Asta 412 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Tradizionale
-
Lot 1 VAN DOGEN KEES (1877 - 1969) La Marchesa Casati (Bozzetto preparatorio). 1920. Pastelli grassi su carta. Cm 20,00 x 26,50. Si tratta del bozzetto preparatorio del ritratto della Marchesa Casati pubblicato su Seda, Volume VIII, p.2837.
Pubblicazione: Ritratto di Donna - il Sogno degli anni venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi - a cura di Stefania Portinari, Edizione Grandi Mostre in Basilica Palladiana, Vicenza 2019, p. 53 ill. 18, p. 326 apparati.
Esposizione: Rtratto di Donna il Sogno degli anni venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi, Vicenza 2019.
Provenienza: Collezione Mizne - Blumental, Monaco; Collezione privata, Piacenza.
Autentica su fotografia di Gioia Mori.
Lievi difetti. Cornice presente
-
Lot 2 MODIGLIANI AMEDEO (1884 - 1920) Donna seduta con cappello. Matita su carta. Cm 33,00 x 50,00. Firma in basso a destra a matita. Al retro cartigli descrittivi Galleria dello Scudo, Verona; Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Verona; Kunsthaus Zurich, Zurigo; Piccin Trasporti d'Arte, Milano/Venezia; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Dusseldorf; Philippe Daverio, Milano; Collezione Mr and Mrs Alsdorf, Winnetka, Illinois; Kunsthalle Bern; Perls Galleries, New York. Certificato di provenienza Philippe Daverio, Milano.
Pubblicazioni: Amedeo Modigliani catalogo generale dei disegni 1906-1920 a cura di Osvaldo Patani, p.172 ill. 275; Patani, 1976, n.55; Patani, 1982, n.85; Selezione 4, Disegni Italiani del 900, Ed. Galleria Daverio 1980, p.24 (Signora Seduta p.7) Modigliani disegni e acquerelli, mostra Galleria Farsetti Cortina d'Ampezzo 2002 (Signora con Cappello pp.62/63); Kunsthaus Zürich; 133 Frau mit Hut, 1916/1917, n.178.
Esposizioni: Philippe Daverio, Milano, 1980; Modigliani, Dipinti e Disegni. Incontri Italiani 1900-1920, Galleria dello Scudo, Verona, 25 novembre 1984-16 febbraio 1985; Ca' Vendramin Calergi, Venezia, 6-16 settembre 1985; Modigliani a Montparnasse, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Verona, Luglio-ottobre 1988; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Dusseldorf, 19 gennaio-1 aprile 1991; Amedeo Modigliani, Kunsthaus Zurich, Zurigo, 19 aprile-7 luglio 1991. Chicago 1955 n.26; Torino 1985 n.46; Milano 1988-1989 n. 75; Dusseldorf - Zurigo 1991 n. 133; Cortina d'Ampezzo 2002 p.62/63.
Provenienza: Galerie Scarlet, Parigi; Perls Galleries, New York; James W. Alsdorf Chicago; Kunsthalle, Bern; Kunsthaus, Zürich; Philippe Daverio, Milano; Galleria dello Scudo, Verona; Collezione privata.
Si ringrazia la Kunsthaus, Zürich; la Kunsthalle, Bern e la Galleria dello Scudo, Verona, per aver contribuito alla stesura della scheda.
. Cornice presente -
Lot 3 UTRILLO MAURICE (1883 - 1955) Eglise Saint - Maurice à Lyon-Monplaisir (Rhone). 1934. Olio su tela . Cm 65,00 x 81,00. Firma, titolo e anno in basso. Al retro cartiglio descrittivo e timbro della Belin Gallery, New York; cartiglio della Galerie Gilbert& Paul Pétridés, Parigi e cartiglio della Galleria Marescalchi, Bologna. Autentica su fotografia a cura della Galleria Marescalchi, Bologna.
Pubblicazione: L'oeuvre complet di Maurice Utrillo a cura di Paul Pétridés, Volume III, Editore Galerie Paul Petrides, n.1540.
