ASTA 46 I: AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FUTURISMO, LIBRI DEL NOVECENTO E LIBRI D’ARTISTA
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Lotto 241 Lai Maria, Curiosape. Cagliari: Arte Duchamp, 2002. In-8° (mm 278x240). Esemplare profusamente illustrato con le riproduzioni a colori delle opere di Maria Lai a piena pagina. Legatura editoriale illustrata in cartoncino floscio, con intervento in filo di lana giallo dell'Artista al piatto anteriore; entro astuccio originale con titoli ai piatti, rivestito in acetato trasparente. Tracce di usura alla custodia, altrimenti ottimo stato di conservazione. SI AGGIUNGE: A matita. Disegni di Maria Lai dal 1941 al 1985. Cagliari: FMR per Arte Duchamp, 1988. (2)I OPERA: Maria Lai inizia la sua sperimentazione artistica negli anni Quaranta, ma è nel Sessanta che apre gli orizzonti a nuove materie e linguaggi, soprattutto per quanto riguarda le opere su tela e i libri di stoffa, raffinato strumento di espressione attraverso una nuova dimensione linguistica. Queste opere apriranno negli anni Ottanta la produzione ai libri di fiabe cucite, scritte e illustrate con fili intrecciati su tela, che spesso riprendono le storie della tradizione sarda. La realizzazione artistica della fiaba di Curiosape (inventata da una bambina di nove anni che partecipava ad un concorso letterario), così come le altre, non nasce con l'intento di tradurre in disegno un testo narrativo definito, ma dalla necessità di creare una storia nel momento in cui vengono intessute le immagini, in una sovrapposizione di segni, colori e figure da scoprire, più che da leggere. Fili e ricami colorati, infatti, rappresentano in modo stilizzato ambienti e personaggi, lasciando piena libertà interpretativa delle immagini, base sulla quale intessere nuove storie e attivare altrettanti percorsi creativi.
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Lotto 242 Lai Maria, I luoghi dell'arte a portata di mano. Quattro mazzi di carte per argomentare sul fare arte, leggere l’arte e ridefinire l’arte. Cagliari: AD Arte Duchamp, 2002. 1 cofanetto in plastica con titoli in nero al piatto (mm 260x175), contenente 4 mazzi di carte (Luoghi relativi, Luoghi comuni, Luoghi paralleli e Luoghi simbolici) ancora nel loro cellophane originale e testi esplicativi a leporello. Ottima conservazione. (1)Interessante cofanetto che contiene i quattro mazzi di carte, ricchi di rimandI simbolici, de I luoghi dell'arte a portata di mano, ideati negli anni Duemila da Maria Lai, con lo scopo di condurre adulti e bambini a un incontro autentico con l'arte, nella convinzione che quest'ultima avesse la capacità di cambiare il mondo aprendo le coscienze a una realtà più umana e più vasta. I mazzi di carte sono quattro, numericamente simbolo di concretezza e costruttività tangibili: Luoghi simbolici, Luoghi comuni, Luoghi relativi e Luoghi paralleli. Luoghi di incontro e di dialogo in una dimensione, quella dell'arte, che la locuzione a portata di mano rende disponibile attraverso un invito al gioco. Attraverso le azioni chiave, quali parlare, interrogare, leggere e interpretare, infatti, il lettore ha la possibilità di educare il suo sguardo a vedere. L'assenza, però, di regole codificate e istruzioni mette in evidenza la libertà interpretativa che queste carte intendono generare, come strumento d'indagine alla portata di tutti. Anche per tali motivi il lavoro di Maria Lai viene spesso usato nei laboratori d'arte, in occasioni di mostre, di corsi di formazione, di esperienze artistiche con adulti e bambini, generando domande continue e risposte sempre diverse.
