ASTA 22 - DESIGN E ANTIQUARIATO
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Lot 397 Bruno Caruso, tecnica mista su cartoncino raffigurante cesto di fiori, firmato in basso a destra. Bruno Caruso (Palermo, 8 agosto 1927 - Roma, 4 novembre 2018). Opera priva di cornice.
Cm 38x56 -
Lot 398 Bruno Caruso, tecnica mista su cartoncino raffigurante uomo con cane, firmato in basso a destra. Bruno Caruso (Palermo, 8 agosto 1927 - Roma, 4 novembre 2018). Opera priva di cornice.
Cm 46x38 -
Lot 399 Guttuso, incisione ad acquaforte raffigurante carciofi. N. 31 su 100, datata 79.
Cm 58,5x79,5, in cornice cm 80x100 -
Lot 400 Guttuso, incisione raffigurante paesaggio. n 96/100, datata 75.
Cm 70x50 , in cornice 90 x 70 -
Lot 401 Max Dissar (1908-1993), acquarello su carta raffigurante paesaggio marino con case. località Camogli, firmato in basso a destra e datato '67. Cm 50x70
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Lot 402 Max Dissar (1908-1993), dipinto ad olio su tela raffigurante "Clown". Firmato in basso a sinistra M. disegno disar e datato 1974. Sul retro "Ettore le clown"
Cm 70x60, in cornice cm 88 x 78 -
Lot 403 Max Dissar (1908-1993), dipinto ad olio su tela raffigurante paesaggio "Provence". raffigurante spiaggia con barche. Firmato in basso a sinistra e sul retro. Datato 1973 Cm 19x29, in cornice cm 39x48
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Lot 404 Max Dissar (1908-1993), litografia raffigurante personaggi circensi, 5/50. Firmata in basso a destra
Cm 70x50 -
Lot 405 Max Dissar (1908-1993), dipinto ad olio su tela raffigurante paesaggio marino con case. firmato fronte e retro
Cm 30x40, in cornice cm 50x60 -
Lot 406 Acquaforte , prova d'autore raffigurante le tre grazie, Salvador Dalì. N. 20/195
Cm 60x80 -
Lot 407 Acquaforte raffigurante melograni. Francesco Contrafatto (Catania, 13 marzo 1928 - Catania, 15 giugno 2015)
Cm 45x65 -
Lot 408 Alessandro Biffignandi, tecnica mista su cartoncino raffigurante Semi Nudo di donna. Firmato in basso a sinistra
Cm 70x50, in cornice cm 86 x 66 -
Lot 409 Acquarello su carta in cornice raffigurante paesaggio di campagna con case. firmato in basso a destra Hof Ter Mulden, Itterbeek 1948, MK.
Cm 40,5 x 37 in cornice cm 46x42 -
Lot 410 Bassorilievo di Aligi Sassu(Milano 1912-Pollenca 2000) su lastra di argento 925/1000. placcato in oro 24kt raffigurante matador-uomo con toro, firmato in basso a destra Sassu, multiplo di 196/499.
Cm 29x34 in cornice cm 64x73 -
Lot 412 Dipinto ad olio su tela raffigurante donne con vesti nere nel deserto. firmato in basso a destra Angelo Drago e datato 1978. Drago Angelo (Ct 1930/Ct 2020)
Cm 50x60 -
Lot 413 Dipinto ad olio su tela raffigurante figura femminile, Firmato Cesare d'Angelo (Catania).
Cm 70x50, in cornice 87 x 67 -
Lot 414 Dipinto ad olio su tela raffigurante giovane donna con velo bianco. firmato in basso a destra A. D’Angelo e datato 10/01/73. Firma presente anche sul retro. In cornice antica dorata a foglia oro.
Cm 70x50, in cornice cm 95x75 -
Lot 415 Elio Romano, dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta con vaso di fiori. Firmato Elio Romano in basso a sinistra. Elio Romano (Trapani, 21 marzo 1909 - Catania, 12 luglio 1996). Opera priva di cornice.
Cm 80x50 -
Lot 416 Pignon Édouard (Bully 1905 - Parigi 1993) dipinto ad olio su tela raffigurante personaggi. Firmato e datato Pignon ‘82. Opera di Edouard Pignon. Sul retro firma e timbro Russo & Russo La Barcaccia.
Cm 79x58,5, in cornice cm 101x80 -
Lot 417 Salvatore Fiume (Comiso 1915 - Milano 1997) litografia raffigurante Donna, N. XX/XXV. In cornice cm 170x90
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Lot 418 Alicò Giovanni (Catania 1906-1971), dipinto ad olio su tela raffigurante marina con case e barche. Italia,(playa di Catania). Firmato in basso a destra e datato '54.
Cm 50x60, in cornice cm 66 x 77
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906.
Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce
prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello
stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948
e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a
collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in
Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a
Catania, Milano, Roma e Como.
E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una
fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona
ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da
una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato
nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara.
Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel
panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi.
Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi
utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,
vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure
femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di
Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che
procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale.
Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi effetti luminosi e cromatici
mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si
librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti
dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide
approdando a esiti di natura informale e materica.
Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva
al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni
private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte -
Lot 419 Alicò Giovanni (Catania 1906-1971), Dipinto ad olio su tela raffigurante nudo di donna sdraiato. Italia,Firmato in basso a sinistra e datato 1956.
Cm 35x60 in cornice cm 50x75
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906.
Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce
prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello
stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948
e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a
collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in
Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a
Catania, Milano, Roma e Como.
E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una
fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona
ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da
una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato
nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara.
Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel
panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi.
Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi
utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,
vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure
femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di
Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che
procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale.
Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi effetti luminosi e cromatici
mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si
librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti
dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide
approdando a esiti di natura informale e materica.
Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva
al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni
private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte -
Lot 420 Alicò Giovanni (Catania 1906-1971), Dipinto ad olio su tela raffigurante paesaggio con case. Italia,Firmato in basso a sinistra e datato 1947.
Cm 55x60, in cornice 76 x 85
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906.
Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce
prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello
stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948
e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a
collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in
Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a
Catania, Milano, Roma e Como.
E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una
fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona
ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da
una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato
nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara.
Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel
panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi.
Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi
utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,
vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure
femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di
Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che
procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale.
Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi effetti luminosi e cromatici
mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si
librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti
dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide
approdando a esiti di natura informale e materica.
Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva
al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni
private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte -
Lot 421 Dipinto ad olio su tela raffigurante “Il gallo di Scilla“,1974, firmato in basso e sul retro. 1974,Cm 50x60, in cornice cm 69x69
Cm 50x60, in cornice cm 69x69