Fotografia: Under 1K
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Lot 289 Domenico Riccardo Peretti Griva (1882-1962) - Il Cervino, 1930s
cm 50 x 35 (cm 24,2 x 17,4 immagine)
Stampa vintage al bromolio
Titolata e firmata a matita al margine bianco recto
Singolare figura di intellettuale a tutto tondo, magistrato capace di non applicare le leggi razziali durante il fascismo (regime che combatté durante la Resistenza) e poi di scrivere sentenze clamorose, come quella che riconosceva il divorzio ottenuto all'estero quando in Italia era ancora proibito, il torinese Domenico Riccardo Peretti Griva come fotografo divenne un esponente di primo piano del pittorialismo prima e della straight photography poi, seguendo quindi la strada tracciata da un maestro come Alfred Stieglitz. D’altra parte, basterebbe mettere a confronto “Nevica” con “Winter on Fifth Avenue”, che il fotografo americano aveva scattato nel 1893, per sottolineare le analogie fra le due opere, ma anche la cura delle stampe che Peretti Griva realizzava prevalentemente con la raffinata tecnica al bromolio.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 290 Domenico Riccardo Peretti Griva (1882-1962) - Nevica, 1920s
cm 41 x 28 (cm 29 x 24 immagine)
Stampa vintage al bromolio
Titolata e firmata a matita al margine bianco recto
Opera in cornice
Singolare figura di intellettuale a tutto tondo, magistrato capace di non applicare le leggi razziali durante il fascismo (regime che combatté durante la Resistenza) e poi di scrivere sentenze clamorose, come quella che riconosceva il divorzio ottenuto all'estero quando in Italia era ancora proibito, il torinese Domenico Riccardo Peretti Griva come fotografo divenne un esponente di primo piano del pittorialismo prima e della straight photography poi, seguendo quindi la strada tracciata da un maestro come Alfred Stieglitz. D’altra parte, basterebbe mettere a confronto “Nevica” con “Winter on Fifth Avenue”, che il fotografo americano aveva scattato nel 1893, per sottolineare le analogie fra le due opere, ma anche la cura delle stampe che Peretti Griva realizzava prevalentemente con la raffinata tecnica al bromolio.
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Lot 291 Tino Petrelli (attribuito a) (1922-2001) - Africo, Reggio Calabria, 1948
cm 31 x 24
Stampa successiva alla gelatina si sali d'argento
Timbro Publifoto al verso
Opera accompagnata da Giornale L'Europea, 14 Marzo 1948
Membro di primo piano dell’agenzia Publifoto di Carrese, Tino Petrelli ha realizzato importanti reportage come quello che nel 1948 scosse l’opinione pubblica. Recatosi all’interno dell’Aspromonte calabrese, documentò la vita che si conduceva nel paese di Africo, la povertà e la miseria, i bambini seduti ai banchi di scuola a piedi nudi che per scaldarsi avevano piccoli bracieri, le camere da letto divise con gli animali. Pubblicato sul settimanale L’Europeo, il servizio fu uno degli elementi che mise al centro dell’attenzione la questione meridionale.
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Lot 292 Erio Piccagliani (attribuito a) (2002) - Senza titolo (Teatro La Scala), 1960s/1970s
cm 30,5 x 40,5 (cm 25,3 x 37,8 immagine)
Stampa successiva alla gelatina ai sali d'argento
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Lot 293 Giovanna Piemonti (XX sec.) - La Rotonda della Besana, Milano, 1972
cm 29 x 39
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbro del fotografo al verso
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Lot 294 Eugenio Pocchiola (1906-1998) - Monte Bianco dalla vetta dell'Aiguille de Toula, 1940s/1950s
cm 12 x 42
Collage di 3 stampe vintage alla gelatina ai sali d'argento montate su cartoncino originale
Etichetta del fotografo al verso del cartoncino
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Lot 295 Carlo Ponti (1823-1893) - Venezia, Piazzetta vue de la mer, 1860s
cm 34,4 x 40,7 (cm 30,6 x 44,2 cartoncino)
Stampa all'albumina applicata a cartoncino originale
Timbro a secco del fotografo al cartoncino recto -
Lot 296 Romualdas Pozerskis (1951) - Lithuania Old Town, 1976
cm 28,8 x 35
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbri del fotografo al verso
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Lot 297 Pierluigi Praturlon (1924-1999) - Sophia Loren, dal film "Judith", 1966
cm 24 x 29,5 (cm 21,2 x 29,5 immagine)
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbro del fotografo al verso
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Lot 298 Pierluigi Praturlon (1924-1999) - Nino Manfredi, 1960s
cm 24 x 18
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbro del fotografo al verso
Opera in cornice
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Lot 299 Francesco Radino (1947-2022) - Hamanda, 1999
cm 42 x 60
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Edizione 1 di 5
Etichetta didascalica firmata a penna nera al verso
Opera in cornice
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Lot 300 Francesco Radino (1947-2022) - Dalla serie "Vedute di Milano", 2014