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Lotto 243 Lai Maria, Tenendo per mano il sole. Cagliari: Arti Grafiche Pisano, 2004. In-4° piccolo (mm 275x280). All'interno riprodotte a colori numerose tele di Maria Lai. Copertina in cartonato ricamata. Condizioni perfette. Conservati all'interno la traduzione inglese più volte ripiegata e il cd. Il tutto entro custodia editoriale originale, con lievi difetti. (1)Interventi di Mario Ciusa Romagna, Gianni Murtas e Anna Dolfi.
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Lotto 244 Lambert Jean-Clarence, Pierre Alechinsky. Central Park. [Paris]: Yves Riviere, [1976]. In-8° (mm 245x175). Testo in offset e 20 carte stampate fronte retro con le riproduzioni in fototipia delle opere di Pierre Alechinsky. Sciolta e protetta da velina, una bella acquaforte originale a colori dell'Artista, in 200 esemplari numerati e firmati a matita (mm 115x115. Foglio: mm 235x170). Brossura originale, con un'illustrazione al piatto anteriore colorata a mano da Henri Hus. Lieve ingiallimento alla brossura, altrimenti ottimo stato di conservazione. Tiratura in 500 esemplari. (1)Prima edizione.
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Lotto 245 Loda Romana, Raccolta di 15 cataloghi di alcune delle artiste promosse da Romana Loda e 2 inviti alla famosa mostra Magma di Firenze del 1976. XX secolo. Compongono il lotto: 1) Due inviti pieghevoli all'inaugurazione della mostra Magma tenutasi presso la Galleria Michaud di Firenze nel gennaio del 1976 e curata da Romana Loda; 2) Weller Simona, L'abolizione della realtà. Riflessioni pittoriche da una poesia di Adriano Saptola per un quadro di Seurat. Roma: Il Narciso arte contemporanea, 1980; 3) Invito alla mostra di Piera Legnaghi Avesani tenutasi presso lo Studio d'Arte il Moro di Firenze nel giugno 1976; 4) Renata Boero. A cura di Achille Bonito Oliva. S.l.: Studio Ghiglione, 1988; 5) Gabriella di Trani. La Creazione di D.a.D. Testo di Romana Loda. Brescia: Multimedia Arte Contemporanea, 1998; 6) Sarah Schumann. Journey to East-Germany 1983-89. Text by Silvia Bovenshen and Eberhard Roters. Chicago: Goethe Institut, 1990; 7) Wanda Benatti. Preghiere. Works on paper. Catalogo della mostra ad Urbino del novembre 1992; 8) Loda Romana, Beatriz Millar. Tra erranza e artificio. Brescia: Multimedia edizioni, 1999; 9) Beatriz Millar. Vicenza: Charta, 2004. Elenco completo disponibile su richiesta. (17)Romana Loda, gallerista e curatrice di mostre, è stata un personaggio chiave nella diffusione dell'arte delle donne in Italia negli anni Settanta promuovendo il lavoro di numerose artiste, sia mediante la sua galleria (la Multimedia di Erbusco di Brescia), sia attraverso esposizioni in spazi pubblici e privati, quali Coazione a mostrare (1974), Magma (1975; 1976; 1977), Altra misura (1976) e Il volto sinistro dell'arte (1977), alle quali presero parte alcune delle artiste più significative e affermate del panorama artistico europeo (Niki de Saint-Phalle, Gina Pane, Marina Abramović, Annette Messager, per citarne alcune), nonché le figure di spicco della neoavanguardia italiana del periodo, operanti in campi di ricerca assai diversi (dall'arte cinetico-programmata, all'area concettuale, dalla poesia verbovisiva alla performance) come Marina Apollonio, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Renata Boero, Dadamaino, Giosetta Fioroni, Lucia Marcucci, Libera Mazzoleni, Verita Monselles, Grazia Varisco, Nanda Vigo e molte altre. Fino al 1974, in Italia, una mostra completamente al femminile era ancora un'eccezione, e la mostra di Romana Loda, Coazione a mostrare (Palazzo Comunale di Erbusco, 1975), con una spiccata vocazione internazionale, fu un evento di svolta dove la curatrice riuscì a riunire, non con