Asta 56 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo.

Asta 56 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo.

Saturday 29 March 2025 hours 14:50 (UTC +01:00)
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  • Giuseppe Danieli - Paesaggio Bellunese
    Lot 25

    Giuseppe Danieli - Paesaggio Bellunese - Belluno 1865 - Verona 1931 - Olio su tavola cm 21x39 - Nato a Belluno il 10 maggio 1865, figlio di Paolo e Maddalena De Cian, Giuseppe Danieli fu allievo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò sotto la guida di Luigi Nono. Da lui assimilò l'interesse per le ricerche luministiche e la vivace tavolozza cromatica, elementi che influenzarono in particolare i suoi primi lavori. La sua formazione risentì anche delle suggestioni di artisti veneti attivi nel genere paesaggistico e nella pittura di genere, come Giacomo Favretto, Girolamo Milesi, Guglielmo e Giuseppe Ciardi, Pietro Fragiacomo ed Ettore Tito.Nel 1897 partecipò alla III Triennale di Belle Arti di Brera con le opere "Giornata grigia" e "Sul tramonto", esponendo accanto ad artisti veneti come Beppe Bezzi e i fratelli Ciardi. L'anno successivo presentò "Riflessi di tramonto" all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, dove la sua opera fu affiancata ai paesaggi di Angelo Luxoro e Francesco Maragliano. Questo periodo fu caratterizzato da un'intensa attività espositiva, culminata nella partecipazione alla III Biennale di Venezia del 1899 con "Sull'imbrunire - Alta montagna", un'opera che evidenziava la sua predilezione per gli effetti luminosi crepuscolari. Qui ebbe modo di confrontarsi con le correnti artistiche europee, tra cui il simbolismo francese e italiano, nonché il paesaggismo tedesco, svizzero e olandese.Dall'incontro con diverse esperienze artistiche, Danieli trasse ispirazione per avvicinarsi ai modi di Delleani e dei paesisti piemontesi, così come alla scuola ligure di Albaro. Alcune sue opere, come "Preghiera serale", "Suore in riva al lago", "Paesaggio lacustre" e "Contemplazione", mostrano influenze simboliste, evidente anche in alcuni pastelli come "Tramonto romantico", "Sogni" ed "Evelina". Tuttavia, rimase sempre fedele ai temi e ai modi espressivi della sua formazione, ritornando spesso a soggetti tipicamente veneziani e chioggiotti, come "Festa del Signore", "Dopo il vespro" e "Canale di Chioggia".Nel corso della sua carriera, realizzò anche opere a sfondo sociale, sebbene prive di intenti di denuncia, tra cui "La fonderia", "Ritorno dal lavoro" e "Ultimo lavoro". Parallelamente all'attività pittorica, si dedicò all'insegnamento del disegno nelle scuole professionali, il che lo portò a soggiornare in diverse città italiane: Lentini, Sciacca, Chioggia, Porto Maurizio, Cuneo e infine Verona.Continuò ad esporre in importanti rassegne: nel 1904 fu presente all'Esposizione Internazionale di Monaco di Baviera con "Pescheria di Chioggia" e "Ritorno dal lavoro"; nel 1906 espose a Firenze "Canale a Chioggia" e "Lago alpino di sera"; nel 1908 presentò "Inverno a Chioggia" e "All'Ave Maria". Nel 1910 partecipò alla Mostra della Società di Belle Arti di Genova con opere come "Vecchi cantieri" e "Alto Cadore".L'unica personale in vita fu allestita a Cuneo nel 1917, con alcune opere poi acquisite dal Museo di Bra. Durante il soggiorno cuneese, l'artista trasse ispirazione per nuovi spunti paesaggistici dalle escursioni in montagna. Negli ultimi anni si allontanò dal paesaggio per concentrarsi su scene di vita familiare, come "Ritratto di famiglia" e "Lettura in riva al lago". Tuttavia, non riuscì a trovare nuove vie espressive e, afflitto da problemi di salute, si tolse la vita a Verona il 25 maggio 1931.Nel 1942 alcune sue opere furono esposte a Torino presso la Società Promotrice di Belle Arti. In anni recenti, gallerie piemontesi, soprattutto a Torino, hanno promosso iniziative per riscoprire e valorizzare la sua produzione.

