#56: Grandi capolavori: da Mattia Preti a Paul Gauguin Grandi capolavori: da Mattia Preti a Paul Gauguin
venerdì 24 febbraio 2023 ore 18:00 (UTC +01:00)
Alessio D'Elia (attribuito_a) (San Cipriano Picentino 1718-1770) - Adorazione dei pastori
Alessio D'Elia (attribuito_a) (San Cipriano Picentino 1718-1770) - Adorazione dei pastori 66,5x127 cm Dipinto a olio su tela
Dipinto ad olio su tela. Attribuzione del Professore Nicola Spinosa. Già Casa d'Aste Finarte, Minerva Auction.
Quantosegue è tratto dal Catalogo di Minerva Auctions.
Il dipinto, attribuito al pittore Alessio D’Elia dallo Storico dell’Arte Nicola Spinosa, potrebbe essere collocato alla metà del Settecento, sulla sciaartistica del maestro Francesco de Mura.
D’Eliafu un artista molto richiesto e realizzò soprattutto affreschi per importanticommittenze ecclesiastiche, mentre troviamo le sue tele in molte chiese romanee napoletane.
Caratteristichedistintive del suo stile sono la maestria compositiva e la sapienzascenografica, particolarmente evidenti in questo dipinto.
Rispettoallo stile del suo maestro, in generale e qui in particolare, si rivelanosottili differenze di carattere, tra cui la vena gioiosa e popolaresca,ravvisabile nei visi paffuti, nelle bocche minute dei pastorelli e in un ariosodinamismo di fondo, che attenua ascendenze altrimenti più classicheggianti emonumentali.
Lariuscita composizione rivela, sin dal primo impatto, un’armonia corale ispiratadalla grandiosa sinergia della moltitudine di figure ed elementi, tuttidefiniti anche nel più minuto dei dettagli.
Lungo ladiagonale amplificata della maestosa figura di donna di schiena drappeggiata,si dispiega una gioiosa processione di putti, giovinette e pastorelli checonvergono verso la Sacra Famiglia, disposta su un simbolico piedistallo diantiche rovine romane, sui cui gradoni poggia dolcemente l’agnello eucaristico,incarnazione della Mansuetudine e dell’Innocenza.
Il gestopittorico si rivela alto e naturale, privo di impuntamenti e durezze, talmentesicuro ed espressivo da far sembrare l’opera come dipinta ad affresco.
Secondolo spirito del più maturo rococò napoletano, le figure di angeli aleggiano,chiare ed eteree, in un armonioso trionfo.