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Lot 122 Kurt Blum (1922-2005) - Willem De Kooning, 1962
cm 50,5 x 60,5
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1980/1990
Edizione 3 di 25
Firmata a matita con timbro didascalico del fotografo al verso
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Lot 123 Kurt Blum (1922-2005) - Alberto Giacometti (Chien Andalou + Diego), 1954
cm 50,5 x 60,5
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1980/1990
Edizione 3 di 25
Firmata a matita con timbro didascalico del fotografo al verso
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Lot 124 Arrigo Orsi (1897-1968) - Il pittore Emil Lindenfeld, 1950s
cm 21,7 x 28,1
Dye transfer, stampa vintage
Timbri Opera VINTAGE copyright by archivio opera Arrigo Orsi al verso
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 125 Arrigo Orsi (1897-1968) - Senza titolo, 1950s
cm 24,3 x 18
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbri Opera VINTAGE copyright by archivio opera Arrigo Orsi al verso
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Lot 126 Arrigo Orsi (1897-1968) - Gioco di luce, 1950s
cm 24,3 x 18
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbri Opera VINTAGE copyright by archivio opera Arrigo Orsi al verso
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Lot 127 Luigi Veronesi (1908-1998) - Senza titolo (Fotogramma), 1939
cm 28 x 22,5
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1977
Edizione 24 di 30
Firmata, datata e numerata a penna bianca sull'immagine
Opera in cornice
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Lot 128 Man Ray (1890-1976) - Ostrich Egg, 1944
cm 24,5 x 18 (cm 21,5 x 18 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1970
Timbro del fotografo al verso
Opera in cornice
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Lot 129 Man Ray (1890-1976) - Femmes, 1930s
cm 30 x 22
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata nel 1981 da Paolo Vandrasch sotto la supervisione di Juliette Man Ray
Edizione 32 di 35
Etichetta didascalica firmata a penna nera da Paolo Vandrasch, Juliette Man Ray e Giò Marconi al verso
Opera in cornice
Questi due bellissimi ritratti femminili di Man Ray hanno una storia interessante da raccontare. Partiamo dalla tecnica di stampa – la cosiddetta pseudosolarizzazione – ottenuta illuminando per una frazione di tempo la carta in fase di sviluppo, che conferisce ai volti un che di misterioso e intrigante. Queste due immagini sono state realizzate nel 1981 sotto la direzione della moglie Juliet dai negativi originali in una operazione che vede protagonisti altri tre importanti personaggi milanesi: il fotografo Mario Carrieri che mette a disposizione il suo studio per le stampe, Paolo Vandrash che le realizza con la competenza culturale e l'abilità tecnica che gli sono riconosciute e il gallerista Giorgio Marconi, il più importante collezionista italiano di Man Ray, che le pubblica.
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Lot 130 Man Ray (1890-1976) - Femmes, 1930s
cm 30 x 22
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1981 da Paolo Vandrasch sotto la supervisione di Juliet Man Ray
Edizione 32 di 35
Etichetta didascalica firmata a penna nera da Paolo Vandrasch, Juliet Man Ray e Giò Marconi al verso
Opera in cornice
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Lot 131 Florence Henri (1893) - Portrait de Femme, 1931
cm 40 x 30
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1977
Edizione 2 di 9
Firmata a penna nera sull'immagine e titolata, numerata e datata a penna nera con timbro del fotografo al verso
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Lot 132 Florence Henri (1893) - Double Portrait, 1928
cm 23 x 18 (tagliata)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1977
Edizione 2 di 9
Siglata F.H. sull'immagine con timbro del fotografo e timbro didascalico al verso
Opera in cornice
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Lot 133 Gyula Halasz BRASSAI (1899-1994) - Au Musée du Louvre, 1935
cm 22,8 x 17,1
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1940/1950
Titolata, datata e firmata a matita con timbri del fotografo al verso
Opera in cornice
Grande interprete della Parigi dove era arrivato dall’originaria Ungheria, Brassaï (lo pseudonimo era un omaggio alla sua città natia Braçov) la documentò di giorno e soprattutto di notte con lo stile reportagistico noto come photographie humaniste. Entrò così a far parte del mondo intellettuale della città diventando amico di Picasso, Kertész, Doisneau, Prévert ed Henry Miller, che lo definì l’occhio di Parigi.