poche difficoltà organizzative, artiste di età e ambiti espressivi diversi. Sarà, però, Magma (tenutasi tra il novembre e il dicembre del 1975 al Castello di Oldofredi di Iseo) una delle prime rassegne di arte al femminile realizzate in Italia a ottenere una certa risonanza, grazie al lavoro di promozione di Loda e alla massiccia presenza di artiste e autrici internazionali, come Suzy Lake, Valie Export, Suzanne Santoro, Annette Messager, Stephanie Oursler e molte altre. Nella mostra, vennero privilegiale le ricerche artistiche fondate sul corpo, luogo primario di disparità tra i sessi e terreno elettivo della lotta femminista. Il successo di Magma portò Loda a riproporla, con alcune varianti, prima alla Galleria Michaud di Firenze nel 1976, poi al Museo di Castelvecchio di Verona nel 1977. Col passare del tempo, però, Romana Loda iniziò a realizzare che il fenomeno delle mostre collettive femminili avesse iniziato ad assumere i caretteri tipici dell'età del consumo; decise, pertanto, di terminare la sua attività di curatrice di mostre collettive nel 1978, con Il Volto sinistro dell'arte alla galleria De Amicis di Firenze, che aveva al centro l'idea di irridere la consuetudine che riconduce il femminile alla sfera sinistra (simboleggiante l'intimità, la passività, il sentimento) e il maschile a quella destra (legata all'azione e alla razionalità), stereotipo che ha influenzato l'interpretazione critica del lavoro di molte artiste, e ne ha favorito la marginalità. La mostra chiude, quindi, un percorso fondalmentale per la formazione di una consapevolezza di genere nell'arte italiana che, dal 1974 al 1978, ha visto in Romana Loda una protagonista imprescindibile e preziosa.
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Lotto 246 Lé ly Gilbert, Je ne veux pas qu'on tue cette femme. Frontispice de Max Ernst. Paris: Éditions surréalistes, 1936. In-8° (245x190). Ottimo esemplare in barbe, parzialmente stampato su carta arancione, con 2 frontespizi e 2 splendide antiporte di Max Ernst in doppio stato, una su Japon e una su vélin, protette da velina. Legatura in mezza pelle, con piatti in carta arancione e titoli in oro al dorso; sovraccoperta in acetato trasparente con una mancanza al margine superiore del piatto anteriore, altrimenti ottimo stato di conservazione. Uno dei 20 esemplari su papier orangé, cifrati da A a T, con un'antiporta in doppio stato. (1)Prima edizione di uno dei migliori successi poetici di Gilbert Lély, splendidamente illustrato da Max Ernst.
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Lotto 247 Magre Maurice, Les belles de nuit. Illustré de dix-huit eaux-fortes originale gravées par Édouard Chimot. Paris: Les Editions d'art Devambez, 1927. In-4° (mm 290x190). Pagine [8], 141, [5] con 18 acqueforti originali di Edouard Chimot, di cui molte sciolte e a piena pagina fuori testo, ripetute in 2 stati, per un totale di 36 splendide tavole protette da velina. Presente anche un bellissimo disegno originale dell'Artista, firmato a matita. Ottimo esemplare, parzialmente intonso. Brossura editoriale con titoli in nero al piatto e al dorso; sovraccoperta in velina. Una mancanza alla cuffia superiore, altrimenti ottima conservazione. Entro cartella in mezza pelle con punte, piatti marmorizzati e titoli in oro su tassello al dorso. Gravi difetti alle cerniere. Uno dei 75 esemplari su papier Japon impérial, comprendente le 18 acqueforti in doppio stato (stato con annotazione in nero e stato finale a colori) e un disegno originale, su una tiratura complessiva di 468 copie. (1)Edizione impreziosita da alcune tra le più belle e raffinate incisioni di Edouard Chimot, specializzato in incisioni erotiche e illustratore di Barbusse, Baudelaire, Louys, Magre, etc... Cfr. Benezit III 2.
