MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. I. PARTE PRIMA
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Lot 67 Jan Lievens (1607 - 1674) , cerchia di
Testa di vecchio
Olio su tela
44,8 x 50,8 cm
Provenienza: Christie's Londra, 18.2.1998, lotto 171 (Seguace di Jan Lievens)
Stato di conservazione. Supporto: 70% (stato frammentario; rintelo)
Stato di conservazione. Superficie: 85%
Il dipinto è stato restaurato, con pulizia e rintelo, da Donatella Zari e Carlo Giantomassi. I restauri hanno messo in evidenza una testa di fanciulla, a fianco al volto di anziano, parzialmente resecata, e permesso di comprendere come la tela facesse parte di un quadro di grandi dimensioni, probabilmente per arredo di un ambiente sacro. -
Lot 69 Corrado Balest (1923 - 2016)
Abbraccio, 1966
Olio su tela
70,5 x 60 cm
Firma: “Balest” al recto e sul verso
Data: “1966” sul verso
Altre iscrizioni: “n. 578” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 70 Enrico Benetta (1977 circa)
Senza titolo (Villa Zuccareda Binetti, Montebelluna)
Acrilico, smalto e sabbie su carta applicata su tela
105 x 155,5 cm
Firma: “Benetta” al recto e sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Nell'opera l'artista ha elaborato l'immagine di Villa Zuccareda Binetti, Montebelluna, già sede del Museo dello Scarpone. -
Lot 71 Antonio Vittorio Alfieri (1938)
Momento, 1974
Matita, inchiostro e tempera su carta
28,5 x 39,5 cm (luce)
Firma: “Alfieri” al recto
Data: “74” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della mostra concorso “Resistenza ieri e oggi” con titolo dell’opera; sulla cornice, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: “Resistenza ieri e oggi”, Mostra concorso - Premio acquisto, 1974
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Antonio Vittorio Alfieri nasce a Roma nel 1938. Compie la sua formazione artistica a Milano, Brera e a Modena presso l'istituto superiore d'arte "A. Venturi", dove si specializza in tecniche murarie. È stato docente di materie artistiche presso il Liceo artistico statale di Novara dove risiede e lavora. È docente all'Accademia di Belle Arti Acme di Novara, esperto e docente di tecniche murarie e trompe-l'œil. Dal 1960 partecipa alla vita artistica nazionale ed internazionale. Si è dedicato, dal 1970, alla ricerca delle nuove espressioni delle arti figurative e nel 1972 realizza un nuovo concetto figurale. Dal 1982 si dedica nuovamente alla pittura su tela. -
Lot 72 Ivo Pannaggi (1901 - 1981)
Mia madre
Litografia su carta
69 x 48,8 cm (luce)
Firma: “Ivo Pannaggi” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “66/100” a matita al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 74 Roberto Moschini (1937 - 2023)
Collezione
Acquatinta su carta
60 x 40 cm
Firma: “R. Moschini” a matita al recto
Altre iscrizioni: “collezione” a matita al recto; tiratura 2/40 a matita al recto
Elementi distintivi: etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 75 Guelfo Bianchini, detto Guelfo (1937 - 1997)
Volo di un Folleno
Metalli, vetri colorati soffiati e molati, colore
181,5 x 126,1 x 3,1 cm (vetrata)
181,5 x 126,1 x 80 cm (intera struttura)
Firma: «Guefo» in colore su una formella
Elementi distintivi: targa metallica con titolo, separata dalla scultura
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Fra il 1957 e il 1963 Guelfo è a Roma e stringe rapporti con Francalancia, Bartolini, De Chirico e Cocteau. Nel 1961 è invitato da Oskar Kokoschka nel castello di Salisburgo, dove conosce Manzù. Esegue la serie di disegni "Viaggio in Austria" e ritrae Kokoschka ricevendo in cambio dall’artista austriaco il "Ritratto di Guelfo – Velfen". Conosce Marc Chagall che gli dona il disegno "Profilo di Guelfo" e in occasione del compleanno dell’artista russo Guelfo gli regalerà "Chagall ironico" (coll. Vence, Francia). Fra il 1965 e il 1973 compie numerosi viaggi in Francia dove incontra Magnelli, Picasso e Mirò. Grazie all’amicizia di George Visat, editore parigino, inizia una collezione di opere su carta. Dal 1957 il suo Studio dell’Orologio, situato all’ombra della torre dell’orologio del Borromini, è punto d’incontro e poi sede di un conciliabolo di stravaganti cultori della patafisica («scienza delle soluzioni immaginarie» che si propone di studiare «ciò che si aggiunge alla metafisica, estendendosi così lontano al di là di questa quanto questa al di là della fisica», secondo la definizione dello scrittore francese A. Jarry). Viaggia a Berlino, in Grecia e Parigi, dove incontra Ernst, Tanning, Matta, Ray, Bellmer. Questi due ultimi eseguiranno foto e disegni per Guelfo. Nel ’71 fonda il “Giornale invisibile TIC biografici” e il Museo Internazionale l’Orologio. Conosce Buñuel, Hans Richter, Masson che lo ritrae in un disegno. Conosce Hartung, invitato dalla sua scuola, e Lam a Parigi.
