Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800

Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800

martedì 19 settembre 2023 ore 16:00 (UTC +01:00)
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  • Bustino di Minerva
    Lotto 73

    Bustino di Minerva





    Arte veneta


    XVI-XVII secolo


    Bronzo patinato marrone


    Tot. 11x8x6 cm


    Bronzo 8,5x6x4,5 cm





    Questo raffinato bustino presenta una donna in armatura, verosimilmente Minerva.





    In area rinascimentale veneta questo genere di oggetto ornava i cassetti dei mobili o fungeva da pomolo per le porte. Era ovviamente in serie con altri che seguivano lo stesso tema.





    Bibliografia


    Mark Gregory d'Apuzzo, La Collezione dei Bronzi del Museo Civico Medievale di Bologna, Libro Co., San Casciano Val di Pesa, 2019?, pp. 159-151 per esempio simile.

  • Maniglia con stemma nobiliare
    Lotto 74

    Maniglia con stemma nobiliare





    XVIII secolo


    Bronzo patinato marrone


    26,5x3,5x4 cm





    Curiosa maniglia o picchiotto recante stemma nobiliare comitale.





    Sotto la corona a nove palle, racchiuse in un ovale, le armi della famiglia. Tre gerle con manici su uno sfondo a righe orizzontali.





    Famiglia da me non conosciuta, per studiosi di araldica.

  • Tridacna
    Lotto 75

    Tridacna





    Scuola padovana


    Probabilmente XVII secolo


    Bronzo patinato con tracce di doratura


    6,5x18,5x13,5 cm





    Questo raro bronzo è stato realizzato con il calco diretto su una conchiglia vera.





    Nel Rinascimento padovano spesso venivano fatte fusioni dal vero seguendo la tematica Natura-Artificio. Serpenti, ramarri, rospi e granseole, dopo essere stati ricoperti di materiale refrattario e posti ad elevate temperature, lasciavano un calco perfetto del loro corpo da usare come stampo per una successiva fusione.





    Quelli che sembrano curiosità da scrivania (calamai, candelieri e fermacarte) nascondevano spesso significati filosofici legati al ruolo dell'arte nell'emulare la natura.





    La nostra tridacna rientra, secondo me, in questa categoria di oggetti.





    Spesso le conchiglie venivano usate come recipienti per l' inchiostro e sorrette da satiri in improbabili calamai in bronzo. Si veda la produzione di Severo da Ravenna e Gerolamo Campagna.





    Una grande valva di conchiglia, simile alla nostra, viene sorretta da un uomo inginocchiato attribuito a Girolamo Campagna ( Museo Correr, Venezia; Vittoria and Albert Museum, Londra).





    Una conchiglia, parte di un calamaio, viene attribuita alla bottega di Severo Calzetta da Ravenna (Castello del Buonconsiglio, Trento).





    La nostra conchiglia non presenta segni di appartenenza ad altro oggetto (buchi, perni e così via). Mi piace pensare che sia opera autonoma, rappresentante se stessa.





    Natura e artificio.





    Alcune tridacne in bronzo si possono trovare in opere di Francesco Bertos (Venezia 1678-1741), quali svuotatasche sui cui bordi giocano puttini musicanti miniaturizzati.





    Bibliografia


    Manfred Leithe-Jasper e Francesca de Grammatica, Bagliori d'Antico Bronzetti al Castello del Buonconsiglio, Publistampa Arti Grafiche, Pergine Valsugana, 2013, pp.74-79.





    Charles Avery, Bertos The Triunph of Motion, Allemandi, Torino,2008, pp.256-261.

  • Massimiliano Soldani Benzi (1656-1740) (bottega di) Executioner
    Lotto 76

    Massimiliano Soldani Benzi (1656-1740) (bottega di)


    Executioner





    Bronzo patina trasparente rossastra su fondo nero


    Su base in legno ebanizzato con inclusione di pietra paesina rotonda.


    Tot. 58,5x16,5x16,5 cm


    Bronzo 37,5x14x14





    Il modello originale di questo bronzo è attribuito a Massimiliano Soldani Benzi ed è custodito nella collezione della National Gallery of Ireland di Dublino(n.8122). Raffigura un uomo nudo nell'atto di incedere tenendo nella mano sinistra una testa mozzata, verosimilmente quella del Battista.





    Per chi avesse dimestichezza con i soggetti del Giambologna sarà facile riconoscere in questa scultura la notissima figura del Marte, una delle invenzioni più riuscite del grande maestro fiammingo. Donato direttanente dall'artista all'Elettore di Sassonia Cristiano I, era documentato già nel 1587 nell'inventario della Dresden Kunstkammer.





