Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800 Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800
Tuesday 19 September 2023 hours 16:00 (UTC +01:00)
Maestro dell"Omino dalle oche” (”Meister Der Gansemannchens”) (ambito...
Maestro dell"Omino dalle oche” (”Meister Der Gansemannchens”) (ambito di)
Viandanti
Norimberga, probabilmente XVII secolo
Bronzo con patina naturale bruna su tracce di patina nera
Viandante sin. tot. 25,5x12x13 cm
Bronzo 21,5x10x11 cm
Viandante dx. tot. 26,5x12x13 cm
Bronzo 22x7,5x9 cm
Questa coppia di bronzetti raffigura due viandanti in abiti rinascimentali recanti sulle spalle gerle per il trasporto delle merci. Su una gerla è inciso "a Rom(a)" e sull'altra " a Brest"
Possiamo confrontarla con quella analoga custodita nella Wallace collection (Londra) e quella del Museo del Palazzo di Venezia (Roma).
Nella schedatura della Wallace i due uomini vengono indicati come venditori ambulanti (pedlar) e catalogati come francesi fine XVII - inizio XVIII.
Quelli del Palazzo di Venezia, invece, vengono attribuiti dal Santangelo all'ignoto maestro che realizzò verso il 1550 la fontana della piazza di Norimberga, il "Meister der Gansemannchens" ( il maestro dell'omino dalle oche). In cima alla fontana spicca la caratteristica figura di un uomo con due oche sotto le braccia, da questo il nome dell'anonimo maestro tedesco.
Nella catalogazione di Pietro Cannata vengono spostati al XIX secolo.
Altra coppia uguale è passata sul mercato londinese come italo-fiamminga (Sotheby's, 9 giugno 1987, n.112).
Da notare che nella coppia della Wallace su una gerla sta scritto "A Roma" e sull'altra "A Venice". Sulla coppia passata da Sotheby's, invece, "A Roma" e "A Brest", come sulla nostra.
Si tratta in ogni caso di fusioni simili, ma non identiche. La coppia di statuine qui presentate risultano pi√π rifinite e caratterizzate, ad esempio nei volti e nelle mani, realizzate in modo pi√π realistico rispetto a quelle della Wallace e di Palazzo Venezia.
In particolare il viandante con la calzamaglia presenta un corpetto con maniche a sbuffo ed una curiosa conchiglia a forma di fiore sorretta da cordoni che segnano le natiche dell'uomo. Impossibile non notarla per l'originalità.
Fusioni di controversa attribuzione, ma di grande qualità e interesse, per cui si propone una datazione seicentesca in ambito Norimberghese.
Bibliografia
A.Santangelo, Museo di Palazzo Venezia, La Collezione Auriti, Istituto Grafico Tiberino, Roma, 1964, pp.29-30.
Pietro Cannata, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, sculture in bronzo, Gangemi Editore, Roma, 2011, pp.176-177.
Mann, James G., Wallace Collection Catalogues. Sculpture, London: The Wallace Collection 1981.