ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
Tuesday 14 September 2021 hours 15:00 (UTC +01:00)
Stefano Maria Legnani detto il Legnanino (Milano 1661 - 1713) attribuito a - attributed
Stefano Maria Legnani detto il Legnanino (Milano 1661 - 1713) attribuito a - attributed
Natività
Olio su tela
Nativity
Oil on canvas
55,5 x 67,5 cm
Dopo un primo apprendistato a Bologna nella bottega di Carlo Cignan, Stefano Maria Legnani si trasferisce a Roma, entrando così in contatto con Carlo Maratta, o Maratti, e la sua cerchia. Sempre a Roma incontra l'arte di Giovan Battista Gaulli, passaggio formativo fondamentale visto che da questi egli apprende il suo stile vibrante di preziosità cromatica e la morbidezza vellutata della sua palletta. Successivamente fa un importante soggiorno torinese, ove raccoglie ampi consensi. Operando per il conte Ottavio Provanadi Druent, di fianco a Legnanino risultano attivi Francesco Trevisani, grazie a quattro tele inviate da Roma, e il bolognese Antonio Ha?ner. A Genova ha modo di approfondire la scena pittorica genovese: soggiorna sotto la Lanterna tra il 1710 e il 1712, facendo propria la lezione di Domenico Piola e Gregorio de Ferrari, artisti che saranno fondamentali per la maturazione del Legnanino. Le varie influenze le ritroveremo nelle opere più mature, caratterizzate da tonalità luminose e sfumate. Nell'opera in esame lo stile è ancora legato agli esempi emiliani e alla “Adorazione dei pastori” di Guido Reni, Certosa di San Martino Napoli, da cui pare derivare. La pittura è saggiamente condotta con mano felice e decisa, definita per aree circostanziate e senza sfumature. Il tratto è breve e calligrafico nel delineare i particolari, le figure sono scevre dalle plastiche movenze Roccocò: tutti elementi che ci fanno pensare ad una datazione legata al XVII secolo. Per queste osservazioni l’opera va, a nostro giudizio, datata intorno agli anni ’80 del XVII secolo