Asta N. 481 - Arte Moderna e Contemporanea, Fotografia e Fumetti
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Lotto 1 Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), Monsieur Paul Viaud, 1899 ca
penna e inchiostro marrone su carta, cm 21,7x13,2 Monogramma stampato in rosso dell'artista in basso a sinistra Certificato di autenticità a cura di Christie's, Londra, in data 1992, Provenienza: Studio dell'artista Collezione privata Asta Christie's Londra Impressionist and Modern Paintings, Drawings and Sculpture 19 Marzo 1996, n. lotto 6 Collezione privata, Milano -
Lotto 2 Odilon Redon (1840-1916), Christ, 1887
litografia su carta Cina volante, cm 35x30 edita in 25 esemplari su carta Cina applicata, da Lemercier., Bibliografia: Mellerio n. 71 -
Lotto 3 Pablo Picasso (1881-1973), Gli amanti, 1968
acquaforte su carta, cm 15x20,5 (foglio cm 28,5x35,5) firmata in basso a destra es. 7/50 Timbro a rilievo di Grafica Oggi in basso a sinistra Etichetta al retro di Grafica Oggi, Bibliografia: Georges Bloch, Pablo Picasso. Catalogue de l’oeuvre gravè et lithographiè 1904-1967, vol. II, n. 1735 -
Lotto 4 Alberto Magnelli (1888-1971), Senza titolo, anni '20
matita grassa su carta, cm 70x50 firmato in basso a sinistra, Bibliografia: Alberto Magnelli, Il realismo immaginario 89 disegni 1920-1929, a cura di Massimo Riposati, Edizioni Carte Segrete, Roma, n. 61, p. 37, ripr. a cat. -
Lotto 5 Marc Chagall (1887-1985), Dessins pour la Bible, 1960
libro con copertina rigida che comprende i disegni che Marc Chagall ha eseguito tra il 1958 ed il 1959 sui temi biblici che generalmente non aveva trattato nella sua illustrazione per la Bibbia, incisi in acquaforte e che erano stati riprodotti nei N. 33/34 di Verve. Quest’opera comprende 96 riproduzioni in nero e 24 litografie a colori, così come la copertina che è stata eseguita appositamente per la presente opera. Editions Verve Paris, Vol. X, N. 37 et 38, Paris, 1960. -
Lotto 6 Paul Signac (1863-1935), Samois, 1900
acquerello e matita su carta, cm 11x15,3 firmato e datato in basso a sinistra, siglato in basso a destra Autentica su fotografia a cura di Harry Salamon, Questo acquerello fa parte di una serie di appunti dell’autore, di cui due fogli sono di proprietà del Metropolitan Museum of Modern Art, New York. Provenienza: Karl & Faber, Monaco Collezione Harry Salamon Collezione privata, Milano -
Lotto 7 Filippo De Pisis (1896-1956), Albero con uccelli, 1937
acquerello su carta applicata su compensato, cm 34,2x28,8 ca firmato e datato in basso a destra Opera archiviata presso l’Associazione per Filippo De Pisis con il n. 05255, Milano -
Lotto 8 Mario Sironi (1885-1961), Studio per illustrazione - Nave da guerra, seconda metà degli anni ‘30
tempera, matita e tempera diluita su carta di quaderno a righe, cm 27,6x30,9 firma autografa “SIR” in basso a sinistra Opera archiviata dall'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 330/19 RA -
Lotto 9 Marino Marini (1901-1980), Giocoliere e cavallo
inchiostro su carta, cm 50x34 firmato in basso a destra Autentica su fotografia della Fondazione Marino Marini, Pistoia Opera registrata presso l'Archivio delle Opere Autografe di Marino Marini, Pistoia, con il n. 777, in data 31 gennaio 2018, Provenienza: Collezione privata, Milano -
Lotto 10 Mario Sironi (1885-1961), Soldato a cavallo, 1955 ca
