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Lot 145 Scuola bolognese del XVIII secolo, Allegoria dell'Amicizia.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello ocra su sottile carta vergellata avorio priva di filigrana. mm 165x210. Il motto "longe et prope" che fuoriesce dal cuore e l'altro "mors et vita" all'estremità della veste identificano il soggetto come allegoria dell'Amicizia.
Condizioni:
Alcuni forellini in alto ed uno nella composizione; minimi residui di carta al verso e traccia di piega trasversale. -
Lot 146 Scuola italiana del XVIII secolo, Studio per angelo.
Matita rossa su sottile carta vergellata avorio con parte di filigrana "Stemma con croce di Malta su lettere ED e PM". Al verso schizzo di volto a matita di grafite". In basso a destra marchio della collezione Giuseppe Chiantorre (Lugt 540). mm 220x165.
Condizioni:
Applicato in alto a supporto in cartoncino. Ottimo stato di conservazione. -
Lot 147 Scuola napoletana del XVIII secolo, Studio per pala d'altare con la Madonna in gloria e santi.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio. Quadrettatura a matita nera. Carta vergellata con filigrana "tre cerchi sovrapposti con cuore, lettera M e lettera R, sormontati da corona". mm 283x177.
Condizioni:
Applicato a pieno su carta "Giappone". -
Lot 148 Scuola romana del XVIII secolo, Apollo e Dafne.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, carta vergellata avorio con filigrana "fiore di giglio in cerchio singolo". In basso a penna e inchiostro bruno "Croquis d'andré Sachy". mm 260x233. Sul retro del montaggio notazione a matita "Sacchi Andrea/Nettuno 1599 m 1661".
Condizioni:
Applicato in alto, e per due punti ai lati, a supporto in carta pesante. Stato conservativo ottimo. -
Lot 149 Scuola veneta del XVIII secolo, Due figure in lotta.
Pennelo e acquerello bruno e ocra bruciato su rari tratti di matita di grafite. Carta vergellata sottile bianca. mm 103x80.
Condizioni:
Sottile nastro cartaceo al verso lungo i margini. -
Lot 150 Anonimo della fine del XVIII secolo, Lotto di due disegni a soggetto sacro.
1. Elia svegliato e nutrito dall'angelo. mm 388x259. 2. Cristo e l'adultera. mm 405x277. Entrambi i fogli, riconducibili alla stessa mano, sono realizzati a matita nera su spessa carta vergellata avorio con filigrana "fiore di giglio in doppio cerchio su lettera B", e presentano all'angolo inferiore destro il marchio, ad inchiostro violetto, di Giuseppe Chiantorre (Lugt, 540), industriale tessile torinese che collezionò soprattutto disegni italiani molti dei quali provenienti dalla raccolta dello scultore Santo Varni. (2)
Condizioni:
I disegni sono entrambi applicati in alto a supporto in cartoncino. Ottimo stato di conservazione. -
Lot 151 Anonimo della fine del XVIII secolo, Due teste virili barbate.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, su carta a vergelle sottili priva di filigrana. mm 95/100x68/75.Una serie di fogli riconducibili alla stessa mano è attribuita a "Pittore emiliano del XVIII secolo" in F. Pellegrini (a cura di), Da Tintoretto a Bison. Musei Civici di Padova. Disegni del Museo d'Arte. Secoli XVI-XVIII, catalogo della mostra, Padova, Civici Musei agli Eremitani, 20 febbraio-25 aprile 2005, nn. 308-335. (2)
Condizioni:
Entrambi applicati a pieno su carta di identiche dimensioni. Uno dei due fogli presenta mancanze nella composizione dovute ad ossidazione dell'inchiostro. -
Lot 152 Anonimo della fine del XVIII secolo, "Per il Coro di S. Francesco di Bologna".
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquello seppia e rosso chiaro. Carta vergellata avana con filigrana "fiore di giglio". Al recto in alto a penna e inchiostro bruno "AA3", mentre al verso "Gavioli" e "Per il Coro di S. Francesco di Bologna". mm 420x560.
