ASTA N°43 - DIPINTI SELEZIONATI del XIX e XX Secolo
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Lot 25 Angelo Morbelli Alessandria 1853 - Milano 1919 Nubi Olio su tavola cm 7x17,5 Angelo Morbelli, nato il 18 luglio 1853 ad Alessandria da Giovanni, proprietario di terreni vinicoli, e Giovannina Ferraris, manifestò fin dalla prima infanzia una spiccata inclinazione musicale. Tuttavia, a sette anni, durante il periodo trascorso nel collegio Triverio di Casale, contrasse una mastoidite che causò una progressiva sordità. A causa di questa condizione, i genitori lo indirizzarono allo studio del disegno presso un pittore locale. Nel 1867, il Comune di Alessandria gli concesse una borsa di studio che gli permise di trasferirsi a Milano e iscriversi all'Accademia di Brera. Qui, tra il 1870 e il 1876, frequentò i corsi regolari di figura, prospettiva, paesaggio, nudo e pittura, ottenendo medaglie e riconoscimenti. Morbelli espose per la prima volta nel 1874 alla rassegna annuale dell'Accademia, presentando il dipinto "Interno del coro del monastero Maggiore in Milano" e, l'anno successivo, "La galleria Vittorio Emanuele in Milano". Critico nei confronti degli insegnamenti accademici, Morbelli fu un precoce sperimentatore di nuove tecniche e materiali. Entrò a far parte dell'ambito culturale milanese, stabilendo amicizie con artisti e letterati dell'epoca. Nel 1879 partecipò alla Promotrice di Torino, seguita da numerose altre esposizioni. Nel 1880 presentò il dipinto "Goethe morente" a Brera, ispirato agli ultimi momenti del poeta. Tra il 1881 e il 1884, Morbelli si dedicò a temi contadini e popolari, esprimendo una tendenza socialista moderata. Opere come "Lo spaccalegna", "Ritorno alla stalla" e "Pianto sulla tomba" riflettono il suo interesse per la letteratura verista e romantica. Nel 1883, il dipinto "Giorni ultimi" vinse il premio Fumagalli a Brera e nel 1889 la medaglia d'oro all'Esposizione universale di Parigi. Dopo un viaggio a Parigi nel 1889, Morbelli abbandonò gli esperimenti sui materiali per adottare oli e tempere industriali, mantenendo comunque una tensione sperimentale nella sua tecnica pittorica. Nel corso della sua carriera, esplorò diverse versioni dei suoi soggetti, apportando variazioni tecniche e di significato. Nel 1896, insieme a Pellizza da Volpedo, cercò di promuovere un movimento divisionista italiano, ma il tentativo fallì. Nel 1900, a Parigi, ricevette la Legion d'onore per il dipinto "Giorno di festa". Nei successivi anni, Morbelli si dedicò a tematiche simboliste e sociali, fondendole in opere come "Sogno e realtà" e "Le parche". Tra il 1902 e il 1903, allestì uno studio nell'ospizio, dipingendo "Il Natale dei rimasti", parte del ciclo "Il poema della vecchiaia". Negli ultimi vent'anni di attività, approfondì le ricerche tecniche e scrisse "La via crucis del divisionismo" tra il 1912 e il 1919. Morbelli morì a Milano il 7 novembre 1919, lasciando un'eredità artistica che attraversò diverse fasi, dal realismo al simbolismo, con una costante attenzione alla tecnica e alla ricerca.
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Lot 26 Alfredo Soressi Piacenza 1897-1982 I muli Olio su cartone cm 16x21
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Lot 27 Vittorio Avondo Torino 1836 - 1910 Tramonto invernale Olio su tavola cm 14,5x10,5
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Lot 28 Luigi Calderini Torino 1880 - 1973 Ragazza sulla spiaggia Olio su tavola cm 11,5x14
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Lot 29 Andrea Tavernier Torino 1858 - Grottaferrata (Roma) 1932 Nel parco Olio su tavola cm 13x22 Andrea Tavernier, pittore nato a Torino il 23 dicembre 1858, si distinse come artista indipendente e appassionato del paesaggio fin dai suoi primi anni di formazione all'Accademia Albertina sotto la guida di A. Gastaldi. Contrariamente alla maniera del suo maestro, Tavernier si dedicò fin da principio alla rappresentazione del paesaggio e a scene di genere all'aperto. Il suo esordio artistico avvenne nel 1884 alla Promotrice di Torino, ma la sua carriera si sviluppò soprattutto a Roma, dove si stabilì. Qui trasse ispirazione dalla suggestiva Campagna Romana e trascorse periodi significativi anche lungo la costa adriatica. Tavernier, tuttavia, non si legò a una singola località e, nel corso della sua vita, visse anche a Torino e infine a Grottaferrata, dove si spense il 15 novembre 1932. La sua produzione artistica fu ampiamente esposta a Torino e Roma, oltre che alle biennali veneziane e ad altre importanti mostre in Italia. Alcune delle sue opere sono conservate presso il Museo Civico di Torino, testimonianza del riconoscimento ottenuto nel panorama artistico dell'epoca. Il tratto distintivo di Tavernier risiede nella vivacità della sua tavolozza, che talvolta si avvicinò al gusto dei divisionisti senza tuttavia riprodurre pedissequamente i loro rapporti cromatici. I suoi paesaggi sono animati da figure umane, dotati di uno spirito aneddotico che aggiunge profondità e interesse alle sue opere. In questo modo, Tavernier ha contribuito a arricchire il panorama artistico italiano del suo tempo con la sua visione personale e la sua sensibilità alla bellezza della natura e della vita quotidiana.
