Lot 231 | JANS FRANS VAN BLOEMEN DETTO L'ORIZZONTE (Anversa, 1662 - Roma, 1749)

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
ASTA 110 - DIPINTI E DISEGNI DAL XV AL XIX SECOLO ASTA 110 - DIPINTI E DISEGNI DAL XV AL XIX SECOLO
Friday 13 May 2022 hours 14:30 (UTC +01:00)

JANS FRANS VAN BLOEMEN DETTO L'ORIZZONTE (Anversa, 1662 - Roma, 1749)

JANS FRANS VAN BLOEMEN DETTO L'ORIZZONTE (Anversa, 1662 - Roma, 1749)

Paesaggio laziale di fantasia con pastori e gregge e il Belvedere Vaticano sullo sfondo

Olio su tela, cm. 116,5x174. Con cornice

Il dipinto reca, in basso a sinistra, sigla: “VB”.

Questa monumentale veduta “ideata” ci offre un saggio mirabile dell’arte paesistica di Jan Frans Bloemen, spiegando nei termini più eloquenti le ragioni del suo grande e ininterrotto successo presso le principali famiglie aristocratiche romane. Ritroviamo qui, infatti, tutte le migliori qualità tipiche dell’Orizzonte, a partire dalla luce intensa e abbagliante che avvolge l’incontaminato paesaggio boschivo della campagna laziale, con i suoi dolci rilievi, la sua folta vegetazione, i suoi corsi d’acqua e i suoi immancabili pastorelli che recano le greggi al pascolo. Nelle sue opere più felici Van Bloemen segna davvero l’equilibrato punto di fusione di un secolo di pittura di paesaggio, combinando la tradizione post-carraccesca, Dughet e Lorrain, la più lenticolare visione nordica e il nuovo gusto arcadico, improntato a una serenità e leggiadria squisitamente decorative. Spicca nella nostra tela la presenza sullo sfondo, su un fantasioso colle densamente alberato, del Palazzo del Belvedere Vaticano, che pone il dipinto in serie con un gruppo di opere di grandi e medie dimensioni eseguite dal Van Bloemen nella sua piena maturità, tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta del Settecento. Il dipinto presenta un eccellente stato di conservazione.

PROVENIENZA:
Collezione Blumensthil, Roma; collezione Malvezzi, Roma; collezione privata, Roma.

BIBLIOGRAFIA:
A. Busiri Vici, Jan Frans van Bloemen: "Orizzonte" e l’origine del paesaggio romano settecentesco, Roma 1974, n. 257.