ASTA N°43 - DIPINTI SELEZIONATI del XIX e XX Secolo
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Lot 1 Moreno Carbonero Malaga ( Spagna ) 1858 -1940 Bel visino, 1878 Olio su tavola cm 26x17,5
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Lot 2 Giuseppe Casciaro Ortelle 1863 - Napoli 1941 Paesaggio Olio su cartone cm 16x28
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Lot 3 Giuseppe Casciaro Ortelle 1863 - Napoli 1941 Marina, 1916 Olio su tavola cm 14x22,5
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Lot 4 Giuseppe Casciaro Ortelle 1863 - Napoli 1941 Barche tra gli scogli Olio su tavola cm 18,5x19
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Lot 5 Giuseppe Casciaro Ortelle 1863 - Napoli 1941 Scogliera, 1921 Olio su tavola cm 16,5x25
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Lot 6 Vincenzo Caprile Napoli 1856 - 1936 Le scale Olio su tavola cm 30x17
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Lot 7 Oscar Ricciardi Napoli 1864-1935 Vicolo di Napoli Olio su tavola cm 30,5x16
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Lot 8 Oscar Ricciardi Napoli 1864-1935 Per la via Olio su tavola cm 30,5x16
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Lot 9 Tito Pellicciotti Barisciano (AQ) 1871-1950 Cani da caccia Olio su tavola cm 21x27,5
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Lot 10 Cafiero Filippelli Livorno 1889 - 1973 Interno con figura Olio su tavola cm 14x19
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Lot 11 Gino Romiti Livorno 1881 - 1967 Verso la sera, 1925 Olio su tavola cm 21x31 La vita di Gino Romiti, nato a Livorno nel 1881 e scomparso nel 1967, è una storia di determinazione e passione che ha attraversato il mondo dell'arte con notevole impatto. Cresciuto in una famiglia modesta, Romiti si trovò presto ad affrontare le sfide finanziarie, ma non abbandonò mai la sua innata passione per la pittura. A soli sedici anni, riuscì a entrare alla Scuola di Guglielmo Micheli a Livorno, una vera e propria fucina d'arte, dove ebbe l'opportunità di interagire con artisti di spicco come Llewelyn Lloyd, Amedeo Modigliani e Giovanni Fattori. Questo periodo formativo fu fondamentale per plasmare la sua carriera artistica. Sin dall'inizio, Romiti partecipò a importanti esposizioni, tra cui la Permanente di Milano, la Biennale di Venezia e l'Internazionale di Bruxelles. Nel 1920 fu uno dei fondatori del Gruppo Labronico, un'associazione artistica che nacque proprio nel suo studio e di cui fu presidente dal 1943 al 1967. Durante questo periodo, le sue opere subirono un'importante influenza dall'esperienza divisionista, concentrandosi su tematiche legate alla sua città natale, come le pinete di Ardenza e i paesaggi marini. Grazie al suo profondo interesse per il mare, creò anche opere singolari che ritraevano il fondo marino. Purtroppo, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale lo portò ad arruolarsi e combattere in Albania, dove realizzò numerosi disegni ispirati al paesaggio e alla vita militare. La sua intensa attività espositiva continuò nel 1922 con la partecipazione alla prima edizione della Primavera Fiorentina. L'ultima sua personale, la quarantacinquesima, si tenne a Siena presso la Galleria "La Balzana" nel 1964, e molte furono le sue retrospettive. Gino Romiti era non solo un talentuoso artista ma anche un uomo di profonda spiritualità e religiosità. La sua interpretazione pittorica della vita rifletteva il suo spirito cristiano di accettazione e fede. Le sue opere trasmettevano una luce "vera" che eguagliava la luce di Dio. La natura era la sua fonte d'ispirazione, e in essa trovava purezza, pace e serenità, rappresentando con semplicità ed entusiasmo ogni aspetto cromatico. I suoi quadri erano spesso caratterizzati da luminosità e cromatismi intensi. La rappresentazione della luce era centrale in tutte le sue opere, rendendo ogni forma e contenuto dorati e vibranti. Questi giochi di luce e colori si fondevano in una sinfonia che invitava alla riflessione e talvolta alla preghiera. La sua abilità nel catturare la luce in modo magistrale induceva alla meditazione e suggeriva una pausa nell'agitazione umana, incoraggiando le persone a riflettere sulla loro esistenza in rapporto all'Universo. Questo Universo era simbolicamente rappresentato dalla bellezza della natura, vista come l'elemento perfetto e sublime della creazione divina, e Romiti, con umiltà, portava rispetto a questa grandezza. Le opere di Gino Romiti erano veri e propri inno alla vita, una testimonianza della sua profonda connessione con il mondo che lo circondava e con la spiritualità che permeava ogni aspetto della sua arte.