    I successori fiorentini del caposcuola copiarono e rielaborarono le invenzioni del maestro. Il Soldani aggiunse la testa mozzata al soggetto del Marte, realizzando un 'opera originale e di grande impatto.





    L'elevato grado di finitura si accompagna ad una splendida patina trasparente rossastra, tipica della produzione antica fiorentina legata alla scuola del Giambologna.





    Lo spadone, fuso a parte, potrebbe essere stato sostituito in quanto l'originale porta una scimitarra, oppure potrebbe trattarsi di una variante d'epoca.





    Si segnala un passaggio in asta Christie's ( 6 dicembre 2016) dello stesso soggetto con analoga attribuzione esitato per la cifra di 41,250 GBP.





    Bibliografia


    A.Radcliffe, Charles Avery, Giambologna 1529-1608: Sculptor to the Medici, catalogo dell'esposizione, Royal Scottish Museum Edimburgo, Victoria and Albert Museum Londra, Kunsthistorisches Museum Vienna,1978-79, p.100, n.49.

  • Giovan Francesco Susini (Firenze, 1585-1653) (scuola di) Leone Medici
    Lotto 77

    Giovan Francesco Susini (Firenze, 1585-1653) (scuola di)


    Leone Medici





    Dal modello di Flaminio Vacca (Roma, 1538-1605)


    XVII-XVIII secolo


    Patina naturale trasparente dorata, tracce di patina artificiale nera


    Su piedistallo Neoclassico in giallo Siena


    Tot. 26x31,5x13,5 cm


    Bronzo 17,5x29x11 cm





    Questo bel leone riproduce il marmo scolpito da Flaminio Vacca nel 1600, attualmente sulla scalinata della loggia dei Lanzi a Firenze.





    In origine la scultura fu commissionata come pendant di un leone archeologico, identico a questo ma in controparte, per la villa Romana di Ferdinando I de' Medici.


    Entrambi i leoni sono ora sulla scalinata della Loggia dei Lanzi a Firenze.





    Non è compito nostro avventurarsi in attribuzioni per qualsiasi bronzo di scuola giambolognesca. Non ne abbiamo l'autorità, né questa è la sede per farlo.





    Si cerca solo di fare notare la somiglianza di questo bronzo ad un altro leone attribuito da Charles Avery (senza dubbio a Gianfrancesco Susini) appartenente alla collezione di Michael Hall. Quel bronzo riproduce il leone archeologico della coppia, mentre il nostro quello scolpito da Flaminio Vacca.





    L'estrema levigatezza del metallo, unita ad una tecnica di punzonatura finissima sulla criniera, rendono entrambi i leoni preziosi e simili.





    Inoltre, altri punti in comune, mandibola quadrata e denti in evidenza, nonché sul vello dell'animale originalissimi "colpi di pettine" a simulare ciuffi di pelo. Quest'ultima caratteristica, mai riscontrata su leoni della stessa scuola, crea una liaison molto forte fra le due sculture.





    Tutti questi elementi formali ci fanno azzardare la vicinanza del nostro bronzo alla scuola di Gianfrancesco Susini, tutta da verificare in sede di studi, ma con alcuni elementi molto incoraggianti.





    Bibliografia


    Charles Avery-Michael Hall, Giambologna, Catalogo della Mostra, Somogy Editions d'art, Parigi, 1999, pp. 160-161

  • Barthelemy Prieur (Berzieux, 1538- Parigi 1611) (scuola di) Cane che si gratta
    Lotto 78

    Barthelemy Prieur (Berzieux, 1538- Parigi 1611) (scuola di)


    Cane che si gratta





    Probabilmente XVII secolo


    Bronzo pieno, patina rossa con tracce di patina nera


    5,5x10x8,5 cm





    Questo incantevole bronzetto raffigura un cagnolino che si gratta l'orecchio, soggetto tratto da un' incisione del cosiddetto "Maestro del Libro di casa" (Germania, XVI secolo).





    Soggetto noto sin dall'antichità, considerato uno dei primi bronzetti del Rinascimento tedesco, è stato inizialmente attribuito a Peter Vischer (Norimberga, 1455-1529) o alla sua scuola. In un secondo tempo a Georg Schweigger, Scuola del Rinascimento di Durer (XVII secolo).





    Se ne conoscono alcune repliche con varianti ed in vari metalli. Le pi√π note nell'Anton Ulrich-Museum, Braunsweig, e nella Grunes Gewolbe, Dresda, poi Berlino, Cleveland e Monaco.