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Lotto 248 Marcucci Lucia, Io ti ex-amo. Firenze: Techne, 1970. Ciclostile spillato in-4° (mm 310x215). Carte [60]. Una gora a tutto il volume, che coinvolge anche i piatti della brossura. Brossura editoriale originale impressa a due colori. Staccati, ma presenti, il piatto posteriore e l'ultima carta. SI AGGIUNGONO: 2) Id., Poesia Visiva. Firenze. 35 Tecne, 1972; 3) Catalogo della mostra di Lucia Marcucci alla Galleria Il canale di Venezia (15-30 giugno 1974); 4) Catalogo originale della mostra di Lucia Marcucci allo Studio Brescia (Brescia, 18 aprile 1973); 5) Invito all'inaugurazione della mostra Aspetti di poesia visiva. Scheda n. 2. del 15 gennaio 1976, presso La Chiocciola galleria d'arte contemporanea di Padova; 6) Invito all'inaugurazione della mostra di Giulia Niccolai Oggetti, vocali e consonanti, del 14 maggio 1977 presso la Galleria Lamanuense di Parma. (6)Le opere presentano difetti. II OPERA: Prima edizione, con correzioni a matita, probabilmente dell'Autrice, al verso della prima di copertina. «[...] gli operatori della poesia visiva sono pronti a tutto: basta con l'andare in pensione, basta con i musei o le biblioteche istituzionalizzate, basta con i facili approcci editoriali, basta alle scelte fatte dalle «autorità» basta con le più o meno affascinanti e avventurose mode culturali e chi più ne ha più ne metta. [...] La ricerca sistematica nei suoi due aspetti di teoria e prassi, e la lotta per il raggiungimento di una realtà poetica alternativa in senso globale alla condizione presente della cultura, sono entrambe da considerarsi progettazione di una nuova condizione umana» (p. 2).
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Lotto 249 Mardersteig Giovanni, L'Officina Bodoni. La regola e le stampe di un torchio durante i primi sei anni del suo lavoro. Verona: Editiones Officinae Bodoni, 1929. In-4° (mm 300x210). Pagine [4] bianche, 79, [3], [2] bianche. Con 12 xilografie di Frans Masereel nel testo e 14 fra specimen di edizioni e riproduzioni anche in più pagine, nel testo, fuori testo e applicati. Legatura editoriale in tela buckram con marca bodoniana impressa in oro al piatto anteriore e titoli dorati al dorso; sovraccoperta originale con titoli in nero al piatto anteriore, entro cornice a motivi fitomorfi. Uno strappetto alla cuffia superiore della sovraccoperta, con lievi bruniture da esposizione al dorso. Tiratura in 200 esemplari su carta a mano Lafuma. (1)Catalogo celebrativo dei primi 6 anni di attività dell'Officina (1923-1929). Cfr. Mardersteig 33.
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Lotto 250 Michelet Jules e altri, Présentation de la France [...]. 1er (-3er) volet du tryptique. S.l.: Manuel Bruker, 1948. 3 volumi in-4° (mm 325x250). Con le splendide incisioni originali di Marcel Roche, Louis Joseph Soulas e André Jacquemin, protette da velina. Rare fioriture e usuali bruniture della carta ad alcune tavole sciolte, altrimenti ottimo stato di conservazione. Brossura originale con un'incisione al piatto di ciascun volume e titoli in rosso; cartella editoriale in cartonato e custodia coordinata. Staccato, ma presente e ben conservato, il piatto anteriore della cartella del primo volume, minime mende agli altri. Uno dei primi 20 esemplari, con una suite delle incisioni su Japon Imperial, firmate a matita dall'Artista, su una tiratura complessiva di 170 copie. Collazione disponibile su richiesta. (3)
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Lotto 251 Minarelli Enzo, 3ViTre. Edizioni di polipoesia. Numeri 1-7. S.l.: Hetea editrice, 1983-1984. 7 dischi in vinile 45 giri, conservati ciascuno entro cofanetto editoriale in carta, illustrato, con doppi risvolti, con il testo di Enzo Minarelli in italiano e in inglese e illustrazioni a colori. Ottimo stato di conservazione. Tiratura in 500 esemplari.
