Lot 316 | SOLIMENA FRANCESCO (1657 - 1747) Sant'Andrea in conversazione con...

Capitolium Art - Via Carlo Cattaneo 55, 25121 Brescia
ASTA 216 - OLD MASTERS & XIX CENTURY ART 3A SESSIONE
Tuesday 30 May 2017 hours 18:00 (UTC +01:00)

SOLIMENA FRANCESCO (1657 - 1747) Sant'Andrea in conversazione con...

SOLIMENA FRANCESCO (1657 - 1747) Sant'Andrea in conversazione con Sant'Agostino e gloria angelica. Olio su tela . Cm 64,00 x 77,00. Si ringrazia Nicola Spinosa per aver confermato l'autografia. E’ l’inedito bozzetto per uno degli affreschi dipinti tra il 1682 e il 1685 da Francesco Solimena nel Coro della chiesa napoletana di Santa Maria Donnaregina Nuova, annessa all’omonimo convento di monache francescane. Si tratta, in particolare, del bozzetto relativo all’affresco che, con la rappresentazione dei Santi Andrea e Agostino, era dipinto, entro un riquadro verticale, su una delle pareti laterali del Coro della chiesa fino alla metà degli anni Trenta del secolo scorso. In quegli anni, infatti, sotto la direzione dell’architetto Gino Chierici, si decise di recuperare l’abside della chiesa di fondazione trecentesca e in stile gotico, che era stata in parte inglobata nella chiesa eretta tra fine Cinque e a inizio Seicento con strutture tardomanieriste poi ampliate in strutture barocche. L’incarico di affidare la decorazione del Coro al giovane e non ancora affermato Solimena fu il risultato di un intervento a suo favore sulle francescane di Donnaregina dell’arcivescovo di Napoli, cardinale Innico Caracciolo, che anche in seguito si sarebbe confermato ammiratore e mecenate di Francesco. I lavori, forse iniziati, sulla base di un primo pagamento, nel 1682 o poco prima, erano ancora in corso nel gennaio 1684 e, dopo una probabile interruzione, risultavano non completati ancora nel giugno 1684. Come si rileva, meglio qui che negli affreschi mal conservati, il ciclo documenta un sensibile e significativo progresso del giovane Solimena in direzione barocca, tra esempi di Lanfranco e di Luca Giordano visti a Napoli e di Pietro da Cortona studiati sia attraverso le relative riproduzioni a stampa, si in occasione di breve e ormai ‘obbligato’ soggiorno formativo nella vicina Roma. Anche nel bozzetto in argomento si rileva, infatti, non solo, per la formazione in chiave naturalista condotta nella ‘bottega’ paterna, una marcata inclinazione alla resa concreta e vera di panni, di particolari anatomici e di tratti somatici, quanto soprattutto una più accorta e studiata ambientazione scenografica di matrice lanfranchiana degli episodi o dei santi rappresentati, un uso più raffinato di dense stesure di prezioso colore ripreso dai luminosi esempi ‘neoveneti’ di Luca Giordano e Pietro da Cortona. Con, in aggiunta, la presenza di notevoli inserti di ‘natura in posa’, come anche nel bozzetto in argomento, del tutto affini, per resa pittorica, alle note composizioni di Giuseppe Recco, con il quale, peraltro, Solimena negli stessi anni ebbe modo più volte di collaborare. Da segnalare, infine, che, direttamente in relazione con il bozzetto dell’affresco con Sant’Andrea e Sant’Agostino sono note anche alcune copie su tela e con le dimensioni quasi identiche, realizzate probabilmente da imitatori del pittore ormai sulla via di un crescente successo. Due copie furono segnalate da Ferdinando Bologna nel 1958 presso il Museo Civico di Barletta e in una privata raccolta napoletana (foto nell’archivio della Soprintendenza di Napoli in Castel Sant’Elmo, nn. 744 e 1835), mentre una terza tela (cm. 74,3x47,6), comparsa presso la Hazlitt Gallery di Londra nel maggio-giugno 1963 , è poi entrata a far parte, per alcuni anni, della collezione del Museum of Art di New Orleans (inv. n. 80-6-1-4), prima di essere alienata, senza che al momento se ne conosca l’attuale collocazione. Il dipinto esaminato, che si presenta in discreto stato di conservazione, sarà pubblicato nella monografia su Solimena curata dallo scrivente ed edita agli inizi del 2018 dalla Ugo Bozzi Editore Srl di Roma. . Cornice presente