Asta 11- Antiquariato
-
Lot 194 Porta a due ante, secolo XVIII. Centinata nella parte superiore in vari legni, sculture e cornici applicate. H cm 235x116
-
Lot 195 Michele Catti (Palermo, 1855 – Palermo, 1914). Monte Pellegrino con barche. 25x35, pastello su cartone. "Pittura dai toni incerti, tremolanti ma veloci, che rispecchia la tendenza del pittore a mostrare le influenze post-impressioniste. Non verismo analitico alla Lojacono, di cui fu allievo, bensì una pittura che è più sintetica, piùttosto legata ad atmosfere più intime, quasi malinconiche. Sicuramente uno dei grandi pittori palermitani del XIX secolo."STUDIO ASOR
-
Lot 196 Carmelo Comes (Catania,1905 - Catania,1988). Ascesa al calvario di Gesù "Bozzetto per una pala d'altare". 47,5x35, olio su tela, firmato in basso a sinistra datato 1953. "Allievo di Nitto Condorelli (Catania, 1878 - Catania, 1950) e a Napoli di Michele Cammarano (Napoli,1835 – Napoli,1920). Da una pittura sociale, passa a una pittura di paesaggio ed alla ritrattistica. Pittore di valore partecipa alla VII ed alla IX quadriennale di Roma e alla biennale di Venezia del '50 e del '56. Non aver effettuato una fuga dall'Etna lo ha relegato a un provincialismo locale. Sebbene il pittore con le sue opere fu presente in tutte le abitazioni catanesi. Andrebbe rivalutato a una considerazione di più ampio respiro." STUDIO ASOR
-
Lot 197 Emilio Greco ( Catania, 1913- Roma,1995). Ritratto di uomo. 41x31, disegno a matita su carta. Firmato in basso a destra e datato 1931. "Il riconoscimento internazionale per l’artista si ebbe alla Biennale di Venezia del 1956 con il Gran Premio per la Scultura, i suoi disegni e le sue sculture rispecchiano un ideale di bellezza che attraverso forme tornite, allungate e ben fornite si riportano ad un manierismo arcaico della Scuola di Fontainebleau. Suo punto di riferimento può considerarsi lo scultore Pericle Fazzini. Nella sua grafica, perfetta sintesi formale, netta, elegante e decisa ritroviamo l’essenza di tutto ciò che viene realizzato nelle forme plastiche, piene del bronzo, il corpo della donna costituisce la sua costante ispirazione, in tutte le sue figurazioni. La sua sapienza creativa, comunque si applica a numerose altre opere, quali il monumento a Pinocchio a Collodi, le porte del Duomo di Orvieto, e i Bassorilievi per la chiesa di S.G. Battista a Campi Bisanzio. Presente in numerosi musei: Tate Gallery – Londra; Hermitage – San Pietroburgo; Museo Puskin Mosca; Hakone Open-Air Museum- Giappone; Musei Vaticani – Roma."STUDIO ASOR
-
Lot 198 Emilio Greco ( Catania, 1913- Roma,1995). Ritratto di donna. 41x31, disegno a matita su carta. Firmato in basso a destra e datato 1931. Controfirmato sul retro 1979.
"Il riconoscimento internazionale per l’artista si ebbe alla Biennale di Venezia del 1956 con il Gran Premio per la Scultura, i suoi disegni e le sue sculture rispecchiano un ideale di bellezza che attraverso forme tornite, allungate e ben fornite si riportano ad un manierismo arcaico della Scuola di Fontainebleau. Suo punto di riferimento può considerarsi lo scultore Pericle Fazzini.
Nella sua grafica, perfetta sintesi formale, netta, elegante e decisa ritroviamo l’essenza di tutto ciò che viene realizzato nelle forme plastiche, piene del bronzo, il corpo della donna costituisce la sua costante ispirazione, in tutte le sue figurazioni.
La sua sapienza creativa, comunque si applica a numerose altre opere, quali il monumento a Pinocchio a Collodi, le porte del Duomo di Orvieto, e i Bassorilievi per la chiesa di S.G. Battista a Campi Bisanzio.