Nel 1974 viaggia attraverso Olanda, Danimarca, Francia. Guidi e Cagli disegnano un suo ritratto. A Parigi conosce Dalì che schizza un suo profilo e le Gallerie di Visat e Berggruen espongono le sue opere. Nel 1977 è Pericle Fazzini a eseguire un suo ritratto. Nel 1978 viene fondata l’Associazione Museo Internazionale d’Arte Moderna – l’Orologio a Fabriano e Guelfo è presidente. Madame Arp dona l’opera "Idol" di Jean Arp come simbolo del Museo di Guelfo. Nel 1979 entra come protagonista nel romanzo "La torre dell’Orologio" di Franco Simongini. Esce il filmato nella rassegna televisiva “Artisti d’oggi” "Guelfo e la torre dell’orologio" con un testo di Giuliano Briganti e intervista di Sergio Pautasso, musiche Alvin Curran. Il "Giornale Invisibile TIC (Diario di bordo biografico)" diventa visibile ed esce in edizione d’arte: "TIC di Guelfo, ovvero capricci a volo, Giorgio De Chirico, Guelfo e gli amici volanti", stampato a Roma da M. De Rossi, con la collaborazione di De Chirico, Arp, Dalì, Fazzini, Guidi, Kokoschka, Manzù, Mirò, Ray, Strazza, Turcato, poesie di Borges e altri. Al 1980 risalgono gli studi per un suo ritratto da parte di Riccardo Tommasi Ferroni. Angela Redini gli dedica un servizio televisivo: “Guelfo in bicicletta nei cortili barocchi di Roma”.
Nell'ultimo periodo della vita, si dedica anche alla produzione di vetrate. Tra le più prestigiose, quelle realizzate tra il 1983 e il 1997 per la chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Fabriano.
Non perspicuo il soggetto dell'opera, che rappresenta, forse, l'ascesa in cielo di una figura antropomorfa.
Un importante nucleo di sue opere è conservato presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano, città che ospita anche la casa-museo dell'artista, in cui è esposta la sua collezione. -
Lot 79 Giuseppe Nuvolone, detto il Panfilo (1619 - 1703) , ambito di
La Madonna offre la stola a San Filippo Neri
Olio su tela
50 x 66 cm
Provenienza: devoluzione del patrimonio di una istituzione religiosa inglese
Certificati: certificato di Andrew McKenzie, 10.12.1997 (come Carlo Francesco Nuvolone)
Stato di conservazione. Supporto: 70% (telaio nuovo e tela rifoderata)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (integrazioni e restauri) -
Lot 82 Enrico Benetta (1977 circa)
Senza titolo (Cinema Italia-Eden, Montebelluna)
Acrilico, smalto e sabbie su carta applicata su tela
155 x 105 cm
Firma: “EBenetta” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Nell'opera l'artista ha elaborato l'immagine del Cinema Italia-Eden, a Montebelluna. -
Lot 84 Adriano Piotto (1952 circa)
Impressioni autunnali, 2005
Acrilico e sabbia su tavola
60 x 50 cm
Firma: “apiotto” al recto
Elementi distintivi: sul verso, due timbri dell’artista
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 85 Napoli. Ultimo quarto del XVII secolo (1675 - 1699)
Filosofo allo specchio, 1700 circa
Olio su tavola
49,2 x 39 cm
Elementi distintivi: Al verso, nastri adesivi in carta con riferimento inventariale e indicazione "Francesco Francanzano"
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 70% (ridipinture e vernice di protezione inegualmente distribuita) -
Lot 86 Gaetano Tajariol (1928 - 2003)
Sul Piave, 21 settembre 1975
Olio su tela
70 x 80 cm
Firma: “G TAIAROL” nel colore al recto
Data: “75” nel colore al recto
Altre iscrizioni: iscrizioni con riferimento all’opera e all’autore sul verso della cornice sul telaio
Elementi distintivi: al verso della tela, timbro di partecipazione alla mostra Concorso SOMS - 11a ex tempore nazionale di pittura di Crocetta del Montello, 1975; sul telaio, timbro con indicazione delle misure del telaio; sul fianco della cornice etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimento inventariale
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: timbro di partecipazione alla SOMS - 11a ex tempore nazionale di pittura di Crocetta del Montello, 21 settembre 1975
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90% (leggeri danni da frizione) -
Lot 88 Giuseppe Cesetti (1902 - 1990)
Derby
Serigrafia su carta
59,5 x 69,5 cm (lastra)
Firma: “Cesetti” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “P.A.” al recto a matita
Provenienza: Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità della Galleria d’Arte Martinazzo con dati relativi all’opera
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 89 Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946)
Paesaggio indonesiano
Olio su tela
72,5 x 50,5 cm
Firma: al recto
Provenienza: Christie's Amsterdam, 21.4.1998, lotto 1
