, 9 luglio 2009
M. Valediano, Un argonauta lungo rotte enigmatiche, in Il Giornale di Vicenza, 18 novembre 2009
C. Franchetti, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Sondrio, 2011, pp. 22-23 (ill.)
G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini, in Artantis, Palermo, luglio-agosto 2011
G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini a casa dell'astronomo Piazzi, in Il Giornale di Vicenza", 11 maggio 2011
Aa. Vv., Enciclopedia Artisti contemporanei, Roma, 2013, pp. 128-129
B. Buscaroli e P. Levi, testi di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Costa di Mezzate, 2016, pp. 9, 11, 14-15 (ill.)
D. Radini Tedeschi e S. Pieralice, "Atlante dell'Arte", Novara, 2020, sub vocem
G. Maritati, L'Atlante dell'arte 2020, in TG1, 11.06.2020
A. Keran, I pianeti di Maurizio D'Agostini. La chiave metafisica della Materia, in Amedit, autunno 2020
Esposizioni: B. Buscaroli, a cura di, Maurizio D'Agostini, Immaginazione, materia e sentimento, LAMeC Basilica Palladiana, Vicenza, 17 giugno - 27 agosto 2006
F. Girardello, a cura di, I Pianeti. L'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, Fondazione Giovanni Battista Cima, Conegliano, 1 maggio - 14 giugno 2009
C. Franchetti, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Teatro Comunale Giuseppe Piazzi, Sondrio, 24 aprile - 15 maggio 2011
Aa. Vv., "I sette pianeti. Omaggio a Gustav Holst", mostra itinerante nelle sedi di Veneto Banca di Bari (Palazzo Barone Ferrara), Fabriano, Verona, Verbania, 2014
B. Buscaroli e P. Levi, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Veneto Banca, 2016
Stato di conservazione. Supporto: 90% (leggeri danni da urto)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (leggeri danni da frizione)
L'opera fa parte di una serie realizzata da D'Agostini nei primi anni 2000 sui pianeti, dedicata a Gustav Holst (1874-1934), che ebbe successo mondiale con la suite "The Planets". «Mi appassionai - racconta l'artista, che già nel 1999 aveva tratteggiato a pastello l'Uomo degli astri (Buscaroli e Levi 2016, p. 11) - alla suite musicale de "I sette pianeti" di Gustav Holst a casa di amici, i coniugi Borgato. Paola e Luigi Borgato sono costruttori di pianoforti. Quella sera mi invitarono a cena. Con noi c'era anche il pianista Igor Roma. Era una bellissima serata d'Autunno del 2001 e dopo cena, per concludere quel caloroso e gioviale incontro, Igor si accomodò al pianoforte (un pianoforte Borgato a coda, naturalmente!), un eccezionale strumento nero come la notte e lucido come uno specchio. E lì, con le sue dita che correvano furiosamente sulla tastiera, Igor mi fece conoscere Marte portatore di guerra di Gustav Holst. L'impatto fu immediato, rimasi letteralmente catturato da quei suoni potenti, che in parte già conoscevo per averli sentiti in alcune colonne sonore di film d'azione. Confesso che non conoscevo Holst, il compositore, ma la sua musica, un po', sì! Stavo trascorrendo un periodo di crisi creativa, come mi è sempre accaduto, a fasi alterne. Mi trovavo in una situazione in cui avevo grande necessità, assoluto bisogno di una scintilla che accendesse la miccia della mia fantasia creativa e Marte portatore di guerra fu vera dinamite! Quella famosa sera, rincasando, la mia anima stava meravigliosamente bene. Mi venne in mente un progetto ambizioso, superbo: avrei realizzato i miei sette pianeti sulla base delle musiche di Gustav Holst. Ascoltando il divino Holst nacquero nell'arco di sette anni i miei personaggi. Ero inebriato da quelle musiche. Il mio scopo consisteva nel materializzare quei suoni secondo le mie visioni, riuscire a creare delle sculture che fossero in grado di rappresentare le musiche che ascoltavo. Fu una impresa di cui vado molto fiero, una ricerca e una sperimentazione che mi ha portato molto lontano, nel mondo esaltante del mistero e dell'inconscio. E così nacquero in ordine temporale Giove, Saturno, Marte, Venere, Nettuno, Mercurio e Urano.» (M. D'Agostini, estratto dal Carnet de voyage, in Buscaroli e Levi 2016, p. 11). La portata allegorica di ogni pianeta è ben sintetizzata da Beatrice Buscaroli nella introduzione alla mostra del 2016 (p. 9): «la seduzione di Venere, la regalità musicale di Giove, l'assolutezza imperativa di Marte, la fluidità turbinosa di Saturno, la dimensione proteiforme e vibratile di Mercurio, la gravità mistica di Nettuno, la struttura labirintica di Urano».
