Asta Giudiziaria del 18/12/2013 - I. Dipinti e Disegni, Incisioni et alia, Sculture Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 137
Wednesday 18 December 2013 hours 18:00 (UTC +01:00)
GIOVANNI BOLDINI (1842 1931) Barconi nel Porto di Venezia, 1895 ca. Olio su...
GIOVANNI BOLDINI (1842 1931)
Barconi nel Porto di Venezia, 1895 ca.
Olio su tela, 39x45 cm.
Firma al recto: “Boldini”
Provenienza: Madame Frédéric Megret (etichetta al verso); Paul Cailleux (?), Parigi (etichetta al verso); Galerie Charpentier, Parigi (etichetta al verso); Christie’s Londra, 9.12.1998, l. 182a (€ 81.969); Bottegantica, Bologna (timbro al verso)
Esposizioni: Musée JacquemartAndré, Parigi, 1963 (?) (etichetta al verso)
Bibliografia: E. Camesasca, L'opera completa di Boldini, Milano 1970, 264c; T. Panconi, a cura di, Giovanni Boldini, L’opera completa, Firenze, 2002, p. 356; Pietro Dini e Francesca Dini, a cura di, Giovanni Boldini 1842-1931; Catalogo ragionato, Torino, 2002, n. 660, pp. 354-355
Elementi distintivi
Annotazione d’asta MBK64
Presenza di altri timbri non identificati
Stato di conservazione
Segno: 80% (consunzione della superficie pittorica)
Supporto: 85% (qualche danno al telaio)
Il dipinto si colloca nel periodo della maturità artistica di Boldini, quando, in parallelo ai ritratti, si produsse nella ripresa dal vero della città lagunare, rappresentando l’incanto delle antiche architetture sospese fra mare e cielo. Le rapide pennellate impresse sulla superficie offrono una speciale visione di Venezia, non più città solenne e pacata testimonianza di una gloriosa storia millenaria ma invece meta vivacissima di scambi commerciali e fermenti intellettuali. Le fitte cortine di fumo delle ciminiere delle navi si mischiano alle nubi cariche di pioggia, riflesse fra le onde della laguna, mentre il volo placido a pelo d’acqua dei gabbiani accentua la sensazione di intimità trasmessa da quell’ambiente riparato e protetto, inquadrato in una scatola ottica circoscritta. I viaggi, come quelli ripetuti nel corso della vita a Venezia, furono per Boldini motivo di continue sollecitazioni visive e emotive e i luoghi che frequentò costituirono spesso il crogiuolo dei suoi affetti e delle amicizie che coltivava fra gli artisti come fra i personaggi più in vista della società, alla costante ricerca di un soggetto da ritrarre e sempre e comunque in funzione dell’attività di artista che fu davvero la sua più profonda ragione di vita.
L’opera è riprodotta in una immagine originale in bianco e nero conservata presso l’Archivio Panconi, pervenuta per discendenza da Emilia Cardona Boldini, vedova dell’artista.
L’opera è stata visionata su base fotografica autonomamente da Francesca Dini, che ne ha confermato la piena autografia, e da Tiziano Panconi, che ci ha supportato nella redazione della presente scheda e che richiede, per la emissione del certificato di autenticità, la verifica diretta dell’opera.