Condizioni:
Marcata piega verticale centrale, due fori di tarlo. -
Lot 153 Anonimo della fine del XVIII secolo, Lotto composto di 2 disegni.
1) Le figlie di Loth. mm 220x330. 2) Minerva. mm 220x330. (2) -
Lot 154 Anonimo della fine del XVIII secolo, Giovane uomo seduto con clava (studio per Ercole?).
1795
Matita nera con minimi rialzi in bianco su carta ocra con filigrana "ancora in un cerchio somontato da stella su lettere GL". In basso a destra "G.V. 1795".
Condizioni:
Traccia di piega orizzontale centrale e due piccole gore di umidità in basso al margine sinistro. -
Lot 155 Anonimo della fine del XVIII secolo, La Maddalena penitente.
Matita nera e sfumino su carta spessa; linea d'inquadramento a matita nera. mm 635x490 (immagine). Foglio: 740x560. Disegno tratto dall'incisione di identico soggetto realizzata da Gerard Edelinck (Anversa 1640-Parigi 1707) attorno al 1670 ed a sua volta desunta dal dipinto che Charles Le Brun (Parigi 1619-1690) ultimò tra il 1656 e il 1657 per la chiesa dei Carmelitani a Parigi.
Condizioni:
Diffuse fioriture. Traccia di piega centrale orizzontale. Alcuni brevi strappi in alto chiusi al verso con nastro cartaceo. -
Lot 156 Anonimo della fine del XVIII secolo ed inizi del XIX, Apollo ordina l'esecuzione di Marsia.
Da Raffaello.
Matita rossa su carta vergellata avana priva di filigrana. In basso a destra timbro della collezione Claudio Argentieri (Lugt 486b). mm 285x245. Esercitazione di tardo Settecento dal riquadro ad affresco di medesimo soggetto sul soffitto della Stanza della Segnatura (1508-1511).
Condizioni:
Applicato lungo i quattro margini a vecchio supporto finestrato -
Lot 157 Anonimo lombardo di fine XVIII - inizi XIX secolo, Studio per colombi.
Matita nera, rialzi a tempera bianca, su carta preparata in grigio. mm 268x440.
Condizioni:
Lacuna reintegrata al momento dell'esecuzione in basso a destra. -
Lot 158 Anonimo neoclassico, Figura femminile seduta con bambino.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio scuro, biacca, carta preparata grigioverde priva di filigrana. mm 150x168.
Condizioni:
Applicato in alto a supporto moderno, lieve ossidazione della biacca. Altrimenti ottimo stato di conservazione. -
Lot 159 Scuola francese del XIX secolo, Lotto composto di 4 acquerelli con danza della morte.
Matita e acquerello su carta. mm 179x135 cad. (4)
Condizioni:
Montati con nastro adesivo su unico passe-partout. mm 530x450. -
Lot 160 Giovanni Francesco Barbieri (detto il Guercino) [cerchia di], Paesaggio con ponte e castello.
Matita rossa, pennello e acquerello bruno, rialzi in bianco, carta vergellata avorio. In basso a destra marchio della collezione Giuseppe Chiantorre (Lugt 540). mm 190x275. Un foglio comparabile per condotta e soggetto è passato in asta presso Swann Galleries, New York, il 25 febbraio 2006, lotto 73.
Condizioni:
Incollato a pieno su carta pesante con al verso la scritta a matita nera "Le Guercin". Applicato in alto a supporto moderno. Ottimo stato di conservazione. -
Lot 161 Carlo Antonio Buffagnotti, Paesaggio fantastico con viandante sulla sponda di un lago.
Penna e inchiostro bruno su carta vergellata color avorio. ø mm 156. Incollato a pieno a supporto rotondo in cartoncino. Da segnalare un foglio in tondo simile per tecnica, soggetto e misure, venduto presso Koller (Zurigo) il 18/09/1997 (Lotto 163)
Condizioni:
Stato di conservazione ottimo. -
Lot 162 Ludovico Cardi detto il Cigoli [cerchia di], Giuseppe e la moglie di Putifarre (recto). Re Davide che suona l'arpa (verso).
