Lot 109 | Gian Domenico Valentino (Roma 1630 circa - Imola (?) post 1698)

Lucas - Via Nino Bixio 32, 20129 Milano
ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
Tuesday 14 September 2021 hours 15:00 (UTC +01:00)

Gian Domenico Valentino (Roma 1630 circa - Imola (?) post 1698)

Gian Domenico Valentino (Roma 1630 circa - Imola (?) post 1698)

Interno di cucina con personaggio e natura morta

Olio su tela

Kitchen interior with character and still life

Oil on canvas

50 x 66 cm


Pittore romano attivo per qualche anno ad Imola, Gian Domenico Valentino è stato spesso confuso con Cristoforo Munari. La sua presenza in terra d’Emilia è data dalle iscrizioni ritrovate al retro di alcune sue tele, che ci informano del fatto che il pittore era ad Imola sia nel 1661 sia nel 1881, anche se le ricerche d’archivio dimostrano che il suo luogo di residenza e attività sia stata prevalentemente Roma. Il suo stile pittorico trova le sue radici nelle nature morte olandesi e fiamminghe del Seicento: in particolar modo, ci appaiono come rielaborazione barocca degli esempi di David Teniers. Questa tipologia di produzione pittorica è molto amata nella Roma della seconda metà del XVII secolo, e si riallaccia alla pittura del Fieravino, probabilmente in parallelo a Carlo Manieri. L’opera in esame s’iscrive al corpus della produzione del pittore romano per l’ottima qualità inventiva con cui sono esposti gli infiniti oggetti all’interno della rurale cucina e per come essi siano rappresentati. Il confronto puntuale con le opere certe del Valentino è possibile farlo con le tele presentate in “La pittura morta in Emila e Romagna”, a cura di Daniele Benati e Lucia Peruzzi, pag. 260-268