tempera, tempera diluita, china, matita e matita grassa su carta, cm 36,1x27,4 firma autografa SIRONI in basso a destra scritta autografa in basso a sinistra Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 30/20 RA -
Lotto 11 Marino Marini (1901-1980), Cavallo, 1948
tempera su carta, cm 29,5x39 firmato e datato in alto a destra Autentica su fotografia della Fondazione Marino Marini, Pistoia Opera registrata presso l'Archivio delle Opere Autografe di Marino Marini, Pistoia, con il n. 778, in data 31 gennaio 2018, Provenienza: Collezione privata, Milano -
Lotto 12 Giorgio Morandi (1890-1964), Paesaggio, 1943
matita su carta, cm 25x32 firmato e datato in basso a sinistra Opera registrata presso Il Centro Studi Giorgio Morandi, Bologna, con il n. D1943/4, in data 9 dicembre 2019, e pubblicata nel sito web del Centro Studi (alla pagina “Nuove acquisizioni al Catalogo Generale”), Provenienza: Collezione privata, Verona -
Lotto 13 Lucio Fontana (1899-1968), Senza titolo, 1936
pastello, inchiostro e matita su carta, cm 22,9x29,7 firmato e datato in basso a destra Opera registrata presso l’Archivio Lucio Fontana, Milano, con il n. 991/20 -
Lotto 14 Lucio Fontana (1899-1968), Composizione astratta, 1934
inchiostro su carta, cm 22,5x29 firmato e datato in basso a destra Timbro al retro in basso a sinistra della Galleria del Milione, Milano, Provenienza: Galleria del Milione, Milano Galleria Falchi, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni: Lucio Fontana: disegni originali 1930-1940, febbraio 1970 (ripr. a cat.), Galleria Falchi, Milano Bibliografia: L.M. Barbero, Lucio Fontana, Catalogo ragionato delle opere su carta, Tomo I, Ed. Skira, Milano, 2013, p. 277, n. 34 DA 48 (ripr.) -
Lotto 15 Pablo Picasso (1881-1973), Untitled
coloured pastels on paper, cm 16,1x10,8 signed lower left Photo certificate by Claude Ruiz Picasso dated 31.03.16 Picasso made this pastel on the back of this photo and it was bought from the current owner in the middle of the sixties -
Lotto 16 Giacomo Balla (1871-1958), Motivo per mattonella raddoppiato, 1925 ca
tempera su carta Fabriano, cm 25x44 [il disegno cm 20x40] In basso verso sinistra: BALLA (in verde) e il timbro “Pugno di boccioni” (in giallo) Autentica su fotografia della Galleria Fonte d’Abisso, Milano, con il n. di Archivio 2105/20,a cura di Sergio Poggianella Si ringrazia la dottoressa Elena Gigli per aver confermato oralmente l’autenticità dell’opera. , Provenienza: Casa Balla, Roma (Agenda n.747: Motivo per mattonella 1925 tempera su carta bianca cm 47x21 firma e timbro in basso a sinistra. Venduto da Valentina Orsini Roma). Valentina Orsini, Roma [1972] Galleria Fonte d’Abisso, Modena [1980 - 1994] Collezione privata, Milano Esposizioni: G. Balla-Arte applicata, Studio d’Arte Moderna SM13, Roma novembre-dicembre 1972 n. 30, ripr. a cat. Giacomo Balla. Opere dal 1912 al 1930, Tipologie d’astrazione, introduzione di M. Fagiolo, mostra a cura di L. Marcucci, Galleria Fonte d’Abisso, Modena 15 marzo-15 maggio 1980, n. 47, ripr. a p. 81 Balla Depero - Ricostruzione futurista dell’universo, a cura di E. Crispolti, M. Scudiero, Galleria Fonte d’Abisso Arte, Milano 23 febbraio-29 aprile 1989, n. 16 Archivi Futuristi, a cura di M. Verdone, Fonte d’Abisso Arte, Milano 7 aprile-14 luglio 1990, n. 11. Giacomo Balla, introduzione di R. Bossaglia, Fonte d’Abisso Arte, Milano 25 ottobre-17 dicembre 1994 n. 46, ripr. a cat., p. 60 Bibliografia: G. Lista, Balla, Edizioni Fonte d’Abisso, Modena, 1982, n. 798 -