Provenienza: Galerie Gilbert& Paul Pétridés, Parigi; Belin Gallery, New York; Galleria Marescalchi, Bologna; Collezione privata, Firenze. Cornice presente -
Lot 4 HENRI MATISSE (1869 - 1954), JOAN MIRO' (1893 - 1983), ALEXANDER CALDER (1898 - 1976), ROBERTO SEBASTIAN ANTONIO MATTA (1911 - 2002) Mural Scrolls. 1948. Serigrafia su tela. . Henri Matisse, Arbre en Fleur, cm 155,00 x 187,00 (#1);
Joan Mirò, El Sol, cm 122,00 x 178,00 (#1);
Alexander Calder, A Piece of my Workshop, cm 183,00 x 292,00;
Roberto Sebastian Antonio Matta, Sun Dice, cm 178,00 x 122,00.
Katzenbach & Warren inc. Editore, da un'edizione originaria di 200 copie mai terminata. Matisse e Mirò presentano sul fronte, rispettivamente in basso a sinistra e in basso a destra, il timbro MS (Mural Scroll) e la tiratura (#1). L’assenza dell’indicazione della tiratura sulle altre due opere fa pensare che possa trattarsi di prove di stampa.
Secondo l'opinione di Catherine C. Bock-Weiss in “Henri Matisse: A Guide to Research. New York, Routledge, 2012, pp. 334-335” sono stati stampati soltanto 30 esemplari. Tra le opere note, quelle presenti alla Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca (#14), al Whitney Museum di New York (#19) (https://whitney.org/collection/works/7991) e al Moma di New York (#5) (https://www.moma.org/collection/works/67005)
Provenienza: Eredi Matta, Roma. Le quattro opere sono archiviate nell’inventario della successione di Angela Faranda, moglie dell’artista, ai numeri 8, 9, 10 e 11. Sono inoltre presenti due foto scattate tra il 1950 e il 1954, nel soggiorno della casa di Matta in Via Trasone a Roma, mentre Angela Faranda posa davanti a Matisse e a Mirò.
Bibliografia: James Thrall Soby, Calder, Henri Matisse, Miro, Matta: silkscreen mural-scrolls from original designs, in “Arts & Architecture”, 66 April 1949, pp. 26-28; Catherine C. Bock-Weiss, Henri Matisse: A Guide to Research. New York, Routledge, 2012, pp. 334-335; Pepe Karmel, Design Review; When Artwork Has a Sticky Back , in “The New York Times”, July 28, 1995; Núria Montclús Carazo, El primer encuentro: Roma, 1949-1954 , in Ead., Öyvind Fahlström y Roberto Matta, 1949-1964, Máster en Estudios Avanzados en Historia el arte, Universidad de Barcelona, 2010, p. 17; Miró. Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca. Lundwerg Editores: Barcelona, 2005
Le quattro opere qui presentate sono state conservate per oltre sessantanni in un attico a Roma da Angela Faranda, recentemente scomparsa, che aveva sposato Matta nel 1950. La storia dei Mural Scrolls è strettamente legata alla biografia di Matta. Durante l’esperienza newyorkese Matta - che è sempre stato molto sensibile agli aspetti applicati dell’arte - fu al centro di un importante tentativo di creare un design d’avanguardia. Nel 1948 l’artista – che aveva alle spalle non solo l’esperienza di architetto ma anche l’attività di disegnatore di mobili durante la sua giovinezza in Cile - divenne l’art director dei Mural Scrolls, le grandi serigrafie che dovevano essere prodotte da un’azienda leader nel settore delle carte da parati, la statunitense Katzenbach & Warren. Sua fu l’idea di questo progetto per cui si costituì un editorial board che annoverava, con lo stesso Matta, anche Allen Porter del Museum of Modern Art, il gallerista Pierre Matisse e William E. Katzenbach, presidente della ditta Katzenbach & Warren. Si trattava di un’operazione d’avanguardia in perfetta sintonia con quel mondo moderno caratterizzato dalla riproduzione seriale, laddove il prodotto della creatività perde il carattere di unicità per essere alla portata di tutti, come ha scritto Walter Benjamin nel saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. Nel 1949 venne realizzato a New York un portfolio pubblicitario intitolato Calder Matisse Matta Miro: Mural