    Ora la critica attribuisce questo questo raro bronzetto alla bottega di Barthelemy Prieur, scultore di corte per Enrico IV, e a questa indicazione ci atteniamo.





    Sottolinerei un passaggio in asta Sotheby's di bronzetto analogo, collezione Antony Embden, esitato per la cifra di 18.270,00.





    Il nostro bronzetto è una variante poggiante su una zolla erbosa con un tronco d'albero a cui il cagnolino era legato con una catena, ora persa.





    Poca definizione a freddo, incantevole patina rossa su tracce di patina nera.





    Bibliografia


    Ursel Berger-Volker Krahn, Bronzen der Renaissance und des Barock, Herzog Anton Ulrich Museum, Braunschweig, 1994, pp. 274-276.





    Volker Krahn, Von Allen Seiten Schon. Bronzen der Renaissance und Des Barock, Volker Huber Edition, Berlin, 1996, pp 544-545.

  • Sei bronzetti religiosi
    Lotto 79

    Sei bronzetti religiosi





    Scuola Neoclassica





    XVIII-XIX secolo


    Bronzo dorato e argentato


    Altezza media 14x4,5x3,5 cm





    Gruppo di sei bronzetti raffiguranti figure sacre.


    San Pietro e Paolo, Cristo con la Maddalena e San Giuseppe con la Madonna.





    Probabilmente appartenevano ad un altaro in cui erano collocati in piccole nicchie. Raro trovarli in gruppi abbastanza numerosi come in questo caso. Potrebbero provenire anche da un monetiere architettonico a tema religioso.





    Realizzati in puro stile neoclassico, presentano bella doratura, probabilmente al mercurio, con qualche piccola abrasione. Da notare la raffinatezza degli attributi di alcuni santi, quali le chiavi di San Pietro, realizzati a parte e collocati in un secondo tempo nelle mani delle sculturine.

  • Giambologna (Douai, 1529- Firenze, 1608) (da un modello di) Cristo morto
    Lotto 80

    Giambologna (Douai, 1529- Firenze, 1608) (da un modello di)


    Cristo morto





    Bronzo patinato


    Probabilmente XVII secolo


    Misure: 32x27x7 cm





    Giambologna si dedicò al soggetto del Crocifisso delineando un nuovo "canone" in cui proporzione ed equilibrio si sostituiscono alla rappresentazione del dolore.(Avery)





    Realizzò alcuni Cristi di notevoli dimensioni:





    1)Per il Duca Guglielmo V di Baviera quale dono diplomatico da parte del Granduca Ferdinando I, dimensioni al naturale, ora nella chiesa di San Michele a Monaco.





    2)Convento della SS. Annunziata a Firenze, cappella della Madonna del Soccorso, suo sacello famigliare, pressoché identico al precedente.





    3)Convento Santa Maria degli Angiolini, Firenze, dono del maestro alla confraternita insieme ad un Battista, 46,8 x 37,2.





    4)Convento di San Marco, cappella Salviati, tratto dal precedente , ma probabilmente rifinito dal Susini, 45,8 x 36,3.





    5)Altro esemplare pressoché identico per il Duomo di Siena.





    Questi sono i pi√π importanti, tutti realizzati verso la fine del XVI secolo.





    La fonderia di Giambologna produsse anche molti Cristi in bronzo ed argento da usare come dono diplomatico o per devozione privata. La critica ha stabilito che il pi√π delle volte venivano prodotti da collaboratori, soprattutto da Antonio Susini o da un suo assistente specializzato. Questi presentano misure domestiche, intorno ai 30 cm.





    Riguardo al Cristo qui presentato, inoltrarsi in dispute attributive è in questa sede impossibile.


    Possiamo altresì dire che il nostro Crocifisso potrebbe appartenere senz'altro a questa tipologia di produzione giambolognesca per identità di modello, qualità esecutiva, bella patinatura e dimensioni.





    Da notare la bella testa reclinata coperta da splendidi riccioli inanellati anche nella parte posteriore del capo.


    Le unghie delle mani poco rifinite.





    Bibliografia


    Patricia Wengraf, with contributions by Denise Allen, Claudia Kryza-Gersch, Dimitrios Zikos and Rupert Harris, Renaissance and Baroques from the Hill Collection, Paul Hoberton Publishing, London, 2014, pp.158-163.