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Lot 134 Gyula Halasz BRASSAI (1899-1994) - Les Hospice de Beaune. La Pharmacie, 1951
cm 39,7 x 27,8
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1970/1980
Edizione prova d'artista
Numerata EA, dedicata e firmata a penna rossa al margine bianco inferiore recto e titolata e datata con timbro del fotografo al verso
Opera in cornice
Grande interprete della Parigi dove era arrivato dall’originaria Ungheria, Brassaï (lo pseudonimo era un omaggio alla sua città natia Braçov) la documentò di giorno e soprattutto di notte con lo stile reportagistico noto come photographie humaniste. Entrò così a far parte del mondo intellettuale della città diventando amico di Picasso, Kertész, Doisneau, Prévert ed Henry Miller, che lo definì l’occhio di Parigi.
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Lot 135 Jaromír Funke (1896-1945) - Eye from Time Persists, 1930/1934
cm 39 x 28,5 (cm 37,3 x 27 immagine)
Stampa moderna alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1995
Edizione 2 di 30
Timbro Jaromìr Funke PHP Portfolio IV al verso
Fondatore nel 1923 assieme a Joseph Sudek e altri della Società Fotografica Ceca, Jaromir Funke è un autore che – nella stessa scia espressiva di Sudek – si è mosso nell'ambito dell'avanguardia utilizzando elementi semplici tratti dalla vita quotidiana resi particolarmente affascinanti da un'attenta illuminazione e da un uso degli specchi che si richiama in tutta evidenza alle ispirazioni di gusto surrealista. I suoi still life sono realizzati in composizioni particolarmente originali come è evidente nella fotografia qui proposta. -
Lot 136 Josef Sudek (1896-1976) - La finestra del mio laboratorio, 1944
cm 17 x 10,6
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, sampata anni 1950
Firmata a matita da Anna Farova al verso
Pur essendogli stato amputato il braccio destro ferito sul fronte italiano nel corso della Grande Guerra, Joseph Sudek intraprese, dopo aver abbandonato la carriera di libraio, quella del fotografo. Attento osservatore della sua Praga, cominciò realizzando una minuziosa documentazione della cattedrale di San Vito ma i lavori più intimi e raffinati furono quelli scattati dalla finestra del suo studio che dava su un giardino le cui piante divennero un soggetto costante. Alla fine degli anni ‘50 si dotò di un vecchio banco ottico Kodak per lastre panoramiche con cui fotografò la sua città con immagini insieme delicate e spettacolari che lui stesso stampava.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 137 Josef Sudek (1896-1976) - Praga Panoramica, 1950s
cm 9 x 29
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1950/1960
Firmata a matita al verso
Pur essendogli stato amputato il braccio destro ferito sul fronte italiano nel corso della Grande Guerra, Joseph Sudek intraprese, dopo aver abbandonato la carriera di libraio, quella del fotografo. Attento osservatore della sua Praga, cominciò realizzando una minuziosa documentazione della cattedrale di San Vito ma i lavori più intimi e raffinati furono quelli scattati dalla finestra del suo studio che dava su un giardino le cui piante divennero un soggetto costante. Alla fine degli anni ‘50 si dotò di un vecchio banco ottico Kodak per lastre panoramiche con cui fotografò la sua città con immagini insieme delicate e spettacolari che lui stesso stampava.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 138 Josef Sudek (1896-1976) - Praga panoramica, 1950s
cm 9,8 x 14,6 (cm 6,2 x 14,6 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1960
Firmata con note del fotografo a matita al verso