Scrolls, che doveva serivire a procurare le prenotazioni per le opere definitive. La pubblicazione, che si presentava con un’accattivante copertina e una modernissima legatura a spirale in plastica, era introdotta da una firma autorevole, quella di James Thrall Soby, critico e collezionista, trustee e benefattore del Museum of Modern Art. Essa conteneva le riproduzioni a colori in miniatura delle opere che avrebbero dovuto essere stampate su tela in grande formato, con una tiratura di duecento copie, e messe in vendita a 360 dollari l’una: Alexander Calder, A Piece of my Workshop, 1949, 183 x 290 cm; Henri Matisse, Arbre en Fleur, 1949, 155 x 185 cm; Roberto Sebastian Matta, Sun Dice, 1949, 173 x 265 cm; Joan Miró, El Sol, 1949, 122 x 178 cm. Sempre nel portfolio si legge che i Mural Scrolls potevano essere incollati direttamente alle pareti come carta da parati, oppure appesi come i rotoli delle pitture cinesi. Comunque, gli scrolls non erano una carta da parati, ma opere d’arte riprodotte in formato extra large. Matta, regista dell’intera operazione, nel portfolio commentava le serigrafie con tali parole: «One should wear a Mural-Scroll like a woman wears a dress. It is to hang oneself, in full color, upon the wall, as a sunny day. Remove the Scroll, and you denude yourself, thus every wall hides a love». Il fine dell’iniziativa era quello di realizzare una decorazione d’avanguardia direttamente controllata dall’autore e dunque sottratta al rischio di una possibile manipolazione. James Thrall Soby dedicò a questa impresa un articolo intitolato Calder, Henri Matisse, Miro, Matta: silkscreen mural-scrolls from original design, pubblicato sulla rivista “Arts & Architecture” nell’aprile del 1949. Soby giustificava tale progetto nell’interesse di un interior design di alta qualità e prezzo accessibile. L’articolo era illustrato con le opere degli artisti. Pare però che il progetto abbia incontrato seri impedimenti. Probabilmente esso naufragò sul nascere. Nella mostra Kitsch to Corbusier: Wallpapers From the 1950’s, presso il Cooper-Hewitt National Museum a Manhattan, nel 1995, furono esposti solo i saggi in miniatura del portfolio pubblicitario, ma non le stampe commissionate da Katzenbach & Warren a Calder, Matisse, Matta e Miró. Un dato certo è che l’art director Matta attraversò proprio allora un momento critico che l’indusse a lasciare New York. La storia è nota. A causa di comportamenti ritenuti sconvenienti, egli fu espulso dal gruppo dei surrealisti da Breton. Isolato e in crisi, nel 1949 giunse in Italia, stabilendosi a Roma, dove sarebbe rimasto fino al 1954. Nel 1950 sposò Angela Faranda, attrice cinematografica con cui si era sistemato in un appartamento in via di Trasone 49 dove campeggiavano sulle pareti bianche le quattro enormi serigrafie su tela, i Mural Scrolls. Queste serigrafie colpirono anche il giovane Öyvind Fahlström, l’artista svedese, nato in Brasile, che nel dopoguerra soggiornò a Roma, dove frequentava Matta. Ricordando il primo incontro con Matta nella casa di via di Trasone, Fahlström, in un articolo pubblicato più tardi, si soffermava proprio su questo salotto decorato dai Mural Scrolls. «En esa gran habitación donde todo era tranquilidad y relax, paredes blancas, y cuadros de Matisse, aderezaban los bajos muebles para relajarse» [In questo grande locale in cui tutto era tranquillità e relax, pareti bianche, e dipinti di Matisse, erano collacati mobili bassi per rilassarsi]. -
Lot 5 MATTA ROBERTO SEBASTIAN ANTONIO (1911 - 2002) Energenio. 1982. Pastello su carta. Cm 450,00 x 202,00. Autentica su fotografia di Pablo Echaurren. Provenienza: Collezione privata, Roma.
Pubblicazione: Matta, Verbo America, cit. Ispirato da Ruben Darìo, Elio, in Id., Canti di vita e di speranza, 1905, trittico, 1982, tav. 46,47,48.