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Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800

Quando

Martedì 9 Settembre 2023 ore 16:00 CEST

Dove

Bertolami Fine Arts srl

Piazza Lovatelli, 1

00186 Roma

Italia

Esposizione

Lotti visibili su richiesta presso

Il Labirinto Antichità 

Via Maggiore, 3

26010 Casale Cremasco Vidolasco

(Cremona)


Per fissare un  appuntamento:

Antonello Andreacchio

+39 338 7817911

Offerte pre-asta

Le offerte pre-asta potranno essere effettuate nelle modalità descritte nelle informazioni sull’asta sino alle 13:00 CEST di giovedì 13 luglio 2023.

Diritti D'asta: 27%

Live Bidding BFA: 1,5%

Modalità di ritiro dei lotti aggiudicati

Le modalità di consegna dei lotti aggiudicati vanno concordate con la responsabile dell'ufficio logistica, Alessandra Tabacco: a.tabacco@bertolamifineart.com

Sessioni

  • 19 settembre 2023 ore 16:00 Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800 (1 - 80)

Condizioni di vendita

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Altre Informazioni

INFORMAZIONI SULL’ASTA 269

1. Modalità di partecipazione

L’asta sarà battuta il 13 luglio 2023 a partire dalle ore 16,00 CEST presso la sede di Bertolami Fine Arts S.r.l. in Piazza Lovatelli, 1 – Roma 

Sono previste le seguenti modalità di partecipazione: di persona presso i locali in cui l’asta sarà battuta, telefonica, online previa registrazione sul nostro sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner (vedi elenco sotto riportato), tramite offerta scritta fatta pervenire entro le 13,00 CEST di giovedì 13 luglio 2023.

a. Partecipazione in sala

I clienti non conosciuti e che non si fossero già registrati dovranno essere provvisti di un valido documento di identità.

b. Partecipazione telefonica

É possibile fare le proprie offerte durante l’asta tramite telefono guidati da un nostro operatore. Per accedere a questa modalità di partecipazione sarà necessario prenotarsi entro le 13,00 CEST di giovedì 13 luglio specificando i lotti per i quali si intende entrare in gara e un recapito telefonico. I clienti così prenotati saranno chiamati al numero di telefono da loro indicato alcuni lotti prima di quelli per cui avranno manifestato interesse

La prenotazione per la partecipazione telefonica ha il valore di un’offerta scritta alla base d’asta indicata in catalogo. 

Per prenotare la partecipazione telefonica compilare l’apposito modulo di offerta 

(Per info: +39 32609795 info@bertolamifineart.com - amministrazione@bertolamifineart.com)

c. Partecipazione online attraverso il nostro sito o i portali partner

È possibile fare le proprie offerte durante l’asta registrandosi sul nostro sito www.bertolamifineart.com oppure sui seguenti portali partner: 

Arsvalue (www.arsvalue.com)

Bidspirit (www.bidspirit.com)

Drouot (www.drouot.com)

OneBid (www.onebid.pl)

Invaluable (www.invaluable.com)

Live Auctioneers (www.liveauctioneers.com) 

The Saleroom (www.the-saleroom.com)


d. Partecipazione tramite offerta scritta

È infine possibile formulare le proprie offerte per iscritto compilando l’apposito modulo di offerta per procura o anche tramite testo libero. Le offerte scritte dovranno essere ricevute da Bertolami Fine Arts entro le 13,00 CEST di giovedì 13 luglio  2023 e potranno essere trasmesse tramite e-mail (amministrazione@bertolamifineart.com – info@bertolamifineart.com), per posta o consegnate presso i nostri uffici di Piazza Lovatelli 1 – 00186 Roma. L’offerta scritta ha il valore di autorizzazione al banditore ad effettuare offerte per conto del firmatario. 

 

2. Esposizione 

Lotti visibili su richiesta presso

Il Labirinto Antichità 

Via Maggiore, 3

26010 Casale Cremasco Vidolasco

(Cremona)

Per fissare un  appuntamento:

Antonello Andreacchio

+39 338 7817911 

 

3. Offerte pre asta

Dalla data di pubblicazione del catalogo online sino alle ore 13,00 CEST di giovedì 13 luglio 2023 sarà possibile: 

- cominciare ad effettuare offerte sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner come elencati al punto c del paragrafo 1

- inviare le offerte scritte di cui al punto d del paragrafo 1

 

Nel caso di:

-unica offerta pre asta su un lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato alla base d’asta anche ove l’unica offerta pervenuta fosse di importo superiore (l’importo dell’offerta pre asta indica infatti l’offerta massima che l’offerente è disposto ad effettuare) 

Esempio: base d’asta € 1.000 – Unica offerta pre-asta € 1.500 – Aggiudicazione a € 1.000