cm 42 x 59,2 (cm 36 x 54 immagine)
Stampa a getto d'inchiostro
Datata e firmata a penna nera con timbro del fotografo al verso
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Lot 301 Francesco Radino (1947-2022) - Senza titolo, 2016
cm 42 x 59,2 (cm 36 x 54 immagine)
Stampa a getto d'inchiostro
Datata e firmata a penna nera con timbro del fotografo al verso
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Lot 302 Pedro Luis Raota (1934-1986) - Proeza de Valientes, 1960s/1970s
cm 30,2 x 39,5
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbri del fotografo al verso -
Lot 303 Pedro Luis Raota (1934-1986) - Wyt Not?, 1960s
cm 30,2 x 40
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbri del fotografo al verso -
Lot 304 Mark Redkin (attribuito a) (1908-1987) - L'invasione Fascista, 1941
cm 17,8 x 23 (cm 17,5 x 22,5 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1950/1960 -
Lot 305 Mark Redkin (attribuito a) (1908-1987) - Nuovamente a casa, 1943
cm 26 x 17 (cm 23 x 16,5 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1950/1960
Note a pennarello nero al margine bianco inferiore recto -
Lot 306 Mark Redkin (attribuito a) (1908-1987) - Nel villaggio liberato, 1944
cm 23,5 x 18 (cm 23 x 17,5 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata 1950/1960 -
Lot 307 Louis Arthur Reens (1920-2002) - Giò Ponti per Altamira, 1950s
cm 20,3 x 25,3 (cm 18,3 x 23,3 immagine)
Stampa alla gelatina ai sali d'argento, stampata anni 1970
Timbro del fotografo e timbro Giò Ponti Architetto al verso
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Lot 308 Guido Rey (1861-1935) - Senza titolo (Il Cervino), 1920s
cm 18,7 x 26,8 (cm 18,4 x 26,5 immagine)
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Siglata GR a matita rossa al verso
Esponente di una ricca famiglia di imprenditori di origine francese a suo tempo trasferitasi in Piemonte per sfuggire alle persecuzioni contro gli Ugonotti, Guido Rey era imparentato con la famiglia Sella di cui seguì le tracce sia come alpinista (una nuova via sul Monte Rosa porta il suo nome) che come fotografo. Le due opere qui proposte mostrano le passioni che lo hanno accompagnato: quella fotoalpinistica mostra il Monte Cervino da lui stesso scalato in modo avventuroso cinque volte – in un uno di questi, in passaggio cruciale, però, ricorse all’uso un po’ sleale di una scala calata dall’alto, operazione di cui si pentì pubblicamente), mentre il ritratto intitolato “La lettera” appartiene a una serie di tableaux vivantes, dove chiedeva ai suoi soggetti di mostrarsi come se dovessero posare per un dipinto. Esponente della fotografia pittorialista, è stato l’unico italiano ad essere pubblicato nella famosa rivista americana diretta da Alfred Stieglitz “Camera Work” con due opere, questa e “A Flemish Interior”, entrambe del 1908. Il fatto che si tratti di una photogravure, cioè una stampa tipografica di altissima qualità, fa pensare sia tratta dalla serie realizzata per essere inserita nelle copie della rivista che in ogni numero ne annoverava una. -
Lot 309 Guido Rey (attribuito a) (1861-1935) - Senza Titolo (The letter), 1990s
cm 29,5 x 20 (cm 20,3 x 15,5 immagine)
Photogravure su carta di riso
Esponente di una ricca famiglia di imprenditori di origine francese a suo tempo trasferitasi in Piemonte per sfuggire alle persecuzioni contro gli Ugonotti, Guido Rey era imparentato con la famiglia Sella di cui seguì le tracce sia come alpinista (una nuova via sul Monte Rosa porta il suo nome) che come fotografo. Le due opere qui proposte mostrano le passioni che lo hanno accompagnato: quella fotoalpinistica mostra il Monte Cervino da lui stesso scalato in modo avventuroso cinque volte – in un uno di questi, in passaggio cruciale, però, ricorse all’uso un po’ sleale di una scala calata dall’alto, operazione di cui si pentì pubblicamente), mentre il ritratto intitolato “La lettera” appartiene a una serie di tableaux vivantes, dove chiedeva ai suoi soggetti di mostrarsi come se dovessero posare per un dipinto. Esponente della fotografia pittorialista, è stato l’unico italiano ad essere pubblicato nella famosa rivista americana diretta da Alfred Stieglitz “Camera Work” con due opere, questa e “A Flemish Interior”, entrambe del 1908. Il fatto che si tratti di una photogravure, cioè una stampa tipografica di altissima qualità, fa pensare sia tratta dalla serie realizzata per essere inserita nelle copie della rivista che in ogni numero ne annoverava una. -
Lot 310 Jean Ribiére (1922-1989) - Libertè, 1950s
cm 25,5 x 19,8
Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
Timbro del fotografo al verso
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 311 Roberto Rocco (XX secolo) - Nelli, 1999
cm 29,5 x 42 (cm 25,5 x 37 immagine)
Stampa successiva a getto d'inchiostro
Titolata, datata e firmata a penna nera con timbro del fotografo al verso -
Lot 312 Roberto Rocco (XX secolo) - Nusat, 2004
cm 29,5 x 42 (cm 26 x 37 immagine)
Stampa successiva a getto d'inchiostro
Titolata, datata e firmata a penna nera con timbro del fotografo al verso