Asta 412 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Tradizionale Sessione unica, Lotti 1-54
Monday 26 June 2023 hours 16:00 (UTC +01:00)
CAPOGROSSI GIUSEPPE (1900 - 1972) - Superficie 698.
CAPOGROSSI GIUSEPPE (1900 - 1972) Superficie 698. 1950. Olio su carta su tela. Cm 70,00 x 99,00. Al retro cartiglio descrittivo Galleria d'arte del Naviglio, Milano, e cartiglio espositivo Galleria Nazionale d'arte Moderna, Roma
Esposizioni: Galleria del Secolo, Roma, Gennaio 1950; Galleria del Milione, Milano, Febbraio, 1950; Galleria del Cavallino, Venezia, Marzo1950; Giuseppe Capogrossi, Galleria Nazionale d'arte Moderna, Roma, 12 Dicembre 1974-2 Febbraio 1975.
Provenienza: Collezione Galleria d'arte del Naviglio, Milano; CollezioneTomonoriToyofuku.
Pubblicazione: Capogrossi - monografia a cura di G.C. Argan, Editalia, 1967 - Volume di aggiornamento, Edizioni del Naviglio, Milano pag. 11 tav. 23 (anno e tecnica errati); Giuseppe Capogrossi a cura di Palma Bucarelli, De Luca Editore, Galleria Nazionale d'arte Moderna, Roma, 12 Dicembre 1975 - 2 Febbraio 1975, p. 56, tav. 35; Notiziario Soprintendenza alle Gallerie Roma - arte contemporanea, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, n.5 , dicembre 1974-febbraio 1975 (non illustrata).
Si ringrazia la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, per aver contribuito alla stesura dell scheda.
Opera archiviata presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, come da documentazione fotografica allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario (copia).
Con il graduale abbandono della figurazione, dopo un breve periodo di esperienze a carattere neo cubista (1947-1949), approda ad un rigoroso e personale astrattismo caratterizzato da una unica forma-segno.
Capogrossi espone le opere di questo 'nuovo' percorso, in una famosa mostra nel 1950 presso la Galleria del Secolo di Roma, poi alla Galleria Il Milione di Milano ed , infine, alla Galleria del Cavallino di Venezia (Superfici 018; 013; 019; 029; 022; 020; 021;131 e 698). In questo periodo ha inizio il rapporto con Carlo Cardazzo, direttore del Il Cavallino di Venezia e Il Naviglio di Milano con il quale collaborò intensamente.
Dal 1968, Giuseppe Capogrossi, fu sempre presente nelle sale della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Infatti, Palma Bucarelli , direttrice del museo dal 1942 al 1975, fù una grande sostenitrice della pittura del maestro e considerava "l'avventura del segno" intrapresa da Capogrossi, uno dei contributi più fecondi per l'arte italiana del secondo Novecento.