ASTA 14 - ANTIQUARIATO
-
Lot 121 Forziere da viaggio a forma di cassa, bordo di legno rifoderato in ferro borchiato, XVII secolo. H cm 53. Cm 81x47.
-
Lot 122 Colonna in legno con capitello, secolo XIX. H cm 99 base cm 20 x 20.
-
Lot 123 Importante anfora in argento, inizi XX secolo.Con manico, corpo lobato e sbalzato. H cm 41. Kg 1.474.
-
Lot 124 Pablo Picasso XXIV Festival d'Avignon Poster, Francia 1970. Cm 77x52, 20.75ʺW × 0.12ʺD × 29.75ʺH
-
Lot 125 Poster Manifesto Joan Mirò (1893 - 1983). Expo 65 - Oeuvres graphiques, Cm 64x48. 1954
-
Lot 126 Poster Manifesto Joan Mirò (1893 - 1983). Expo 78 - Galeria Maeght Barcelona. Cm 73x48.
-
Lot 127 Dipinto ad olio su tela raffigurante tucani, Gyula Varjas (1916 Pecs -2001). Cm 70x50
-
Lot 128 Dipinto ad olio su compensato raffigurante nudo di donna. Alicò Giovanni (Catania 1906- Milano 1971) raffigurante nudo di donna. Cm 73x60.
-
Lot 129 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta, Carlo Levi (Torino,1902 – Roma, 1975). Cm 37x45
-
Lot 130 Dipinto ad olio su tela raffigurante paesaggio, Alfredo Chighine (Milano, 1914- Pisa, 1974). Cm 30x40. Firmato e datato 1966 su retro. Provenienza Dorotheum di Vienna.
-
Lot 131 Dipinto ad olio su tela raffigurante personaggi di Franz Borghese (Roma 1941-2005 Roma). Cm 40x30. Prov. Galleria Orlando Firenze. Autentica della Galleria e dell’autore.
-
Lot 132 Dipinto ad olio su tela raffigurante Venezia di Jean Calogero (Catania 1922- Catania 2001) . Cm 30x40
-
Lot 133 Dipinto ad olio su tela raffigurante uccello del paradiso di Antonio Possenti (Lucca 1933-Lucca 2016). Cm 30x40. Autentica della Galleria d’Arte Poggiali e Forconi (Firenze).
-
Lot 134 Dipinto ad olio su tela raffigurante Personaggio 1961, Adami Valerio (1935 Bologna), Cm 100X89. Autentica dell'artista su fotografia del 17.4.1962, pubblicato su Catalogo Mosaico per personale, marzo 92.
-
Lot 135 Acrilico su cartoncino Donna e bocche, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lot 136 Acrilico su cartoncino Donna e ragno, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lot 137 Acrilico su cartoncino Donna con cappello, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm 71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lot 138 Acrilico su cartoncino Donna con collana che chiude gli occhi, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lot 139 Acrilico su cartoncino Donna che sorride, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lot 140 Dipinto ad olio su tela raffigurante maternità “Studio per dramma di una madre”, Trento Longaretti (Treviglio, 1916 – Bergamo, 2017). Cm 70x60. Firmato in basso a sinistra. Datato 1977-78 sul retro. "Il debutto nel mondo dell’arte di Trento Longaretti risale alla fine degli anni ’30 con la partecipazione ai “Littoriali dell’Arte” e ottenendo numerosi riconoscimenti quali il Premio Mylius e il Premio Stanga, partecipa inoltre alla prima e alla seconda edizione del Premio Bergamo. Raggiunge il riconoscimento internazionale nel 1942 esponendo alla Biennale di Venezia e alla “Mostra degli artisti in armi” al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 1952 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma e l’anno seguente vince il concorso nazionale per la Direzione dell’Accademia Carrara di Bergamo insieme alla Cattedra di pittura, incarico che durerà sino al 1978.
I temi cari a Longaretti quali le madri, il mondo degli umili e la condizione umana, sono riportati tramite l'uso di una pittura esistenzialista, che rinnova la tradizione figurativa, donandole etereità e tepore, facendoci percepire istintivamente quel sentimento di malinconia e solitudine, che permea l'intera sua produzione. Possiamo vedere l’intenso processo creativo, attraverso lo studio pittorico che presenta il quadro in questione, le pennellate sporche e frenetiche nascondono infatti, un’attenta e scrupolosa indagine, di luce ed ombra, che creano una scena ricca di dramma e tragedia.
Sue opere si trovano in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant'Ambrogio, nel Duomo di Novara. Suoi dipinti sono nel Museo d'Arte Moderna di Basilea, nei Musei Vaticani, nella Galleria Ricci-Oddi di Piacenza, nella Pinacoteca Carrara di Bergamo, nella Civica Galleria di Gallarate, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano, nel Museo della Permanente a Milano."
Studio ASOR -
Lot 141 Dipinto ad olio su tela raffigurante paesaggio fluviale e ponte di porta romana degli anni ‘20, Gianni Paglietti. Cm 50x 70. Firmato e datato 77 in basso a destra.
-
Lot 142 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di vasi con frutta. Cm 50x70. Firmato in alto a sinistra.
-
Lot 143 Tecnica mista raffigurante Ballerina, Lodola Marco (Dorno 1955). Cm 80X60. Tecnica mista e smalti su tela. Autentica su foto dell'artista
-
Lot 144 Luigi Montanarini (Firenze 1906- Roma 1998), Composizione astratta. 22x32,5 olio e acrilico su cartoncino. Firmato e datato in basso a destra 1984. Ex Collezione Torricelli