Il ciclo - nel suo svolgersi negli anni - consente a D'Agostini di richiamare la memoria del proprio apprendistato nell'incisione, nello sbalzo e nel disegno presso la Scuola d'Arte e Mestieri di Vicenza, unendoli all'esperienza della scultura monumentale, ed all'approfondimento della ceramica, che dal 2004 inizia a dipingere con oli e acrilici al modo degli antichi (Buscaroli e Levi 2016, p. 37). Nasce così un modo di fare scultura che dichiara il proprio legame con la musica, ma che è prima di tutto di impronta teatrale, con il definirsi di personaggi che sono in realtà maschere e abiti almeno quanto idee.
Di ogni scultura della serie esistono diversi disegni preparatori, che ne rivelano la genesi: Giove è una delle figure meno variate dalla idea iniziale, che si avvicinava a quella di un Cristo che appare a braccia aperte di fronte ad una enorme sfera di luce e che si è risolta in una figura simile ad un sacerdote benedicente. (Franchetti 2011, p. 22; Buscaroli e Levi 2016, p. 14).
Del ciclo D'Agostini ha realizzato, a richiesta, esemplari in bronzo. -
Lotto 15 Giovan Francesco Gessi (1588 - 1649)
San Giovanni Battista
Olio su tela
58 x 66 cm
Provenienza: Christie's Londra, 13.11.1997, lotto 222 (come Cerchia di Guido Reni)
Stato di conservazione. Supporto:
Stato di conservazione. Superficie:
La attribuzione alla maturità di Giovan Francesco Gessi è stata avanzata da Denis Mahon e Stephen Pepper, dopo aver visto il dipinto presso lo studio di restauro Giantomassi e Zari. Il dipinto è in relazione con alcune opere di Guido Reni del 1621-1623, ed in particolare la definizione del corpo di Cristo nella pala con Cristo che appare alla Madonna eseguita per il Duomo di Modena nel 1622 (Baccheschi 1971, scheda 109) e nel Battesimo di Cristo, oggi al Kunsthistorisches Museum, Vienna (ibidem, scheda 115)
Bibliografia di riferimento: Cesare Garboli, introduzione di, e Edi Baccheschi, apparati di, "L'opera completa di Guido Reni", Milano, 1971 -
Lotto 16 Valeriano Trubbiani (1937 - 2020)
Volo frenato, 2004
Acciaio, rame, ceramica, vetro, legno
46,8 x 92,2 x 23,2 cm
Firma: "Trubbiani" sull'uovo e sul basamento ligneo
Data: "2004" sul basamento ligneo
Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento inventariale; etichetta anonima analoga
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 80% (consunzione delle superfici lignee, leggeri graffi e danni da abrasione sulle superfici metalliche)
Il "Volo frenato" - metafora della condizione dell'uomo nel suo anelito alla libertà e dei limiti della fantasia creatrice - è uno dei soggetti più noti della produzione di Trubbiani a partire dagli anni Settanta. Sullo stesso tema l'artista realizza una scultura monumentale nel piazzale d'ingresso al castello di Falconara Alta a Falconara Marittima. -
Lotto 17 Luigi Bartolini (1892 - 1963)
I sogni, 1958
Acquaforte su carta
26 x 19 cm (luce)
Firma: “Luigi Bartolini” in lastra e a matita al recto
Data: “1959” in lastra
Altre iscrizioni: tiratura “Es. u.” a matita al recto; sul verso, indicazione bibliografica
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Galleria d’Arte Moderna Viotti, Torino; etichetta Galleria d’Arte Moderna Quadrifoglio, Udine; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Galleria d’Arte Moderna Viotti, Torino; Galleria d’Arte Moderna Quadrifoglio, Udine; Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Bibliografia: “L’Arte”, febbraio 1986, p. 69
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
L’incisione “I sogni” è il secondo stato de “I sogni abortiscono” del 1926. Rispetto al primo stato è stato abraso il fiore, aggiunto il contenitore del feto e il tratteggio (Luciana Bartolini, comunicazione del 18 ottobre 2021). Molto interessante la annotazione "Es. u.", esemplare unico, posta a matita dall'artista al recto. Bartolini considerava l'incisione una specifica tecnica espressiva, prima che riproduttiva, che poteva risultare in monotipi quasi che la strumentazione meccanica di lavorazione della matrice fosse una alternativa al pennello, alla penna e alla matita, peraltro talvolta usati per ritoccare l'immagine direttamente sul foglio. La incisione in asta si presenta quindi come un'opera unica.