Lievi difetti. -
Lot 6 MATTA ROBERTO SEBASTIAN ANTONIO (1911 - 2002) T370, Voler sans ciel. 1971. Olio su tela . Cm 139,50 x 144,00. Autentica su fotografia di Pablo Echaurren.
Pubblicazione: Matta, Comune di Ferrara, Galleria civica d’arte moderna, Palazzo dei Diamanti, 1 novembre-16 dicembre 1973 , Voler sans ciel , nella serie Epiphanies, 1971, 17 b. (riprod. e elenco). Matta , 12. Juli bis 29. September 1974, Katalog 4/1974, Kestner-Gesellschaft Hannover, p. 101, n.27; Incontro con Matta, Palazzo degli Alessandri, Viterbo, aprile-giugno 1977. Cat. Viterbo, Agnesotti, 1977 (riprod e elenco); Matta, Musée national d’Art Moderne Centre Georges Pompidou, 3 octobre-16 décembre 1985, documentato, p.75, non esposto.
Provenienza: Collezione privata, Roma. -
Lot 7 MATTA ROBERTO SEBASTIAN ANTONIO (1911 - 2002) Composizione. Olio su tela . Cm 145,00 x 114,00. 1958-1962. Al retro firma, timbro e cartiglio descrittivo della Galleria d'Arte Sianesi, Milano e L'Attico Galleria d'Arte, Roma. Autentica su fotografia di Alisee Matta riportante il relativo numero d'inventario.
Provenienza: L'Attico Galleria d'arte, Roma; Galleria d'arte Sianesi, Milano; Collezione privata,Varese.
Lievi difetti. Cornice presente -
Lot 8 LAM WILFREDO (1902 - 1982) Ritratto. Olio su tela . Cm 55,00 x 65,00. Firma in basso a destra. Al retro cartiglio descrittivo Galleria Nuovo Sagittario, Milano. Autentica dell'artista su fotografia con timbro Galleria Nuovo Sagittario, Milano. Provenienza: Galleria Nuovo Sagittario, Milano; Collezione privata, Rovigo. Pubblicazione: Wifredo Lam: Catalogue raisonné a cura di Eskil Lam (n. 67.07); W.Lam opere scelte a cura di Domenico Porzio, Galleria Nuovo Sagittario, Milano, tav.1. Si ringrazia Eskil Lam per aver confermato l'autenticità dell'opera. Cornice presente
-
Lot 9 BALDESSARI ROBERTO MARCELLO IRAS (1894 - 1965) Banca d'Italia Futur. . Tecnica mista e collage su tavola. Cm 34,50 x 44,50. 1922 circa. Firma in basso a sinistra. Al retro cartiglio Galleria Poma, Morcote. Opera archiviata presso l'Archivio Unico per il catalogo delle opere futuriste di Roberto Marcello Baldessari - Maurizio Scudiero, Rovereto, come da documentazione allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario. Provenienza: Galleria Poma, Morcote; Collezione privata, Morcote (Ch).
Con il 1922 Baldessari inizia a viaggiare per l'Europa. Prima in Germania, dove conosce Schwitters, e poi anche in Spagna, dove invece conosce il Flamenco e frequenta i cabaret alla ricerca di soggetti interessanti. Ma in Germania, ad Hannover, mentre aiuta Schwitters nella costruzione del Marzbau, si avvicina al Dadaismo ed alla sua pratica del collage, del recupero di frammenti di stampati usati per creare altri significati rispetto a quello per cui erano stati concepiti. Con questa tecnica tra il 1922 ed il 1923 realizza un certo numero di opere che stanno a metà tra Futurismo e Dadaismo. Cornice presente -
Lot 10 D'ANNA GIULIO (1908 - 1978) Scomposizione di chitarra. 1931. Polimaterico su tavola. Cm 54,70 x 74,00. Firma e anno in basso a destra. Al retro cartigli espositivi Passo di Corsa. Espressioni futuriste in Sicilia; Continuità del futurismo. Sud-Nord; Futurismo e futuristi a Firenze. Esposizioni: Passo di Corsa. Espressioni futuriste in Sicilia, a cura di Anna Maria Ruta, Amici della Pittura Siciliana dell'800, Agrigento, 4 dicembre 2004-29 gennaio 2005; Continuità del futurismo. Sud-Nord, Micro, Roma, 20 febbraio-20 marzo 2009; Futurismo e futuristi a Firenze, Micro, Firenze, 15 aprile-15 maggio 2011. Pubblicazioni: Passo di Corsa. Espressioni futuriste in Sicilia, a cura di Anna Maria Ruta, Amici della Pittura Siciliana dell'800, p. 99; Giulio d’Anna aereopittore mediterraneo, Eidos edizioni a cura di Anna Maria Ruta, 2005. Opera registrata presso l'Archivio storico dei Futuristi Siciliani a cura di Salvatore Carbone. Provenienza: Collezione privata, Roma; Collezione privata, Agrigento. Sitografia: https://www.archiviostoricofuturistisiciliani.it/giulio-danna/ . Lievi difetti.
