ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
Tuesday 14 September 2021 hours 15:00 (UTC +01:00)
Paul Bril (Anversa 1554 - Roma 1626) bottega
Paul Bril (Anversa 1554 - Roma 1626) bottega
Paesaggio boschivo con caccia al cervo
Olio su rame
Landscape with deer hunting
Oil on copper
22 x 30 cm
Secondo il biografo Karel van Mander, Paul Bril studia ad Anversa con Damiaan Wortelmans. Suo fratello Matthijs (1550-1583), valente pittore, nel 1575 è a Roma per soddisfare alcuni incarichi ottenuti in Vaticano. Paul segue il fratello poco dopo, i due collaborano assieme realizzando gli affreschi nella Scala Santa in Vaticano e una serie di lunette nel Palazzo del Laterano raffiguranti dei paesaggi. Perso il fratello nel 1583, Paul decide di stabilirsi a Roma, ove continua la sua opera di frescante, anche se ben presto la sua specializzazione diventano piccoli quadri, spesso su rame, eseguiti nel suo studio. Da attento e raffinato artista, a Roma, osserva e assimila elementi del paesaggismo ideale dei Carracci e di Adam Elsheimer, attento osservatore della natura. I suoi paesaggi persero la dimensione fantastica e trovarono, grazie all’inserimento delle figure umane, una aderenza più realistica. Lo studio della luce, poi, lo portò ad usarla come elemento unificante. Nelle sue piccole e deliziose prove paesaggistiche, popolate di viandanti e cacciatori, la sua tavolozza si caratterizza per le tinte chiare e mattutine, intrise di verdi e celesti cristallini.
A riprova della tesi attributiva, si osserva come il cavaliere in basso al centro sia il medesimo in “Paesaggio con caccia al cinghiale”, eseguita per il Cardinale Carlo de’ Medici nel 1617. Inoltre, la stessa figura si ritrova nell’opera “An Extensive Landscape with Hunters Crossing a Field Being Ploughed (1620)”, olio su tela, 66,09 x 88,5 cm, passata in asta in data 08/07/2010 presso Sotheby's Londra, dipinto firmato datato "PA. BRILL1620 in basso a sinistra. Nella tela medicea compare, come nel nostro rame, il cavaliere proveniente da sinistra e diretto incontro al precedente personaggio. Queste quattro figure, oltre che ad essere identiche sono posizionate nella stessa posizione all’interno dell’opera, proponendo un interessante appunto sulla costruzione prospettica e spaziale, di Bril, tramite le figure. Sempre a Firenze, conservato presso il polo museale cittadino, vi è un piccolo dipinto su rame di 21 x 28 cm, un’opera titolata “Caccia al cervo” firmata e datata 1595 in cui si osserva l’identica immagine del cervo in fuga e il cane che da sotto si lancia per morderlo