ASTA 46 I: AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FUTURISMO, LIBRI DEL NOVECENTO E LIBRI D’ARTISTA
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Lot 37 Medici Gian Gastone (de), 2 lettere, una autografa e l'altra con firma autografa. Datate 1699 e l’altra non datata. Manoscritti a inchiostro bruno. Scritte 2 pagine. Dimensioni varie. SI AGGIUNGE: Id: Lettera patente con firma a timbro. Datata 29 agosto 1733. (3)I DOCUMENTO: Gian Gastone de' Medici è stato l'ultimo Granduca di Toscana della dinastia Medici. Regnò dal 1723 al 1737. Lettere di auguri e ringraziamento scritte da Praga e Reichstat. Nella lettera inviata da Reichstat il 3 gennaio s.a. si legge di «[...] robbe stagnate [...] per amor del diaccio ma non m'importa niente non ci avendo niente di premura avendo ancor vino qui [...].».
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Lot 38 Medici Pietro (de), Lettera con firma autografa inviata a Benedetto Guerrini. Datata 7 ottobre 1634, Livorno. Manoscritto a inchiostro bruno. 1 bifoli, scritta 1 pagina. Al verso della seconda carta il nome del destinatario. Sigillo in carta conservato. Dimensioni: 300x210 mm. SI AGGIUNGONO: Leonora Álvarez de Toledo y Colonna. 4 lettere (1 autografa e 3 con firme autografe) a vari destinatari. Datate 1573-1575. (5)I DOCUMENTO: Figlio illegittimo di Pietro de' Medici (1554-1604) da una relazione con Antonia Carvajal, nacque nel 1592 e venne ammesso nell'Ordine di Malta. Pietro jr. seguì la carriera militare, e tra il 1629 e il 1635 fu Governatore di Livorno dove riuscì a gestire al meglio l'emergenza sanitaria causata dalla peste del 1630. Nella lettera chiede che gli venga inviato «[...] un poco di olio da stomacho et controveleno et altri [...] posso fare di manco di non pregare V.S. si suplicare S.A.S. in mio nome di farmene honorare di Fonderia d'una scatoletta che metterò questa tra l'altre [...]». II DOCUMENTO: Le lettere, inviate a cardinali, sono di Leonora Álvarez de Toledo y Colonna, moglie di Pietro de Medici (1554-1604), padre di Pietro Governatore di Livorno. La donna venne uccisa strangolata dal marito nella villa di Cafaggiolo nel 1576.
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Lot 39 Montesquiou Robert (de), Dedica autografa ad Albert Robin su libro Rote Perlen, Leipzig, Im Xenien Verlag, 1912. Manoscritto a inchiostro nero. Dedica al foglio di guardia. Legatura in mezza pergamena. Dimensioni: 190x125 mm. (1)Edizione tedesca della raccolta di poesie dedicata a Franzoska Steinitz. Con un ritratto del conte Robert de Montesquiou. Dedica autografa: «Au Professeur / Albert Robin, / sous l'invocation de / ces deus textes mélancoliques: / Il est venu dans son proper heritage, et les sien ne l'ont pas recu... et nul n'est prophète dans son pays. Robert de Montesquiou 1912.». Albert Robin (1847-1928), medico, ebbe tra i suoi pazienti Stephan Mallarmé e Marcel Proust. Appassionato di letteratura e di arte, Robin collezionò quadri di autori impressionisti, tra cui Edouard Manet (oggi conservati al Guggenheim, al Musée d'Orsay e al Museo di Belle Arte di Digione).
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Lot 40 Montesquiou Robert (de), Dedica autografa ad Adolphe Brisson su libro Les Paons, Paris, Bibliothéque-Charpentier E. Fasquelle Editeur, 1901. Manoscritto a inchiostro nero. Dedica all'occhiello. Legatura in mezza pelle rossa con titolo in oro al dorso. Brossura originale conservata illustrata da Lalique. Dimensioni: 180x120 mm. (1)Dedica al critico drammatico e giornalista parigino Adolphe Brisson: A Monsieur / Adolphe Brisson / Distingué / Lommage / Robert de Montesquiou.
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Lot 41 Moretti Marino, 3 cartoline postali e 1 lettera, autografe e firmate, inviate da Cesenatico all'editore Vincenzo Colonnello, Milano. Datate 1970-71. Manoscritti a inchiostro nero. Scritte 7 pagine. Le cartoline sono fittamente compilate al recto e al verso, la lettera solo al recto. Sbavature di inchiostro su una cartolina. Dimensioni varie. (4)Nei testi si trovano riferimenti ai Sonetti a Santa Chiara di Bruno da Osimo, al povero Pastonchi (Francesco Pastonchi, morto nel '53), al mosaico di San Clemente a Roma, all'amico Siciliani, a la poesia di Bruges, il beghinaggio, i giorni di Milano e di Venezia, alla città di Baveno, dove il poeta scrive che passò l'ultimo giorno di guerra, e al suo bel tempo milanese subito dopo l'altra guerra. Un affettuoso ricordo è dedicato ad Attilio Momigliano: «[...] Quanto a Momigliano, non so dirle quanto io lo abbia amato e ammirato, sempre nel mio bel tempo fiorentino [...] Credo anch'io che la sua Storia della letteratura italiana sia esemplare. Ora maestri come Momigliano non ce ne sono più [...].».