-offerte pre asta multiple dello stesso importo su uno stesso lotto 

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta con data anteriore 

-offerte pre asta multiple di importi diversi su un medesimo lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta più alta a un prezzo di aggiudicazione calcolato aggiungendo all’importo dell’offerta immediatamente inferiore un incremento prestabilito nella tabella pubblicata in calce (Tabella A)

Esempio: offerta cliente A €1.270, offerta cliente B € 1800. Vince il cliente B non al prezzo di aggiudicazione di € 1.800 ma di € 1.370. Viene cioè applicato all’importo dell’offerta immediatamente inferiore l’incremento automatico di € 100 previsto dalla tabella quando le offerte sono comprese nello scaglione € 1.000-1.999. 

 

4. Modalità di pagamento

Gli acquirenti dei lotti vincenti potranno scegliere tra le seguenti modalità di pagamento:

assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l. 

           (nel caso di pagamenti effettuati tramite assegni esteri aggiungere € 10 all’importo della

            fattura);

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(nel caso di pagamenti effettuati tramite bonifico extra-europeo aggiungere €10 all’importo della fattura)

 

Nota bene:

le fatture pagate tramite assegno, contanti o bonifico bancario sono esenti dal pagamento delle tasse amministrative del 3,5%

 

5. Diritti d’asta

L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Arts una commissione d’asta pari al 27% del prezzo di aggiudicazione di ciascun lotto. 

Sui lotti acquistati tramite partecipazione on line sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner si applicherà un’ulteriore commissione così quantificata:

www.bertolamifineart.com +1,5% del prezzo di aggiudicazione

Bidspirit +1,5 % del prezzo di aggiudicazione

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Invaluable +5% del prezzo di aggiudicazione

Liveauctioneers +5% del prezzo di aggiudicazione

OneBid +1,5% del prezzo di aggiudicazione

The Saleroom +3% del prezzo di aggiudicazione

 

6. Costi ulteriori

I costi di spedizione, eventuali costi doganali, nonché i costi relativi alle pratiche da istruire per il rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di qualsiasi autorizzazione ministeriale preventiva richiesta per l’esportazione dei lotti aggiudicati sono a carico del compratore. 

Nel caso in cui, per contestazioni ingiustificate, i beni dovessero essere restituiti a Bertolami Fine Arts, le spese doganali e di spedizione sono a carico del cliente. 

 

7. Rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di altra autorizzazione ministeriale necessaria per l’esportazione dei beni aggiudicati 

La consegna dei lotti al di fuori dei confini italiani potrebbe essere soggetta alle norme stabilite dal Codice dei Beni Culturali (Dlgs. 42/2004 e ss.mm.ii.) in materia di esportazione dei beni di interesse culturale. Pertanto, nel caso in cui il bene acquistato presentasse caratteristiche tali da richiedere per la sua uscita definitiva dal territorio della Repubblica Italiana una qualsiasi forma di autorizzazione ministeriale, i tempi di rilascio di tale autorizzazione saranno regolati dall’Ufficio Esportazione oggetti d’antichità e d’arte del Ministero della Cultura. 

Tali tempi di rilascio vanno mediamente calcolati nell’ordine di 60/90 giorni dal giorno dell’apertura della pratica per un Attestato di Libera Circolazione (art.68 del Codice dei Beni Culturali) e di 30 giorni per un’Autocertificazione. La casa d’aste declina ogni responsabilità per eventuali ritardi nella chiusura della pratica, ritardi addebitabili soltanto alle autorità ministeriali competenti. La pratica viene aperta solo all’avvenuto pagamento del bene e dietro esplicita autorizzazione dell’acquirente.

 

 

8. Condizioni di vendita

Le condizioni di vendita che regolano il rapporto tra Bertolami Fine Art e la gentile clientela che prenderà parte alle aste sono pubblicate in ogni catalogo. Poiché esse si intendono automaticamente accettate dal momento della partecipazione all’asta, si prega di leggerle con attenzione 

In caso di discordanza tra la versione delle condizioni di vendita pubblicata su catalogo cartaceo e quella pubblicata su catalogo online, prevale la versione online.  

 

9. Pubblicazione dei risultati d’asta

L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, a soli fini informativi, entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.

 

10.  Modalità di ritiro dei lotti aggiudicati

Le modalità di consegna dei lotti aggiudicati vanno concordate con la responsabile dell'ufficio logistica, Alessandra Tabacco: a.tabacco@bertolamifineart.com.

L'eventuale ritiro in sede è possibile solo su appuntamento.

Rilanci

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  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
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  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
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