  • Aurelio Craffonara - Palazzo Ducale visto da Riva degli Schiavoni
    Lot 26

    Aurelio Craffonara - Palazzo Ducale visto da Riva degli Schiavoni - Gallarate, 1875 - Genova, 1945 - Acquerello su carta cm 14x20

  • Aurelio Craffonara - Mercato a Venezia
    Lot 27

    Aurelio Craffonara - Mercato a Venezia - Gallarate, 1875 - Genova, 1945 - Acquerello su carta cm 14x20

  • Attilio Achille Bozzato - Piazza San Marco
    Lot 28

    Attilio Achille Bozzato - Piazza San Marco - Chioggia 1886 - Cremona 1954 - Olio su tavola cm 40x50 - Attilio Achille Bozzato (1886-1954) è stato un pittore italiano noto per le sue rappresentazioni vivide e dettagliate di Chioggia e Venezia. Nato a Chioggia, Bozzato ha dedicato gran parte della sua carriera artistica a immortalare scorci caratteristici della sua città natale e della laguna veneta.Le sue opere si distinguono per l'accuratezza nella rappresentazione dei paesaggi urbani e marini, spesso arricchite da scene di vita quotidiana che conferiscono un'atmosfera autentica e suggestiva. Tra i suoi soggetti preferiti vi erano i canali di Chioggia, le piazze di Venezia e le attività dei pescatori.Bozzato ha partecipato a numerose esposizioni, ottenendo riconoscimenti per la sua abilità nel catturare la luce e l'atmosfera dei luoghi rappresentati. Le sue opere sono oggi conservate in collezioni pubbliche e private, testimoniando l'importanza del suo contributo all'arte paesaggistica italiana.

  • Giuseppe Ponga - Venezia Piazza San Marco
    Lot 29

    Giuseppe Ponga - Venezia Piazza San Marco - Chioggia 1856 - Venezia 1925 - Olio su tavola cm 23x32 - Giuseppe Ponga (1856-1925) è stato un pittore italiano, nato a Chioggia, noto per la sua abilità nel riprendere la tradizione settecentesca della pittura veneziana. Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, si ispirò ai grandi maestri come Giambattista Tiepolo e Francesco Guardi. Ponga si dedicò a vari ambiti artistici, tra cui la pittura murale, la miniatura e l'acquerello. Tra i suoi lavori più celebri si ricordano le decorazioni del Palazzo del Parlamento di Budapest e quelle del caffè "Quadri" a Venezia, che ornano i portici di Piazza San Marco. La sua capacità di fondere elementi classici con un tocco personale lo ha reso uno degli esponenti di spicco della pittura veneziana del suo tempo.

  • Eugenio Bonivento - Mercato a Venezia
    Lot 30

    Eugenio Bonivento - Mercato a Venezia - Chioggia 1880-Milano 1956 - Olio su tavola cm 32x27,5 - Eugenio Bonivento (1880-1956), nato a Chioggia, è stato un pittore italiano che ha dedicato la sua arte principalmente alla rappresentazione della laguna veneta e della campagna circostante. Allievo di Guglielmo Ciardi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, Bonivento si distinse per la sua sensibilità nel catturare la luce e l'atmosfera nei paesaggi lagunari. Le sue opere più significative includono "Quiete lagunare" e "Venezia", che sono conservate nelle principali gallerie d'arte moderne. Partecipò a numerose esposizioni, tra cui la Biennale di Venezia, contribuendo alla diffusione della pittura paesaggistica veneta in Italia e all'estero.