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 91 Attilio Pratella (1856 - 1949)
Paesaggio, 1941
Olio su tela
70 x 105 cm
Firma: Firma al verso della tela
Data: Data al verso della tela
Altre iscrizioni: Dedica al verso della tela; titolo sul telaio
Provenienza: Sotheby's, New York, 8.1.1998, lotto 572
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 92 Enrico Benetta (1977 circa)
Senza titolo (ex Cimitero di Santa Maria in Colle, Montebelluna)
Acrilico, smalto e sabbie su carta applicata su tela
155 x 105 cm
Firma: “EBenetta”, “EB” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Nell'opera l'artista ha elaborato l'immagine dell'ex Cimitero di Santa Maria in Colle, a Montebelluna, in particolare l'arco di ingresso. -
Lot 93 Cirillo Murer (1948 circa)
Composizione con albero, 1986
Olio su tela
60 x 70 cm
Firma: “Murer” al recto
Data: “86” al recto
Altre iscrizioni: sul telaio, nome, indirizzo e numero di telefono dell’artista
Elementi distintivi: sul verso della tela, timbro non leggibile
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 94 Gianni Ambrogio (1928 - 2016)
Paesaggio con alberi e sole rosso, 1981
Olio, acrilico e acquarello su faesite
50 x 70 cm
Firma: “Ambrogio” al recto
Data: “81” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Gianni Ambrogio, trevigiano, fu pittore, incisore, scultore, fumettista e promotore culturale. Esordisce nel 1947 con una personale presentata da Giovanni Comisso. Nel 1949 espone alla prima edizione del premio Taranto, risultandone l’artista più giovane: le sue opere sono collocate insieme a quelle dei più grandi maestri italiani come De Chirico, Carrà, De Pisis e Sironi. Ha vissuto a Parigi e in Bretagna. Espone per la prima volta a Milano alla galleria Monte Napoleone dove le sue opere vengono notate da Luciano Minguzzi, il quale lo presenta a De Micheli, Monteverdi e Lepore. Nel 1970 apre uno studio a Milano al fine di poter captare gli umori e fermenti culturali della metropoli, ove lavora fino al 1982. Espone in tutta Europa, in Canada e negli Stati Uniti. Partecipa a rassegne internazionali vincendo numerosi premi, come nel 1973 l’Europremio di Londra. Nel 1992 gli viene dedicata una mostra antologica al museo Palazzo Braschi di Roma. Viene scelto da Giorgio Di Genova nel concorso internazionale de “Il giornale dell’arte” dal titolo “I magnifici cinque” nel 1998. Nel 2009, in occasione del suo ottantesimo anno, il Comune di Treviso gli dedica una mostra antologica, nel complesso museale di Santa Caterina. Nel 2011 è invitato alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi. -
Lot 95 Daniele Trevisan (1943 circa)
Paesaggio
Olio su tela
60 x 70 cm
Firma: "Daniele Trevisan” al recto
Elementi distintivi: sul verso, timbro dell’Associazione Robert Browning di Asolo datato 7 ottobre 1985; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 97 Guerrino Guardabassi (1841 - 1893)
Sul Pincio, 1876
Olio su tela
44,5 x 63 cm
Firma: Firma al recto
Elementi distintivi: etichetta e segni di passaggio d'asta Phillips sul telaio e al verso
Provenienza: Phillips, Londra, 24.3.1998, lotto 169
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 99 Maurizio Pradella
Case al sole
Olio su tela
50 x 70 cm
Firma: “PradellaM.” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta dell’artista con titolo; etichetta del 5° Concorso mostra di pittura contea di Montebelluna, 1984
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: 5° Concorso mostra di pittura contea di Montebelluna, Montebelluna 1984
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 103 Enrico Benetta (1977 circa)
Omaggio a Magritte, 2006
Acrilico e sabbie su carta applicata su tela
90 x 180 cm
Firma: “Enrico Benetta” ripetuto due volte e “EB” sul verso
Data: “6-4-2006” sul verso
Altre iscrizioni: “Per autentica”, “Una finestra si dondola nell’albero più grande del mio giardino… Il cielo dipinto di nuvole disegna i miei sogni che diventano favole! Omaggio a Magritte” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 104 Orazio Solimena (1690 - 1792) , attribuito a
Santa
Olio su tela
19,8 x 13,3 cm
Stato di conservazione. Supporto: 90% (rintelo non verificabile)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (ridipinture)
Figlio di Tommaso Solimena, Orazio è nipote di Francesco Solimena, detto l'Abbate Ciccio (4 ottobre 1657- 5 aprile 1747), e del padre Angelo Solimena (1629-1716), e con lui che chiude la dinastia dei grandi pittori nocerini. La sua opera si differenzia da quella dei famosi parenti perché, seppur di formazione barocca, sente profondamente i dettami del nascente gusto neoclassico.
