Asta N. 839 - Arte Moderna e Contemporanea Sessione Unica
Wednesday 5 July 2023 hours 16:00 (UTC +01:00)
Medardo Rosso, Testa di bimbo, 1887-1889
Medardo Rosso
1858 Torino-1928 Milano
Testa di bimbo, 1887-1889
scultura in bronzo montata su frammento architettonico in marmo
Alt. 46 Cm,
firma incisa alla base del bronzo
Opera accompagnata da autentica su fotografia a cura della Prof. ssa Paola Mola in data 23 ottobre 2017, Collezione privata, Milano
Mostra di Medardo Rosso, Edizioni Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano, 1979, p. 212 (ill.)
Mostra di Medardo Rosso, Palazzo della Permanente, Milano, gennaio - marzo 1979, I soggetti infantili sono tra i più amati da Medardo. Testa di bimbo è un’opera unica nel suo genere., L’esecuzione si colloca poco prima del suo trasferimento a Parigi tra il 1887 e il 1889, quando l’artista soggiornava a Milano in un clima ancora tardo scapigliato. Si tratta di un bronzo concavo al retro, scolpito solo di fronte: il volto del bimbo emerge da una materia dura ma plasmata, lucidata, ammorbidita, come animata da sapiente maestria, particolarità questa che lo colloca nello spazio con piglio dirompente. , Con questa visione frontale dell’opera, Medardo trasforma la sua classica tangibilità a tutto tondo. La materialità si dissolve e l’osservatore diventa creatore dell’immagine che osserva: spostando il punto di vista, i giochi di luce e le ombre ne cambiano la percezione. Per completare il bronzo un frammento di architettura in marmo sagomato fa da base di sostegno, formando un unico corpo col ritratto, come fosse parte integrante e necessaria. , Medardo è ribelle, anticonformista, allergico a regole e canoni imposti., Il clima milanese gli sta stretto ma anche Parigi e gli stilemi francesi di allora non gli corrispondono. Rosso è lontano anche dagli impressionisti francesi, più interessati al fenomeno ottico e alla scomposizione del colore, ma sperimenta e precorre nuovi linguaggi espressivi. , Con la sua opera può essere considerato il precursore di un mondo la cui tangibilità è al tempo stesso illusoria e sfuggente. Sfuggente nei suoi significati più profondi, nelle sue vere ragioni d’essere, la cui unica vera certezza è la sua impermanenza., , Michela Scotti