  • Beppe Ciardi - Venezia con leggera nebbia 1914
    Lot 31

    Beppe Ciardi - Venezia con leggera nebbia 1914 - Venezia 1875 - Quinto di Treviso 1932 - Olio su tela cm 30x45 - Giuseppe "Beppe" Ciardi (1875-1932) è stato un pittore italiano di rilievo, noto per le sue opere paesaggistiche che catturano l'essenza della laguna veneta e della campagna trevigiana. Nato a Venezia il 18 marzo 1875, figlio del pittore Guglielmo Ciardi e di Linda Locatelli, Beppe crebbe in un ambiente profondamente influenzato dall'arte. Suo padre, uno dei principali esponenti del paesaggismo realista veneto, e sua madre, figlia del ritrattista Gianfranco Locatelli, gli trasmisero fin da giovane una passione per la pittura.Fin da bambino, Beppe mostrò un interesse profondo per l'arte, trascorrendo molto tempo nello studio del padre e tentando i suoi primi schizzi. Nel 1896, all'età di 21 anni, si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove fu allievo di Ettore Tito, un noto pittore verista. Durante gli anni accademici, Beppe affinò le sue tecniche pittoriche, sviluppando uno stile personale che univa l'influenza del padre a una sensibilità propria.Nel 1899, Beppe esordì alla Biennale di Venezia con l'opera "Monte Rosa" e il trittico "Terra in fiore", segnando un distacco dalla pittura paterna e avvicinandosi alle tematiche divisioniste espresse da Giovanni Segantini. L'anno successivo, nel 1900, ottenne il premio Fumagalli all'Esposizione della Permanente di Milano con "Traghetto delle Agnelle". Nel 1904 partecipò all'Esposizione internazionale di San Francisco, dove ricevette una medaglia d'argento, e nel 1906 espose undici quadri della serie "Silenzi notturni e crepuscolari" all'Esposizione internazionale del Sempione.Nel 1912, alla X Biennale di Venezia, Beppe tenne una mostra personale con 45 tele, tra cui la nota "I saltimbanchi". Dopo una breve interruzione dovuta alla partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, riprese la sua attività artistica, partecipando a numerose Biennali di Venezia, segnate dalla diffusione di movimenti avanguardistici come il Futurismo e l'Espressionismo.Oltre alla pittura, Beppe Ciardi alternò la sua attività artistica con quella di agricoltore, trascorrendo la vita tra Venezia, Canove di Asiago e Quinto di Treviso, profondamente legato alla campagna trevigiana che riprodusse spesso nelle sue opere. La sua produzione artistica comprende numerosi paesaggi, marine e scene di vita quotidiana, caratterizzati da una luce vibrante e una tecnica pittorica raffinata.Beppe Ciardi morì improvvisamente il 14 giugno 1932 a Quinto di Treviso, dove fu sepolto. La moglie Emilia Rizzotti, modella di numerosi suoi lavori, raccolse una grande quantità di opere presso Villa Ciardi, istituendo una collezione che terminò con la cessione delle opere da parte degli eredi. Nel tempo, furono organizzate diverse mostre postume, tra cui nel 1932 presso la Galleria Pesaro di Milano, nel 1935 alla Biennale di Venezia e al Jeu de Paume di Parigi, nel 1936 presso l'Associazione Nazionale delle Famiglie dei Caduti di Guerra di Milano, nel 1939 al Caffè Pedrocchi di Padova, nel 1953 alla Galleria Giosio di Roma e nel 1983 alla Mostra d’Arte Trevigiana.Le opere di Beppe Ciardi sono oggi conservate in numerose collezioni pubbliche e private, testimoniando l'importanza del suo contributo all'arte paesaggistica italiana.

