Asta 21 - Eclettica
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Lotto 392 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante Capo Taormina. Numerata sul retro 2286 e timbrata. Datata a matita 1/10/09. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 393 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante coppia di personaggi in un uliveto a Taormina. Timbrata sul retro e datata a matita 1872. Numerata sul retro 2. Vincitrice della Medaglia D'Oro del Ministero Pubblica Istruzione 1900. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 394 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante bambina con fiore in mano. Numerata sul retro 870. Non presenta il timbro. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 395 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante volto di ragazza di profilo. Numerata sul retro 2516. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 396 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto raffigurante Teatro greco di Taormina con vista dell’Etna. Timbrata e numerata sul retro 107. Datata a matita 30/07/1910. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 397 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante Capo Taormina con personaggio. Doppio timbro sul retro e numerata 210. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 398 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), stampa fotografica vintage su carta salata raffigurante “Giovani sotto un patio” c. 1910. Timbrata e numerata “192” al verso. Lievi macchie di foxing
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 399 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), stampa fotografica vintage su carta salata raffigurante “Giovane Siciliana in vestiti tradizionali”, c 1911. Firmata in alto a destra. Numerata “37” e timbrata al retro. Macchie di foxing al verso.
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 400 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), stampa fotografica vintage su carta salata raffigurante “Donna seminuda e agave”, c 1910. Firmata al verso e sul retro. Cm 40x27. Lievi mancanze ai bordi inferiori
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 401 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), stampa fotografica vintage su carta salata raffigurante “Bimba con giara nel giardino di casa Gloeden”, c 1900. Numerata “212” e timbrata sul retro. Cm 39x29,5. Lievi macchie di foxing al verso
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 402 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), stampa fotografica vintage su carta salata raffigurante "Villa Tasca Palermo", c 1910. Firmata in basso a destra e numerata “151” e timbrata al retro. Cm 39x29. Presenti macchie di foxing
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 403 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante ragazzi siciliani alla fontana. Doppio timbro sul retro. Numerata 7B. Pubblicata pag.44 del Libro.. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 404 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante cortile interno del cortile San Domenico (1500/1600). Numerata sul retro 58 bis e timbrata. Datata a matita 1905. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 405 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante ragazzo al teatro greco di Taormina. Numerata sul retro 46 e timbrata. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 406 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante frate con saio. Firmata e datata 1910 sul fronte e numerata sul retro 179. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 407 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante mezzo busto di giovane taorminese. Timbrata sul retro e nominata con il nome Pancrazio Dall’Ura. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 408 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante salita con alberi di Taormina (oggi Via Luigi Pirandello). Firmata sul fronte e numerata 2485 sul retro. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 409 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante gruppo di personaggi in costumi siciliani. Numerata sul retro 13 e timbrata . Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 410 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante monaco a colloquio con personaggio. Numerata sul retro 19 e timbrata. Piccola mancanza sul lato destro in alto. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 411 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante giovane ragazza siciliana. Numerata sul retro 10 e timbrata. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 412 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante coppia di ragazzini in costume siciliani in villa. Timbrata sul retro. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 413 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante dintorni di Taormina con monaci. Numerata sul retro 2475. Piccola mancanza sul lato sinistro in alto. Cm 17x22
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 414 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante bambino accovacciato con cane. Numerata sul retro 1258 e timbrata. Pubblicata a pag.15 del Libro Amore e Arte Wilhelm von Gloeden, ed. Avvenire 2000 Messina, autore Malambrì. Cm 11,5x16
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio -
Lotto 415 Wilhelm von Gloeden (1856-1931), foto all'albumina raffigurante personaggi siciliani. Numerata sul retro 1000 e timbrata. Datata 1900. Cm 11x15
"Wilhelm Von Gloeden fu un fotografo di origine tedesca che passò parte della sua vita in Sicilia, nello specifico a Taormina, città che scelse come seconda casa. Furono i problemi di salute giovanili a portarlo nella penisola. Nello specifico la scelta di Taormina è legata all'ideale onirico della Sicilia che il fotografo sprigiona nella sua foto attraverso la scelta di modelli abbigliati alla maniera classica.
Iniziò la sua carriera per hobby, ma ben presto le sue foto diventarono famose anche grazie alla pubblicazione a Londra nel 1893 di un suo scatto.
La sua opera è oggi riconosciuta a livello internazionale ed è legata principalmente alle foto di nudo caratterizzate da soggetti giovanili e in vesti che si rifanno all'antichità classica.
In realtà la sua produzione è ben più vasta e caratterizzata da una vasta gamma di foto dedicate alla cronaca, come quelle dedicate al terremoto che distrusse Messina nel 1908, al paesaggio Taorminese e alle sue vestigia antiche ma anche ai personaggi locali, come contadini, in vesti tradizionali. Furono queste foto, usate spesso come cartoline, ad accrescere il mito della città e il suo turismo. La Taormina di Von Gloeden è infatti alla fine dell’ottocento una città affascinante e misteriosa in grado di attirare intellettuali e artisti da tutta Europa, ma in realtà povera ed economicamente ancora poco sviluppata. Fu proprio questo il motivo che spesso spinse i giovani taorminesi ad accettare di posare nudi per l'obiettivo di Von Gloeden, che per questa sua vena erotica inizialmente non fu ben visto dalla popolazione locale e delle autorità ecclesiastiche.
Con il tempo il fotografo venne accettato dalla comunità locale e continuò la sua produzione fatta basata su foto di giovani taorminesi ritratti quali divinità, con ornamenti dal gusto classico. Questa produzione durò all'incirca fino alla prima guerra mondiale.
Oggi è riconosciuto unanimemente a livello internazionale non solo per le tematiche trattate ma soprattutto per le sue qualità tecniche. Le sue foto sono infatti sapientemente bilanciate e studiate grazie al’uso dell’illuminazione e alla posa dei soggetti. Inoltre la sua innovazione sta nella sperimentazione nell'ambito dei filtri fotografici e delle accortezze prese nei confronti dei suoi modelli. Basti pensare a una lozione che spesso veniva usata per annullare le imperfezioni della pelle dei suoi soggetti fotografici. Interessante vedere come nonostante le critiche mosse nei suoi confronti, la sua fotografia non sia mai sfociata realmente in intenti erotici spinti ed espliciti, rimanendo sempre fedele a una composizione orientata alla costruzione classica e mitologica". ASORstudio