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia; minime tracce di matita nera. Composizione riquadrata a pennello e acquerello bruno. mm 210x145. Nell'immagine al recto in basso "Il casto Giuseppe" a penna e inchiostro bruno, al verso "Raffaello" e al di sotto altra iscrizione.
Condizioni:
Due minime mancanze al margine sinistro e in alto; alcuni forellini laterali, forse di vecchia legatura in taccuino. -
Lot 163 Annibale Carracci [ambito di], Resurrezione di Cristo.
Penna e inchiostro bruno su carta vergellata bianca. mm 165x115. Il disegno sembra opera di un seguace di Annibale che riprende nello stile del maestro la composizione della Resurrezione di Cristo eseguita nel 1593 per la cappella Luchini, nel palazzo bolognese della famiglia, da dove passò alla chiesa del Corpus Domini e, nel 1796, a Parigi a seguito delle requisizioni napoleoniche.
Condizioni:
Applicato ai quattro angoli a foglio di carta vergellata pesante. -
Lot 164 Isaac de Moucheron, Paesaggio con laghetto ed edificio coronato di sculture.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello a colori. Applicato a pieno entro antico supporto verde chiaro con filetti ad inchiostro bruno e nastro largo di carta colorato in grigio. Sul montaggio in basso a sinistra "Moucheron Isaac", a destra "Collez. Meazza" e al margine destro la notazione inventariale "180/220[...]", tutto a matita di grafite. Al verso timbro con il numero "758" ad inchiostro violetto. mm 180x215. Con il montaggio:280x315. -
Lot 165 Luca Giordano [attribuito a], Figura allegorica.
Matita rossa su carta preparata color mattone con filigrana "ancora in un cerchio sormontato da stella". mm 390x580. Al verso una vecchia iscrizione a penna attribuisce il foglio alla mano di Pietro da Cortona.
Condizioni:
Piega centrale verticale rinforzata con carta "Giappone", all'estremità inferiore altre due pieghe trasversali. Assottigliamento rinsaldato al verso dove si segnalano anche alcune macchie, non rilevanti al recto, e tracce d'uso. -
Lot 166 Basilio Lasinio, Studi di mani e studio di testa di cane.
Matita di grafite su spessa carta vergellata avorio priva di filigrana. In basso a sinistra "Basilius de Lasinio fecit/anno 1792 decembri". All'angolo inferiore destro timbro della collezione Giuseppe Chiantorre (Lugt 540). mm 195x245. Incisore e disegnatore ad acquerello, al Lasinio si devono molte opere oggi conservate al Museo di Treviso; con 51 lavori figura tra gli autori delle tavole eseguite a tecnica mista (tempera, acquerello, matita) a corredo della collezione ceroplastica del Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze, e concepite come trattato esplicativo dei singoli modelli in cera.
Condizioni:
Traccia di piega verticale centrale e di residui cartacei agli angoli inferiori al verso.Piccola macchia d'inchiostro in baso a sinistra. Conservazione ottima. -
Lot 167 Carlo Maratta [da], Immacolata Concezione.
(post 1663)
Matita rossa su carta vergellata bianca priva di filigrana. mm 360x240. Bellini (Maratti), 18. Il soggetto è tratto da un'invenzione del Maratta, con molta probabilità dall'incisione repertoriata da Bellini ed inserita fra quelle dubitative. Il dipinto a monte dell'immagine, in controparte rispetto all'acquaforte, fu eseguito dall'artista nel 1663 per la cappella Da Sylva nella chiesa di San Isidoro a Capo le Case in Roma, ed ebbe largo seguito dando origine a numerose copie.
Condizioni:
Lievi macchie nella parte sinistra del foglio. -
Lot 168 Giovanni Antonio Serafino Mareni, La moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, carta grigio-verde. mm 295x225. In alto a sinistra "Gio. Antonio Mareni in" a penna e inchiostro bruno in antica grafia. L'artista viene ricordato come allievo del Baciccio ed attivo a Torino nella chiesa della SS. Trinità nella quale eseguì il dipinto con Abramo riceve gli angeli, a fronte di un dipinto del Persenda raffigurante il Miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Condizioni:
Applicato in alto a cartoncino moderno.