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Le opere in asta della Collezione Testore esprimono indubbiamente il legame indissolubile con il territorio, un amore per Torino e le sue atmosfere magiche e surreali.
Molti artisti in catalogo, da Enrico Colombotto Rosso a Raffaele Pontecorvo, da Abacuc (Silvano Gilardi) a Walther Jervolino, sono protagonisti illustri della cultura figurativa italiana, alla ricerca di un linguaggio dai toni surreali, a tratti caustici e magnetici. Maestri ineguagliabili del neosurrealismo torinese che hanno saputo coniugare uno stile colto e aristocratico con una visione onirica in grado di svelarci o celarci il lato oscuro o luminoso dell’inconscio.
Un’altra figura di rilievo della cultura torinese è senza dubbio Enrico Paulucci, esponente del Gruppo dei Sei di Torino, amato non solo dalla critica ma anche dal grande pubblico per la sua creatività e la sua visione quasi fanciullesca della vita, declinata nei famosi paesaggi liguri e delle langhe.
In fondo è questo lo scopo dell’arte: evocare emozioni, suscitare riflessioni ed esprimere il bisogno di interrogarsi su temi eterni, come la vita e la morte.