-
Lot 11 CRALI TULLIO (1910 - 2000) Controsole. 1932. Tecnica mista su cartone pressato. Cm 60,20 x 48,40. Firma e anno in basso a sinistra. Titolo al retro e timbro dell'artista. Opera archiviata presso l'Archivio unico per la catalogazione delle opere futuriste di Tullio Crali - Maurizio Scudiero, Rovereto, come da documentazione fotografica allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario.
E' veramente un Crali solare e del tutto particolare questo ' Controsole' che ci mostra una ragazza che sta remando verso il mare di buon mattino. Cosa ce lo fa pensare? Semplicemente il fatto che all'epoca Crali stava a Gorizia, non distante dal mare (Grado), e il sole, che sorge da Est, è appunto nella posizione giusta per chi è in Adriatico. Crali ci offre qui una prova di bella pittura, con questa pennellata vagamente divisionista, ma che ben si presta per la resa di questa 'diffusione' luminosa del sole nel cielo probabilmente ancora velato del mattino. La ragazza è resa in una forma affusolata, così come Crali aveva fatto con 'Ostacolista', del 1930, e poi anche con 'Aereodanzatrice', del 1931. Non è il Crali aeropittore, ma è comunque un dipinto suggestivo di un giovane futurista che, è bene ricordare, nel 1932 aveva solo 22 anni. -
Lot 12 DEPERO FORTUNATO (1892 - 1960) Reggio Emilia (Portici in Piazza Trinità). 1935. Olio su compensato. Cm 50,00 x 70,00. Firma in basso a destra. Opera archiviata presso l'Archivio Unico per il catalogo delle opere futuriste di Fortunato Depero, Rovereto, come da documentazione allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario. Pubblicazioni: La Casa del Mago, a cura di G. Belli, Edizioni Charta, Milano, 1992, p. 287.
Nel giugno 1935 la Direzione generale delle Ferrovie Italiane bandì un concorso per una grande decorazione policroma da realizzarsi nel nuovo fabbricato della stazione ferroviaria di Reggio Emilia progettata dall'arch. Angiolo Mazzoni. Depero presentò un grande bozzetto a tempera di 228x141 cm, diviso in quattro fasce sovrapposte, con figurazioni che celebravano l'aeronautica italiana, Trento e Trieste nella prima guerra mondiale e la campagna d'Africa, alcune vedute di Reggio Emilia e infine le bandiere di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Alla fine il lavoro non fu assegnato. Ma singoli studi preparatori per quel lavoro, così come il bozzetto complessivo alto 225 cm, rimangono a testimonianza del gran lavoro profuso da Depero. Il presente dipinto è dunque un preparatorio per il terzo bozzetto a destra nella terza fascia dall'alto, cioè una visione sintetica dei portici di Piazza Trinità a Reggio Emilia. Cornice presente -
Lot 13 DEPERO FORTUNATO (1892 - 1960) Reggio Emilia (Terra della Chiesa di S. Prospero). . 1935. Olio su compensato. Cm 51,50 x 69,50. Firma in basso a sinistra. Opera archiviata presso l'Archivio Unico per il catalogo delle opere futuriste di Fortunato Depero, Rovereto, come da documentazione fotografica allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario. Pubblicazioni: La Casa del Mago, a cura di G. Belli, Edizioni Charta, Milano, 1992, p. 287.