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Lot 42 Mussolini Benito, 3 biglietti da visita. Non datati. SI AGGIUNGONO: Biglietti da visita di Margherita Sarfatti, Costanzo Ciano, Dino Grandi, Giuseppe Bottai, Achille Starace, Pietro Badoglio, Arnaldo Mussolini. Alcuni con annotazioni autografe. Dimensioni varie. (10)
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Lot 43 Oldoini Veraris Virginia, Biglietto da visita con annotazione autografa. Non datato. Manoscritto a matita grigia, intestazione a stampa Virginie Verasais Comtesse de Castiglione. Dimensioni mm 105x70. (1)La nota autografa recita: prie M. Carutti de vouloir bien lui envoyer une petite copie de la note des 1er Secrétaires et de recevoir ses compliments. Il destinatario è Domenico Carutti di Cantogno, amico del conte di Cavour che, come noto, era cugino di Virginia. La bellissima contessa fu amante, tra gli altri, di Napoleone III, e svolse missioni di spionaggio in Francia per conto dei piemontesi. L'annotazione manoscritta, dai toni molto riservati, potrebbe riferirsi proprio a questa attività: informazioni sulle attività francesi fatte recapitare allo stesso Cavour, dal quale la contessa solleciterebbe i complimenti per la missione svolta.
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Lot 44 Pietro Leopoldo I di Toscana Pietro Leopoldo, Lettera patente con firma autografa di Pietro Leopoldo, Granduca di Toscana. Datata 8 aprile 1779. Manoscritto pergamenaceo a inchiostro bruno con firme autografe del granduca Pietro Leopoldo, del suo Consigliere Intimo di Stato e di Guerra e di un segretario. Al verso, registrazione effettuata a Livorno. In testa al documento, a stampa, stemma del Granducato di toscana sotto gli Asburgo. In calce, traccia di sigillo in ceralacca (mancante). Dimensioni: 500x630 mm. (1)Concessione al Padrone Luciano Graziani, livornese, di poter inalberare la bandiera del granducato sulla sua Tartana «[...] della portata di Tonnellate settanta cinque e con un sufficiente, e proporzionato Equipaggio, che deve, per due terzi, essere formato di nostri sudditi [...].». La tartana del tirreno, diversa da quella dell'adriatico (citata da Goldoni), era una snella imbarcazione da trasporto, dotata di vela quadra, bompresso e fiocco. La bandiera navale, sotto Pietro Leopoldo, presentava lo stemma del Granducato, su due strisce rosse e una bianca: nella tartana, era di grandi dimensioni e veniva issata a poppa, su un alto pennone sorretto da sartie.
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Lot 45 Trilussa [pseud. Carlo Alberto Salustri], Disegno autografato e dedica su libro Campionario delle favole. Roma, Colombo editore 1943. Manoscritti a inchiostro bruno. Libro con legatura in mezzo marocchino verde con punte e piatti decorati. Titolo in oro al dorso. Il disegno, non datato, è firmato Tri. Cornice disegno: 200x210 mm. Disegno: 95x100 mm. (2)Dedica: All'amico Bruno D'Agostini / con simpatia cordialissima / Trilussa. Il volume è pubblicato nella collana Classici dell'umorismo.
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Lot 46 Truman Capote Truman Capote, Fotocartolina con annotazione e firma autografa. Datata 14 aprile 1951, Taormina. Manoscritto a inchiostro blu. Al verso il timbro Galifi Crupi – Fotog. Taormina. Dimensioni: 90x140 mm. (1)Truman Capote si trasferì a Taormina, cittadina di cui si innamora, nell'aprile del 1950. Prese dimora a Fontana Vecchia, a quel tempo nelle campagne sopra Taormina. In questa fotocartolina non viaggiata Capote scrive: For Klaus Gebhard / Truman Capote / Taormina / April 14, 1951 / c/o Random House / 451 Madison Ave. / New York [...].
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Lot 47 Ungaretti Giuseppe, Dedica autografa su libro Vita d’un uomo. IV. 40 sonetti di Shakespeare. Milano, Mondadori 1956. Manoscritto a inchiostro verde. Dedica all'occhiello. Brossura originale con velina protettiva. (1)Dedica autografa scritta da Capri: «per Annie Cottrau / con l'augurio / di molti anni / felici / Giuseppe Ungaretti / Capri, il 26/2/1966».
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Lot 48 3 atti notarili pergamenacei relativi alla zona del Moncenisio. Datati 1266-1285. Manoscritti pergamenacei a inchiostro bruno. 3 fogli scritti al recto. Testi in latino. Scritture cancelleresche. Con signa tabellionum dei notai Bernardo de Alavardo e Pietro [?]. Dimensioni varie (la più grande 310x260 mm). (3)I documenti sono relativi a terre nella zona del Moncenisio (parte italiana e francese, Lanslebourg-Mont-Cenis). Si tratta di una donazione di pezze di terra nel territorio di Lans Villar (oggi Lans le Villard); un atto in cui chi teneva in enfiteusi perpetua i beni della casa religiosa di Moncenisio (territori da Bussoleno a Borgone) li da in censo per la durata di dodici anni; un atto nel quale Guigone, il prevosto dell'ospedale di Moncenisio, libera da ogni obbligazione due cittadini. L'Ospizio del Moncenisio è stato, fin dal Medioevo, una tappa per pellegrini della Via Francigena. La sua presenza è documentata dal IX secolo.