(7)«La poesia sonora è un fenomeno artistico-letterario d'avanguardia che sempre più urgentemente sta battendo alle porte della cultura ufficiale [...]. Le Parole in libertà di Marinetti, nel poema Zang Tumb Tuum (1914) [...] nonché la teorizzazione nel manifesto Lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilità numerica [...] proponevano la trasformazione del testo poetico in partitura optofonica e persino teatrale [...]. Ciò che i musicisti d'avanguardia come John Cage oggi tentano fu già realizzato in poesia da Marinetti, Cangiullo e Depero [...]. [...] dal Futurismo italiano a quello russo, alla poesia fonetica Dada, [...] sino al Lettrismo del secondo dopoguerra [...] è tutto un susseguirsi di esplorazioni nel fenomeno della parola parlata.». -
Lotto 252 Montaigne Michel Eyquem (de), Essays John Florio's translation. Volume I (-II). London: The Nonesuch Press, 1931. 2 volumi in-8° (mm 208x123). Ottima copia, in barbe. Es. n. 1010 su una tiratura complessiva di 1375. Legatura originale realizzata dalla Leighton-Straker bookbinding company in pelle con un medaglione al centro di ciascun piatto realizzato in pelle verde e decorato a oro con motto "Que scay-je?". Titolo in oro su tassello al dorso, sguardie verdi. (2)
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Lotto 253 Montesquiou Robert (de), Paul Helleu. Peintre et graveur. Paris: H. Floury, 1913. In-4° (mm 260x195). Pagine 114, [2] con 100 tavole a piena pagina fuori testo, ciascuna corredata di velina didascalica numerata da I a C, con 2 incisioni originali. Legatura moderna d'amatore in pieno marocchino rosso con cornici di filetti dorati ai piatti e titoli impressi in oro al dorso. Sguardie in carta decorata. Conservata all'interno la brossura editoriale dell'opera. (1)
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Lotto 254 Munari Bruno, Storia di un filo. s.d.e. In-12° carré (mm 150x150). Carte di testo [6] su cartoncino grezzo, con 8 tavole stampate su carta nera o arancione, di cui una più volte ripiegata rilegata in fine, e 2 carte con interventi a mano dell'Artista (un filo bianco applicato al verso della prima e uno, entro plastica trasparente, al recto dell'altra). Minime tracce d'uso, ma nel complesso ottima copia. Brossura originale con titolo in arancione al piatto anteriore. Minimo ingiallimento del dorso e lievi tracce di foxing. (1)
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Lotto 255 Munari Bruno e altri, Lotto di 7 opere e cataloghi di Munari, Tilson, Turcato ed altri. XX secolo. Compongono il lotto: 1) Munari Bruno, Il cerchio. Milano: All'insegna del pesce d'oro, 1964; 2) Meneguzzo Marco, Bruno Munari. Bari: Laterza, 1993; 3) Joe Tilson. Conjunctions - opere recenti. Cesena: Il Ponte Vecchio, 2000; 4) Emilio Tadini. Trittici e altri dipinti... Roma: I.G.E.R, 1991; 5) Allen Jones. Prints. Essay by Marco Livingstone. Munich: Prestel, 1995; 6) Giulio Turcato. Prefazione di Franco Russoli. Testo critico di Tommaso Trini. Catalogo della mostra alla Galleria Nuovo Sagittario di Milano e Genova del 1975-76; 7) Giulio Turcato. Musée de L'Athénée du 7 Fevrier au 4 Mars 1980. Con la dedica manoscritta di Turcato a Romana Loda.