Lotto 17 Mario Sironi (1885-1961), Composizione, 1955 ca
tempera, tempera diluita, matita e matita grassa su carta applicata su masonite, cm 36,5x53 firma autografa SIRONI in basso a destra Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 32/20 RA -
Lotto 18 Mario Sironi (1885-1961), Composizione con paesaggio, 1952 ca
tempera e matita su carta applicata su masonite, cm 32,3x44,3 firma apocrifa SIRONI in basso a destra Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 31/20 RA -
Lotto 19 Mario Sironi (1885-1961), Tre Figure, 1945 ca
tempera e tracce di matita su carta (applicata su masonite), cm 25,2x33,2 firma autografa SIRONI in basso a destra Timbro al retro della Galleria Il Chiostro Arte Contemporanea, Saronno Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 191/17 RA., Provenienza: Galleria Il Chiostro Arte Contemporanea, Saronno Collezione privata, Milano Esposizioni: Mario Sironi - la coscienza malinconica, a cura di S. Crespi, Il Chiostro Arte Contemporanea, Saronno, 29 novembre 1997 - 31 gennaio 1998 Bibliografia: S. Crespi, catalogo della mostra,"Mario Sironi - la coscienza malinconica, Graficart, Saronno, 1997, n. 31, ill. b/n -
Lotto 20 Mario Sironi (1885-1961), Figura, 1948 ca
tempera e matita grassa su carta riportata su tela, cm 45x36 firma apocrifa SIRONI in basso a destra Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 29/20 RA -
Lotto 21 Ottone Rosai (1885 - 1957), Vaso con quattro rose, 1956
olio su tela, cm 70x50 firmato in basso a destra, Provenienza: Galleria La Barcaccia, Montecatini Terme Collezione privata Esposizioni: Ottone Rosai, Montecatini Terme, Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno, 7 luglio - 7 agosto 1956 Bibliografia: Giampiero Giani, Pittori del Novecento, Edizioni della Conchiglia, Milano, 1958, tav. 65. L. Cavallo, Ottone Rosai, Edizioni Galleria IL Castello, Milano, 1973, n. 339, riprodotto alla tav. XLVII -
Lotto 22 Piero Marussig (1879-1937), Ragazza e albero, 1917
olio su tela, cm 78x75 firmato in basso a destra, Bibliografia: Carrà, Cavallo, 1972, p. 20 (1916) Nicoletta Colombo, Claudia Gian Ferrari, Elena Pontiggia, Piero Marussig Catalogo generale, Silvana Editore, Cinisello Balsamo, 2006, ripr. a piena pagina a colori p. 56 ed in bianco e nero con il n. 216 -
Lotto 23 Giacomo Balla (1871-1958), Ritratto di Luce Balla, 1922 ca
olio su tela, cm 60x49 firmato in basso a destra Nel retro: in basso sul telaio, targhetta rettangolare bordata di blue con n.164 (probabile Inventario Barone Fassini, Casal Bruciato – Roma), Provenienza: Giacomo Balla, Roma [1922] Barone Alberto Fassini, Roma [committenza a Balla, Roma 1922-1923] Maria Fassini, Casal Bruciato – Roma [1942] Collezione privata Bibliografia: Registro della collezione del Barone Fassini, n. 205: Ritratto di Sig.na mezzo busto, con cappello di paglia, Casal Bruciato (Villetta). E. Balla, Con Balla, Multhipla Edizioni, Milano 1986, vol. II, p. 119 P. Rossazza Ferraris in catalogo La Donazione Balla, GNAM, Roma 1988-1989 p. 26, fig. 29 a. Giacomo Balla realizza questo ritratto della primogenita Luce (nata nel 1904 con il nome Lucia) nell’ estate del 1922 in seguito alla visita (e committenza) avuta dal barone Alberto Fassini (Moncalvo\Asti 1875 – Roma 1942) nella casa dei Parioli nella primavera del 1922. Il barone – infatti – resta colpito dal ritratto che Balla stava