Pur essendogli stato amputato il braccio destro ferito sul fronte italiano nel corso della Grande Guerra, Joseph Sudek intraprese, dopo aver abbandonato la carriera di libraio, quella del fotografo. Attento osservatore della sua Praga, cominciò realizzando una minuziosa documentazione della cattedrale di San Vito ma i lavori più intimi e raffinati furono quelli scattati dalla finestra del suo studio che dava su un giardino le cui piante divennero un soggetto costante. Alla fine degli anni ‘50 si dotò di un vecchio banco ottico Kodak per lastre panoramiche con cui fotografò la sua città con immagini insieme delicate e spettacolari che lui stesso stampava.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 139 Kurt Blum (1922-2005) - Mailand, 1953
cm 24 x 30,4 (cm 24 x 29 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1980/1990
Edizione 2 di 5
Timbro didascalico titolato, datato, numerato e firmato a matita al verso
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Lot 140 Robert Doisneau (1912-1994) - Paris, 1950s
cm 21 x 18,5
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbro del fotografo al verso
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 141 Aaron Siskind (1903-1991) - Harlem, 1935
cm 27,5 x 35,5 (cm 22,2 x 30,5 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1970
Titolata, datata e firmata a matita al verso
Opera in cornice
Le immagini dell’autore americano Aaron Siskind vanno lette alla luce dei suoi interessi per la letteratura che ha insegnato negli anni ’20, per la poesia e per la pittura dell’Espressionismo Astratto cui si avvicina negli anni ’40. Formatosi alla grande scuola sociale della Photo League, diventa un esponente importante della fotografia astratta ma negli anni ’30 durante la Grande Depressione si dedica alla documentazione della vita dei quartieri poveri di New York con uno stile che ricorda quello di Minor White. Questa fotografia fa parte della serie con cui ha realizzato il volume “Harlem Document. Photographs 1932-1940”. -
Lot 142 Henri Cartier-Bresson (1908-2004) - Valencia, 1933
cm 20,2 x 25,7 (cm 16,2 x 24 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1960
Timbro del fotografo al verso
BIBLIOGRAFIA
Henri Cartier-Bresson: Photographer, Robert Delpire, ed., Boston, 1979, pl. 20
Van Deren Coke, Diana C. Dupont, Photography: A Facet of Modernism, Photographs from the San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco Museum of Modern Art, 1986, pl. 24
P. Galassi, Henri Cartier-Bresson: The Early Work, New York: The Museum of Modern Art, 1987, pp. 41, 127
Jean-Pierre Montier, Henri Cartier-Bresson and the Artless Art, Boston, 1996, p. 236
Henri Cartier-Bresson: The Master Set, Peter Fetterman, Santa Monica, 2004, pl. 135
A. Thomas, Modernist Photograph from the National Gallery of Canada Ottawa: National Gallery of Canada, 2007, p. 61
P. Galassi, Henri Cartier-Bresson: The Modern Century, New York: The Museum of Modern Art, 2010, p. 89
C. Chéroux, Henri Cartier-Bresson, Paris: Centre Pompidou, 2014, p. 79
M. Humery et al., Henri Cartier-Bresson: Le Grand Jeu, Paris: Bibliothèque nationale de France and Fondation Henri Cartier-Bresson, 2020, pp. 133, 259
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 143 Éduard Boubat (1923-1999) - France, 1971
cm 30,4 x 40,4 (cm 23,7 x 35,5 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1980
Firmata a penna nera al margine bianco inferiore recto -
Lot 144 Doris Ulmann (1882-1934) - Wilma Creech, Pine Mountain, 1930s
cm 23,5 x 18 (cm 35,4 x 27,8 passepartout)
Stampa vintage al platino, applicata su passepartout originale
Firmata a matita al passepartout recto
Opera in cornice
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Lot 145 Ansel Adams (1902-1984) - Merced Courthouse, 1950s/1960s
cm 18,7 x 23,8 (cm 27 x 34,4 cartoncino)
Stampa vintage alla gelatina ai sali d’argento applicata a cartoncino originale
Titolata a pena nera con timbro del fotografo al cartoncino recto