(7)Alcune opere presentano difetti; lotto non passibile di restituzione. -
Lotto 256 Munari Bruno, Supplemento al dizionario italiano. Torino: Bruno Munari, Rotocalco Dagnino, 1958. In-16° (mm 105x150). Pagine 74, [6]. Illustrazioni in bianco e nero nel testo. Testi in italiano, inglese, francese e tedesco. Brossura originale in carta patinata e illustrata in bianco e nero. Ottimo stato. (1)Prima edizione. «I gesti degli italiani sono famosi in tutto il mondo, ma non tutti gli stranieri e neppure gli italiani ne capiscono il significato. Di qui l'utilità di questo Supplemento al Dizionario italiano, in cui Bruno Munari ha raccolto i principali gesti d'uso corrente [...].». Questo curioso libro d'artista unisce, alle fotografie dei gesti, le spiegazioni semiserie dell'Autore.
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Lotto 257 Munari Bruno, Il quadrato. Milano: All'insegna del Pesce d'Oro, 1960. In-16° carré (mm 155x155). Pagine 87, [1]. Con molte illustrazioni in bianco e nero nel testo. Ottima conservazione. Brossura editoriale illustrata con lievi fioriture e tracce di polvere ai piatti. SI AGGIUNGE: Id., Il cerchio. Milano: All'insegna del Pesce d'Oro, 1964. In-16° carré (mm 155x155). Pagine 82, [6]. Ottima conservazione. Brossura editoriale illustrata con fascetta. Lievi fioriture, tracce di polvere e uno strappo alla fascetta. (2)Edizioni originali, impresse in 3000 copie, delle prime opere di Munari dedicate alle forme basilari.
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Lotto 258 Munari Bruno, Alfabetiere. Facciamo assieme un libro da leggere secondo il metodo attivo. Torino: Giulio Einaudi, 1960. In-8° carré (mm 226x226). Carte [16]. Volume interamente illustrato a colori da Munari. Lievi macchioline sparse, altrimenti buona copia. Brossura editoriale illustrata, con lievi abrasioni al dorso e alle cerniere e piatti leggermente macchiati.
(1)«Nel caso di questo alfabetiere il bambino può intervenire continuando a incollare nelle pagine le lettere dell'alfabeto che avrà prima scelto e ritagliato da vecchie riviste, così come io ho cominciato a modo di esempio [...]. Invitate quindi i vostri bambini a continuare questo libro così come io lo ho cominciato [...]. Ogni bambino avrà, alla fine, un libro diverso, il suo primo libro.». Rara prima edizione.
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Lotto 259 Munari Bruno, Supplemento al dizionario italiano. Milano: Muggiani Editore, 1963. In-12° (mm 166x122). Pagine 112, [8]. Illustrazioni in bianco e nero nel testo. Testi in italiano, inglese, francese e tedesco. Brossura originale in carta patinata e illustrata in bianco e nero. Fioriture sparse, altrimenti buono stato. (1)Seconda edizione aumentata.
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Lotto 260 Nolhac de Pierre, La Dauphine Marie-Antoinette. Paris: Boussod, Valadon et Cie, [1896]. In-4° (mm 318x242). Pagine 171, [13] con 1 ritratto in antiporta finemente acquarellato a mano e 28 tavole fuori testo, di cui una a doppia pagina; veline protettive con didascalie stampate in rosso. Esemplare n. 935/1000. Qualche arrossatura sparsa, anche ampia, ma nel complesso buona copia. Legatura d'amatore in mezzo marocchino nero a grana media con angoli, titoli e fregi floreali impressi in oro al dorso. Brossura editoriale conservata all'interno. SI AGGIUNGE: Altra copia, in legatura d'amatore in mezzo marocchino nero con titoli dorati al dorso e brossura parimenti conservata, internamente senza difetti. SI AGGIUNGE: Id., Le Trianon de Marie-Antoinette. Paris: Goupil e Cie, 1914. In-folio (mm 320x245). Pagine [2], 182, [2] con 1 ritratto a colori in antiporta e 44 tavole fuori testo protette da veline con didascalie stampate in rosso. Esemplare n. XXV su una tiratura complessiva limitata a 75 copie su Japon, senza la suite delle tavole su carta Whatman. Legatura moderna in mezzo marocchino azzurro con punte e piatti marmorizzati. Brossura editoriale conservata all'interno. SI AGGIUNGE: Id., La Reine Marie-Antoinette. Paris: Calmann-Lévy, s.d. 1 volume in-8° in demi-chagrin marrone. (4)