Nel giugno 1935 la Direzione generale delle Ferrovie Italiane bandi un concorso per una grande decorazione policroma (10,52 x 6,60 m) de realizzarsi nel nuovo fabbricato della stazione ferroviaria di Reggio Emilia progettato dall'arch. Angiolo Mazzoni. Depero presentò un grande bozzetto a tempera di 228 x 141 cm, diviso in quattro fasce sovrapposte, con figurazioni che celebravano l'aeronautica italiana, Trento e Trieste nella prima guerra mondiale e la campagna d'Africa, alcune vedute di Reggio Emilia e infine le bandiere di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Alla fine il lavoro non fu assegnato. Ma singoli studi preparatori per quel lavoro, così come il bozzetto complessivo alto 225 cm, rimangono a testimonianza del gran lavoro profuso da Depero. Il presente dipinto è dunque un preparatorio per il primo bozzetto a sinistra nella terza fascia dall'alto, cioè una visione sintetica della Torre (incompiuto) della Chiesa di S. Prospero a Reggio Emilia, in primo piano su altre architetture. Cornice presente -
Lot 14 CASORATI FELICE (1883 - 1963) Senza titolo. Olio su tavola. Cm 50,00 x 60,00. 1939-1940. Firma in basso a destra. Al retro cartiglio descrittivo Galleria d'arte Cafiso, Milano; timbro G. Zanini Arte Contemporanea, Roma; timbro Galleria dell'Annunciata, Milano; timbro Galleria d'arte moderna Arte Duomo, Firenze- Cortina d'Ampezzo e timbro Collezione Mario Rimoldi, Cortina. Autentica di G. Bertasso con timbro Galleria La Bussola, Torino.
Provenienza: Galleria d'arte Cafiso; G. Zanini Arte Contemporanea; Galleria dell'Annunciata, Milano; Galleria d'arte moderna Arte Duomo, Firenze- Cortina d'Ampezzo ; Collezione Mario Rimoldi, Cortina; Galleria La Bussola, Torino; Collezione privata, Bologna.
Pubblicazione: Catalogo generale delle opere di Felice Casorati a cura di Giorgina Bertolino e Francesco Poli, Volume II, Editore Roberto Allemandi, 1995, n.665. Lievi difetti. Cornice presente -
Lot 15 MUSIC ANTONI ZORAN (1909 - 2005) Cavallini che passano. 1951. Olio su tela . Cm 47,00 x 35,50. Firma e anno in basso al centro. Al retro titolo, firma e anno. Autentica su fotografia di Ida Cadorin Music datata 9 Febbraio 2005.
Provenienza: Collezione privata, Cortina d'Ampezzo; Collezione privata, Giulianova. Lievi difetti. Cornice presente -
Lot 16 LICINI OSVALDO (1894 - 1958) Natura morta. 1928. Olio su tela . Cm 66,00 x 30,50. Al retro timbro Galleria d'Arte Il Cancello, Bologna, cartiglio descrittivo della Galleria Annunciata, Milano; Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Strozzi, Firenze; Licini secondo noi..., Lorenzelli Arte, Milano; Galleria del Milione, Milano; XXIX Biennale Internazionale d'Arte di Venezia; Mostra d'Arte moderna Italiana, Stoccolma; Centro Culturale Olivetti, Ivrea; Collezione Nino levi, Torino.