completando alla primogenita, tutto giocato sui toni del verde e del viola: terminato il ritratto lo consegna insieme al suo autoritratto in veste da cuoco al Barone. È l’inizio di una ricca produzione di opere per il barone dove “tu ti asterrai dal consacrare la tua attività all’arte futuristica, perché a questa deve rimanere assolutamente estranea la tua produzione”, come si legge nella lettera-contratto con il Barone del 15 maggio 1922 pubblicata da Elica Balla nel 1986. Vi si legge, anche: “Caro Balla, in conformità dei verbali accordi con te intervenuti alla presenza del barone Alberto Fassini, resta stabilito che, per un anno ed a decorre dal primo giugno prossimo, tutta la produzione pittorica, con tutti i relativi di eventuali riproduzioni, resta ceduta al barone Fassini, il quale ti corrisponderà in compenso la somma di lire 4000 (quattromila) al mese per tutto l’anno”. E continua, “…tu mi hai consegnato oggi stesso, per il barone Fassini che ne diviene quindi il proprietario, il tuo autoritratto, e nello stesso modo mi consegnerai fra qualche giorni il ritratto della tua figliola Luce…”. L’autoritratto è quell’Autoritratto in veste di cuoco dipinto da Balla nell’estate del 1922 (olio su cartone cm. 44 x 55) ed esposto alla Fondazione Magnani Rocca nel 2015. Terminato il ritratto della figlia Luce con il cappello di paglia, Giacomo Balla ne realizza un altro, molto simile nella postura ma dai toni volti al rosa: con il titolo Veli rosa. Ritratto di Luce verrà poi donato allo Stato Italiano dalle Signorine Balla nel 1984 (si veda il catalogo La Donazione Balla, GNAM, Roma 1988-1989 n. 29). Scrive Elica Balla: “Nella tarda primavera del 1922 mia sorella si mise un vestitino viola chiaro leggero che aveva già da due anni ma il colore malinconico del vestito faceva risaltare la freschezza del suo bel volto. […] ora pone nel fondo, dietro alla figura della figlia vestita di viola chiara, varie tonalità di veli ed anche sulle braccia e sulle spalle le pone veli di diversi colori: è il colore che lo interessa in questo momento, il colore dal vero nella trasparenza dei veli. Mia sorella posava per delle ore silenziosa e apparentemente tranquilla, mentre mio padre dipingeva con fervore ritraendo tutti quei mirabili passaggi di colore trasparenti che quasi incorniciano il volto luminoso di mia sorella. Il quadro riuscì benissimo tanto che, mentre lo dipingeva ancora, venne allo studio un signore, il barone Alberto Fassini, che lo volle subito acquistare. La mamma approfittò di questo fatto per dire a mio padre di fare un altro quadro con Lucetta, cosa che venne da lui accettata gradevolmente poiché poteva, così, approfondire lo studio delle trasparenze dei veli con altri colori; infatti in questo secondo ritratto di mia sorella, tutte le tonalità dei rosa e dei gialli sostituiscono i viola e i verdi del primo. L’atteggiamento è quasi lo stesso perché un velo che dal cappello a larghe falde scende a velare la parte superiore del viso.” (pagg. 118-119). Testo a cura della Dott.ssa Elena Gigli -
Lotto 24 Giacomo Balla (1871-1958), Ritratto di signorina in celeste (la figlia del commendatore Dall’Oppio), 1922 ca