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Lotto 261 Nordio Umberto, Cartella di disegni di Umberto Nordio per il Bestiario poetico di Toti Scialoja. Milano: Mondadori, 1987. In-folio massimo (mm 600x500). Carte [1] di testo introduttivo, [1] di colophon e 19 profusamente illustrate. Il tutto sciolto, perfettamente conservato entro cofanetto editoriale in mezza tela, con titoli al piatto anteriore. Minime tracce d'uso. Tiratura di 300 esemplari numerati. (1)
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Lotto 262 Ori Luciano, 6 opere di e su Luciano Ori e la Poesia Visiva. XX secolo. Compongono il lotto: 1) Ori Luciano, Spartiti teatrali 1971. Firenze: Te'chne, 1973; 2) Id., Quotidiana. Poesie tecnologiche 1964-1968. Firenze: Edizioni Tèchne, 1972; 3) Id., Poesia Visiva. Firenze: Edizioni Tèchne, 1972; 4) Bellini Rolando, Luciano Ori. Musica e altra musica. Firenze: Il Bisonte, 1992; 5) Ori. Catalogo della mostra alla galleria Il Canale di Venezia del 1-14 giugno 1974; 6) Invito alla mostra Marcello Innocenti. Studio Inquadrature 33. Luciano Ori. Il Quotidiano cancellato. 23 ottobre-18 novembre 1982. (6)I OPERA: Prima edizione di quest'opera in cui l'autore ha lavorato su un materiale costituito da articoli di giornale, trattandolo con sottolineature, cancellature e notazioni musicali.
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Lotto 263 Ovidius Naso Publius, Metamorfosi [...] in latino e in italiano. Ridotte da Gio. Andrea dell'Anguillara in ottava rima 1584. XXII litografie originali e XLVIII disegni di Marcello Tommasi. Roma: Eldec, [1975]. 2 volumi in-folio (mm 560x380). Pagine 122, [42] con 10 schizzi preparatori di Marcello Tommasi; 127, [47] con 12 schizzi e appunti. Con 22 litografie originali in rosso e nero di Tommasi, in gran parte sciolte, a piena e doppia pagina nel testo; illustrazioni a mo' di testatine e finalini. Frontespizi figurati in rosso e nero. Uno dei 1370 esemplari con ex-libris su pergamenta, qui essente, su una tiratura complessiva di 1500 copie. Legatura editoriale in pieno vitello con impressioni in oro e a secco ai piatti eseguita dalla legatoria Conti Borbone di Milano. (2)Bella edizione moderna delle Metamorfosi; le litografie del Tommasi accompagnano quella che viene universalmente considerata la miglior versione della traduzione in ottave dell'Anguillara, utilizzata per la prima edizione giuntina di Ovidio nel 1584.
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Lotto 264 Pascoli Giovanni, Albo pascoliano. Acqueforti di Vico Viganò. Prefazione di Leonardo Bistolfi. Bologna: Zanichelli, 1911. In-4° (mm 342x240). Con 16 acqueforti di Vico Viganò fuori testo, di cui una virata in verde, tutte protette da veline. Timbro a secco su tutte le carte di tavola. Diffuse fioriture e difetti ad alcune delle veline. Legatura editoriale in pergamena con applicata al piatto anteriore la medesima acquaforte con ritratto dell'Autore e fregio impresso in nero al piatto posteriore, titoli sempre impressi in nero su piatto e dorso. Tiratura in 500 esemplari numerati e firmati dall'Artista al colophon. (1)Importante edizione che raccoglie una selezione di noti componimenti pascoliani, accompagnati dalle splendide acqueforti originali di Vico Viganò da Cernusco, progettista della mai realizzata Torre civica-campanile del Duomo di Milano e noto incisore-acquafortista. Cfr. Gambetti-Vezzosi 647.