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Lot 30 Luigi Pagan Chioggia 1907-1990 Veduta di Chioggia Olio su tavola cm 18,5x22,5
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Lot 31 Luigi Pagan Chioggia 1907-1990 Raccolta dei molluschi Olio su tavola cm 10x14,5
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Lot 32 Luigi Pagan Chioggia 1907-1990 Cucendo le reti Olio su tavola cm 10x15
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Lot 33 Massimiliano Gallelli Cremona 1863 - Sanremo 1956 Il porto di Nizza Olio su tavola cm 16x24
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Lot 34 Erma Zago Bovolone VR 1880 - Milano 1942 Figure nel parco Olio su cartone cm 16,5x25 Erma Zago, pittore tra '800 e '900, emerge come figura chiave nell'affermazione dell'arte moderna nel contesto di un secolo intriso di rivoluzionarie innovazioni in tutti i campi del sapere, della tecnica e dell'arte. La sua storia personale e artistica si snoda attraverso i momenti cruciali della formazione, del trasferimento a Milano e del prestigioso riconoscimento come Socio Onorario della Regia Accademia. Nato in una famiglia che supporta con entusiasmo la sua inclinazione artistica, Erma Zago inizia il percorso formativo frequentando la scuola di disegno nel suo paese natale. Fin da giovane dimostra una straordinaria predisposizione artistica e, a tredici anni, decide di dedicarsi interamente alla pittura, superando con successo l'esame di ammissione all'Accademia Cignaroli di Verona, dove completa gli studi nel 1887. Il 1901 segna una svolta nella sua vita, quando Erma Zago decide di trasferirsi a Milano, epicentro culturale e artistico dell'epoca. Qui, la sua osservazione attenta e appassionata si manifesta quotidianamente nel disegno di volti ed espressioni umane sempre mutevoli. La sua tavolozza vivace e festosa trova espressione in dipinti che ritraggono con maestria balie e bambini, documentando con precisione l'evoluzione della moda sia femminile che maschile. Le opere di Erma Zago conquistano le sedi espositive più prestigiose di Milano, tra cui La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, le Esposizioni Annuali dell'Accademia di Brera e la Famiglia Artistica Milanese. Nel 1923, il Re Vittorio Emanuele III acquisisce uno dei suoi dipinti, "La vasca dei Giardini Pubblici di Milano", destinandolo alle collezioni d'arte del Quirinale. Per ampliare il proprio repertorio, l'artista intraprende viaggi in numerose città d'arte italiane, tra cui Roma, Venezia, Napoli e Verona, catturando scorci e vedute in fotografie che poi trasforma in dipinti. Le commissioni per ritratti, sia a olio che fotografici, diventano sempre più numerose, testimonianza della crescente notorietà di Erma Zago. Il punto culminante della sua carriera arriva nel 1924, quando il Consiglio Accademico dell'Accademia di Brera lo elegge Socio Onorario della Regia Accademia, riconoscendone il valore artistico eccezionale. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea il contributo significativo di Erma Zago al panorama artistico del '900, confermando la sua posizione di rilievo nella storia dell'arte italiana.