olio su tela, cm 100,5x61,5 firmato in basso a destra , Provenienza: Giacomo Balla, Roma [1922]. Barone Alberto Fassini, Roma [committenza a Balla, Roma 1922-1923]. Maria Fassini, Casal Bruciato – Roma [1942]. Collezione privata. Bibliografia: Registro della collezione del Barone Fassini, n.204: Ritratto tre quarti figura Sig.na in celeste, tela, 0,60 x 1, 05. Casal Bruciato (Villetta). E. Balla, Con Balla, Multhipla Edizioni, Milano 1986, vol. II, p. 123. P. Rossazza Ferraris in catalogo La Donazione Balla, GNAM, Roma 1988-1989 p. 26, fig. 29 b. Giacomo Balla arriva a Roma dalla natia Torino nel 1895: diventa subito un apprezzato pittore di ritratti, “genere” di tipo ottocentesco che assicura al pittore una discreta fonte di sopravvivenza. Le signore si atteggiano al balcone o sono ritratte nel loro ambiente quotidiano mentre i borghesi leggono il giornale, i colleghi artisti vengono ripresi intenti al loro lavoro di scultore o cesellatori, al piano o alla pialla nuova… gli intellettuali sono colti nello studio alla scrivania come i politici nel loro dignitoso ambiente. Nel maggio del 1922, il Barone Alberto Fassini (Moncalvo \ Asti 1875 – Roma 1942) commissiona a Giacomo Balla di lavorare per lui per un anno realizzando solo opere \ ritratti dove “tu ti asterrai dal consacrare la tua attività all’arte futurista” (in E. Balla, Con Balla, Milano 1986, vol. II, pag. 122). Per il Fassini, si conoscono come opere dipinte da Balla e al Barone consegnate, l’Autoritratto in veste di cuoco (cm 44x55), un altro autoritratto, due ritratti di persone della cerchia del Barone (di cui una in ubicazione ignota), tre ritratti delle figlie di Balla e altre opere del genere della natura morta e del paesaggio. Scrive Elica Balla: “E’ il colore che lo interessa e per ora non si preoccupa […] dell’ambiente naturale ma della naturalezza delle vibrazioni dei colori, dell’armonia e dei chiaroscuri e poi esegue, sempre per il barone, due magnifici ritratti e questi con l’ambiente, uno è il ritratto della figlia del Comm. Dall’Oppio e l’altro è il ritratto di una bellissima signorina francese…” (pag. 123). Il Commendatore Dall’Oppio è il segretario del Barone Fassini: in Casa Balla, la secondogenita Elica nel 1986 ritrova e pubblica la lettera del Barone sulla carta intestata del Commendatore con la data 15 maggio 1922. Vi si legge: “Caro Balla, in conformità dei verbali accordi con te intervenuti alla presenza del barone Alberto Fassini, resta stabilito che, per un anno ed a decorre dal primo giugno prossimo, tutta la produzione pittorica, con tutti i relativi di eventuali riproduzioni, resta ceduta al barone Fassini, il quale ti corrisponderà in compenso la somma di lire 4000 (quattromila) al mese per tutto l’anno”. L’opera qui analizzata potrebbe essere il ritratto della figlia del Commendatore Dall’Oppio, figura che è sempre rimasta accanto al Barone Fassini anche durante il soggiorno nella Villetta di Casal Bruciato, dove il Ritratto tre quarti figura Sig.na in celeste, tela, 0,60 x 1,05. registrato al numero 204. La Signorina in celeste viene ritratta da Balla in piedi: le braccia avvolte nel velo verde scivolano verso il basso nell’abbraccio di un vaso decorato in celeste. L’abito celeste vien ad avvolgere il delicato incarnato della giovinetta con lo sguardo rivolto a destra: sullo sfondo l’ambientazione di una casa colta (da notare a destra una statuetta e in basso a sinistra sul pavimento, il tappeto). Vista questa ambientazione “colta”, deduco che il ritratto possa essere stato fatto a casa del Commendatore e rappresentare la sua figliola, come ne parla Elica nel 1986 (pag.123).