Esposizioni: "Mostra d'Arte Moderna Italiana", Comitato del Novecento Italiano, Stoccolma, 1931; Mostra Personale, Galleria del Milione, Milano, 1935; Mostra di Pittura Moderna Italiana, Villa Olmo, Como, 1936; Mostra Personale, Centro Culturale Olivetti, Ivrea,1958; XXIX Biennale Arte Internazionale N.125, Venezia,1958; "L'arte Moderna in Italia,1915-1935", Palazzo Strozzi, Firenze, novembre 1966-febbraio 1967; "Panorama di Primavera", Galleria Annunciata, Milano, 1970; Osvaldo Licini, Pinacoteca Comunale Casa Rusca, Locarno, 1993; "Les Italiens de Paris" De Chirico e gli altri", Palazzo Martinengo, Brescia, 1997, p.237 n.87; "Licini secondo noi..." , Lorenzelli Arte, Milano, 2002. Pubblicazioni: Considerazioni sulla pittura di Licini, a cura di Pier Carlo Santini; Rivista mensile del movimento Comunità, Milano, agosto-settembre 1958; Catalogo della Mostra Panorama di Primavera, Galleria Annunciata, Milano; Licini, a cura di Giuseppe Marchiori e Vanni Scheiwiller; Ivrea, Centro culturale Olivetti, 1958; Catalogo della Mostra L'arte Moderna in Italia,1915-1935", Palazzo Strozzi.
Provenienza: Collezione Nino Levi, Torino; Collezione Corrado Levi, Torino; Galleria Annunciata, Milano; Brerarte, Milano; ED Gallery, Piacenza; Collezione privata,Brescia.
Certificato di provenienza ED Gallery, Piacenza. Certificato di provenienza Galleria Annunciata, Milano con timbro Brerarte, Milano.
. Cornice presente -
Lot 17 MANZU' GIACOMO (1908 - 1991) Cardinale. 1972. Bronzo. Cm 24,50 x 50,00 x 23,00. Esemplare unico. Firma punzonata al retro. Opera archiviata presso la Fondazione Giacomo Manzù, Aprilia, come da documentazione allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario.
-
Lot 18 CONSAGRA PIETRO (1920 - 2005) Plastico in bronzo "Piccolo favore". 1953. Scultura in bronzo fuso a cera persa. Cm 21,00 x 33,00 x 7,50. Esemplare unico. Firma non presente. Opera archiviata presso l'Archivio Pietro Consagra - Gabriella Di Lilia, Milano, come da documentazione fotografica allegata all'opera. Dimensioni con base in marmo: 42x21 cm.
Esposizioni: Pietro Consagra, 21-27 Marzo 1953, Galleria del Naviglio, Milano; 2a Biennale de la Sculpture, 20 Giugno - 30 Settembre, Anversa, 1953.
Pubblicazioni: 2a Biennale de la Sculpture, catalogo della mostra, testo di F. Baudouin, Anversa, Editions Esseo, n.20; Mostra di Pietro Consagra a cura di G. Carandente, catalogo unico delle mostre, Palermo, Palazzo dei Normanni: sculture; Palermo, Galleria civica d'arte moderna: pitture, disegni, grafica; Gibellina, Villaggio Rampinzieri: la città frontale, 24 febbraio-24 aprile 1973, Edizioni Nuovo Sud, Palermo, 1973, p.26, l'opera (terza da sinistra) è ripresa di sbieco nella foto della mostra a Milano, Galleria del Naviglio, Pietro Consagra, 21-27 Marzo 1953, la stessa foto è pubblicata anche in Carlo Cardazzo - Una nuova visione dell'arte a cura di L.M. Barbero, catalogo della mostra, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, 1 novembre 2008-9 febbraio 2009, Electa edizioni, Milano, 2008, p.180.
Provenienza: Collezione privata, Agrigento. -
Lot 19 DORAZIO PIERO (1927 - 2005) Rosso A. 1975. Olio su tela . Cm 50,00 x 30,00. Al retro titolo, firma, anno e etichetta Artefiera Bologna, 2010.
Provenienza: Galleria Il Milione, Milano; Collezione privata. Esposizione: Galleria Bluart, Varese 1976.
Pubblicazione: Dorazio a cura di Marisa Volpi Orlandini, Jacques Lassaigne e Giorgio Crisafi, Belser/ Electa, n.1517. . Cornice presente -
Lot 20 CAPOGROSSI GIUSEPPE (1900 - 1972) Superficie 698. 1950. Olio su carta su tela. Cm 70,00 x 99,00. Al retro cartiglio descrittivo Galleria d'arte del Naviglio, Milano, e cartiglio espositivo Galleria Nazionale d'arte Moderna, Roma
Esposizioni: Galleria del Secolo, Roma, Gennaio 1950; Galleria del Milione, Milano, Febbraio, 1950; Galleria del Cavallino, Venezia, Marzo1950; Giuseppe Capogrossi, Galleria Nazionale d'arte Moderna, Roma, 12 Dicembre 1974-2 Febbraio 1975.