  • Giovanni Apollonio - Carnevale in piazza San Marco
    Lot 32

    Giovanni Apollonio - Carnevale in piazza San Marco - Treviso 1879 - Treviso 1930 - Olio su tela cm 58x45

  • Ottorino Campagnari - Il pascolo
    Lot 33

    Ottorino Campagnari - Il pascolo - Mestre 1910 - Torino 1982 - Olio su tavola cm 29,5x39,5 - Ottorino Campagnari è stato un illustre artista paesaggista dello stile tardo ottocentesco, la cui carriera artistica ha inizio fin da giovane. Si specializzò nell'affresco di scene montane e nelle vibranti rappresentazioni delle mareggiate lungo la costa ligure, in particolare nelle vicinanze di Varigotti, dove spesso soggiornava per trarre ispirazione.La sua presenza artistica è stata notevole, partecipando a numerose mostre nazionali, tra cui spicca la sua partecipazione alla Promotrice di belle arti di Torino nel 1942. Campagnari ha tenuto sia mostre personali che ha partecipato a esposizioni collettive in Italia e all'estero.Le sue composizioni si caratterizzano per la loro piacevolezza e per la capacità espressiva dell'artista. Questa capacità espressiva è indubbiamente degna di interesse, paragonabile ai suoi paesaggi. È sostenuta da una solida e attenta preparazione artistica, che gli ha permesso in molti casi di catturare in modo straordinario la bellezza e l'autenticità di un paesaggio, spesso accompagnato da figure umane, e il mondo circostante. Questa impostazione artistica è rimasta costante nel tempo, mantenendo la sua struttura e la sua suggestiva adesione alle montagne che erano care ad altri grandi maestri dell'arte come Maggi, Musso, Rolla e Angelo Abrate.È evidente che Campagnari ha mantenuto intatto il suo dialogo con la natura, preservando la genuinità delle sue immagini, la fedeltà all'ambiente e la coerenza nella testimonianza di un dipingere che ha conquistato il pubblico per il suo costante amore per l'antica "veduta" e per il suo sincero intento rappresentativo. La sua raffigurazione è sempre piacevole, pronta a catturare il profondo significato di una tradizione paesaggistica che sembra resistere a ogni cambiamento estetico. Questa tradizione è indissolubilmente legata alla cultura figurativa piemontese dell'Ottocento e del Primo Novecento.Campagnari ha sviluppato una linea espressiva distintiva e inconfondibile, dimostrando una notevole abilità nel rendere con leggerezza e delicatezza il candido manto della neve e nel catturare gli ultimi dettagli di un paesaggio in continua trasformazione con il passare delle stagioni. La sua opera è un tributo duraturo alla bellezza della natura e alla ricca tradizione artistica dell'Ottocento e del primo Novecento, che continua a influenzare e a ispirare gli amanti di un genere pittorico che, pur in un mondo in continua evoluzione, resta un richiamo sentito e rassicurante nelle giornate agitate della nostra esistenza.

  • Zaccaria Dal Bo - Torre del campanile 1919
    Lot 34

    Zaccaria Dal Bo - Torre del campanile 1919 - Venezia 1872 - 1935 - Olio su tavola cm 43x31,5

  • Anonimo del XIX Secolo - La Dama
    Lot 35

    Anonimo del XIX Secolo - La Dama - Italia XIX Secolo - Olio su tela cm 61x35,5 Siglato in basso a dx N.B.

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Asta 56 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo.

Sabato 29 marzo alle ore 15:00, presso la casa d'aste Santa Giulia, si terrà l’Asta 55, che presenterà 35 dipinti selezionati del XIX e XX secolo.



Sessions

  • 29 March 2025 hours 14:50 Tornata unica. (1 - 35)

Exhibition

MOSTRA ASTA


La visione delle opere, presso la sede di Brescia, Via Fratelli Cairoli 26, è su appuntamento, via telefono o whatsapp +39 351 3351 356.

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Per ricevere preventivi dettagliati riguardanti le spedizioni, vi invitiamo gentilmente a inviarci una email all'indirizzo aste@galleriasantagiualia.com. Il costo medio delle spedizioni varia solitamente da 40 a 100 euro, a seconda della tecnica e delle dimensioni del dipinto.

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