500 anni di autografi Sessione unica
giovedì 14 settembre 2023 ore 18:00 (UTC +01:00)
Luigi Amedeo di Savoia-Aosta (Madrid 1873 - Villaggio Duca degli Abruzzi 1933), Italia coloniale, Società Agricola Italo-Somala, Rivista Italiana delle Essenze e Profumi
Luigi Amedeo di Savoia-Aosta (Madrid 1873 - Villaggio Duca degli Abruzzi 1933)
Italia coloniale, Società Agricola Italo-Somala, Rivista Italiana delle Essenze e Profumi
Lettera dattiloscritta firmata
Due pagine in-4
Firma/data: Villaggio Duca Abruzzi 31.5.1921
Stato di conservazione: discreto (restauri al margine superiore)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta, datata 'Villaggio Duca Abruzzi 31.5.1921', firmata da Luigi Amedeo di Savoia-Aosta. Ammiraglio, esploratore e alpinista italiano, fu uno dei più celebri membri della famiglia reale italiana, compiendo spedizioni che lo hanno reso internazionalmente celebre: nel 1897 la prima ascensione del Monte Saint Elias, in Alaska; nel 1900 la spedizione al Polo nord (a bordo della nave Stella Polare) che raggiunse la latitudine Nord più avanzata dell'epoca; nel 1906 l'esplorazione del massiccio africano del Ruwenzori e l'ascesa delle sue cime maggiori; nel 1909 la spedizione nel Karakorum, con il fallito tentativo di ascesa del K2 e il nuovo record mondiale di altitudine. Durante la prima guerra mondiale è stato al comando della flotta alleata. In seguito si è dedicato fino alla sua morte a un innovativo progetto di sperimentazioni agricole e di cooperazione con popolazioni locali in Somalia. Essendo il primo figlio maschio nato dopo l'ascesa al trono del padre, viene investito del titolo di Infante, ma la sua nascita avviene in un momento critico per il regno di Spagna, in una situazione di massima insicurezza, con il paese sul punto di esplodere. La famiglia rientra a Torino. Luigi ha poco più di tre anni e mezzo quando nel 1876 muore la madre Maria Vittoria e ne ha appena sei e mezzo quando nel 1879 viene arruolato come mozzo nella Regia Marina, per ricevere un'educazione militare. Luigi trascorre gran parte delle sue vacanze in montagna e durante l'estate Amedeo affida i figli allo scienziato e frate barnabita Francesco Denza, che li introduce alla pratica sportiva dell'alpinismo intesa come strumento didattico per l'apprendimento delle scienze naturali. Nel dicembre 1884 si imbarca a bordo della fregata 'Vittorio Emanuele', condividendo l'addestramento con Manlio Garibaldi, figlio dell'eroe risorgimentale. Nel luglio 1889, a soli sedici anni, viene nominato guardiamarina nel Corpo dello Stato Maggiore generale della Regia Marina e si imbarca sul brigantino 'Amerigo Vespucci', con cui compie la sua prima navigazione intorno al mondo. Nel 1890 viene insignito del titolo di 'Duca degli Abruzzi', per lui creato. Nel 1893 Luigi è assegnato come ufficiale in seconda alla cannoniera 'Volturno' e nel giro di due mesi è promosso al grado di tenente di vascello. In settembre la nave è inviata in Somalia per sedare dei disordini e rimane a presidiare per un mese il porto di Mogadiscio, concedendo a Luigi la possibilità di avere un primo contatto con una terra di cui si innamora subito e a cui dedicherà gli ultimi anni della sua vita fino a considerarla la sua vera casa e a scegliere di morirvi. Nel 1894 salpa da Venezia sull'incrociatore 'Cristoforo Colombo' per una missione diplomatica che dura ventisei mesi e che gli consente di compiere la sua seconda circumnavigazione del globo. Tra il 1902 ed il 1904 affronta, per la terza volta, la circumnavigazione del globo a bordo dell'incrociatore 'Regia Nave Liguria'. All'inizio degli anni venti, il Duca ebbe una relazione molto seguita dalla stampa italiana e d'oltreoceano, sempre attenta agli scandali che riguardavano le teste coronate, con una ricca ereditiera americana, Katherine Elkins figlia del re del carbone e dell'acciaio, il senatore statunitense Davis Elkins, ma il cugino del Duca, il Re Vittorio Emanuele III (e soprattutto la regina madre Margherita) non gli concesse il permesso di sposarla per motivi mai ben chiariti. Forse per non destare il sospetto che un principe di casa Savoia potesse contrarre matrimonio con una donna non di sangue blu per motivi di interesse. Intraprese in seguito un'operazione di una grande bonifica agraria in Somalia lungo la valle del fiume Uebi Scebeli di cui, nel 1928, nel corso della sua ultima esplorazione, scoprirà le sorgenti. Muore il 18 marzo 1933 nel villaggio "Duca degli Abruzzi" (oggi Johar), in Somalia, senza figli. Sembra che negli ultimi anni della sua vita, il Duca avesse una relazione con una giovane principessa somala di nome Faduma Ali. Secondo le sue volontà vienne sepolto sulle sponde del fiume Uebi Scebeli. Nel 1992 la missione militare Restore Hope di supporto ai civili, tentò di recuperare i resti del Duca per sottrarli al rischio di profanazione ma infine, su richiesta della popolazione locale (cui acconsentì anche Amedeo d'Aosta), ancora molto legata al ricordo di un uomo che portò loro una vita dignitosa, la tomba fu lasciata in Somalia. Nel 2006, però, delle milizie islamiche entrarono in Giohar, distrussero il villaggio e si accanirono contro la tomba, profanandola e disperdendo i resti. La missiva è diretta all'amministratore della 'Rivista Italiana delle Essenze e Profumi', circa la possibilità di sfruttare alcune piante autoctone nella regione del Medio Scebeli, in Somalia, da utilizzare nell'industria dei profumi: "Nella regione de medio Scebeli (Scidle), dove fervono alacremente i lavori per l'impianto della grande Impresa Agricola, solo un numeroso gruppo di acacie mimose (acacia Seyal var: fistula, acacia adansonia, acacia Bussei, Diorostachis nutans, etc. etc.) Possono forse offrire, all'industria dei profumi, un interesse notevole con i loro fiori odorosissime di gaggia. E le piante di acacia ricoprono gran parte del territorio della Colonia. Sarebbe certamente interessante distillare da queste diverse specie di acacie e di altre leguminose dei campioni di essenze odorose, che potrebbero, per l'esame, essere inviati alla Società Anonima R. Subinaghi." Infine il Duca: "La prego quindi di mandarmi cataloghi e listini di piccoli apparecchi di distillazioni, di cui uno adatto e poco costoso potrebbe essere, per il suddetto scopo, acquistato dalla mia Società", si tratta della sua “Società Agricola Italo-Somala”, impresa fondata nel 1920 nella regione dello Scidle sul fiume Uebi Scebeli. Notevole, quale segno della parsimonia tradizionale dei Savoia, l'accenno al risparmio nelle forniture. Due pagine in-4.