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Lot 12 Giovanni Lomi Livorno 1889 - 1969 Ginestre in fiore Olio su tavola cm 14x19,5
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Lot 13 Amos Cassioli Asciano (Siena) 1832 - Firenze 1891 I fratellini Olio su tavola cm 16x23,5
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Lot 14 Gian Giacomo Moretti Spalato (Croazia) 1843 - ? Piazza dei Signori a Vicenza Olio su tavola cm 30x17
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Lot 15 Luigi Gioli San Frediano a Settimo 1854 - Firenze 1947 Paesaggio Olio su tavola cm 13x30
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Lot 16 Federico Andreotti Firenze 1847-1930 Scopetino Agosto, 1900 Olio su tavola cm 9x15
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Lot 17 Giovanni Lessi Firenze 1852 - 1922 Chiacchiere Olio su tela cm 7,5x13,5
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Lot 18 Ferdinando Piana Bordighera 1864-1956 Vicolo di Sanremo Olio su tavola cm 26x19,5
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Lot 19 Guido Di Montezemolo Mondovi 1878 - Torino 1941 Al pascolo Olio su tavola cm 15x24
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Lot 20 Cesare Bentivoglio Genova 1868-1952 Costa Ligure Olio su tela cm 14,5x27
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Lot 21 Emanuele Brugnoli Bologna 1859 - Venezia 1944 Santa Maria della Salute a Venezia Olio su cartone cm 18x29 Emanuele Brugnoli, nato a Bologna il 2 settembre 1859, fu uno stimato pittore italiano noto soprattutto per le sue straordinarie opere realizzate con la tecnica dell'acquerello. Dopo aver studiato all'Accademia della sua città sotto la guida dello scenografo Valentino Solmi, divenne l'allievo prediletto di quest'ultimo. La sua carriera artistica fu fortemente influenzata dalla sua permanenza a Venezia, iniziata nel 1880 dopo aver trascorso alcune settimane nella città della laguna. A Venezia, Brugnoli entrò in contatto con artisti del calibro di Tito, Serena, Favretto e Milesi, e si dedicò principalmente alla rappresentazione di vedute e paesaggi lagunari. La sua abilità straordinaria nell'uso dell'acquerello divenne evidente, definendo gran parte della sua produzione artistica. Nel 1861, si recò a Londra per partecipare all'Esposizione degli acquerellisti italiani, e da allora partecipò a numerose mostre internazionali. Nel 1886, prese parte alla Promotrice fiorentina, seguita nel 1888 dalla partecipazione all'Esposizione Emiliana di Bologna. La sua presenza alla Biennale di Venezia fu notevole, partecipando alla seconda edizione nel 1899 e a quelle successive dal 1901 al 1907 e dal 1920 al 1934. Nel 1912, Brugnoli ottenne il titolo di professore di acquerello e incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dirigendo la Scuola Libera di Incisione fino al 1932. Nonostante la sua fama fosse principalmente legata agli acquerelli, dimostrò grande passione anche per l'acquaforte, prendendo ispirazione soprattutto da James McNeill Whistler. La sua notorietà crebbe ulteriormente grazie all'acquisto da parte dell'Imperatore di Germania Guglielmo II di uno dei suoi acquerelli, "Un canale di Venezia". Brugnoli continuò a esporre regolarmente alle Internazionali veneziane, guadagnandosi l'attenzione critica per la sua maestria artistica. Emanuele Brugnoli si spense a Venezia il 22 marzo 1944, lasciando un lascito duraturo nel mondo dell'arte, soprattutto per la sua abilità distintiva nell'uso dell'acquerello e dell'acquaforte.
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Lot 22 Leonardo Roda Racconigi 1868 - Torino 1933 Il Cervino Olio su cartone cm 21x31 Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino. Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico. La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna. La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.
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Lot 23 Leonardo Roda Racconigi 1868 - Torino 1933 Paesaggio alpestre Olio su tela cm 9x13,5 Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino. Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico. La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna. La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.
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Lot 24 Leonardo Roda Racconigi 1868 - Torino 1933 Il Cervino Olio su cartone cm 13,5x9,5 Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino. Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico. La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna. La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.