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Lot 35 Erma Zago Bovolone VR 1880 - Milano 1942 Nei giardini Olio su tavola cm 16,5x25 Erma Zago, pittore tra '800 e '900, emerge come figura chiave nell'affermazione dell'arte moderna nel contesto di un secolo intriso di rivoluzionarie innovazioni in tutti i campi del sapere, della tecnica e dell'arte. La sua storia personale e artistica si snoda attraverso i momenti cruciali della formazione, del trasferimento a Milano e del prestigioso riconoscimento come Socio Onorario della Regia Accademia. Nato in una famiglia che supporta con entusiasmo la sua inclinazione artistica, Erma Zago inizia il percorso formativo frequentando la scuola di disegno nel suo paese natale. Fin da giovane dimostra una straordinaria predisposizione artistica e, a tredici anni, decide di dedicarsi interamente alla pittura, superando con successo l'esame di ammissione all'Accademia Cignaroli di Verona, dove completa gli studi nel 1887. Il 1901 segna una svolta nella sua vita, quando Erma Zago decide di trasferirsi a Milano, epicentro culturale e artistico dell'epoca. Qui, la sua osservazione attenta e appassionata si manifesta quotidianamente nel disegno di volti ed espressioni umane sempre mutevoli. La sua tavolozza vivace e festosa trova espressione in dipinti che ritraggono con maestria balie e bambini, documentando con precisione l'evoluzione della moda sia femminile che maschile. Le opere di Erma Zago conquistano le sedi espositive più prestigiose di Milano, tra cui La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, le Esposizioni Annuali dell'Accademia di Brera e la Famiglia Artistica Milanese. Nel 1923, il Re Vittorio Emanuele III acquisisce uno dei suoi dipinti, "La vasca dei Giardini Pubblici di Milano", destinandolo alle collezioni d'arte del Quirinale. Per ampliare il proprio repertorio, l'artista intraprende viaggi in numerose città d'arte italiane, tra cui Roma, Venezia, Napoli e Verona, catturando scorci e vedute in fotografie che poi trasforma in dipinti. Le commissioni per ritratti, sia a olio che fotografici, diventano sempre più numerose, testimonianza della crescente notorietà di Erma Zago. Il punto culminante della sua carriera arriva nel 1924, quando il Consiglio Accademico dell'Accademia di Brera lo elegge Socio Onorario della Regia Accademia, riconoscendone il valore artistico eccezionale. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea il contributo significativo di Erma Zago al panorama artistico del '900, confermando la sua posizione di rilievo nella storia dell'arte italiana.
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Lot 36 Erma Zago Bovolone VR 1880 - Milano 1942 In gondola Olio su tavola cm 19,5x26,5 Erma Zago, pittore tra '800 e '900, emerge come figura chiave nell'affermazione dell'arte moderna nel contesto di un secolo intriso di rivoluzionarie innovazioni in tutti i campi del sapere, della tecnica e dell'arte. La sua storia personale e artistica si snoda attraverso i momenti cruciali della formazione, del trasferimento a Milano e del prestigioso riconoscimento come Socio Onorario della Regia Accademia. Nato in una famiglia che supporta con entusiasmo la sua inclinazione artistica, Erma Zago inizia il percorso formativo frequentando la scuola di disegno nel suo paese natale. Fin da giovane dimostra una straordinaria predisposizione artistica e, a tredici anni, decide di dedicarsi interamente alla pittura, superando con successo l'esame di ammissione all'Accademia Cignaroli di Verona, dove completa gli studi nel 1887. Il 1901 segna una svolta nella sua vita, quando Erma Zago decide di trasferirsi a Milano, epicentro culturale e artistico dell'epoca. Qui, la sua osservazione attenta e appassionata si manifesta quotidianamente nel disegno di volti ed espressioni umane sempre mutevoli. La sua tavolozza vivace e festosa trova espressione in dipinti che ritraggono con maestria balie e bambini, documentando con precisione l'evoluzione della moda sia femminile che maschile. Le opere di Erma Zago conquistano le sedi espositive più prestigiose di Milano, tra cui La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, le Esposizioni Annuali dell'Accademia di Brera e la Famiglia Artistica Milanese. Nel 1923, il Re Vittorio Emanuele III acquisisce uno dei suoi dipinti, "La vasca dei Giardini Pubblici di Milano", destinandolo alle collezioni d'arte del Quirinale. Per ampliare il proprio repertorio, l'artista intraprende viaggi in numerose città d'arte italiane, tra cui Roma, Venezia, Napoli e Verona, catturando scorci e vedute in fotografie che poi trasforma in dipinti. Le commissioni per ritratti, sia a olio che fotografici, diventano sempre più numerose, testimonianza della crescente notorietà di Erma Zago. Il punto culminante della sua carriera arriva nel 1924, quando il Consiglio Accademico dell'Accademia di Brera lo elegge Socio Onorario della Regia Accademia, riconoscendone il valore artistico eccezionale. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea il contributo significativo di Erma Zago al panorama artistico del '900, confermando la sua posizione di rilievo nella storia dell'arte italiana.