Ringraziamo la Professoressa Luciana Bartolini, Presidente dell'Archivio Luigi Bartolini, per il prezioso supporto nella schedatura dell'opera. -
Lotto 18 Vittore Grubicy de Dragon (1851 - 1920) , imitatore di
Paesaggio invernale, 1920-1930 circa
Olio su tela
38 x 71 cm
Altre iscrizioni: firma apocrifa “V. Grubicy” al recto
Elementi distintivi: al verso, etichetta con numeri; etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Collezione privata, Intra; Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Bibliografia: Giuseppe Luigi Marini, a cura di, Il paesaggio italiano nell'Ottocento, Casale Corte Cerro, 1996, pp. 42-43 (ill.)
Esposizioni: Il paesaggio italiano nell'Ottocento, Modena, Galleria Marco Bertoli, 11 maggio – 2 giugno 1996; Orta san Giulio, Palazzotto di Orta, 8 giugno – 30 giugno 1996
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 85%
Ritenuto da Giuseppe Luigi Marini opera autografa di Vittore Grubicy De Dragon, il dipinto è in realtà, secondo Sergio Rebora, che ha curato nel 1995 il catalogo generale dell'artista e nel 2005 la sua mostra retrospettiva al Museo del paesaggio di Verbania, da ritenere opera di un imitatore verosimilmente degli anni Venti del Novecento (comunicazione scritta del 20.05.2021). Dopo la morte di Grubicy avvenuta nel 1920 e dopo il successo della mostra dei divisionisti organizzata da Bottega di Poesia a Milano nel 1922 si moltiplicarono infatti le imitazioni delle opere del maestro. Si tratta di quadri che, come precisa lo studioso, mancano di qualsiasi riferimento sia nella bibliografia storica sull'artista sia presso la ricchissima documentazione anche fotografica presente nell'Archivio Grubicy oggi al Mart di Trento; inoltre sono privi di quelle iscrizioni sul recto e sul verso della tela caratteristiche dell'autore. In questo caso l'ignoto falsario ha mutuato stilemi e motivi iconografici tipici dell'artista, traendoli in particolar modo dal polittico panteista in otto quadri L'inverno in montagna. Realizzati tra il 1894 e il 1897 a Miazzina, i quadri che compongono il polittico vennero lasciati da Grubicy poco prima della sua scomparsa alla Galleria d'Arte Moderna di Milano dove vennero esposti al pubblico e riprodotti in tricromie a colori.
Ringraziamo Sergio Rebora per il supporto nella catalogazione. -
Lotto 19 Enrico Benetta (1977 circa)
Clessidra osmotica, 2003
Acrilico, smalto e sabbie su carta applicata su tela
120 x 60 cm
Firma: illeggibile sul verso
Data: “maggio 2003” sul verso
Altre iscrizioni: “Clessidra osmotica” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 20 Pierre Eugène Montézin (1874 - 1946)
Vaso di fiori con collana
Olio su tela
33 x 40,5 cm
Firma: Firmato al recto
Provenienza: Yves de Cagny, 24.6.1998, lotto 47
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 21 Enrico Benetta (1977 circa)
Romanzo di sole, 2004
Acrilico, smalto e sabbie su carta applicata su tela
100 x 70 cm
Firma: “Enrico Benetta” sul verso
Data: “Giugno 2004” sul verso
Altre iscrizioni: “Per autentica ‘Romanzo di sole’” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 22 Carlo Bossone (1904 - 1991)
La Grigna
Olio su tela
49 x 44 cm
Firma: ”C. Bossone” al recto
Elementi distintivi: Al verso due etichette con inventari della banca e, in fotocopia, un articolo sull’artista da La Stampa del 16 gennaio 1988.
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Bibliografia di riferimento: Aa. Vv., "Carlo Bossone", Novara, 1988 -
Lotto 23 Ilirjan Xhixha (1964 circa)
Venezia
Olio su tela
50 x 70 cm
Firma: non leggibile al recto; “Ilirjan Xhixha” sul verso
Altre iscrizioni: altra iscrizione non leggibile sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 24 Giuseppe Chiari (1926 - 2007)
N. 471 (Fluxus)
Tecnica mista e collage su tela
42 x 75 cm
Firma: al recto
Elementi distintivi: etichetta identificativa al verso
Provenienza: Tornabuoni Arte, Firenze
Certificati: fotocertificato dell'artista
Stato di conservazione. Supporto:
Stato di conservazione. Superficie: