Lot 119 | ANONIMO Grande orologio astronomico da incasso in ferro e ottone. Mostra di for

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Tuesday 20 April 2021 hours 15:30 (UTC +01:00)

ANONIMO Grande orologio astronomico da incasso in ferro e ottone. Mostra di for

ANONIMO
Grande orologio astronomico da incasso in ferro e ottone. Mostra di forma architettonica divisa in due ordini principali.
Parte superiore formata da un quadrante a fascia argentata a due cicli da dodici indicante ore e minuti divisi tra ore di luce e ore di buio.
Al centro della fascia sono presenti tre quadrantini indicanti il calendario annuale. Nella parte esterna della fascia sono presenti altri due quadrantini che regolano il ritardo e l'avanzamento e la selezione delle suonerie.
Nella parte inferiore della mostra si trovano tutte le funzioni astronomiche divise in quadranti, fasce e dischi concentrici.
Nella fascia più esterna è inciso il calendario astronomico e astrologico con indicazioni dei segni zodiacali, dei solstizi, degli equinozi e delle stagioni. Il disco annuale che compie una rivoluzione in 365 giorni è corredato rispettivamente da: un quadrantino indicante l'equazione del tempo (ovvero la differenza tra tempo solare e tempo medio), un quadrantino indicante l'ora siderale, un quadrantino indicante gli anni bisestili e un tellurio dinamico (Orrery) indicante la rotazione terrestre con anche il mantenimento dell’asse rispetto al sole, le fasi e i giorni della luna.
Al centro altri due dischi concentrici indicano dinamicamente le orbite di Venere (229 giorni) e di Mercurio (87 giorni) e riportano i loro periodi sinodici (Venere 583 giorni e Mercurio 115 giorni).
Al centro della mostra astronomica è rappresentato il sole.
Movimento a pendolo suonante ore e quarti con sveglia su campanelli.
Italia, epoca XIX Secolo.
Misure h. cm 75
Montato su base in legno
(difetti, lievi sostituzioni e lievi mancanze)

Si tratta di un orologio estremamente complicato i cui calcoli e la cui costruzione sono il frutto di moltissimo tempo di lavoro e altrettanta competenza astronomica, geometrica e matematica. La mancanza di un’attribuzione e la tipologia costruttiva non possono che far pensare all’opera di un soggetto estraneo alla professione orologiera ma bensì ad uno studioso (probabilmente un monaco) che si è abilmente arrangiato con i mezzi e le attrezzature di cui disponeva. La struttura ad incasso fa altresì pensare che l’orologio potesse essere stato concepito per essere inserito in un grande mobile (magari da sagrestia). Non sono rari infatti gli esempi di importanti orologi con indicazioni astronomiche all’interno di ambienti "di servizio" per il Culto come ad esempio il grande orologio notturno e astronomico presente nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie a Milano

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Large iron and brass astronomical clock with two main orders. The upper part with a dial with two cycles indicating hours and minutes divided between hours of light and hours of darkness. At the center there are three small dials indicating the annual calendar. In the lower part there are all the astronomical functions divided into dials, bands and concentric discs. In the external band the astronomical and astrological calendar is engraved with indications of the zodiac signs, solstices, equinoxes and seasons. The calendar disk, that completes one revolution in 365 days, includes: a dial indicating the equation of time, a dial indicating the sidereal time, a dial indicating leap years and an orrery indicating the earth's rotation. At the centre is the sun and two other concentric disks that indicate the orbits of Venus (229 days) and Mercury (87 days) and report their synodic periods (Venus 583 days and Mercury 115 days).
Pendulum movement striking the hours and the quarters with alarm on bells.
Italy, 19th century.
H. cm 75.
On a wooden base
(defects, minor replacements and losses)

It is an extremely complicated clock whose calculations and construction are the result of a great deal of work time and as much astronomical, geometric and mathematical competence. The lack of an attribution might suggest that the constructor was not related to the clockmaking profession but a scholar (probably a monk). The structure also suggests that the clock could have been designed for a large piece of furniture (perhaps a sacristy). Church’s sacristy commonly displayed good quality clocks as well as astronomical clocks; a famous example of that can be seen in the Sacristy of Santa Maria delle Grazie in Milan.