Francesco Solimena indirizzò il nipote agli studi di legge, ed egli effettivamente conseguì il titolo di dottore in diritto ecclesiastico, tuttavia per giungere presto alla pittura su consiglio di Gaspare Traversi ed infine venir delegato dal celebre zio alla conduzione e continuazione della bottega. L'opera principale di Orazio si svolge nella sua città, soprattutto per commissioni nei monasteri di Santa Chiara e Sant'Anna.
Il principale studio sull'artista si deve a Mario Alberto Pavone ("Precisazioni su Orazio Solimena", in "Prospettiva", Firenze, n. 20, Gennaio 1980, pp. 80-87). Come ricorda Pavone, il «numero limitato di opere note di Orazio Solimena ed il ritardo con cui sono emerse alla attenzione della critica sono stati senz'altro tra le cause principali della mancanza di una sua adeguata considerazione nell'ambito della pittura del Settecento napoletano. Eppure la lode senza dubbio più interessante nei riguardi della pittura di Orazio venne espressa dallo stesso Francesco Solimena nel sonetto che il De Dominici ricorda 'dettato' sul '44, allorché venne ad essergli 'per vecchiezza assai scemata la virtù visiva, e non potendo dipinger più quelle nell'opere, che tuttavia con mente chiara, concepisce nella sua grande idea'. In tale componimento poetico, che costituiva un consapevole testamento spirituale dell'artista, l'Abate Ciccio manifestava la propria speranza che i suoi 'cari' pennelli potessero trovare degna continuità 'nelle mani a colui, che senno, e mente / ebbe dal Cielo, e dal mio sangue scese'. Il De Dominici precisò sollecitamente, con una postilla a lato del sonetto (presente nell'edizione settecentesca, ma eliminata in sede tipografica nell'edizione del 1840-1846, che pure ha avuto maggiore circolazione) che il Solimena intendeva riferirsi al 'Sig. D. Orazio, suo degno Nipote, il quale sebbene dottorato in legge, spinto da naturale genio dipinge con molta lode» (Pavone 1980, p. 80).
La bella teletta in asta richiama molto strettamente i modi di Orazio, lasciando un margine di dubbio soltanto in ragione della esiguità dei paragoni. -
Lot 105 Pio Ramponi (1929 - 2018)
Foglie autunnali
olio su tela
35 x 30 cm
Firma: “Pio Ramponi” al recto e sul verso; altra firma illeggibile sul verso
Altre iscrizioni: “Foglie autunnali”
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Pio Ramponi, nativo di Vocogno, ha iniziato il suo percorso artistico grazie al padre Gino, pittore e amante dell'arte, avvicinandosi presto a Carlo Fornara, Severino Ferraris e ad altri discepoli di Enrico Cavalli fioriti nel passaggio tra '800 e '900. Tra i suoi soggetti favoriti, Vocongo, Buttogno, Coimo ed altri paesi della valle di Vigezzo, dipinti senza abbandonare la lezione divisionista.
"È un paesaggio purificato, teso, luminoso, pacifico, senza contrasti di qualunque tipo, perfettamente dosato e misurato nel taglio, nelle ombre e nel colore." (T. Bertamini, in "Oscellana", n.2, 1998).