Presente in numerosi musei: Tate Gallery – Londra; Hermitage – San Pietroburgo; Museo Puskin – Mosca; Hakone Open-Air Museum- Giappone; Musei Vaticani – Roma."STUDIO ASOR -
Lot 199 Peppino Piccolo (Pozzallo 1903-Pescara 1983). Ritratto di donna 1932.40x31, Olio su compensato. Firmato e datato 1932 in basso a destra. Opere senza cornice
-
Lot 200 Peppino Piccolo (Pozzallo 1903-Pescara 1983). Ritratto di uomi. 1932.40x31, Olio su compensato. Firmato e datato 1931 in basso a destra. Opere senza cornice
-
Lot 201 Emanuele Di Giovanni (Catania1887 – Catania 1979). Vaso con rose rosa. 84x49, pastello su masonite. Firmato in basso a sinistra. "Allievo di Antonio Gandolfo (1841-1910) e Nitto Condorelli (Catania, 1878 - Catania, 1950). Dimostrò grande talento precocemente, tanto da esporre nel 1907 all'esposizione agricola siciliana. Divenuto noto come ritrattista ebbe richieste da tutta la borghesia catanese. Numerosi sono anche i ritratti della galleria dei sindaci al comune di Catania."STUDIO ASOR
-
Lot 202 Emilio Greco (Catania, 1913-Roma,1995). Nudo di donna.22x16,5, disegno a matita su carta. Firmato al centro e datato 1969.
"Il riconoscimento internazionale per l’artista si ebbe alla Biennale di Venezia del 1956 con il Gran Premio per la Scultura, i suoi disegni e le sue sculture rispecchiano un ideale di bellezza che attraverso forme tornite, allungate e ben fornite si riportano ad un manierismo arcaico della Scuola di Fontainebleau. Suo punto di riferimento può considerarsi lo scultore Pericle Fazzini.
Nella sua grafica, perfetta sintesi formale, netta, elegante e decisa ritroviamo l’essenza di tutto ciò che viene realizzato nelle forme plastiche, piene del bronzo, il corpo della donna costituisce la sua costante ispirazione, in tutte le sue figurazioni.
La sua sapienza creativa comunque si applica a numerose altre opere, quali il monumento a Pinocchio a Collodi, le porte del Duomo di Orvieto e i Bassorilievi per la chiesa di S.G. Battista a Campi Bisanzio.
Presente in numerosi musei: Tate Gallery – Londra; Hermitage – San Pietroburgo; Museo Puskin – Mosca; Hakone Open-Air Museum- Giappone; Musei Vaticani – Roma. "STUDIO ASOR -
Lot 203 Emilio Greco (Catania,1913 – Roma,1995). Tondo in bronzo “ Nudo di donna”. Firmato. Diametro cm 28. Esemplare 8 su 10. Da ritenere opera unica.
"Il riconoscimento internazionale per l’artista si ebbe alla Biennale di Venezia del 1956 con il Gran Premio per la Scultura, i suoi disegni e le sue sculture rispecchiano un ideale di bellezza che attraverso forme tornite, allungate e ben fornite si riportano ad un manierismo arcaico della Scuola di Fontainebleau. Suo punto di riferimento può considerarsi lo scultore Pericle Fazzini.
Nella sua grafica, perfetta sintesi formale, netta, elegante e decisa ritroviamo l’essenza di tutto ciò che viene realizzato nelle forme plastiche, piene del bronzo, il corpo della donna costituisce la sua costante ispirazione, in tutte le sue figurazioni."STUDIO ASOR
La sua sapienza creativa, comunque si applica a numerose altre opere, quali il monumento a Pinocchio a Collodi, le porte del Duomo di Orvieto, e i Bassorilievi per la chiesa di S.G. Battista a Campi Bisanzio.