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Lot 37 Erma Zago Bovolone VR 1880 - Milano 1942 Riva degli Schiavoni Venezia Olio su tavola cm 18,5x26,5 Erma Zago, pittore tra '800 e '900, emerge come figura chiave nell'affermazione dell'arte moderna nel contesto di un secolo intriso di rivoluzionarie innovazioni in tutti i campi del sapere, della tecnica e dell'arte. La sua storia personale e artistica si snoda attraverso i momenti cruciali della formazione, del trasferimento a Milano e del prestigioso riconoscimento come Socio Onorario della Regia Accademia. Nato in una famiglia che supporta con entusiasmo la sua inclinazione artistica, Erma Zago inizia il percorso formativo frequentando la scuola di disegno nel suo paese natale. Fin da giovane dimostra una straordinaria predisposizione artistica e, a tredici anni, decide di dedicarsi interamente alla pittura, superando con successo l'esame di ammissione all'Accademia Cignaroli di Verona, dove completa gli studi nel 1887. Il 1901 segna una svolta nella sua vita, quando Erma Zago decide di trasferirsi a Milano, epicentro culturale e artistico dell'epoca. Qui, la sua osservazione attenta e appassionata si manifesta quotidianamente nel disegno di volti ed espressioni umane sempre mutevoli. La sua tavolozza vivace e festosa trova espressione in dipinti che ritraggono con maestria balie e bambini, documentando con precisione l'evoluzione della moda sia femminile che maschile. Le opere di Erma Zago conquistano le sedi espositive più prestigiose di Milano, tra cui La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, le Esposizioni Annuali dell'Accademia di Brera e la Famiglia Artistica Milanese. Nel 1923, il Re Vittorio Emanuele III acquisisce uno dei suoi dipinti, "La vasca dei Giardini Pubblici di Milano", destinandolo alle collezioni d'arte del Quirinale. Per ampliare il proprio repertorio, l'artista intraprende viaggi in numerose città d'arte italiane, tra cui Roma, Venezia, Napoli e Verona, catturando scorci e vedute in fotografie che poi trasforma in dipinti. Le commissioni per ritratti, sia a olio che fotografici, diventano sempre più numerose, testimonianza della crescente notorietà di Erma Zago. Il punto culminante della sua carriera arriva nel 1924, quando il Consiglio Accademico dell'Accademia di Brera lo elegge Socio Onorario della Regia Accademia, riconoscendone il valore artistico eccezionale. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea il contributo significativo di Erma Zago al panorama artistico del '900, confermando la sua posizione di rilievo nella storia dell'arte italiana.
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Lot 38 Casimiro Ottone Vigevano PV 1856 - 1942 Veduta lacustre Olio su tavola cm 24x31
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Lot 39 Anacleto Moiraghi Binasco 1880-1943 Paesaggio Olio su tavola cm 15,5x63
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Lot 40 Marco Grubacs Venezia 1839 - 1910 Venezia Olio su tavola cm 26x15
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Lot 41 Tranquillo Tagliapietra Attivo a Venezia fra il 1867 e il 1906 Cortile di Palazzo da Mula in Venezia Olio su cartone cm 34,5x25
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Lot 42 Ferruccio Scatola Venezia 1873 - Roma 1950 Via cittadina Olio su cartone cm 10,5x14
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Lot 43 Giuseppe Solenghi Milano 1879 - Cernobbio (CO) 1944 La stazione centrale di Milano Olio su tavola cm 10x20
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Lot 44 Alessandro Durini Milano 1818 - ivi 1892 Ragazza nel bosco Olio su cartone cm 32,5x24
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Lot 45 Edgardo Rossaro Vercelli 1882 - Rapallo 1972 Casera Ajeron, Verso Rifugio Chiggiato Olio su tavola cm 14,5x25
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Lot 46 Alberto Ferrero Vercelli 1883 - Roma 1963 I gabbiani Olio su cartone cm 22x30
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Lot 47 Angelo Pavan Vicenza 1893 - Venezia 1945 Nell'aia Olio su tavola cm 32x37,5 Il pittore Angelo Pavan esordi' alla Permanente milanese del 1916, poi partecipo' a numerose esposizioni: a Roma, Vienna, Praga, Losanna, Lione, Torino, Milano, Vicenza e Padova. Si dedica al paesaggio specialmente a quello di Chioggia. Un suo dipinto, "Tramonto d'estate", fu acquistato dal Re, altri si trovano all'estero. Nella raccolta del comm. Agnelli di Torino trovasi "Tramonto", eseguito con tecnica divisionista tecnica abbandonata poi dall'artista per una più personale, dalla pennellata larga e grassa. Si citano ancora del pittore Angelo Pavan: "Pensiero lontano", presso l'autore; "Pescatore", proprietà del signor Ettore Piatti di Milano; "Autoritratto"; "Interno di osteria"; "Mercato"; "Paesaggio", alla Galleria d'Arte moderna di Milano. Note biografiche tratte dal Dizionario Illustrato dei Pittori, Disegnatori ed Incisori Italiani A.M. Comanducci.
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Lot 48 Pompeo Mariani Monza 1857 - Bordighera IM 1927 L'eleganza Olio su cartone cm 24x16,5