Provenienza: Collezione Galleria d'arte del Naviglio, Milano; CollezioneTomonoriToyofuku.
Pubblicazione: Capogrossi - monografia a cura di G.C. Argan, Editalia, 1967 - Volume di aggiornamento, Edizioni del Naviglio, Milano pag. 11 tav. 23 (anno e tecnica errati); Giuseppe Capogrossi a cura di Palma Bucarelli, De Luca Editore, Galleria Nazionale d'arte Moderna, Roma, 12 Dicembre 1975 - 2 Febbraio 1975, p. 56, tav. 35; Notiziario Soprintendenza alle Gallerie Roma - arte contemporanea, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, n.5 , dicembre 1974-febbraio 1975 (non illustrata).
Si ringrazia la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, per aver contribuito alla stesura dell scheda.
Opera archiviata presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, come da documentazione fotografica allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario (copia).
Con il graduale abbandono della figurazione, dopo un breve periodo di esperienze a carattere neo cubista (1947-1949), approda ad un rigoroso e personale astrattismo caratterizzato da una unica forma-segno.
Capogrossi espone le opere di questo 'nuovo' percorso, in una famosa mostra nel 1950 presso la Galleria del Secolo di Roma, poi alla Galleria Il Milione di Milano ed , infine, alla Galleria del Cavallino di Venezia (Superfici 018; 013; 019; 029; 022; 020; 021;131 e 698). In questo periodo ha inizio il rapporto con Carlo Cardazzo, direttore del Il Cavallino di Venezia e Il Naviglio di Milano con il quale collaborò intensamente.
Dal 1968, Giuseppe Capogrossi, fu sempre presente nelle sale della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Infatti, Palma Bucarelli , direttrice del museo dal 1942 al 1975, fù una grande sostenitrice della pittura del maestro e considerava "l'avventura del segno" intrapresa da Capogrossi, uno dei contributi più fecondi per l'arte italiana del secondo Novecento. -
Lot 21 ACCARDI CARLA (1924 - 2014) Verdearancioviola. 1988. Acrilico su tela. Cm 90,00 x 70,00. Firma e anno in basso a sinistra. Al retro titolo, firma e anno. Si grazia l'Archivio Accardi - San Filippo, Roma, per aver confermato la presenza dell'opera negli archivi dell'artista. Opera in corso di archiviazione presso l’Archivio Accardi Sanfilippo, Roma. (La documentazione cartacea verrà rilasciata, all'acquirente, insieme all'opera). Cornice presente
-
Lot 22 VEDOVA EMILIO (1919 - 2006) G.T. - E.V. 8/90 W.6. 1990. Olio su carta. Cm 128,50 x 104,00. Opera archiviata presso l'Archivio Emilio Vedova, Venezia, come da documentazione fotografica allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario e la firma dell'artista ( 4 Aprile 1996). Cornice presente
-
Lot 23 VEDOVA EMILIO (1919 - 2006) Ciclo '60. 1960. Olio su tela . Cm 60,80 x 98,00. Al retro firma e anno. Opera archiviata presso la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia, come da documentazione fotografica allegata all'opera riportante il relativo numero d'inventario e la firma dell'artista.
Provenienza: Collezione privata, Roma; Christie's, Milano, 2011; Collezione privata, Bologna. Cornice presente -
Lot 24 VEDOVA EMILIO (1919 - 2006) Senza titolo. 1960. Inchiostro e pastello su carta incollata su cartoncino. Cm 14,10 x 24,00. Firma e anno in basso a destra. Al retro timbro Huber, Graz. Opera archiviata presso l'Archivio della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia, riportante il relativo numero d'inventario.
Provenienza: Collezione privata, Treviso; Collezione privata, Brescia. Cornice presente