Presente in numerosi musei: Tate Gallery – Londra; Hermitage – San Pietroburgo; Museo Puskin – Mosca; Hakone Open-Air Museum- Giappone; Musei Vaticani – Roma. -
Lot 204 Emanuele Di Giovanni (Catania, 1887 – Catania, 1979). Paesaggio marino. 30x40, olio su masonite. Firmato in basso a sinistra. "Allievo di Antonio Gandolfo (1841-1910) e Nitto Condorelli (Catania, 1878 - Catania, 1950). Dimostrò grande talento precocemente, tanto da esporre nel 1907 all'esposizione agricola siciliana. Divenuto noto come ritrattista ebbe richieste da tutta la borghesia catanese. Numerosi sono anche i ritratti della galleria dei sindaci al comune di Catania."STUDIO ASOR
-
Lot 205 Emanuele Di Giovanni (Catania, 1887 – Catania, 1979). Pescatore con le reti. 24x30, tecnica mista: disegno a china, tempera e biacca. Firmato in basso a sinistra. "Allievo di Antonio Gandolfo (1841-1910) e Nitto Condorelli (Catania, 1878 - Catania, 1950). Dimostrò grande talento precocemente, tanto da esporre nel 1907 all'esposizione agricola siciliana. Divenuto noto come ritrattista ebbe richieste da tutta la borghesia catanese. Numerosi sono anche i ritratti della galleria dei sindaci al comune di Catania."STUDIO ASOR
-
Lot 206 Elio Romano (Trapani, 1909 – Catania, 1996). Natura morta di vasi. 50x80, olio su tela. Firmato in basso a destra." Fu allievo di Saru Spina nel 1928 si trasferì a Roma epoi a Firenze dove ebbe modo di venire a contatto con i più importanti pittori italiani delperiodo tra le du guerre, fu allievo e assistente di Felice Carena, conobbe Mario Mafai, suo compagno di corso, e Giorgio Morandi da cui fu molto influenzato. Il suo stile opo esperienza varie approda verso un postimpressionismo libero esciolto da ogni legame accademico. Dopo la seconda guerra mondiale rientrò a Catania dove insegnò all'Accademia delle Belle Arti. Ebbe un notevole successo nella sua città, mantenendo uno stile che attraverso un'attenta cura del reale mantenne un carattere naturalistico dai toni cromatici vivaci ma delicati. Importanti furono le sue partecipazioni alle biennali di Venezia del 1936 e del 1950, oltre alle numerose partecipazioni alle quadriennali romane" STUDIO ASOR
-
Lot 207 G.Vinci, pittore siciliano XX secolo. Viso di donna. 26X25, olio su cartone. Firma sul retro.
-
Lot 208 Elvira Del Giudice. Castello sul mare. 25x50, olio su tela. Firmato in basso a destra.
-
Lot 209 G. Cajani. XIX/XX secolo. Paesaggio con Etna. 42X64,5, olio su tela.
-
Lot 210 Elvira Del Giudice. Paesaggio boschivo. 30x23, olio su cartone telato.
-
Lot 211 Gaetano Romano, Maestro figuraio (Caltagirone 1926-2015 Caltagirone). Migranti siciliani, gruppo in terracotta moncroma. H cm 28, base 30x15. Firmato sulla base a sinistra e datato Caltagirone 1966.
"Erede della tradizione figurinaia calatina, possiamo definirlo ultimo maestro verista di quest’arte, definita impropriamente minore, ma capace di rappresentare personaggi che con la loro semplicità abitavano un mondo popolare, fatto di gente umile e povera, vestita solo di una dignità che la durezza quotidiana della fatica e del lavoro non poteva annullare. Così dalle mani sapienti del maestro romano scaturivano e prendevano forma a colpi di stecca dalla creta, u’ scarparu, u’ ricuttaru, u’ firraru, u’ siggiaru, u’ cavagnuaru, eccetera. Un artista verista, in quanto i suoi personaggi sono i così detti “vinti” come quelli di questo gruppo, identici a quelli di Verga e del Capuana. Uomini dai volti segnati dalla fatica e dalla rassegnazione, che vivono una vita che dà loro solo la possibilità di sopravvivere o di emigrare. Un mondo popolare e contadino ormai scomparso, che affollava e popolava la mente del maestro come ombre di personaggi che le sue abili mani traducevano nella realizzazione della carta plasmata. Se potessimo mettere insieme le sue piccole opere, comporremmo una narrazione di vite che l’artista ha voluto testimoniare, parallela e simile a quella che negli scritti ci ha tramandato Gesualdo Bufalino." STUDIO ASOR -
Lot 212 Cilindro in maiolica di Caltagirone, Sicilia XVIII secolo. A fondo bianco con riserva centrale raffigurante paesaggio, contornato da manganese. H cm 31x15. Filato.
-
Lot 213 Cilindro in maiolica di Caltagirone, Sicilia XVIII secolo. Decoro floreale su fondo blu. H cm 17x10.
-
Lot 214 Protomaiolica di Caltagirone, officine Calatine XV/XVI secolo. Versatoio con manicho torchon. Piccoli restauri alla bocca. H cm 13, diametro cm 8.
-
Lot 215 Grande piatto da parete in maiolica di Caltagirone, Sicilia, fine XIX, inizi XX secolo. Raffigurante nave in mare verso un porto. Diametro cm 43.
-
Lot 216 Grande piatto da parete in maiolica di Caltagirone, Sicilia fine XIX, inizi XX secolo. Raffigurante case. Diametro cm 43.
-
Lot 217 Celestino di Bartolo (Caltagirone 1858- Caltagirone, 1940). Mattonella in maiolica raffigurante S. Giacomo che sconfigge i saraceni. Cm 80x60.